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    PROVA: MAZDA 3, EQUILIBRIO PERFETTO

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    Mazda3, una vettura tutta da scoprire. Equilibrio perfetto tra comfort, prestazioni ed innovazione. Ed il diesel SKYACTIV-D offre una guida sempre piacevole…

    Questa volta inizio dalla fine, perché, a volte, è più naturale esprimere – fin dalle primissime battute – un concetto unico e che faccia comprendere istantaneamente il risultato dell’analisi. Eccellente in questo caso specifico.

    Ecco quindi che viene molto naturale affermare che,Mazda3 è davvero una vettura unica, completa, pensata per una vera interazione uomo/macchina, complice un pacchetto assolutamente cucito addosso e mai così vicino alle vere esigenze di chi guida e di chi vuole vivere un’auto nella sua massimizzazione.

    La produzione Mazda ha toccato quote di vendite molto interessanti ed in crescita esponenziale con i quasi 5.200.000 unità nel mese di agosto 2016, a dimostrazione dell’evoluzione tecnica che oggi arriva forse più dettagliatamente all’utenza. Ma, a mio avviso e da ciò che osservo da addetto ai lavori, c’è ancora molto da fare per rendere più comprensibile il prodotto Mazda. Ed in questo, magari qualcosa possono farlo anche le stesse concessionarie.

    Conoscere Mazda di più per capire l’idea auto di Mazda

    Il pubblico è spesso confuso dalle mille proposte ed è quindi dirottato verso altro; per capire Mazda3 quindi, bisogna arrivare al cuore dell’utente finale, bisogna far scoprire i plus di questa vettura (e quindi la filosofia Jinba Ittai) e, per questo, occorre una strategia che porti quello stesso utente seduto al volante di Mazda3.

    Gli argomenti sono tanti da raccontare: dal nuovo design fino all’introduzione della tecnologia SKYACTIV-VEHICLE DYNAMICS, fino al G-Vectoring Control passando per il design KODO per chiudere con la gamma motori di nuova generazione, tra cui il nostro SKYACTIV D da 105 Cv che rende Mazda3 fluida e oltremodo silenziosa e sempre ampiamente godibile.

    Partiamo dal design esterno

    Mazda3 è tutta nuova quindi: esternamente spicca la nuova calandra che sfoggia aree tridimensionali con l’anteriore ora più deciso ed allargato su cui spiccano fari LED ma soprattutto la cornice dei fari fendinebbia senza dimenticare i nuovi specchi retrovisori che integrano gli indicatori di direzione. Questa fruibile versione 5 porte poi, vanta un nuovo paraurti posteriore dal design rivisto; spiccano i cerchi da 18” e ben 9 varianti colore tra cui questa Soul Red. Globalmente è una vettura con taglio mix tra aggressivo ed elegante direi…

    Design che punta sul baricentro basso della vettura

    Si scopre un reale dinamismo estetico che punta sul baricentro basso ma che sfoggia attenzione estetica mirata, come nel caso della nuova griglia anteriore. Molto curata l’aerodinamica (cd 0,275) di Mazda3, su cui influisce il parzializzatore attivo che chiude porzione della griglia inferiore al fine di ridurre le turbolenze al posteriore.

    Anche gli interni sono nuovi e particolarmente accoglienti oltre che misurati nel regalare quella sensazione di assoluta praticità con un tocco di personale eleganza in pieno stile Mazda; come per le altre vetture di nuova generazione, ritroviamo l’utile Active Driving Display da 7” ma con una maggiore luminosità e definizione aumentata. Per le sedute possiamo scegliere su 2 tipologie di tessuto nero ma opzionali ci sono la pelle nera o bianca.

    Abitacolo sensoriale per Mazda3

    A rendere ancor più elegante l’abitacolo, ci pensa il nuovo volante in pelle, su cui chi guida scopre sensazioni tattili delicate; ritroviamo un pad centrale più piccolo e decorazioni in acciaio satinato con razze più esili a vantaggio di una migliore presa. Ma il lavoro Mazda sconfina nelle sensazioni, come nel caso delle nervature di appoggio dei pollici, più curate, o della sezione trasversale posteriore la cui area di presa offre maggiore comfort in qualsiasi punto venga afferrato, rendendone l’uso più fluido in curva o in manovra. Tutto quindi passa dal sensoriale ed è questa la vera essenza che, ad esempio le concessionarie, devono a mio avviso marcare e far conoscere di più e più profondamente con azioni mirate, anche sollecitate dalla Casa.

