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    INTERVISTA: ADELE INNOCENZI, SOLO PASSIONE

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    Quella di Adele Innocenzi è una vera passione per l’MX. Dopo la gara del Mondiale MX, Adele si racconta in modo sincero ed aperto e si scopre una ragazza piena di energia e che ha grandi progetti…

    La passione non ha limiti e fa spesso fare cose impossibili. La passione ha dentro tanti sogni, speranze, fatica nel raggiungere obiettivi apparentemente impossibili ma, soprattutto, rende la vita più bella e colorata. I sogni che diventano realtà, anche nelle piccole cose che, per chi li vive, sono grandi, immensi.

    Sono tanti anni che Adele Innocenzi corre in moto e lo fa nella disciplina più tosta delle due ruote, il motocross. Lei è una donna tosta, che sa dove vuole arrivare e non si ferma né si abbatte mai. È una ragazza generosa, sincera ed aperta in un mix alcoolico tra passione unica, velocità, coraggio e forza mentale, tutte doti che rendono Adele33 un pilota unico.

    MX GIRLS? Tutte ragazze velocissime!

    Il motocross femminile vanta un buon livello ma mai come negli States: certo il titolo mondiale appena vinto, da Kiara Fontanesi (il numero 6), fa capire che anche le ragazze sono in “prima linea” nella disciplina offroad per eccellenza; sono preparate fisicamente, si allenano forte e credono in ciò che fanno, anche se il fattore discriminante uomo/donna è sempre dietro l’angolo, anche se le girl non ci fanno più caso… Vanno forte, vincono ed esempi come la nostra Adele ne è piena e vera testimonianza. Di forza, incisività e determinazione infinita.

    Per Adele è sempre e solo un lavoro di squadra

    Certo Adele sola non è: alle sue spalle il suo Team, un indispensabile fratello tecnico che lavora sulla sua moto, un preparatore atletico ed una nutrizionista, tutte figure essenziali per lei perché è l’insieme che fa la differenza. Dopo la gara del Mondiale MX di Imola l’ho intervistata in questo lungo “face to face” con le proprie soddisfazioni, ansie, gioie ed anche malumori, tutte cose che fanno parte del bagaglio del pilota. Adele Innocenzi, lo capirete leggendo la lunga intervista, è un esempio che molti giovani dovrebbero seguire. Perché lo sport è molto sacrificio è vero ma pure un mare di soddisfazioni che premiano l’intenso lavoro di preparazione della stagione. Adele è di fatto un bell’esempio di forza e determinazione, sempre e comunque…

    Allora Adele, raccontaci questa esperienza nel Mondiale…

    Esperienza bellissima come sempre il mondiale! Per quelle rare volte che ho potuto partecipare è stato sempre fantastico ed emozionante per me. Ogni volta che partecipo sembra come la prima volta, ho sempre gli occhi a forma di “cuore “quando ne sento solo parlare. Del mio risultato sono soddisfatta, non sono arrivata ultima e questo per me è già tanto! Confrontarsi con ragazze che fanno di questa disciplina il loro lavoro è il massimo credo. Hanno delle moto fantastiche preparate a dovere, magari averla anche io una moto del genere….

    Che tipo di esperienza agonistica hai portato a casa da questa gara di Imola?

    Nel mondiale di Imola ho portato a casa sensazioni bellissime, ricordi fantastici, un mare di adrenalina, tanta fatica e voglia di fare bene. Anche io nel mio piccolo vorrei poter continuare a crescere fino a trovare il mio limite, cosa che ancora non mi sento di aver raggiunto, anche se l’età avanza!

    Il livello dell’MX Femminile è alto a tuo avviso rispetto ai piloti maschietti?

    Il livello del WMX è altissimo tra le ragazze, rispetto ai maschietti direi meno. Perché i ragazzi hanno ancora un altro “passo, sia per le moto che guidano che per la fisicità che esiste tra uomo e donna.

    Come hai trovato la pista, facciamo un ideale giro insieme…

    La pista più che altro, a mio parere era da Supercross non da Motocross. Tantissimi salti, sequenze, panettoni da 30 metri, tripli, insomma c’era di tutto e di più in quel tracciato da 1500 mt di pura passione. Il terreno aveva un bel grip ed ovviamente è stato creato per dare maggior spettacolo al pubblico, oltre che per i piloti da mondiale, che per loro è pane quotidiano allenarsi su piste tecniche e toste in quel modo. C’era una bellissima partenza con un mega “curvone” a destra dove poi si passava davanti alla pit-lane dei box, e poi via con il primo salto e tutto il resto del tracciato. Mi è piaciuto tanto fare il primo triplo in salita della “monster” e i due tripli in sequenza prima del salto dell’arrivo, per tutto il resto del circuito mi sono arrangiata a guidare come meglio potevo…

    Dopo tanti anni di gare, qual è il bilancio personale ed umano che ti porti dentro?

