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    LA SCOMPARSA DI FRANCO FARNE’

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    Un grande lutto ha abbracciato Ducati: si è infatti spento all’età di 80 anni Franco Farnè, storico collaudatore, meccanico, pilota Ducati oltre che braccio destro di Fabio Taglioni,  Tecnico e Capo Meccanico della Scuderia Ducati…

    Franco Farnè, classe 1934, è stato uno dei pilastri della casa motociclistica bolognese, un uomo che, con la propria passione, competenza e coraggio ha contribuito al successo sportivo e tecnico di Ducati. Per molti, moltissimi appassionati di Ducati, meccanici, piloti, Franco Farnè era semplicemente Franco; uomo schivo, lontano dal mio della popolarità, ma che non si è mai risparmiato pur di portare Ducati sul gradino più alto. Franco Farnè, è stato anche pilota, e soprattutto capo meccanico della Squadra Corse Ducati, nonché il vero braccio destro di Fabio Taglioni.

    Folesani, Armaroli, Farne, Recchia, team sviluppo della 250 bicilindrico Desmo 1960
    Folesani, Armaroli, Farne, Recchia, team sviluppo della 250 bicilindrico Desmo 1960

    Una storia tradizionalmente molto italiana…

    Entrato in Ducati nel 1951- sua madre gli cedette il posto di lavoro in azienda pur di accontentarlo – mostrò da subito grande capacità innata per la meccanica, iniziando come giovane collaudatore della gamma Cucciolo. Quando nel 1954 Fabio Taglioni entrò in Ducati, Franco fu subito ingaggiato dall’ingegnere lughese, sin dai tempi degli esordi con la Gran Sport Marianna.

    Lo sviluppo fisico del desmodromico…

    Pilota Ducati al Motogiro d’Italia, alla Milano-Taranto e nelle prime gare su circuiti cittadini, Franco si dimostrò pilota e meccanico di spessore, fino a vincere il Campionato Italiano Juniores nel 1956 e 1957 conla Ducati100, e nel 1958 conla Ducati125 Desmo. Farnè è stato il primo vincitore italiano a Daytona il 5 Marzo 1959 su una Ducati 250, e vincitore di una Coppa Oro Shell ad Imola nella classe 125 nel 1961. A Farnè si deve anche lo sviluppo “fisico” del primo sistema Desmodromico insieme ai meccanici Mazza, Recchia, Armaroli nel 1956.

    Nella prima metà degli anni ‘60, quando la sua attività di pilota venne “sacrificata” per diventare collaudatore e capo meccanico per Ducati negli Stati Uniti (la cilindrata 350 venne sviluppata proprio da Franco negli States) e per la filiale spagnola Mototrans, Farnè divenne per tutti il punto di riferimento principale per la preparazione dei prototipi e delle moto da corsa. Franco gestì, tra le altre cose, una scuderia privata per conto di Ducati, denominata “Scuderia Speedy Gonzales“ per via del lungo trascorso di Farnè in terra iberica. Infatti, le sue dimensioni minute, e la capacità di parlare la lingua spagnola furono proprio il motivo per il quale Franco ribattezzò il suo team così, quando tutti in Ducati lo avevano affettuosamente soprannominato “il topo”.

    A Farnè si devono lo sviluppo delle prime bicilindriche da corsa, i successi di Imola, la collaborazione con la scuderia NCR (negli anni che vanno dal 1975 al 1980), la partecipazione al Tourist Trophy del 1978, ma anche lo sviluppo del motore Pantah, il telaio a traliccio, i successi alla Parigi-Dakar, fino ad arrivare alla Superbike. Nel 1999, Franco andò in pensione, pur senza mai allontanarsi dal mondo Ducati e delle competizioni, sempre affiancato dalla moglie Vanna.

    Franco Farnè e Ducati, ben 101 vittorie in SBK
    Franco Farnè e Ducati, ben 101 vittorie in SBK

    Impressionante è l’elenco dei piloti che hanno avuto la fortuna ed il piacere di lavorare insieme a lui; primo fra tutti Bruno Spaggiari, con il quale ha condiviso un’amicizia fraterna, e poi ancora Mike Hailwood, Ricardo Fargas, Paul Smart, Franco Uncini, Victor Palomo, Benjamin Grau, Salvador Canellas, Virginio Ferrari, Mario Lega, Tony Rutter, Davide Tardozzi, Marco Lucchinelli, Raymond Roche, Giancarlo Falappa, Doug Polen, Carl Fogarty, Troy Corser, Pier Francesco Chili.

    Franco Farnè, dal 1986 fino al 1999, ha ricoperto il ruolo di Tecnico e Capo Meccanico della Scuderia Ducati, sviluppando dagli esordi il progetto del motore a 4 valvole raffreddato ad acqua. Dalla prima Ducati 748 del 1986, passando alla 851, 888, 916, 996, l’esperienza di Farnè fu determinante per Ducati al fine di conseguire i primi storici successi nel campionato mondiale Superbike con Lucchinelli, Roche, Falappa, Polen, Fogarty, Corser e Chili.

    Farnè è stato prezioso collaboratore non solo di Taglioni ma di altri personaggi del mondo Ducati quali Massimo Bordi, Gianluigi Mengoli, Giorgio Nepoti e Rino Caracchi del team NCR, i fratelli Claudio e Gianfranco Castiglioni, Massimo Tamburini, fino ad arrivare a Filippo Preziosi e Claudio Domenicali.

    L’amministratore delegato Claudio Domenicali ha detto: “Ho conosciuto Franco Farnè al mio ingresso in Ducati nel 1991. Era il capo del reparto corse, figura mitica, già vincitore del primo mondiale Superbike – ricorda l’AD di Ducati Motor Holding, Claudio Domenicali – La sua tenacia, la determinazione e il legame all’azienda sono state per me un esempio ed uno stimolo. È con grande stima che lo ricorderò sempre”.

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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