    Guida ribassato, tanto spazio a bordo e sistemi di connettività avanzati

    Grande attenzione anche per la posizione di guida ribassata, plus dinamico di questa vettura: pedaliera, volante, pomello cambio, tutto è collocato nel punto più naturale per chi guida, grazie pure ai 260 mm di regolazioni ant/post, l’80% di reclinazione ed i 50 mm di regolazione verticale; altra cosa utile per gli occupanti, sono i supporti sedili maggiormente distanziati e questo per garantire più spazio per i piedi degli occupanti posteriori.

    Ed infine, per rendere più grande e sicuro il viaggio di guidare Mazda3, spiccano il sistema di connettività MZD Connect (con integrati i social media), quello del recupero energia i-ELOOP e le performance del sistema i-stop, la piattaforma internet Aha, il sistema di navigazione step by step e l’impianto Surround BOSE Premium, davvero potente e godibile grazie al suo suono e timbro inconfondibili.

    GVC Mazda, G-Vectoing Control

    Una vera novità per Mazda il sistema GVC: fino ad oggi le forze G laterali/longitudinali, sono state controllate in modo separato. Il sistema GVC vanta una tecnologia unica al mondo che lavora e regola la coppia motore in funzione dell’angolo del volante, ottimizzando il carico verticale su ogni copertura al fine di garantire un comportamento dinamico neutro. Tutto accade in modo impercettibile per chi guida (siamo nell’ordine dei 0,01 G) ed appena ripristinato l’assetto del volante in posizione costante e quindi neutra, il sistema GVC ripristina la corretta coppia motore e la corretta trazione. Il vantaggio del sistema è quindi minori correzioni oltre che far lavorare le coperture sempre nelle migliori condizioni di aderenza sul manto stradale.

    I pregi e la grande elasticità dello SKYACTIV-D

    A mio avviso la motorizzazione più bella per godersi tutta la forza di Mazda3: questo diesel di ultimissima generazione, sfrutta tre diverse tecnologie con High Precision DE Booster Control, Natural Sound Smoother e Natural Sound Frequency che, insieme, elaborano la risposta motore, migliorando la silenziosità e la guida.

    I tecnici Mazda, contrariamente a quanto accade oggi, hanno deciso di evitare l’opera di tendenza legata al ridimensionamento dei componenti motore: questo SKYACTIV DOHC 1.5-D vanta un turbocompressore a geometria variabile (con limite di velocità innalzato di 12.000 giri) munito di sensore velocità, iniezione Common Rail che alimenta il 4 cilindri da 1499 cc (alesaggio/corsa di 75×82,6 mm) capace di erogare 105 Cv a 4000 giri con una coppia di ben 270 Nm che si genera tra 1600 e 2500 giri. Per migliorare ancor più il rendimento termico ed il controllo delle emissioni, il sistema EGR vanta un circuito a bassa pressione con intercooler raffreddato ad acqua integrato nei condotti di aspirazione.

    Rapporto di compressione basso a vantaggio della combustione

    Il rapporto di compressione è volutamente molto basso, nell’ordine di 14,8:1, cosa che ha i suoi innegabili vantaggi tecnici: primo tra tutti, una migliore miscela aria/carburante con maggiore tempo per la fase di accensione e quindi una combustione del pre-miscelato a bassa temperatura oltre che a bassa pressione. Fattori che evitano stress per tutti i componenti strutturali interessati oltre che una riduzione degli attriti. L’iniezione diretta vanta un polverizzatore a foro corto che si sposa perfettamente con la camera di combustione piston-top a forma ovale, questo per allontanare le aree di elevata temperatura dalle pareti dei cilindri, riducendo così le perdite di calore, cosa che si traduce in minor consumo di carburante.

