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    INTERVISTA: ALBESIANO E LA RS-GP 2019

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    A Misano, prima del GP, ho parlato della RS-GP 2019 con l’Ing. Albesiano che racconta la stagione 2018 e le novità 2019. Moto nuova? Non proprio, ma un intervento evolutivo su più aree…

    La stagione 2018 si apre al gran finale mentre mancano solo sei gare ed è ancora tutto o quasi abbastanza certo in termini di campionato, almeno per i più fantasiosi e gli amanti delle statistiche… Aprilia continua il grande lavoro di “evoluzione continua” della RS-GP e, proprio questa stagione, ha segnato fasi alterne nel rendimento ma, soprattutto, nei risultati.

    Risultati che certo poco soddisfano Team e piloti. Aprilia ieri a Misano, ha raccolto un 14° ed un 21° posto rispettivamente per Aleix Espargaro e Scott Redding mentre la classifica iridata li vede al 18° e 21° posto, quindi in un’area che non soddisfa ben altre aspettative pre 2018.

    Aprilia non ha mai abbassato la guardia…

    Ma questo non deve far pensare che Aprilia abbia abbassato la guardia. Anzi, tutto il team sta lavorando forte per creare una base per un 2019 che, almeno sulla carta, promette di ritrovare le RS-GP nelle prime cinque posizioni. Arriverà Andrea Iannone, che proviene da una stagione deludente in Suzuki. Affiancherà Aleix Espargaro e quindi avremo nel box due piloti “coriacei DOC”; ma secondo il team, sapranno lavorare bene insieme. Aprilia vuole e deve arrivare ai vertici perché l’impegno è realmente massiccio e, le aree di lavoro e sviluppo, sono oggi concentrate su ciclistica e distribuzione dei pesi soprattutto su quest’ultimo “luogo”, strapazzato, estremizzato quest’anno per poi capire la giusta direzione per il 2019. E si rinnova anche sul piano tecnico/umano con l’arrivo di Pietro Caprara quale Capo Tecnico.

    Primo step è l’arrivo di Pietro Caprara…

    Di tutto questo ne ho parlato con  l’Ing. Romano Albesiano, Responsabile Progetto RS-GP in questa lunga ad analitica intervista, realizzata a margine estremo della gara di Misano… Ne è uscito un quadro molto attivo per il futuro della RS-GP, su cui i tecnici stanno lavorando di fino, soprattutto in vista della definizione della moto 2019. Albesiano, con la solita calma e grande capacità analitica ad ampio spettro, spiega di aver trovato la giusta direzione, cosa che verrà miscelata all’arrivo di Andrea Iannone che certo porterà un tocco in più di competitività alla squadra tutta oltre ad uno stimolo in più per Aleix Espargaro.

    Misano, una gara molto attesa per Aprilia: un bilancio della stagione 2018 fin qui…

    “Il nostro bilancio è un fatto, è certamente sotto le nostre aspettative, uno stop nell’evoluzione dei risultati ed oggi stiamo cercando di capirne le ragioni che sono probabilmente di origine ciclistica. Però credo che abbiamo trovato una strada promettente per recuperare le nostre prestazioni, a fasi alterne quest’anno a differenza della passata stagione. Nel panorama 2018 sono tutti migliorati mentre noi ci siamo trovati un po’ più indietro in classifica e questo rispetto a quanto ci saremmo aspettati”

    Una stagione con prestazioni importanti anche se un po’ altalenante nei risultati quindi… Moto o piloti?

    “Più che altro dalla moto direi, poi, in alcuni momenti ci sta che i piloti si innervosiscano anche se questo non aiuta nel quadro generale”

    18 e 20 in classifica generale: vi soddisfa nel complesso delle variabili 2018, vi soddisfa questo risultato attuale?

    “Assolutamente no!”

    Cosa ha portato di nuovo Aprilia qui a Misano?

    “Una novità è in primo luogo organizzativa in quanto abbiamo un nuovo capotecnico per Espargarò e questo fa parte del reset che abbiamo deciso di operare in termini di lavoro mentre sul piano tecnico nulla di particolare se non la volontà di avere un nuovo approccio sulle regolazioni della ciclistica rispetto ad oggi”

    Parliamo della moto 2019, analizzandone i punti principali quali : MOTORE, TELAIO, DISTRIBUZIONE DEI PESI, AERODINAMICA

    “Diciamo che l’idea della moto 2019 nascerà o meglio verrà congelata nei due giorni di test post gara sempre qui a Misano. Abbiamo delle idee chiare su come dovremo evolvere la distribuzione dei pesi. A tal proposito, quest’anno, siamo andati verso una soluzione estrema ed in alcune situazioni ci siamo spinti troppo in là… Oggi però abbiamo una direzione abbastanza chiara per il futuro, primo tra tutti ricentrarci un attimo.  Per la parte finale della stagione poi, avremo una moto laboratorio che sarà la base per la moto 2019. In tema di motore poi, disporremo di un’evoluzione del motore attuale in termini di regime di rotazione e cureremo poi la parte esterna del nostro propulsore se parliamo di scarico e cassa filtro airbox. Abbiamo poi in cantiere l’intera riprogettazione della parte termica che arriverà durante la stagione 2019 mentre per l’aerodinamica sia oggi abbastanza soddisfatti dell’intero pacchetto se parliamo del rapporto tra deportanza e resistenza mentre stiamo preparando un pacchetto che ci porti al miglioramento ulteriore della downforce.  Infine, l’elettronica si evolve sempre per la gestione della coppia motore su cui stiamo lavorando nel concetto legato all’apertura del gas e quindi richiesta da parte del pilota. Redding ed Espargaro stanno correndo con step diversi e, nel primo caso, questa evoluzione ci sta portando ad estendere questo mapping pure alla moto di Aleix Espargaro”

    2019 arriva Andrea Iannone che arriverà da una stagione non entusiasmante: cosa si aspetta Aprilia l’anno prossimo?

