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    Kayo Moto K5 300, enduro per ogni tasca

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    Kayo Moto ormai, vanta un prodotto per ogni esigenza. Ecco K5 300 cc, vera enduro low cost che offre prestazioni di livello e molto divertimento

    Kayo Moto ormai, vanta un prodotto per ogni esigenza. Pitbike, enduro, minicross, quad e molto altro come questa K5 300 cc. Interessante notare, quanto questa Azienda cinese abbia sempre puntato sulla qualità del prodotto finale.

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    Un progetto a lungo termine per Kayo Moto

    Piace quell’approccio tecnico anche ricercato, che profila obiettivi sempre piu’ “avanti” e che renderanno Kayo un’Azienda sempre piu’ proiettata nel futuro e con tantissime novità, si spera, anche omologate già dalle piccole cilindrate.

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    Anche con novità che vedremo ancora a EICMA. Dopo aver parlato di pitbike con i test della gamma dedicata, oggi parliamo di una moto molto interessante: mi riferisco alla nuova K5 300 cc raffreddata a liquido offerta, pensate, a 3,699,00 euro, prezzo decisamente essenziale in rapporto alla reale offerta tecnica.

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    Design molto intrigante e deciso

    K5 300 spicca per un design accattivante e deciso: merito delle plastiche ben disegnate e dell’accoppiamento clore bianco/rosso/nero/arancio, che crea un mix aggressivo e concreto.

    La qualità è globalmente buona e si vede che Kayo Moto vuole imprimere uno stile per conquistare l’utenza adulta e non solo. Peccato non sia omologata ma, su questo fattore, Kayo sta lavorando per il futuro…

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    Telaio robusto e sospensioni per affrontare tutto

    Quindi nulla da invidiare alle “concorrenti” piu’ blasonate specialistiche. Non c’è quindi pretesa su questo elemento ma solo offrire e garantire un prodotto finale di buona qualità ad un prezzo super.

    Il telaio della K5 300 è stato progettato e disegnato da Kayo ed è verniciato in nero in modo da creare un’atmosfera racing. La zona del cannotto è rinfozata così come alcune zone della struttura in tubi a sezioni variabile.

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    Leggera ed agile in offroad

    Con i suoi 119 kg a secco, K5 300, vanta sospensioni di tutto rispetto e questo grazie alla forcella USD con 880 mm di escursione regolabile nella parte idraulica ed un mono con leveraggio progressivo che garantisce 470 mm di escursione, anche qui regolabile nel precarico e ritorno.

    Quote agili per massima maneggevolezza

    I cerchi ruota sono molto robusti e sono da 18/21″ con pneumatici enduro dedicati. Ecco, forse la scelta del marchio la lasciamo andare e, certamente, possiamo pensare di equipaggiare la moto con coperture piu’ europee…

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    Passando alla zona alta della moto, scopriamo il serbatoio del carburante da 7,5 litri mentre l’altezza sella è di 926 mm, quindi in linea con altre enduro classiche. Le quote ciclistiche poi, spingono sull’agilità generale con 2145x815x1246 mm ed un passo di 1455 mm.

    Un motore potente e ben costruito

    Questo 4T SOHC ( singolo albero a camme) raffreddato a liquido da 300 cc, è stato progettato per essere affidabile e garantire nel contempo performance interessanti; quindi rapporto di compressione non – 10,5:1 – e quote vitali poco “veloci” con alesaggio di 74 mm per una corsa di 65 mm. La potenza è quindi di 25,5 Cv a 8500 giri con valore di coppia di 23 Nm a 6500 giri.

    L’avviamento è elettrico mentre la rapportatura finale prevede pignone da 13 denti e corona da 49 denti, quindi prime marce molto corte e finali leggermente pi lunghe ma che mantengono buona trazione su ogni terreno.

    performancemag.it-test kayo 300 2025Due parole con Andrea Cecchin/Kayo Moto Italia

    Andrea parliamo un attimo di Kayo Italia, della sua crescita ed evoluzione

    Negli ultimi anni, ci siamo impegnati a consolidare la nostra posizione nel mercato, puntando su un aspetto fondamentale: la qualità. Anche nei veicoli Off-Road entry level, crediamo che scegliere prodotti affidabili e resistenti sia essenziale per garantire prestazioni superiori e durature.

    Un investimento iniziale leggermente superiore rispetto ad altri veicoli economici, si traduce in minori guasti e costi imprevisti nel tempo, offrendo così un’esperienza di guida più sicura e soddisfacente.

    Un prodotto che riscuote successo, raccontaci questa evoluzione

    Siamo consapevoli – spiega Cecchin (in foto) – che, oltre alle prestazioni, anche l’estetica gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza dei giovani motociclisti. La KAYO, inizialmente caratterizzata da un design monocromatico arancione con fondo bianco e nero, si evolve per rispondere alle preferenze dei bambini appassionati di moto.

    Per offrire loro un’opzione più vivace e personale, abbiamo sviluppando una linea di adesivi intercambiabili: qualità e prestazioni rimangono inalterate, ma il look della moto può essere trasformato scegliendo semplicemente il “vestito” che più piace.

    Abbiamo ampliato e potenziato il nostro reparto ricambi, sia in termini di spazio che di funzionalità.

