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    TEST: NUOVA SUZUKI JIMNY, CHI LA FERMA?

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    Atto di passione per una 4×4 unica da 20 anni. Quarta generazione JIMNY che vanta nuovi motore e design, telaio rinforzato e trazione 4WD ALLGRIP PRO. Inarrestabile, sale ovunque. Torna in abitacolo la leva delle ridotte…

    Dopo averlo provato posso dirvi subito che nuovo Suzuki JIMNY è un ricco concentrato di divertimento all’ennesima potenza, un vero 4×4 che, fin dal 1970, continua a stupire, intrigare e “scommettere” laddove gli altri concorrenti non investono. JIMNY è unica e continua ad esserlo nel suo segmento (dove non esistono concorrenti) ed ha saputo organizzarsi nel corso della propria storia che ormai è arrivata a quota 50 anni per un’onorata carriera 4×4.

    Subito voglio parlarvi dei prezzi che, in linea con lo stile Suzuki, sono “tutto compreso”: unica versione per JIMNY che costa 22.500,00 euro a cui dovrete aggiungere 400,00 euro per le versioni bicolor e 1500,00 per il cambio automatico che arriverà ad inizio 2019. Per i colori quindi, 8 versioni cromatiche tra cui il bellissimo Giallo Kinetic ed il Verde Amazzonia.

    Provare nuova JIMNY (che mantiene stesse note dimensionali se non per la lunghezza leggermente accorciata) significa spingersi oltre la percezione del fuoristrada più estremo: la magica Sardegna, è stata ambientazione perfetta per la prima presa di  contatto della new generation per scoprire a fondo questa quarta generazione JIMNY che racchiude esperienza trasformata in funzionalità, praticità  e massima agilità, avvolta dal nuovo design, più incisivo e squadrato ed una nuova motricità garantita dal nuovo propulsore, più potente e ricco di coppia tonda tonda a basso regime, ovvero ciò che serve nel fuoristrada più cattivo.

    Un 4×4 fortemente migliorato per aggredire città ed hard offroad

    La mia sensazione quindi, è quella di un 4×4 unico e capace di affrontare ogni ostacolo, vissuto e “superato” durante questo test hard offroad con il risultato di una più ampia percezione del miglioramento globale del prodotto JIMNY, che stupisce per capacità ed aggressività sulle pietraie, quando il fondo diventa fangoso oppure quando ci sono da superare ostacoli quali sassi, canali, single track ed arrampicate da prima marcia ridotta…

    Una mission che dura da 20 lunghissimi anni

    Attendere 20 anni quindi, ne è valsa la pena: un vero “atto di passione” che Suzuki ha portato avanti con coraggio laddove gli altri competitor non si imbattono se parliamo di avventure commerciali. Primo marchio mondiale per profittabilità, Suzuki emerge per la grande capacità di controllo dei costi e questo in un’era di “grande incertezza” dovuta dalla demonizzazione dei diesel e dall’interesse verso ibrido ed elettrico anche se, proprio Osamo Suzuki (Chairman e CEO Suzuki Motor Company), è stati lapidario sia sul diesel (che a sua sensazione scomparirà dai mercati) quanto sull’elettrico, che troverà un vero sviluppo bel oltre il 2050, mentre scommette fiducioso sull’ibrido tutto (compreso quello Suzuki) perché sarà sempre più forte.

    Scopriamo la nuova JIMNY

    Passando ai fatti, nuova JIMNY (i pesi:1165 kg versione cambio manuale, 1185 kg versione cambio automatico) si fa notare per un design semplice e funzionale: linee dettate dall’esperienza che hanno convinto i tecnici Suzuki verso un design più squadrato al fine di migliorare la percezione degli spazi circostanti in fuoristrada; scopriamo quindi montanti più lineari, il cofano flat che significano migliore visibilità globale per chi guida con linea laterale più marcato nell’area dei finestrini.

    L’aspetto più incisivo però, lo infondono i larghi passaruota (che impediscono l’ingresso dell’acqua in abitacolo sui guadi più estremi) e la griglia classica JIMNY a fari LED circolari oltre ai cerchi da 15”. Utili pure le canalette sul bordo-tetto, che impediscono di bagnarsi quando si aprono le portiere. Quindi rispettati i “canoni stilistici del DNA JIMNY” quali fari circolari, indicatori di direzione separati, presenza della fessura alla base dei montanti e gruppi ottici orizzontali,

    Interni a prova…di tutto!