    “L’arrivo di Andrea Iannone è il coronamento di un piccolo sogno: ovvero moto e pilota italiani. Dovrà essere una bella stagione insomma, pur rimanendo su obiettivi realistici… Negli ultimi anni infatti, la MotoGP è diventata estremamente difficile, ma noi dobbiamo offrire ad Andrea una moto da primi cinque posti in tutte le gare. E questo è il nostro obiettivo 2019”

    Aleix e Andrea, due coriacei, sarà complicato gestire due “purosangue” così?

    “Quando abbiamo annunciato ad Aleix l’arrivo di Andrea, ne era entusiasta perché comprende che il team sta crescendo ed è consapevole che questo significa più forza per Aprilia. Non vedo problemi, sono certo che ognuno dei due farà bene il proprio lavoro. Questa è una costante in Aprilia il che significa collaborazione nel team ma pure onestà dell’insieme verso i piloti”

    Allarghiamo i temi: la MotoGP piace ma si avverte che ci sarà bisogno di cambiamenti tecnici: cosa propone Aprilia in tal senso?

    “Bella domanda pur se complessa… Se guardo a come vanno le cose, specie in F.1 o parlando del downsizing legato alla sovralimentazione o al tema ibrido, qualcosa del genere potrebbe avere un senso in MotoGP ma bisognerebbe stare attentissimi ai costi ma qualcosa si può fare ed aprire una finestra in questo senso con DORNA magari”

    Tema gomme Michelin: siete soddisfatti del lavoro svolto da Michelin nel 2018? E se avrebbe un suggerimento quale vorrebbe dare?

    “Penso che le gomme sono un dato. Michelin all’inizio, ha certamente creato problemi e ci sono state tante cadute mentre oggi questo fatto non esiste più. Oggi è una gomma sicura, performante ed oggi siamo noi team con i piloti a saperle gestire al meglio”

    Spostiamoci su altri temi: è convinto che se Lorenzo fosse stato ascoltato prima, Ducati avrebbe raccolto di più?

    “Non so rispondere… Quanto un pilota di questo livello va via come farà Lorenzo da Ducati, è vero che l’Azienda certo perde tanto ed è evidente che un campione come Jorge è uno dei primi due o tre del mondiale e quindi farne a meno sarà difficile. Ma non conosco bene le dinamiche tra richieste tecniche ed offerta da parte di Lorenzo e Ducati”

    Una battuta sulle scuse Yamaha…

    “Certamente è un bel gesto da parte di Yamaha. Hanno due piloti di grandissimo livello in Casa e quel gesto è molto nobile e certamente apprezzabile”

    Torniamo ad Aprilia: dopo Misano saranno previsti test? E se si cosa proverete?

    “Proveremo ad avere conferme sulla corretta posizione di centraggio della moto e quindi indicazioni di progetto per la moto 2019. Abbiamo dei componenti per muovere il baricentro ed i momenti di inerzia della moto”

    La moto 2019 sarà radicalmente nuova o conservativamente l’evoluzione della 2018?

    “La seconda che hai detto…”

    I commenti a fine gara di Espargaro e Redding

    Aleix Espargarò, 14° posto: “La gara è stata senza dubbio la sessione migliore del weekend, nonostante il risultato finale sia al di sotto dei nostri obiettivi. Sono riuscito a essere più veloce rispetto alle prove, riducendo il distacco da piloti come Zarco, Petrucci e Iannone, ma ci manca ancora qualche decimo per poter stare con loro tutta la distanza di gara. Ho dato tutto, anche fisicamente perché ora la RS-GP è faticosa nei cambi di direzione. Il nostro punto debole in questo momento sono le curve senza freno, dove la moto va fatta scorrere, mentre quando si frena forte siamo abbastanza competitivi. I test saranno fondamentali, anche per aumentare l’affiatamento con il mio nuovo capotecnico”.

    Scott Redding, 21° posto: “Sono deluso. Il nostro weekend era cominciato nel modo giusto e sinceramente pensavo potesse essere l’occasione giusta per mostrare il nostro potenziale. Invece le cose sono peggiorate, specialmente nella prima parte di gara sono stato molto lento e ho dovuto lasciar passare molti piloti. Sono in difficoltà con la gomma anteriore: non posso usare la dura, è troppo rischiosa, anche per il mio peso maggiore rispetto ad altri piloti, e allo stesso tempo la media è troppo morbida. Non ho la soluzione, stiamo lavorando ma facciamo fatica ad uscire da questo circolo vizioso”.

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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