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    PROVA: APRILIA CAPONORD 1200, PER VIAGGIARE FORTE…

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    Una vera maxienduro tutta italiana: Caponord 1200, moto con tutto il grande DNA Aprilia che sorprende per il suo carattere aggressivo capace di sorprendere, sempre. Una moto che ama la guida sportiva perchè maneggevole e incline al divertimento…

    Ci sono tanti e vari modi per affrontare un viaggio, un percorso, una strada: si può pianificare la rotta, inseguire le curve o creare un’alternativa al viaggio stesso. Tutto questo è “territorio di caccia” delle enduro stradali, moto concepite per macinare chilometri e per “estendere” il concetto legato al viaggio stesso. Anno dopo anno però, le Case si sono orientate verso una tipologia di moto molto più legata al DNA dell’Azienda stessa ed ecco quindi che, Aprilia, non poteva certo tirarsi indietro rispetto a questa sfida internazionale. L’azienda di Noale, deve combattere con “competitor” molto agguerriti e che poggiamo le loro ferme radici (leggi BMW), su un’esperienza prospettica lunga e  fatta di tradizione, oggi più che mai.

    4 brevetti per una moto unica…

    La Caponord 1200 però, affronta questa megasfida a testa alta, perché è una maxi enduro veloce, pratica, divertente ed agile. Una moto che nasce sull’esperienza Aprilia se parliamo dell’approccio racing e che dispone di una tecnologia unica ora disponibile a tutti… Quindi prestazioni al primo posto, in perfetto style Aprila, ma, soprattutto, sicurezza ed elettronica, visto che Caponord 1200 vanta il sistema di sospensioni semi-attive coperto da ben 4 brevetti oltre alle altre “chicche tecniche” tra cui il Cruise Control, il Ride By Wire multi mappa, il Traction Control a 3 livelli e l’ABS a 2 canali. Numeri che “raccontano” la voglia di viaggiare secondo Aprilia.

    Un design dalla personalità molto originale…

    Come ogni moto Aprilia, anche la Caponord 1200 è frutto di un design snello e progressivo se parliamo di forme e bilanciamento del globale: evidente il carattere sportivo, offerto dalla parte anteriore, caratterizzata dalla forcella a steli rovesciati e dalle pinze monoblocco oltre che dalla generosa coppia di dischi. La zona frontale è molto armoniosa, questo grazie ad un attento studio delle forme in galleria del vento, il cui risultato è un’area protettiva molto avvolgente ma, allo stesso tempo decisamente fluida nel design. Merito del cupolino, del parabrezza regolabile in altezza (sistema molto pratico oltretutto) oltre che dei paramani e del disegno della zona laterale, mai invasiva, che invece esalta le doti ciclistiche della Caponord 1200, con il telaio a vista, un mix tra traliccio e piastre in alluminio sempre in mostra.

    Leggera, comoda…e con lo scarico regolabile in altezza!

    Ben riuscito anche il design del capiente serbatoio da 24 litri (in nylon a dai spessori ridotti), della sella biposto (con cuciture in rosso) e del bel forcellone con parafango innestato sull’elemento oscillante, soluzione già ampiamente utilizzata da altri competitor… La “linea immaginaria”, riferita alla seduta di pilota e passeggero, è anch’essa frutto di una grande attenzione all’ergonomia sulle lunghe distanze e buon handling anche a bassissima velocità, grazie ai soli 840 mm da terra ed alla particolare forma che impedisce di scivolare avanti. E se parliamo di viaggi, ecco le due valigie da 29 litri (studiate anche in funzione del passaggio basso dello scarico con 980 mm di ingombro globale per far salire agevolmente il passeggero) e, cosa molto originale, la regolazione in altezza del terminale di scarico,  soluzione che fa intendere l’anima sportiva ed audace della Caponord 1200.

    Il motore: bicilindrico da 125 Cv decisamente “superquadro”

    La tecnologia del bicilindrico a “V” di 90° Aprilia è ben nota a tutto il mondo, merito di un’elevata potenza, un attento studio della fluidodinamica e della combustione, la drastica riduzione degli attriti ed una coppia eccezionale, grazie agli 11,7 kgm a 6800 giri. Altre caratteristiche uniche del “V” Aprilia, è il RbW a 3 mappe, il rapporto “superquadro” del motore (106×67,8 mm) – che quindi imprime un carattere deciso e personale alla Caponord 1200 – i cilindri disallineati per semplificare l’ingombro trasversale, la distribuzione DOHC mossa da sistema misto catena ed ingranaggi e 4 valvole per cilindro, l’accensione twin spark, le pipette con bobine integrate Stick-coil, i corpi farfalla, doppi, con due iniettori multiholes (più fori di nebulizzazione), due per ogni corpo farfalla ed il rapporto di compressione pari a 12:1.