    L’aumento della superficie dedicata alla ricambistica, ci consente di affrontare e risolvere tempestivamente eventuali problematiche, garantendo ai nostri clienti un servizio rapido e affidabile.

    Obiettivi futuri?

    Il nostro obiettivo è estendere la nostra presenza su tutto il territorio nazionale, raggiungendo ogni provincia attraverso una rete di rivenditori specializzati nel settore. Questo ci permetterà di offrire ai nostri clienti non solo un accesso facilitato all’acquisto dei nostri prodotti, ma anche un servizio di assistenza post-vendita tempestivo e qualificato. Siamo in continua ricerca di rivenditori autorizzati e per questo stiamo facendo una campagna di ricerca di nuovi rivenditori.

    Inoltre fin dall’inizio, il nostro obiettivo è stato quello di entrare nel mercato dei veicoli targati. Abbiamo già fatto il primo passo con i quad, introducendo modelli omologati come l’AU200 e l’AU300, rispettivamente con omologazione T3 e L7e, ideali per uso stradale e ricreativo.

    Attualmente, stiamo lavorando per entrare nel mercato delle due ruote targate. Sebbene non possiamo fornire dettagli specifici al momento, siamo certi che verso la fine dell’anno presenteremo novità significative in questo settore.

    LA PROVA IN PISTA DI DANIELE AMBROSI

    Se dovessi dare un giudizio, quali sono i plus di questa enduro?

    Se dovessi dare un giudizio sulla Kayo K5 300 cc, direi che è una bella enduro con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il costo contenuto la rende accessibile ad un ampio pubblico, perfetta per chi vuole avvicinarsi al mondo off-road senza spendere una fortuna. È una moto divertente da guidare, reattiva e capace di regalare emozioni anche ai piloti con più esperienza.

    Come hai trovato l’ergonomia generale?

    L’ergonomia generale della Kayo K5 300cc mi ha sorpreso positivamente. La posizione di guida è naturale e ben bilanciata, con un buon compromesso tra comfort e controllo, anche durante le uscite più impegnative. Il manubrio consente una presa sicura e facilita le manovre nei tratti tecnici.

    Le pedane sono ben posizionate e garantiscono stabilità sia in piedi quanto da seduti. Nel complesso, trasmette una buona sensazione di controllo e confidenza fin dai primi minuti.

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    A livello sospensioni, anche in rapporto al prezzo finale della moto, come siamo messi?

    A livello sospensioni, considerando il prezzo basico della K5 300cc, siamo messi davvero bene. La moto monta sospensioni regolabili che lavorano in modo efficace, offrendo un buon assorbimento delle buche abbinata ad un’ottima stabilità anche su terreni impegnativi.

    Non sono sospensioni da gara, ma per chi cerca una moto divertente e solida per l’off-road, sono più che sufficienti. Il comportamento è equilibrato e trasmette sicurezza, rendendo la guida prevedibile.

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    Come ti è sembrato il motore da 300 cc?

    Questo motore da 300 cc sorprende per prontezza e coppia ai bassi, ideale per l’enduro e i percorsi più tecnici. Ha una spinta lineare e gestibile, che rende la moto facile da controllare anche per chi non ha grandissima esperienza. Non è un motore estremo, ma fa esattamente quello che deve: tira fuori grinta quando serve, senza mai essere scorbutico. In rapporto al prezzo, è un motore che convince, sia per affidabilità che per feeling generale.

    Potenza, allungo, comportamenti ai bassi e medi regimi?

    Il motore vanta una bella coppia ai bassi regimi, ideale per l’enduro lento e tecnico in single track. Ai medi regimi spinge bene, con una risposta fluida e regolare. L’allungo c’è, ma non è il suo punto forte: è un motore più centrato sulla spinta pronta e sfruttabile che sulla potenza pura.

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    Come si comporta la frizione?

    La frizione è abbastanza morbida e facile da usare, adatta anche a chi ha poca esperienza. Tuttavia, in alcune situazioni può risultare poco modulabile. Nei percorsi più tecnici richiede un po’ di attenzione in più. Nel complesso è funzionale, ma con margini di miglioramento.

    Come si comporta in inserimento a livello di avantreno? Puoi fidarti?

    L’avantreno si dimostra preciso e comunicativo in inserimento curva. La moto scende bene in piega, trasmettendo fiducia sin dai primi metri.

    La forcella lavora in modo progressivo, aiutando a mantenere la traiettoria senza indecisioni. Nel complesso, ci si può fidare: l’anteriore è stabile e trasmette sicurezza anche nei cambi di direzione rapidi.

    Cosa c’è da migliorare come prodotto su questa Kayo?

    Un aspetto da migliorare sulla Kayo K5 300cc riguarda la leva del cambio, che risulta un po’ troppo corta e potrebbe beneficiarne in termini di ergonomia e precisione nelle cambiate. Inoltre, l’impianto frenante, pur adeguato, potrebbe essere più prestante, per garantire maggiore potenza e modulabilità nelle frenate più decise, soprattutto su terreni impegnativi.

    (Foto Emanuele Chiaverini/Chiaverini FOTO)

    Si ringraziano Daniele Ambrosi e Il Ruotino/Latina

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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