    Anche dentro è tutta nuova con cockpit funzionale (integrati tutti i protocolli quali CarPlay, Android e Mirror Link) dove c’è tutto quello che serve e tutti i tasti compreso il display da 7”, possono essere gestiti anche se portiamo a guanti da lavoro, perché JIMNY, prima di tutto, è un 4×4 tosto ed audace…

    Ogni superficie quindi è antimacchia compresi i sedili posteriori reclinabili e regolabili che, volutamente, hanno superficie plastica adatta a poggiare strumenti di lavoro e tempo libero. Ed a proposito di superfici, lo spazio d carico è di 377 litri, ovvero 53 in più del modello precedente, anche e soprattutto grazie alla nuova forma della scocca e portellone che consentono carichi più facili. A proposito, nuova JIMNY ora vanta un’altezza da terra di 210 mm ed è leggermente più corta della precedente versione con i suoi 3645 mm compresa la ruota di scorta.

    Un motore tutto nuovo in alluminio più leggero del 15%

    Nuova JIMNY è equipaggiata con un nuovo motore da 1.5 cc capace di migliorate performance sia per potenza massima che, soprattutto, nei valori di coppia e quindi fluidità di guida. La scelta di montare questo 4 cilindri con schema longitudinale, non è però casuale, in quanto era chiaro l’obiettivo di migliorare la distribuzione dei pesi ma pure l’angolo di sterzo.

    Il nuovo propulsore K15B (la sigla motore) eroga oggi 102 Cv a 6000 giri con coppia di 130 Nm a 4000 giri, merito della fasatura variabile sull’aspirazione che migliora l’erogazione ai bassi regimi e quindi se si affronta il fuoristrada anche con le ridotte. È caratterizzato da quote vitali pari a 740×850 mm, quindi un “corsalunga”, scelta dettata dalla finalità del prodotto che miri alla totale affidabilità nel tempo. Per i consumi dichiarati NEDC versione cambio manuale eccoli: ciclo urbano 7,7 lt/100 km, ciclo extra-urbano 6,2 lt/100 km, combinato 6,8 lt. /100 km, combinato ciclo WLTP 7,9/8,0 lt/100 km. La velocità massima è di 145 km/h.

    performancemag.it2018-nuovaJIMNY2018Una trasmissione perfetta, il vero punto di forza JIMNY

    Sono tante le news tecniche perché l’obiettivo era “andare avanti” senza fermarsi mai… C’è quindi un telaio a traliccio, che garantisce base essenziale per gli “accessori” quali sospensioni e carrozzeria ma deve pure proteggere i vari organi esposti; al fine di rendere il telaio ancora più robusta e garantire una più solida rigidità torsionale, sono state integrate nel telaio sia la nuova traversa ad “X”, due barre trasversali ed un ammortizzatore di sterzo oltre all’assale rigido a tre punti di attacco con molle elicoidali. Migliorati tutti gli angoli quindi, con quello di attacco ora a quota 37°, quello di dosso a 28° e quello di uscita a ben 49°.

    L’assale rigido inoltre, fa si che quando una ruota è spinta da un ostacolo verso l’alto, la sua opposta viene schiacciata contro il terreno e questo aumenta il grip globale, specie nelle condizioni estreme come abbiamo avuto modo di sperimentare nell’hard test Suzuki. Questa soluzione quindi, la troviamo su entrambi gli assi.

    ALLGRIP, ridotte e ogni asperità può essere affrontata alla grande!

    Parlavo di grip e trazione, bene, new JIMNY ha carte da vendere in tal senso perché questo argomento è l’essenza stessa del vecchio e nuovo progetto. Il sistema 4WD ALLGRIP PRO che rende JIMNY “instancabile arrampicatrice seriale” lo scopriamo nel DNA del suo sistema che prevede uno step a 2H (sola trazione posteriore) e 4H-WD (integrale sulle quattro ruote).