    Ed infine, parlando della trasmissione, Mazda ha puntato anche qui sulla massima qualità tecnica: la leva del cambio manuale a 6 marce vanta una corsa ridotta, pari a soli 45 mm, mentre per la parte meccanica sono stati sviluppati oltre 30 setting per un treno di ingranaggi a tre alberi, con marcia comune per seconda e terza e questo prima di arrivare al setting definitivo per garantire una struttura leggera, una cambiata morbida ed un corretto rapporto di trasmissione che rendesse la guida fluida e piacevole.

    Quello che non si vede e la strategia del grammo Mazda

    Il telaio SKYACTIV ultra rigido favorisce il peso a vuoto finale di Mazda3 con i suoi 1260 kg, uno tra i più leggeri del combattuto segmento C. Così, anche altri componenti essenziali quali sterzo, sospensioni, freni e parti aerodinamiche sono stati concepiti secondo la massimizzazione del grammo o meglio la strategia dello stesso. Mazda3 misura 4470 mm di lunghezza, 1795 mm di larghezza, mentre il passo è di 2700 mm con 1555 mm di carreggiata anteriore e 1560 mm per quella posteriore. Ed ecco i volumi di carico baule: 364 litri on sedili posteriori alzati che diventano 1263 litri al tetto con sedili posteriori abbassati.

    Il monoscocca by Mazda sfrutta oltre il 60% di acciaio ad elevata resistenza mentre le sospensioni sono affidate ai sistemi con montante McPherson davanti e Multi-link al posteriore. Novità per gli ammortizzatori, dotati oggi di migliori caratteristiche di smorzamento (smorzatore a doppio tubo) e nuovo fluido idraulico al fine di diluire le vibrazioni che si aggiungono alla diversa struttura della valvola interna alle basse velocità, che crea un vantaggio legato al comfort specie nei momenti di sobbalzo vettura.

    Anche la struttura degli ammortizzatori posteriori è stata cambiata: c’è una nuova tenuta di controllo dell’attrito che si aggiunge alla modifica della barra di rollio per migliorare stabilità e maneggevolezza vettura. In tal senso, scopriamo ad esempio supporti più morbidi per la barra anteriore, le cui boccole si deformano di più nella fase iniziale turn-in al fine di rendere più lineare il movimento della sospensione, cosa che rende più stabile l’assetto vettura.

    Gli altri plus di Mazda3  

    Eccoli: cinque stelle NCAP nella classifica di resistenza alle collisioni, tre miglioramenti per i-ACTIVSENSE grazie anche alla nuova telecamera a rilevamento anteriore con Advanced Smart City Brake Support o SCBS, Smart Brake Support e Traffic Sign Recognition. Senza dimenticare impianto frenante ABS di ultimissima generazione (i dischi freno sono da 280 e 265 mm), con ripartitore elettronico di forza frenante EBD, assistente alla frenata BA, controllo dinamico di stabilità DSC, controllo trazione TCS e sistema controllo pressione coperture.

    COME VA: Mazda3: un piacere di guida assoluto

    Guardandola da fuori si comprende tutto il lavoro svolto per rendere Mazda3 unica. Aggressiva ma misurata, abitabile ma anche versatile, questa berlina 5 porte sorprende ogni volta che la guidi e che entri in contatto con nuove sensazioni. Sensi che passano attraverso la minuziosa ricerca Mazda nel regalare qualcosa di innovativo.

    Salendo a bordo, si ha subito la sensazione di grande abitabilità: c’è tanta visibilità davanti e la particolare conformazione del frontale vettura, favorisce una visione ancor più ampia di ciò che accade all’esterno; le sedute sono basse e ribassate ma soprattutto comode ed influisce su tutto la particolare forma della plancia dove tutto è a portata di mano.

    A bordo tutto è immediato, naturale, vivo

    La posizione di guida è immediatamente naturale, con il volante delicato nell’impugnatura, grazie alla pelle che attiva sensazioni tattili di delicatezza con la leva cambio subito vicina alla mano destra. Sorprende fin dai primi chilometri la perfetta insonorizzazione dell’abitacolo: tutto il rumore è lasciato all’esterno, confermando quando dichiarato da Mazda, ovvero favorire una guida piacevole ed in totale relax. Tutto è perfettamente filtrato ed anche il sistema di sospensioni di Mazda3 fa tutto il resto per regalare in abitacolo la massima serenità d’uso vettura.

