Performancemag.it racconta le novità auto e moto sempre attenti alla qualità dell’informazione.

    AUTO: PROVA PEUGEOT 508 RXH ALLROAD

    Date:

    Condividi:

    La nuova Peugeot 508 RXH è la proposta allroad per chi desidera un’auto multiuso senza mai rinunciare al comfort, alla tecnologia e all’abitabilità… Doppio motore e cambio robottizzato ne fanno una vettura interessante e grintosa…

    Il nostro è un mondo che cambia e che si evolve in funzione di esigenze differenziate in funzione del proprio stile di vita; ciò significa “abbracciare” esigenze multiple anche se parliamo di “mobilità aperta”, ovvero massima libertà di movimento in rispetto del green, tema molto caldo oggi oltre che sentito da tutte le aziende auto e moto. Naturalmente tutto questo deve necessariamente “uniformarsi”, calzare alla perfezione alle reali esigenze individuali se parliamo di concetti chiave tipo stile, eleganza, prestazioni e possibilità di percorrere ogni tipo di strada.

    Questa volta quindi parliamo di quattro ruote motrici e, più precisamente, della Peugeot 508 RXH, sigla che racchiude tutti i concetti descritti fin’ora: si tratta quindi di un’auto molto particolare, un’ibrida che poggia le proprie radici su quattro elementi chiave dell’intero progetto.

    I “punti di contatto” ed i suoi derivati sono quindi: prestazioni (200 Cv totali) possibilità di affrontare ogni terreno (quattro ruote motrici), economia (modalità elettrica al 100%), green (107 g/km di CO2). A tutto questo si aggiunge uno stile davvero elegante e distintivo che ne fa un’auto immediatamente riconoscibile anche in virtù  del frontale aggressivo ma, soprattutto, all’altezza da terra (+ 50 mm), decisamente evidente e che quindi sposta il pensiero verso un’ampia possibilità di fruibilità attiva.

    Una linea morbida, personale ma anche sportiva

    I parafango larghi (la carreggiata è stata allargata di ben 40 mm) e la continuità offerta dal design dei copri passaruota di colore grigio (che segue nel colore stesso tutto il profilo basso della vettura), fanno intuire che questa è una vera 4×4. La zona frontale evidenzia il cofano “spiovente”, per la massima visibilità sia in manovra che in movimento, elemento che si prolunga verso il basso, coprendo porzione della griglia, spezzata a metà dal design nella zona della calandra.

    Luci a led e cerchi da 18”: sportività a portata di ogni terreno

    Spiccano le luci diurne a 7 led verticali (come tre minacciosi artigli), decisamente originali e piacevoli e che non appesantiscono la fascia anteriore ma, al contrario, la rendono ancor più grintosa, in puro stile Peugeot. L’ispirazione nel design è certamente di provenienza aeronautica… Molto belli e funzionali i due proiettori a filo carrozzeria, perfettamente integrati al look avventuroso della 508 RXH e che non lascia dubbi circa la propria natura “ribelle”.

    E poi c’è il parabrezza molto inclinato, caratterizzato da montanti esili (il tetto panoramica con tendina a scomparsa consente davvero di vivere live il gusto del viaggio e della natura) e che quindi “impongono” un design filante al resto della vettura; la parte centrale e posteriore sono avvolgenti, anche in virtù di un abitacolo molto accogliente ed elegantemente sobrio. Decisamente accattivante la coda di questa “ibrida”, che certo non spezza una continuità di design orientata verso un look da “tutto terreno” senza però dimenticare il valore aggiunto del sistema ibrido. Il portellone posteriore è ad apertura/chiusura elettronica, la seconda per mezzo di pulsante interno al portellone stesso, posizionato sulla destra.

    Molto azzeccati i  cerchi da 18” con 5 razze sdoppiate, che conferiscono all’insieme quel tocco finale di sportività. Infine, le piastre in metallo che “vestono” sia la parte inferiore anteriore del frontale, sia quella inferiore posteriore, elementi irrinunciabili nella guida offroad, solo spezzati dalla fascia sottoporta in metallo che ha impressa la sigla Hybrid.