    Si può quindi passare da 2 a 4 ruote motrici semplicemente spostando la ritrovata leva che consente anche il passaggio al Mode 4L (marce ridotte per i passaggi più ostici), operazione però da effettuare a vettura ferma. Il sistema LSD prevede che, appena due ruote sulla diagonale perdono aderenza, viene attivata una frenata su queste, distribuendo però coppia alle ruote in aderenza. C’è la trasmissione manuale a 5 marce con nuova leva per attutire le vibrazioni ma a gennaio arriverà il cambio automatico a 4 marce, quest’ultimo riprogettato per assicurare meno attriti e funzionamento più scorrevole.

    La sicurezza firmata Suzuki passa per nomi del tutto particolari…

    Suzuki Safety Support significa grande attenzione verso la sicurezza: sono quindi presenti tutti i sistemi dedicati con “attentofrena”, “guidadritto”, “restasveglio”, “nontiabbaglio”, “occhiallimite” oltre alle altre “carte” tra cui Hill Hold Control, Hill Descend Control, Emergency Stop Signal, ESP, Sistema assorbimento impatto TECT, Monitoraggio pressione pneumatici, 6 Airbag ed Aree assorbimento aree pedone.

    PRESA DI CONTATTO, COME VA

    Test poco stradale, moltissimo offroad. Perché JIMNY è soprattutto divertimento epocale in fuoristrada. Però su strada l’ho provata e posso dire che, a dispetto degli anni, questa nuova 4×4 sorprende anche su asfalto. Nettamente migliorata la “percezione” ed il gradiente di valore vettura, ora più comoda e confortevole e questo grazie ai numerosi interventi sul telaio, più rigido, ma non per questo “meno attrattivo” nell’uso urbano. Spicca quindi la migliore insonorizzazione interna, una maggiore capacità di districarsi oltre ad un utilizzo del motore molto più spalmato sui bassi e medi regimi.

    Mi piace l’atmosfera interna

    Anche le imperfezioni stradali ora sono meglio “digerite” dalle sospensioni di nuova JIMNY e a vettura sembra meno appuntita nella risposta alle sollecitazioni e nettamente più compatta a livello globale. Il nuovo design poi, aiuta non poco nel miglioramento della visibilità generale, specie quella frontale, mentre le sedute sono molto accoglienti e comode e, all’occorrenza, pure riscaldate. Lo spazio a bordo c’è ed è parecchio ed anche la regolazione delle sedute posteriori, aumentano il livello di carico, ora migliorato grazie alla diversa conformazione dell’area accesso posteriore.

    ONLY offroad o, se preferite, offroad forever

    Ma è soprattutto in fuoristrada che mi sono stra-divertito con JIMNY: una Sardegna unica, come sempre, capace di stupire e sorprendere sempre, proprio come JIMNY! Le modifiche apportate al telaio si sentono eccome: su sterrato leggero si avverte il miglior isolamento globale dal terreno e la migliorata insonorizzazione interna, mentre questo 1.5 da 102 Cv, pur essendo un aspirato, ho capito che è il miglior compromesso tra performance, affidabilità ma, soprattutto, fluidità e regolarità di funzionamento. Sono un po’ scettico sulla scelta dell’aspirato oggi ma, in questo caso e dopo questa presa di contatto, credo sia una scelta molto indovinata.

    INTERVISTA A MASSIMO NALLI/SUZUKI ITALIA: JIMNY 20 ANNI DI PASSIONE PURA

    Trazione perfetta, si sale ovunque

    Il tracciato del test era vario quindi: sterrato leggero da 2WD, sterrato a salire da 4WD, fango e sassi ma, soprattutto, estremo a 4L; mi riferisco alle varie possibilità del sistema legato alla trazione integrale ALLGRIP PRO che ha ruolo fondamentale per cavarti fuori da situazioni anche impossibili… JIMNY spacca tutti e arrampica senza timore e con una scioltezza unica e sorprende perché la sua maneggevolezza è ancor più disarmante; il nuovo ammortizzatore di sterzo poi, evita oggi quei fastidiosi colpi quando si finisce in un canale o quando si prende un sasso con le ruote.

    Pesa poco ed ha un’ottima trasmissione, ecco i segreti per non fermarsi mai

    Peso, ingombri ridotti, un’ottima trazione ed un motore fluido sono le armi vincenti di JIMNY: il quattro cilindri a fasatura variabile non sorprende per picchi di potenza ma per fluidità quasi magnetica; la curva d’utilizzo è quasi piatta da 2000 a 4500 giri per poi avvertire il “cambio passo” della fasatura variabile in aspirazione a quota 4500 con un allungo motore che si spinge fino a circa 6000 giri.