    Piace quell’assenza di rumori aerodinamici

    Anche in autostrada, zero rumori aerodinamici e questo contribuisce non poco al comfort, sempre ai massimi livelli su questa vettura. Ed a proposito di sospensioni, ogni asperità viene “elaborata” al meglio e trasformata in scorrevolezza e quindi piacere; in abitacolo arriva pochissimo delle vibrazioni indotte dalle nostre strade dissestate, con prevalenza di garantire sempre il massimo comfort, anche sul pavé cittadino o su sterrato leggero. Quindi sorprende e si avverte il minuzioso lavoro svolto sul pacchetto sospensioni, uno dei plus di questo modello.

    Sterzo preciso, G-Vectoring Control quasi impercettibile

    Lo sterzo è preciso e diretto e, grazie soprattutto al sistema G-Vectoring Control, le ruote spingono sempre al meglio sul nastro d’asfalto offrendo sempre un’eccellente trazione anche nella guida più sportiva. L’intervento è se vogliamo “elegante” e decisamente poco invasivo per la guida al punto che è molto difficile avvertire l’intervento del sistema.

    Lo si scopre in accelerazione piena uscendo da una curva percorsa a bassa velocità, oppure quando le ruote interne sono in appoggio o ancora quando c’è un brusco cambio di direzione, magari con fondo umido. Mazda3 ha poco, pochissimo rollio ed è molto precisa nel seguire e mantenere la traiettoria e questo aumenta quel gradiente di sicurezza globale, fattore innato per il suo basso baricentro a fronte di un assetto ribassato che non è solo una scelta tecnica ma un’esigenza dinamica di comportamento della vettura.

    Motore, parte viva e fluida di Mazda3

    Tutto gira perfettamente, tutto torna alla lettera su Mazda3, specie quando è il motore è la parte viva della vettura che si unisce alle sue caratteristiche di guida fluida. Questo 4 cilindri da 105 Cv è sorprendente a dispetto di chi pensa che questa potenza sia un pelino poca per le dimensioni e le “promesse” di questo modello. Nulla di più sbagliato pensare questo, perché i cavalli sono talmente sistemati dove servono che, l’idea di disporre di 10 Cv in più, passa presto…

    Diesel senza eguali caratterizzato da un pedale del gas sensibilissimo

    Il motore turbo diesel Mazda spinge benissimo fin da 1500 giri e la coppia è sorprendente. D’altro canto dispone di un diagramma di distribuzione molto ottimizzato e concepito per una guida pulitissima ad ogni regime ma, specialmente, con ogni rapporto inserito; grazie ai rapporti azzeccati, le prestazioni sono eccellenti ad ogni regime e la spinta è sempre molto pulita, fluida ma soprattutto costante lungo tutto l’arco di utilizzo. Non è un propulsore con picchi ma un ottimo diesel che vanta consumi irrisori a fronte di prestazioni molto interessanti.

    Valori di coppia molto a punto, motore sempre “presente”

    La coppia è sensibile e non ho mai guidato una vettura caratterizzata da un pedale gas così efficacie nella gestione motore: ogni mm della sua corsa è perfettamente calibrato, nel senso che c’è massima sensibilità, basta appena sfiorarlo per percepire il trasferimento immediato del comando. Ottime le performance tra 1500 e 3500 giri, grande regolarità di funzionamento sempre e comunque, sia a vettura scarica che carica, con un gradiente di coppia sempre tonico e pulito, fattore che abbassa i consumi e rende la guida piacevole.

    Ed infine uno sguardo all’impianto frenante (eccellente il funzionamento del sistema SCBS e SBS), potente, particolarmente modulabile e dotato di forza consistente ma mai invasiva; poco trasferimento di carico anche nelle decelerazioni più secche, segno dell’ottimo equilibrio globale di questa vettura.

    (Foto LEONARDO DI GIACOBBE)

     

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    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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