    Interni: stile pratico e funzionalità a portata di mano…

    La plancia della 508 RXH Hybrid, segue la coerenza del progetto Peugeot, ovvero massima praticità d’uso legata ad un funzionalità semplice, immediata e di facile comprensione. Intuitiva per dirla semplicemente…

    La plancia superiore è liscia ed è solo “spezzata” dalla griglia centrale (che ospita il diffusore centrale del sistema audio) e del piccolo schermo a scomparsa  che consente, per mezzo di uno specchio a proiezioni (orientabile per mezzo di comando millimetrico elettronico), di leggere varie informazioni; due gli elementi circolari retro illuminati in colore bianco (colore che ritroviamo su ogni punto luce interno della vettura) che informano il guidatore sul funzionamento dei sistemi di bordo oltre alla varie info legate al sistema ibrido.

    Un pomello per ogni sitazione…

    La zona più interessante però, è quella del tunnel centrale, nella zona della leva del cambio robotizzato, dove troviamo il selettore con le 4 modalità di guida di cui parleremo più avanti dettagliatamente. Per il resto, in abitacolo ci sono parti in alluminio, tinte sfumate – la prima volta per Peugeot – sedili molto accoglienti a regolazione elettronica e, utilissimo nei lunghi viaggi, un vero e proprio sistema per “massaggio lombare elettronico” azionabile con pulsante in plancia bassa.

    Senza dimenticare…il comfort per tutti

    Al fine di rendere comodo il viaggio, Peugeot ha davvero pensato in grande: come lo è la capienza del bagagliaio, ben 423 litri, con vani ricavati sotto al pianale per 14 litri con una capienza globale, abbattendo in operazione unica, il sedile posteriore, frazionabile e che garantirà così un incredibile maxi volume di ben 1438 litri. Altre chicche di questa 508 RXH sono il Color Head up Display a colori, il sistema Smartbeam per la commutazione automatica degli abbaglianti, il freno a mano elettronico/automatico, i sistemi WIP Nav e Peugeot Connect, il sistema Intelligent Electronic Key (per apertura e chiusura porte), il sistema sound JBL/Arkamys, i fari allo Xeno, il clima quadri-zona ed aree portaoggetti fino a 22 litri.

    La tecnologia HYbrid 4 by Peugeot

    Il “pacchetto”, la base progettuale del sistema, poggia su tre elementi fondamentali, di cui il motore endotermico, quello elettrico, il sistema Start&Stop ed il cambio robotizzato sono i punti cardinali dell’intero compound Peugeot. L’esperienza dell’Azienda francese sull’elettrico è notevole. Basti pensare che la “piccola” 106 Elettric, commercializzata dal 1995 al 2003, è risultata l’auto elettrica più venduta al mondo e prodotta in 10.000 “pezzi”, senza dimenticrea la iOn, prima elettrica al 100% di ultima generazione, venduta fino a fine 2010.

    Elementi distintivi: i due motori, usi diversi

    La tecnologia HYbrid consente alle due motorizzazioni di garantire trazione in modo alternato o contemporaneo, grazie al motore elettrico di picco 27kW che assicura prestazioni all’altezza della tipologia vettura e connotazione offroad. Il propulsore termico trova il suo migliore uso nell’utilizzo su tratti urbani, extraurbani e autostradali mentre l’elettrico fa il suo “ingresso” in quelle fasi attive di minor rendimento, quindi partenza, guida a bassa velocità; in questo modo, il passaggio tra un’unità e l’altra o interazione meccanica, sono possibili grazie al sistema Start&Stop, grazie anche ad un alternatore reversibile che mette in “pausa” il motore termico per poi “stimolarlo” nel momento in cui c’è richiesta di potenza o quando la batteria è scarica.

