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    Honda HR-V, la logica della semplicità

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    Honda si è spinta oltre costruendo nuovo HR-V. La semplicità  è il valore assoluto per questo B-SUV. Tutto questo grazie ai sistemi e:HEV ed i-MMD

    In un mondo dove il design automobilistico “spinge” poco sull’originalità, il segmento SUV, di fatto, è quello dove l’espressione stilistica può vantare idee “connesse” con le esigenze dell’utenza. Honda, con nuovo HR-V, si è spinta ben oltre, costruendo proprio sulla semplicità un valore assoluto ed identitario.

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    Ampio range e versatilità

    Nuovo HR-V è un B-SUV semplice nel design, moderno e molto spazioso al suo interno, elemento di forza che produce maggiore comfort per i suoi occupanti.

    Quello che ho principalmente apprezzato quindi, è il “risultato finale”, ovvero un HR-V molto più in linea con i tempi e con le esigenze di un pubblico che cerca versatilità, con la semplicità sempre vincente.

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    5,4 litri per 100 km, che consumi!

    Merito di alcune soluzioni tecniche legate a nuovo HR-V: tra queste, la posizione centrale del serbatoio oltre alla compattezza del sistema legato alla motorizzazione ibrida e:HEV.

    Altro dato importante, sono i bassissimi consumi di carburante che ne derivano, attestati su 5,4 litri per 100 km. Numeri assolutamente in linea con quelli riscontrati nel corso della prova.

    A proposito della prova, ho apprezzato è la grande visibilità di nuovo HR-V, merito della posizione di guida che è stata alzata di 10 mm rispetto alla precedente versione.

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    L’aerodinamica conta

    È uno dei punti chiave del nuovo HR-V. Non ci sono elementi superflui mentre sia la presa d’aria sul paraurti anteriore, quanto la soglia laterale abbinata al design degli specchi retrovisori, abbattono le turbolenze causa spesso di fruscii aerodinamici, molto fastidiosi in abitacolo.

    Tutto questo è supportato dalla presenza dello spoiler posteriore che “completa” il positivo Cx di HR-V. L’intero pacchetto tecnico sviluppato, infonde maggiore stabilità al veicolo.

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    Più spazio per le gambe

    La forma ampia dei finestrini consente un maggiore flusso di luce in abitacolo, mentre la linea del cofano e gli specchietti laterali, sono alloggiati più in basso. Le dimensioni generali non si discostano dalla precedente versione, ma c’è molto più spazio per le gambe (ben 35 mm) e per le spalle.

    Inoltre, la nuova collocazione centrale del serbatoio carburante e del sistema di ibridazione, hanno permesso ai tecnici di inclinare di 2° i sedili, quota che permette, oltre alla migliore visibilità, una migliore “percezione” della seduta se parliamo del comfort generale.

    Le quote vettura sono pari ad una lunghezza di 4340 mm, una larghezza di 1790 mm per un’altezza di 1582 mm.

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    Uno stile di vita attivo

    La versione provata è il 1.5 Hev Advance eCVT (prezzo 39.055 euro Iva inclusa, IPT e PFU escluse). Scopriamo superfici levigate e pulite, gruppi ottici e griglia frontale in tinta con la carrozzeria dove, sia la griglia inferiore che ai pannelli laterali, strizzano l’occhio ad uno stile molto più energico.

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    Da non sottovalutare inoltre è la generosità dell’angolo di apertura delle portiere che rende pratico l’ingresso a bordo, così come la maggiore facilità di carico dei bagagli.

    Tutto questo “contenuto” in uno stile coupé, come testimoniano le linee del tetto. All’interno del B-SUV Honda poi, tutto è concepito per una maggiore fusione tra auto ed occupanti.

    Il sistema Full-Hybrid Honda

    I tecnici Honda hanno operato in modo mirato su due elementi, ovvero efficienza e prestazioni. Il sistema e:HEV si compone quindi di due motori elettrici, (131 Cv, coppia di 79 kW) una batteria agli ioni di litro e il termico quattro cilindri 1.5 (1498 cc per 107 Cv a 6000/6400 giri – coppia di 253 Nm) a benzina iVTEC DOHC.