    Corro da tanto è vero, ma ogni volta che vado a fare gare imparo sempre qualcosa di nuovo, e faccio sempre tanta esperienza. Cerco di assimilare più possibile la guida di tutte le mie avversarie, specie le più brave. Rubo sempre con lo sguardo la loro guida, per poi metterla in pratica con il mio stile. E questo è il bilancio umano di me stessa. Mentre il bilancio personale mi vede soddisfatta ma non troppo dei traguardi che nel corso degli anni mi sono fissata e che ho raggiunto…. Ho fatto tanta strada e ancora ne ho da fare, ma guardo sempre avanti ed ho sogni più arroganti. Con la testa sopra le spalle e la stessa grinta e tenacia di quando ho iniziato a praticare questo bellissimo sport.

    La primissima sensazione che ti ha conquistato quando hai iniziato a girare sulle piste…

    La sensazione più bella è stato il senso di libertà, l’adrenalina, la velocità che da la moto, fondersi tra moto e persona oltre a tutto il contorno del mondo del motocross che lo circonda, ne sono rimasta affascinata.  

    Qual è il livello delle tue avversarie oggi?

    Da tre anni a questa parte l’asticella del livello delle ragazze si è alzata notevolmente e la cosa mi fa solo che piacere. Tutte si allenano tantissimo. Si vede che il lavoro che MX GIRLS sta portando buoni frutti! Molte ragazze si sono avvicinate a questo sport molto faticoso ed impegnativo e poi si sono appassionate.  Poi ci sono ragazze che già da anni sono affermate in questa disciplina e che fanno del motocross il loro lavoro

    Parlaci del tuo team che certo ha un ruolo importante in questa stagione 2018…

    Il mio team Team Cerbone è un Team attivo su tutti i fronti. Antonio Cerbone e Amanda sua moglie, svolgono un ruolo importante all’interno del Team. Più comunemente conosciuti come FASCHION BIKE OFF ROAD. Entrambi si occupano del negozio, dove hanno di tutto e di più, del team, di noi piloti e delle giovani promesse del minicross, che stanno allenando con molta attenzione e cura.  È bello vivere un team come una seconda “famiglia”, quando sono con loro mi sento a casa. A loro ed a tutti gli sponsor posso solo che dire grazie per quello che fanno e continuano a fare per me. È grazie a loro che ho potuto partecipare al Mondiale a Imola ed ho potuto fare diversi campionati in questa stagione ricca di parecchi avvenimenti, tra alti e bassi. Ogni volta con me sono sempre super disponibili e gentili, mi trattano come se fossi una “regina “. Sono proprio contenta di poter fare parte del loro Team.

    Cosa farai nel 2019? Obiettivi? C’è pure il Mondiale nei tuoi programmi 2019?

    Nel 2019 già sto elaborando alcune cose che mi balenano in testa! Sicuramente parteciperò all’italiano FMI ed al Trofeo Italia UISP ed il mio obbiettivo sarà raggiungere le posizioni che contano. Se ci saranno tappe di mondiale qui in Italia, sicuramente le farò, andare all’estero per me è abbastanza complicato, poi magari chissà tutto può succedere…

    Due parole sulla Kiara Fontanesi, ennesimo titolo e prova di forza

    Tanto di cappello, ha tenuto nervi saldi fino all’ultima curva. Era super concentrata quel giorno e si è giocata il tutto per tutto, per avere il suo sesto titolo mondiale. Posso solo dire che è stata bravissima    

    Secondo te, perché in Italia l’MX Femminile non decolla come dovrebbe?

    Negli ultimi anni si è mosso qualcosa, nel senso che parecchie ragazze si sono avvicinate a questa disciplina sportiva e la cosa mi fa piacere. Il fatto che noi non abbiamo sponsor o media che parlano dell’MX Femminile o che ci facciano vedere anche in TV e quindi la cosa ci discrimina parecchio, perché così rimaniamo nell’ombra. Quando mi chiedono che sport faccio vedi le espressioni delle persone che rimangono perplesse, perché non conoscono questo sport e non sanno di cosa si sta parlando. Purtroppo, se non si porta questa disciplina in TV ben poche persone sapranno di noi e sapranno che in casa Italia abbiamo due campioni mondiali sia nel settore femminile con Kiara Fontanesi (6 titoli mondiali) che in quello maschile con Antonio Cairoli che vanta ben 9 titoli mondiali!