    Insieme per un maggior piacere e dolcezza di guida

    Come detto però, i due motori possono funzionare insieme, come nella funzione boost (accelerazione immediata per un sorpasso). In sintesi estrema, le performance di HYbrid 4,  sono quelle ottenibili da un propulsore di cubatura superiore, a fronte però di un netto risparmio di carburante ed emissioni con circa il 35% in meno sul ciclo misto o a parità di prestazioni. Ma, il motore elettrico, aumenta quel gradiente di piacere di guida: quindi minori cali di coppia sui cambi marcia, partenze più dolci e questo in ogni condizioni di modalità selezionata dal guidatore. Anche l’ottimizzazione degli spazi è stata ed è il punto di forza della 508 RXH: sia il motore elettrico che l’invertitore/convertitore, sono montati sulla parte posteriore della vettura. Altre caratteristiche pratiche del sistema sono: ottimale ripartizione delle masse, 4 ruote motrici, di cui le anteriori azionate dal motore termico, le posteriori invece dall’elettrico. Il sistema è by wire, ovvero senza collegamenti meccanici tra i due assali, ovvero gran risparmio di peso uguale più dinamicità.

    Il cuore della tecnologia 508 RXH

    Sotto il cofano batte il cuore termico Peugeot, un quattro cilindri da 1997 cc da 163 Cv a 3850 giri con coppia di ben 300 Nm a soli 1750 giri. Nella zona alta del propulsore francese poi, c’è la nuova camera di combustione ECCS (Extreme Conventional Combustion System), una turbina a geometria variabile, naturalmente a bassa inerzia, mentre all’alimentazione provvede una pompa ad alta pressione che “spinge” il gasolio a oltre 2000 bar per mezzo di iniettori  a solenoide “ottofori”. Il tutto abbinato alla tecnologia FAP.

    Cambio robotizzato BMP6 ed avantreno gamma 508

    Per ciò che riguarda il cambio robotizzato, si tratta di un’unità BMP6 a sei rapporti a gestione elettronica che, oltretutto, riduce anche i consumi di carburante. Non mancano la “doppia” natura: ovvero sequenziale e automatico, con palette dietro al volante che però (per i meno attenti nella guida diurna) non sono illuminate sulla funzione +/-. Come dicevo prima, gli intervalli di cambiata legati ai cali di coppia, sono brillantemente “recuperati” dal motore elettrico. Il tutto è “vincolato” ad un avantreno pseudo MCPerson, espressamente messo a punto per la serie 508.

    Le 4 modalità di guida della 508 RXH

    Tutto parte del selettore circolare HYbrid4. Le modalità di controllo dinamico sono Auto, ZEV, 4WD e Sport. Al fine di semplificare la comprensione della natura delle quattro modalità/caratteristiche, ecco uno schema veloce per capirne i contenuti tecnici.

    Auto – senza preoccupazioni: l’elettronica gestisce automaticamente le prestazioni/sistema per entrambi i motori, quindi uso del motore elettrico fino a 60 km/h, trazione anteriore diesel, quattro ruote motrici. Cambio marcia e regimi del motore Hdi ed elettrico sono “scelte” elettronicamente al fine di abbassare emissioni e consumi.

    ZEV (Zero Emission Vehicle) – only elettrico green: trazione esclusivamente elettrica, motore termico in azione solo nelle fasi di accelerazione indotta (sorpassi, rapidità di manovra, ecc). Per questo le batterie ad alta tensione devono essere cariche al 50% per percorrere, a totale trazione elettrica, a 60 km/h, circa 4 km, anche in funzione della morfologia territorio.

    4WD – ovunque in relax: funzionamento sincrono dei due motori, con ripartizione coppia fino al 40% sul posteriore ed a bassa velocità. Quindi non un 4×4 permanente ma in funzione delle reali “esigenze istantanee”, quindi ghiaccio, neve o fango no problem…Ed anche a batterie scariche, il guidatore potrà contare sugli 8 kW dell’alternatore/motorino avviamento.

    Sport – dinamismo e divertimento: in questa modalità è privilegiato il dinamismo: tempi di cambiata rapidi e regimi più alti per guidare sportivi. Effetto “Boost” in accelerazione piena con le 4 ruote motrici che aggrediscono l’asfalto incollando letteralmente la vettura a terra, da 0 a 100 km/h in 8,8” con ripresa da 80 a 120 km/h in 6,6”. Massimo picco di potenza per il termico da 163 Cv e 37 Cv per l’elettrico, coppia di 450 Nm per ripresa da bassi numero di giri, insomma il massimo per chi, una volta tanto, vuole cambiare…pelle!