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    Al posto del cambio è stata inserita un’innovativa trasmissione a rapporto fisso che viene attivata per mezzo di una PCU o unità di controllo di potenza. Plus di questa trasmissione è quindi una migliore fluidità di guida associata alla risposta immediata del powertrain.

    Il sistema i-MMD (intelligence multi-mode drive), è un’idea unica nel panorama degli schemi già utilizzati dall’industria automobilistica corrente. La parte basica del sistema è quella di un ibrido in serie ma, la vera variante, è che funziona in modo diverso in base al Mode di guida che avviene in modo automatico.

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    Tre Mode del tutto automatici

    Rispetto ad altri sistemi ibridi, quello Honda utilizza la forza motrice del motore elettrico in tutte le situazioni di guida, privilegiando quindi la silenziosità, l’efficienza e la fluidità. Le tre modalità, che si alternano automaticamente sono Electric Drive, Hybrid Mode ed Engine Drive.

    Caso 1: la batteria ioni di litio alimenta il solo motore elettrico. Caso 2: il quattro cilindri 1.5 a benzina alimenta il generatore elettrico che, a sua volta, alimenta la propulsione elettrica. Caso 3: il motore endotermico è collegato direttamente alle ruote per mezzo di frizione lock-up. Anche qui, tutto molto semplice ma innovativo!

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    Dinamica di guida iper-agile

    L’esperienza di guida di nuovo Honda HR-V è sempre dinamica e divertente. La scocca, quindi, è stata irrigidita (ma mai a discapito del comfort), così come le sospensioni sono state riviste oltre al sistema frenante ed allo sterzo per una risposta più decisa.

    Rigidità e resistenza alla torsione del piantone sterzo, sono state elevate del 15% e questo per un più “tagliente” inserimento in curva e maggiore linearità/identità di guida sul misto.

    A questo si aggiunge il sistema AHA Agile Handling Assist Honda che migliora la dinamica di guida e la stabilità, specie quando si sterza in modo deciso o quando c’è un brusco trasferimento di carico in curva.

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    Il sistema AHA, quindi, imprime una leggera pressione alle pinze freno delle ruote interne quando lo sterzo è ruotato. Dietro invece, troviamo nuove boccole stabilizzatrici che migliorano il controllo del retrotreno oltre ad aumentare il comfort a bordo del B-SUV Honda.

    Il sistema di frenata prevede dischi anteriori forati da 293 mm e posteriori classici da 282 mm. C’è un servofreno elettrico che viene associato al sistema e:HEV per la modulazione ed il controllo della frenata rigenerativa e dell’idraulica.

    Alla sicurezza “attiva”, infine, pensa la tecnologia Honda SENSING con un’ampia gamma di funzioni, mentre per quella passiva ci sono molti airbag e poggiatesta anteriori di nuova concezione.

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    COME VA: Honda HR-V Honda HR-V 1.5 Hev eCVT

    Un B-SUV decisamente piacevole da vivere e condividere questo nuovo Honda HR-V. Scopro subito un abitacolo grande, accogliente e molto confortevole, specie in ottica di un utilizzo dinamico e quotidiano, complice un pianale alto che regala tanta visibilità frontale.

    Sedute accoglienti per tutti

    Le sedute sono molto accoglienti, specie quelle anteriori mentre è semplice avere accesso a quelle posteriori per grazie alla particolare che i tecnici Honda hanno dato a questo aspetto di non poco conto. HR-V quindi si è evoluto ma, soprattutto, piace la sua logica semplicità, mai banale ma, al contrario, molto attenta e perfettamente condivisibile.

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    Lo dimostra appunto l’abitacolo, dotato di un cockpit piacevole al tatto e molto pratico nella ricerca ed individuazione del setting legato al clima.