    Cosa pensa la tua famiglia, i tuoi amici di sapere che la loro amica corre nell’MX?

    Fortunatamente vengo da una famiglia appassionata di sport e motori, quindi ho carta bianca. Mio papà, da buon marchigiano, correva ai tempi d’oro del motocross a livello amatoriale ma è stato sempre un appassionato di motori in generale. Questa sua passione l’ha trasmessa a mia sorella a mio fratello ed ovviamente anche a me.

    Hai mai pensato di lavorare su progetti dedicati alle ragazze per prepararle al motocross?

    Ci lavoro dal 2011. Grazie a MX GIRLS, l’associazione che si occupa di racchiudere tutte le discipline del mondo tassellato dell’off-road, stiamo facendo un ottimo lavoro, in quanto abbiamo oltre 250 tesserate, da Nord Sud Italia, ragazze che praticano motocross, enduro, trial, sidecar cross, freestyle e quad. Grazie alle altre mie colleghe che fanno parte di questa associazione, che sono, Mary, Martina, Ylenia, Deborah, Monica101 e Monica N., ogni anno si fanno raduni o allenamenti collettivi o gruppi, per cercare di avvicinare più ragazze possibile a queste discipline, oltre a dare loro più informazioni possibili quando ci sono gare o altre manifestazioni laddove il mondo femminile può partecipare. La cosa bella che si fa gruppo e si creano nuove amicizie.

    Si cerca sempre di dare il massimo e di fare le cose al meglio possibile, ovviamente ci sono sempre gli imprevisti ma siamo qui per imparare! Accettiamo suggerimenti da chi ne sa più di noi per migliorare ed offrire a tutte le ragazze più informazioni possibili.

    Cosa non ti è piaciuto del Mondiale…

    Del mondiale non mi è piaciuto il fatto che con la moto quando dovevi raggiungere l’ingresso della pista, dovevi passare in mezzo a una marea di gente, rischiando di fare del male a qualcuno. Poi sul tracciato della pista ci sono punti che erano pericolosi a mio parere, perché non avevano la sicurezza adeguata o erano scoperti dalle protezioni che in genere si mettono sul tracciato.

    Come si allena Adele33? Che tipo di sport pratichi per prepararti alla durezza del motocross?

    Faccio molta palestra, bici, e allenamenti mirati per le gambe e braccia. Sicuramente quest’anno mi cimenterò a fare esercizi come quelli che si usano per la Spartan, ho visto che sono abbastanza tosti e comunque servono anche per il motocross. Seguo con la nutrizionista Dott.ssa Barbara Poncia un’alimentazione mirata per stare bene e sentirmi in forma.

    Un tuo sogno nel cassetto dei desideri ancora non realizzato…

    Belli i sogni nel cassetto! Spero di tirarli fuori un giorno. Mi piacerebbe potere partecipare a una gara AMA di Motocross in America, poter partecipare a più gare di Mondiale motocross femminile o poter allenare una squadra corse come fa Livia Lancelot.

    Tuo fratello ha un ruolo attivissimo sulla preparazione della tua moto… Parlaci di lui, del rapporto tecnico tra voi…

    Se non fosse per lui io ero a piedi da un bel pezzo con la moto. Grazie a lui che conosce alla perfezione i motori Honda, di qualsiasi genere, sa smontarli, risolvere il problema e rimontarli anche a occhi chiusi. Gli piace ed è appassionato di motori. È veramente una forza mio fratello. La moto è sempre sotto al suo occhio vigile e attento. Il rapporto tra me e lui è stupendo. Quando gli telefono a fine di ogni gara che corro per dirgli come è andata lui mi chiede se ho fatto danni. È sempre pronto a sostenermi e a darmi una mano per qualsiasi difficoltà o problema che ho sia con la moto, che a livello personale, così come tutta la mia famiglia che mi sostiene sempre.

    Hai provato il Flat Track: che ne pensi?

    Bellissima la scoperta del Flat Track! Il giorno che l’ho provato è stato bellissimo mi sono divertita tantissimo, non c’ero mai salita. Sono andata a provarlo a Pantano-Off Road The Original dove ora c’è una pista omologata.

    Ora l’ultima gara 2018 e poi riposo, vacanza o inizi subito a lavorare per il 2019?

    Finita l’ultima gara della stagione, mi prenderò un po’ di relax, ma poco, me lo concedo, giusto per fare mente locale su ciò che voglio fare nella stagione 2019, pensare ad organizzarmi al meglio possibile e vedere il mio budget di spese. Devo anche riuscire a cambiare la moto, una bella 2019 mi servirebbe!

    (Foto Photo’s Paolino)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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