    Retrotreno a bracci multipli, motore elettrico sincrono

    Al centro del retrotreno (la ripartizione delle masse è diversa per questa ibrida, 44% contro il 37% della 508 SW GT) a bracci multipli, è incastonato l’intero sistema ibrido, piattaforma che Peugeot utilizza anche su altre vetture di gamma alta e media. Il motore elettrico è un’unità sincrona a magneti permanenti, in grado di sviluppare 20 kW con picco di 27 kW; è dotato di PTMU, ovvero il Power Train Management Unit, una sorta di “attento supervisore” per garantire bassi consumi ed informare in live il guidatore sullo stato del sistema. Per la gestione della potenza elettrica, ci sono come detto un invertitore ed un convertitoire: il primo opera sulla coppia del motore elettrico con gamma tensione compresa tra 150 e 270 Volts mentre il convertitore lavora sul gruppo batterie da 200V a 12V, al fine di alimentare i sistemi in vettura.

    Come va: comoda e spaziosa sempre

    La chiave nella tasca è davvero una grande comodità, visto che, come il guidatore si avvicina alla vettura e posa la mano sulla maniglia di apertura, può accedere al posto di guida senza altro a cui pensare. Molto comodo inoltre e specie per le famiglie che riempiranno la zona di carico posteriore, il portellone ad azionamento/chiusura elettrica, che si rivela utile specie nelle giornate di pioggia, senza dover cercare le chiavi e preoccuparsi di richiuderlo prima di partire.

    L’interno vettura è spazioso ed ognuno potrà godere dello spazio quale elemento qualitativo di questa ibrida Peugeot; tanti vani e scomparti, clima quadri zona, luci interne chiare che fanno vedere bene l’interno vettura. E poi il tetto panoramico che può scorrere dal parabrezza al lunotto posteriore in pochi secondi, senza dimenticare l’impianto audio, davvero di qualità e “pulizia” se parliamo di suoni emesso. Insomma a bordo c’è molto da fare e si sta comodissimi, anche in funzione di interni confortevoli ed ergonomici, che fanno capire quanto questa vettura sia “proiettata” al viaggio in senso assoluto.

    Tutto a portata di mano…

    La procedura di partenza è molto semplice e la vettura si sposta molto dolcemente in qualsiasi modalità scelta: ottima l’insonorizzazione interna visto che, anche viaggiando su fondi sconnessi, in abitacolo non arrivano troppi rumori, anche in funzione di un setting molto confortevole del comparto sospensioni, ben bilanciato un po’ su tutti i percorsi. E non si avverte alcun “disturbo” aerodinamico in movimento, mentre, una nota rilevata sulla vettura in prova, è la sola ma appena percettibile risonanza della griglia che nasconde il diffusore centrale sulla plancia.

    Per il resto, tutti i comandi sono a portata di mano, anche se, una volta scelta una delle 4 modalità, chi guida non dovrà pensare che al percorso da affrontare, più facile anche grazie al navigatore con display di generose dimensioni. La seduta è comoda dicevo, con il plus del massaggio lombare che fa la sua parte sulle lunghe distanza.

    Agile e con grande carattere

    La 508 RXH, nonostante le sue dimensioni “importanti”, nasconde un’inaspettata capacità di muoversi in scioltezza: lo sterzo è preciso e gli spazi di manovra sono realmente ridotti, grazie all’elevato raggio di sterzata. L’impugnatura del volante piace perché su esso chi guida può “dialogare” con la vettura, visti i tanti comandi annessi a supporto delle info di bordo.

    Su strada, gusto di guidare, sempre…

    Di fatto questa vettura è molto ben bilanciata in rapporto alla massa su strada. Lo si scopre nella guida sportiva e magari in modalità Sport, dove esce fuori un’inaspettata natura ribelle. E’ caratterizzata da uno sterzo preciso (graduale per resistenza in funzione della velocità) e da un setting delle sospensioni molto neutro che, nonostante la superiore altezza da terra, non denota alcun fastidioso rollio, nemmeno guidando più “sporco”. Ho provato questa ibrida su una strada di montagna, fatta di curve e secchi tornanti, ma il giudizio è molto positivo, grazie anche al buon funzionamento della “coppia” motrice elettrico/termico che imprime alla vettura un’elevata trazione. E, se c’è la neve, nessun problema, basta spostare il selettore su 4WD e si va su senza problemi, anche a vettura carica.

