Dopo Coral 125 è la volta del vero purosangue di Lem Motor, lo Z11, che punta su un pubblico giovanissimo. Molto accattivante ed interessante
Lem Motor punta sui più giovani con Z11 ed ha scelto un design estremo ed azzeccatissimo, poco lineare ma piuttosto spigoloso, a dimostrazione che vuole arrivare dritto al cuore dei più giovani appassionati.
Il taglio frontale va spazio al “naso” prominente in cui trovano posto due grandi e luminosi proiettori LED e questo a vantaggio della sicurezza.
La zona centrale della carena lato esterno è piuttosto incavata verso l’interno a vantaggio di una migliore aerodinamica globale dello scooter; piace pure il parafango a filo ruota così come i cerchi in lega dal design deciso e sportivo.
Carena da moto, questa la vera differenza rispetto alla concorrenza
La zona centrale del veicolo poi, è molto motociclistica ed è proprio questo aspetto che rende Z11 un qualcosa di diverso dal branco. Gambe e piedi, infatti, sono meno esposti e protetti, con la carena che avvolge l’intera area centrale fino alla fine della sella.
Z11, inoltre, vanta dimensioni “importanti” con quote pari a 1990x720x1160 mm, misure che lo rendono stabile e preciso nella guida sportiva. Chicca tecniche poi, sono il serbatoio carburante centrale da 8,2 litri, dotato di sportellino e tappo di accesso, un sottosella molto grande e spazioso che può ospitare due caschi.
Entrambi sono apribili per mezzo dei pulsanti collocati accanto al blocchetto accensione, dotato di telecomando. Senza dimenticare la strumentazione digitale, chiara e ricca di informazioni per hi guida.
Tecnica alla portata di tutti
Il piccolo propulsore da 125 cc è raffreddato a liquido: si tratta di un “quattrovalvole” di ultimissima generazione, capace di erogare 10,2 kW a 8000 giri con ben 13,7 Nm di coppia a 6000 giri. Questo motore vanta poi trasmissione automatica CVT e può raggiungere oltre 90 km/h; quindi, ottimo per chi approccia per la prima volta alle due ruote.
Le sospensioni si basano sulla forcella classica ma di generoso diametro e sulla coppia di ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico, Per l’impianto frenante, ci si affida al doppio disco, di cui anteriore caratterizzato dal sistema di frenata CBS. Le coperture sono infine da 100/80 e 120/70×14”.
Nell’ottica di pensare allo Z11 – spiega Vincenzo Marasco, AD di Lem Motor – ho voluto con insistenza progettuale un veicolo che avesse queste caratteristiche sportive. Specie il pubblico giovanile ha voglia di novità, di ricercatezza ma pure di un veicolo divertente da guidare e poco oneroso da mantenere. Ecco spiegati i cerchi ruota da 14”.
Z11 include tutte queste specifiche e sono certo che ad EICMA avrà un buon successo, anche grazie al prezzo assolutamente concorrenziale.
Come ho sempre sostenuto, Lem Motor vuole mantenere alto il livello qualitativo dei propri prodotti e questo è un mio obiettivo.
Sto investendo molto in ricerca e ad EICMA vedrete il passo che Lem Motor vuole imprimere al mercato, anche in ambito offroad.
IL TEST: COME VA LO Z11 LEM MOTOR
Z11 piace subito per quell’aspetto deciso e concreto e siamo certi che i più giovani me apprezzeranno il design “libero” da schemi. Il piano sella è un filo alto ma molto comodo e consente massima libertà in sella.
Ottimo il triangolo di seduta, quindi busto/gambe/braccia e questo contribuisce al comfort quando si passano molte ore in sella, complici delle sospensioni oneste nel loro lavoro. Avrei solo migliorato il ritorno della coppia di ammortizzatori posteriori che, sul pavé specialmente, mostrano di lavorare troppo sui picchi.
Lo spazio è giusto su Z11, nel senso che le gambe ed i piedi sono protetti dalla carena mentre anche lo scudo offre un riparo sufficiente da freddo e pioggia. La sella è comodissima per due, ben imbottita grazie allo schiumato di buon livello, elemento su cui Vincenzo Marasco, AD di Lem Motor, non è voluto scendere a compromessi.
Nella guida Z11 si mostra agilissimo e divertente: i cerchi da 14” sono un buon compromesso tra agilità e tenuta ma pure sicurezza, molto importante sui 125 cc visto che andranno tra le mani di scooteristi non ancora esperti.
Ottima la frenata, potente ed abbastanza modulabile, mentre è perfettibile la risposta del freno posteriore, un po’ spugnoso nella risposta ma, comunque efficacie. Il disco anteriore è potente ed anche sul bagnato non arriva mai al bloccaggio, merito del sistema CBS di frenata combinata.
Il pezzo forte è il telaio però, che consente manovre da sportiva ed angoli di piega inaspettati. Z11 lo scopri mentre lo guidi e puoi fidarti del suo avantreno, preciso e sempre molto stabile anche in frenata.
Ottimo l’handling, ovvero i destra/sinistra e questo significa dribblare allegramente tra le auto incolonnate. E se Z11 ha superato a pieni voti il traffico di Napoli…beh, allora può davvero essere promosso a pieni voti!
Il motore è silenzioso e potente, consuma nulla e vanta un’accelerazione eccellente per bruciare tutti al semaforo. La spinta è buona e la trasmissione CVT automatica funziona davvero molto bene e questo rende la guida sempre piacevole.
È un motore che vibra poco e vanta un buon bilanciamento tra potenza e guidabilità urbana, habitat cui è destinato Z11. Se devo proprio trovare un’area perfettibile, è sull’allungo a massima apertura del gas, il motore sembra che possa davvero sviluppare più potenza ma, agli alti regimi, sembra soffocato, probabilmente per rientrare nella normativa Euro5.
Z11 è quindi un ottimo scooter per i giovani ma che certamente troverà consenso anche tra gli adulti e questo per quella sua sportività abbinata ad un’eleganza dello stile legato al design. Una buona alternativa, commercializzata ad un prezzo interessantissimo, rispetto ai comuni scooter che attraversano le nostre affollare metropoli urbane.
(Foto LORENZO PALLONI)