    I tessuti delle sedute, la parte mediana della plancia, la ricchissima strumentazione di bordo ed il sistema di ventilazione dell’abitacolo.

    L’intero cockpit, quindi, è “orientato” verso il centro abitacolo per una lettura/consultazione sempre rapida che non distrae chi guida.

    Inoltre, la nuova collocazione dei sedili, caratterizzati da un angolo migliorato, consente di sentirsi immersi nel B-SUV Honda e questo rende la guida piacevole e dinamica. Sempre con la vettura che abbraccia i suoi occupanti.

    La linea semplice di HR-V propone inoltre un abbattimento dei sibili aerodinamici, cosa riscontrata in autostrada dove la pulizia sonora interna è davvero eccellente e rende il viaggio più concentrato su quello che ci passa davanti e tutto attorno.

    Manovre facili in città

    Quindi una primissima valutazione positiva che aumenta nel punteggio quando l’utilizzo del B-SUV giapponese diventa quotidiano. In città, ad esempio, le manovre sono facilitate dalla modulabilità dello sterzo oltre che da dimensioni non troppo “importanti” che però ingannano sul reale potenziale interno se parliamo di abitabilità.

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    Nella stessa situazione urbana poi, ho ampiamente apprezzato le sospensioni e l’attenta taratura nel setting: ogni asperità è digerita in modo lineare senza scossoni e senza che ne risenta il comfort anche quando l’asfalto è molto corrugato o irregolare.

    Sospensioni confortevoli su ogni terreno

    Ma, le sedute alte e l’ampia escursione delle sospensioni, abbinate ad un’altezza da terra congrua al suo stile, la vedono protagonista e dinamica anche in leggero offroad. Qui è in grado di affrontare anche terreni difficili o con dislivelli o superare piccolo ostacoli naturali, sempre con un corpo vettura stabile e neutro nelle reazioni.

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    Ma è sul misto che nuovo HR-V sorprende: qui si scopre un’anima quasi sportiva per via del poco rollio e della facilità ad entrare in curva senza mai mostrare un’eccessiva tendenza ad allargare la traiettoria.

    Merito di uno sterzo diretto e preciso, di un telaio rigido ma mai brusco nelle reazioni e di trasferimenti di carico in frenata decisa che non sono mai eccessivo e mai in grado di destabilizzare l’equilibrio dinamica del SUV Honda.

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    La propulsione ibrida è l’altra parte della mela molto interessante: la spinta è sempre fluida e decisa, così come la progressione e la linearità nello snocciolare la somma dei cavalli tra motore endotermico ed elettrici. L’accelerazione non è brillantissima ma consistente, mentre la spinta in progressione è il vero pezzo forte di questo power train.

    I Mode, come spiegato sopra, sono “gestiti” in modo del tutto automatico, elemento che rende la guida molto piacevole anche a bassissima andatura cittadina. E se la strada si arricchisce di “guidato”. HR-V mostra la sua natura sportiva.

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    Qui mi è piaciuto molto il comportamento del gruppo telaio/sospensioni, che sa contenere eventuali esuberanza nella guida, restituendo un elevato gradiente di sicurezza.

    Poco rollio e piacere di guida dinamico

    Il basso rollio vettura rende la guida disinvolta anche quando la strada sale in quota mentre, questa caratteristica peculiare, rende la vita di bordo piacevole anche per gli occupanti che potranno farsi distrare dal paesaggio che entra prepotentemente dalle ampie superfici vetrate.

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    Ed infine, due parole sull’impianto frenate, decisamente potente ed efficacie. La frenata è sempre ampiamente modulabile, merito di un pedale molto lineare che offre molte soluzioni legate appunto alla modulabilità.

    La forza frenante c’è ma non è mai invasiva e si somma a quella rigenerativa della parte elettrica, regalando così un rallentamento progressivo e mai troppo “acuto”.

    (Foto EMANUELE CHIAVERINI)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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