    Perfetta e senza eguali anche nell’estremo HARD

    Nel test ho affrontato tutto per davvero: dopo sassi, piccoli e grandi guadi (dove ho apprezzato che si possono aggredire a manetta con finestrini aperti senza che l’acqua entri in abitacolo e questo grazie ai nuovi passaruota), buche e salite e fango ecco un tratto hard da mettere in crisi anche una moto da enduro. Stare in colonna ad altre JIMNY mi è servito per osservare cosa succede alle sospensioni: sui sassi più grandi e lungo profondi canali, ogni ruota segue un proprio “istinto”, ciò significa che gli angoli di piega orizzontale delle ruote è impressionante mentre si osserva come elettronica e trasmissione lavorino in perfetta armonia.

    Con le ridotte JIMNY scala qualsiasi pendenza

    JIMNY va su non si ferma ed anche se i sassi sono veri e propri scalini naturali, si arrampica senza alcun problema: ho apprezzato qui la pastosità del motore e basta davvero pelare il gas per salire a patto di non praticare un ON/OFF sul pedale gas. Si sale regolari con le ridotte in 4WD/L con la prima marcia iper-corta ed ogni restante è molto vicina per affrontare proprio ogni ostacolo.

    Eccellente il lavoro del ripartitore centrale e della frizione, mai in crisi nemmeno sulle asperità più aggressive così com’è ottimo il lavoro dell’impianto frenante, molto ben calibrato ed assistito dal sistema Hill Descent Control anche questo mai troppo invasivo ed utile nelle discese più estreme, magari con molto fango. Ed in attesa di provarla a fondo, credo di poter esser certo che Suzuki ha fatto davvero un grande lavoro. Un Atto di Passione vero ed autentico ma, soprattutto, generoso.

    MIRCO DALL’AGNOLA/Direttore Commerciale Divisione Auto Suzuki

    Due parole su questa nuova JIMNY…

    Suzuki ha mantenuto fedeltà al progetto, mantenendo inalterate le caratteristiche che ne fanno un’autentica fuoristrada, l’unica sotto i quattro metri… A fronte di questo, è stato mantenuto il telaio a traliccio, oggi rinforzato a fronte di garantire nuova rigidità torsionale, mentre le sospensioni sono ad assale rigido anche in virtù del montaggio longitudinale del motore che consente angoli di sterzata importanti nella guida offroad. Per la trazione, in assetto 2WD, rimane al posteriore mentre per mezzo del riduttore centrale si passa alla trazione 4×4 ed alla possibilità di sfruttare le marce ridotte per mezzo del sistema ALL GRIP PRO

    Nuovo motore, più coppia, presto arriveranno GPL ed ibrido?

    Da 1300 si è passati a 1500 cc se parliamo della cilindrata ed è un motore del tutto nuovo ed è tutto in alluminio. Curva di coppia e potenza sono quindi ottimizzate, quindi c’è più coppia a regimi inferiori e questo permette una risposta pronta. Tutta la gamma Suzuki si avvicina all’ibrido ed anche JIMNY la vedremo mentre ibrida, se invece parliamo del GPL, è prevista questa versione che avrà 100.000 km e tre anni di garanzia. Per il GPL BRC fornirà l’impianto di primo equipaggiamento.

    Sono previsti degli accessori specifici per new JIMNY?

    Per gli amanti dell’offroad estremo, il nostro ufficio accessori, sta già lavorando in tal senso. Prevediamo quindi protezioni per il differenziale anteriore e posteriore, per il sottoscocca anteriore e posteriore e dei cerchi in ferro in luogo di quelli in lega montati di primo equipaggiamento.

    Chi pensate si aggiungerà alla grande lista clienti di nuova JIMNY?

    JIMNY da sempre raggiunge i professional user: chiaro però che l’iconicità del prodotto, la sua attrattività ed i suoi contenuti attrarrà sempre più clienti che magari la useranno in città o magari, ogni tanto, la utilizzeranno le ridotte ma godranno sempre dello stile ed iconicità di JIMNY.

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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