    Tenuta eccellente…

    I trasferimenti di carico in frenata sono minimi, grazie soprattutto alle 4 ruote motrici che schiacciano la vettura a terra e la mantengono in traiettoria (abbastanza neutra sui carichi trasversali) con il posteriore che “chiude” la curva quando questa viene affrontata in velocità. Buona anche la capacità e reattività dell’impianto frenante, molto ben dimensionato e modulabile, che garantisce forza e ridotte distanze di frenata.

    Assetto molto ben bilanciato

    Precisa in inserimento curva, la 508 RXH piace per la sua natura multipla: ad esempio, in funzione AUTO, si può guidare in città senza stress, visto che a bordo si percepisce massima silenziosità e nessun “buco” nel cambio marcia. Un po’ pigra nella prima porzione di gas, basta schiacciare il gas per avvertire l’ingresso della funzione boost che ci toglie da situazione difficili, quali un improvviso sorpasso. Guidandolo però, ho “scoperto” che, si può passare da AUTO a SPORT per ottenere un immediato cambio di carattere senza rimanere per forza su una o su l’altra modalità, un espediente per ottenere quel plus di vitalità in più in alcune situazioni.

    La guida offroad: sorprende e diverte…

    Da rider moto offraod, potevamo non “cercare” uno spazio fuoristrada per una vettura come questa? Bene, anche in questo caso, la 508 RXH piace: su sterrato, e posizionando il selettore su 4WD, ci si può avventurare senza problemi magari all’interno di strette stradine collinari che portano in quota… Anche qui, l’elettronica veste i suoi panni migliori, aiutando il guidatore nella diversa natura del terreno che richiede la massima trazione, specie se il fondo è molto “sporco” o sassoso.

    La presa a terra è eccellente e la superiore altezza da terra della vettura, consente di effettuare passaggi realmente inaspettati. Una vettura che si rivela utilissima per quanti devono percorrere strade bianche, con fango, sassi o neve per raggiungere la propria abitazione.

    Conclusioni: una Peugeot di livello questa 508 RXH  ibrida

    Questa 508 RXH HYbrid si colloca in alto nella graduatoria delle vetture mix all terrain. L’interazione tra le due motorizzazioni, il cambio robotizzato, le quattro ruote motrici ed i 200 Cv globali, la rendono una “familiare” per eccellenza con un tocco di aggressività e sportività, nemmeno troppo nascosta.

    Questa 508 ha tutte le carte per piacere ad un’utenza ampia, che ama la guida, i viaggi e gli spazi aperti, magari con la famiglia al seguito, perché pensata in un’economia di facile e pratica gestione, economicità di utilizzo, facilità di guida e quindi anche cambio di mano (uomo/donna se pensiamo alla famiglia) senza nessun problema funzionale e di utilizzo. Proprio perché concepita in un’ottica ampia e che guarda al futuro, nel rispetto del “green” e nella piena e totale libertà di una sempre più ampia interazione uomo/mezzo. Garantendo infine un eccellente livello di sicurezza attiva, grazie a sistemi di bordo completi e utilissimi per una guida rilassata, sicura ma, soprattutto, divertente…

    (Si ringrazia per la collaborazione, Francesco Arioni)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

    Articoli correlati

    PROGETTO MX HMR, caduta e vittoria

    Altra prova di forza per PROGETTO MX HMR e la nostra Eleonora Ambrosi nel secondo appuntamento del Campionato...

    Beta RR Racing 125 2024, spinta decisiva

    Ogni anno che passa, offre un salto di qualità per la gamma enduro Beta. Abbiamo provato la nuova...

    PROGETTO MX HMR, prima vittoria per Ele

    Doppietta nella prima del Campionato Regionale Lazio per PROGETTO MX HMR. Eleonora Ambrosi vince entrambe le gare. Ora...

    Iannone, podio australiano in WSBK con Nolan

    Debutto con podio in WorldSBK per Andrea Iannone che indossa il nuovo casco Nolan X-804 Utra Xseries. The...