Honda Vision 110 è stato rinnovato nel 2021, nuovi il motore eSP ed il telaio eSAF, tanta tecnologia e due nuovi colori per questa versione 2023
Honda Vision 110 racchiude tutte le “funzioni” legate ad uno spostamento iper-pratico Con quel qualcosa in più! A volte, quando devi spostarti in città, cerchi un mezzo pratico ed economico, comodo e sicuro ma, soprattutto, cerchi qualcosa di semplice ed intuitivo. Vision 110 è tutto questo.
Vision 110: tutto nuovo dal 2021
Il piccolo scooter Honda è stato profondamente rinnovato nel 2021: nuovo design – più deciso e tagliente -, nuovo telaio eSAF ovvero enhanced Smart Architecture Frame abbinato al nuovo motore eSP. Arrivarono pure la Smart-Key (che attiva apertura e chiusura del sottosella) ed il cruscotto analogico con display LCD. Risultato uno scooter più leggero di 2 kg che pochi non sono.
Due nuovi colori per il M.Y. 2023
Per questa versione 2023 tutto è ovviamente riconfermato ma arrivano due nuove colorazioni, la “Pearl Jupiter Gray” e la “Mat Suit Blue Metallic”. Vision 110 è un veicolo facilissimo da guidare, leggero e molto maneggevole, insomma un toccasana per quanti lo utilizzeranno da un capo all’altro delle nostre affollate città.
Una linea decisa ed accattivante
Il restyling del 2021 aveva come obiettivo quello di renderlo più “personale”. L’evidenza ed il richiamo alla SH Family è abbastanza evidente se non altro per l’utilissima pedana piatta e per le linee più tese ed avvolgenti. Uno scooter a “tutta città” dotato di un capiente vano sottosella da quasi 18 litri.
Il nuovo motore eSP con Start&Stop
Si tratta di un nuovo motore da 109 cc progettato da 0: ridisegnato bel 2021, prevede distribuzione SOHC monoalbero eSP a 2 valvole raffreddamento ad aria, propulsore dal peso molto contenuto di soli 22 kg che eroga 8,7 Cv a 7500 giri con valore di coppia di 9,0 Nm a 5750 giri.
Un corsa lunga con quote vitali di 47×63,1 mm e rapporto di compressione di 10:1. C’è ovviamente l’iniezione elettronica PGM-FI.
I consumi sono il pezzo forte con 54,5 km/litro nel ciclo WMTC ed una capienza di serbatoio di 4,9 litri per un’autonomia di 260 km. In realtà, nel corso della nostra prova, ho riscontrato una percorrenza superiore, con circa 5,2 km/litro.
Un bel po’ di tecnologia dentro
La tecnologia entra in questo motore Honda per abbattere gli attriti e, per questo, sono state studiate una serie di tecnologie in tal senso. Ad esempio, la presenza delle cinghie a doppia dentatura, il motorino di avviamento a controllo elettronico ACG senza spazzole – montato direttamente sull’albero motore e che funge da alternatore all’avviamento.
Ma, caratteristica funzionale è che, grazie all’ACG e ad un sistema di rotazione, l’albero motore ed il pistone vengono sempre riportati al punto morto inferiore. Infine, c’è anche un meccanismo di decompressione annesso che riduce la resistenza quando lo scooter viene messo in moto.
Un telaio molto leggero e cerchi 16/14”
Il telaio di Vision 110 abbandonò nel 2021 la struttura a trave dorsale inferiore per lasciare spazio al nuovo eSAF, realizzato in acciaio pressato saldato al laser. Molta cura per quanto riguarda il bilanciamento della rigidità che poi si traduce in una migliore agilità e maneggevolezza nel traffico.
Quote molto agili per Vision 110
Interessanti le quote cannotto con 26°30’ e un’avancorsa di 71 mm con il risultato di un interasse di 1280 mm. Il peso finale dello scooter Honda è quindi di soli 100 kg con il pieno do benzina (2 kg in meno della vecchia generazione Vision).
In tema di sospensioni poi, scopriamo la forcella telescopica da 31 mm ed un monoammortizzatore singolo posteriore, il tutto abbinato a cerchi in alluminio pressofuso da 16 e 14” che montano coperture 80/80 davanti e 90/90 dietro.
Per l’impianto frenante c’è un disco anteriore da 220 mm ed un tamburo posteriore da 130 mm con sistema CBS, questo significa che frenando con il posteriore, la forza viene ripartita in modo omogeno anche davanti.
COME VA: scooter praticissimo e quasi indispensabile
Leggero ed agilissimo questo Vision 110, scooter “sorpresa” soprattutto per i suoi consumi e la sua praticità massimizzata da un pacchetto tecnico interessante. Vision piace perché diventa uno di famiglia, lo scooter che tutti potranno utilizzare per piccoli o medi spostamenti urbani.
Sa essere pratico per tutto, grazie alla capienza del vano sottosella, alla presenza del bauletto ed alla piccola tasca nel retroscudo destro senza dimenticare il parabrezza, utile nelle giornate di pioggia. Protettivo quanto basta, Vision 110 ha la giusta potenza per soddisfare le esigenze di tutti.
La posizione di guida è comoda a dispetto delle dimensioni contenute dello scooter: solo la sella risulta un filino dura mentre la pedana piatta si scopre indispensabile per portare piccoli oggetti quotidiani. Certo se sei più altro di 1,70 cm, il parabrezza risulterà un filo più basso rispetto all’effettivo asse di vista.
Per il resto Vision 110 vanta un motoretto niente male, con ottime prestazioni in rapporto alla ridotta cubatura; è buona l’accelerazione e la capacità nel mantenere una velocità costante anche in presenza di dislivelli stradali.
0Ho notato un eccellente funzionamento della trasmissione automatica CVT che rende molto pastosa l’erogazione ma, soprattutto, lineare fino alla massima velocità.
Mi ha letteralmente sorpreso l’agilità di questo scooter: grazie alle coperture 16/14”, il traffico non è mai un problema e si può sgattaiolare tra un’auto e l’altra nella massima velocità grazie pure al peso ridotto del veicolo.
E se prendi il ritmo, è piacevole scendere in piega e “guidarlo” in modo più sportivo, segno di un telaio ben calibrato con quote azzeccate per una guida leggera ed agilissima.
Anche in coppia, Vision 110 sembra non accusare la presenza del passeggero, lo si nota ovviamente solo in salita ma la resa globale del motore è comunque ottima.
In tema di sospensioni, anche qui Honda ha fatto un ottimo lavoro, rendendo piacevole e comodo il tempo trascorso in sella.
La forcella da 31 mm assorbe al meglio e filtra tutto senza mai restituire picchi e questo non è un dato scontato in rapporto alla tipologia di veicolo; anche il mono posteriore funziona bene e diluisce tutto in modo progressivo e fluido. L’insieme rende molto gradevole l’esperienza di guida.
Ottimo il funzionamento dell’impianto frenante: il disco anteriore ha buon mordente ed è capace di rallentare bene e velocemente il veicolo, il tamburo posteriore, abbinato all’utilissimo sistema CBS, svolge bene la sua funzione ed in quando ad incisività, la resa generale è ben proporzionata.
(Foto LORENZO PALLONI)