    Una ciclistica mista per un approccio sportivo e maneggevole

    Proprio così: il mix funziona eccome, grazie alla struttura mista che prende vita grazie a componenti in tubi di acciaio ad alta resistenza collegata ad una coppia di piastre in alluminio pressofuso (l’interasse è di 1565 mm), a favore di un ottimo bilanciamento, garantendo valori unici se parliamo di stabilità ad alta velocità, maneggevolezza e rigidità torsionale e longitudinale. Il telaio quindi è stato pensato per la Caponord 1200 ed è abbinato al telaietto posteriore, robusto e capace di sopportare carichi elevati quando la moto è pronta per al viaggio… Altra unicità è l’ammortizzatore posteriore posizionato lateralmente, che unisce il forcellone al telaio ma, soprattutto, rende ancor più snella l’area dei collettori di scarico e facilita la sua regolazione per il setting eventuale.

    La forcella USD vanta un’unità con steli da 43 mm dotata di piedini fusi in conchiglia. Ruote da 17”, derivate dalla RSV4 con la posteriore da 180/55, sono abbinate ad un impianto frenante molto generoso con la coppia di dischi anteriori da 320 mm – immancabili le pinze monoblocco a 4 pistoncini con attacco radiale – ed unità singola posteriore da 240 mm a pistoncino singolo. E c’è anche l’ABS a due canali.

    L’elettronica “intraprendente” della Caponord 1200

    Nel 2007 Aprilia utilizza per prima il sistema RbW sulla naked Shiver “settemmezzo” ed oggi, quello montato sulla Caponord 1200, è il miglior risultato di un sistema molto evoluto e che è in grado di aumentare il gradiente e la sicurezza di guida. Tre mappature – Rain, Touring, Sport – selezionabili anche in marcia, tre anime che si adattano istantaneamente allo stile di guida del momento ed a secondo del percorso che il rider affronta.

    La mappa SPORT offre il massimo delle prestazioni, erogazione immediata per una guida aggressiva, quella TOURING, pur mantenendo la potenza ai valori della mappa Sport, rende l’erogazione nettamente più fluida, adatta quindi anche al turismo. Ed infine i 100 Cv della mappa RAIN, per la massima sicurezza di guida anche in cattive condizioni meteo. Ma non mancano l’ABS (mai invasivo peraltro) e l’ATC (controllo trazione) sono disinseribili dal rider mentre il controllo di trazione vanta ben 3 livelli di controllo, di cui il livello 3 è quello ideale per la guida su fondi difficili a scarsa aderenza.

    ADD, Aprilia Dynamic Damping, sicurezza sempre, netta e presente

    Con il Travel Pack (ADD, ACC) è compreso il sistema di sospensioni semiattive, coperto da 4 brevetti. Caponord 1200 è disponibile anche con l’allestimento Travel Pack, che comprende ADD (Aprilia Dynamic Damping), ACC (Aprilia Cruise Control), cavalletto centrale e motovaligie laterali. Ma cos’è l’ADD? Si tratta del nuovissimo sistema dinamico di sospensioni semiattive Aprilia e coperto da quattro brevetti, Il sistema ADD misura le “forze” provenienti dalle asperità dell’asfalto adeguando, istantaneamente, il setting dell’idraulica della forcella e del mono posteriore. Per l’ottimizzazione di tutto il range di frequenza, relativamente a forcella e ammortizzatore, il sistema Aprilia sfrutta un algoritmo “comfort oriented” brevettato, che combina i principi degli algoritmi skyhook e acceleration driven damping.

    Il pilota? Deve solo pensare a guidare…

    Viene così bilanciata sia la guidabilità che la sicurezza, grazie ad ulteriori strategie del software, direttamente legate alle azioni del pilota, visto che l’elettronica attiva rileva tutte le fasi di guida (accelerazione, rilascio, frenata, gas costante), adeguando il setup di base di forcella e mono grazie ad un ulteriore brevetto che permette di definire curve specifiche di taratura dell’idraulica all’interno del range di regolazione. Quindi il rider deve fare altro che guidare senza preoccuparsi di effettuare una specifica selezione. Travel Pack by Aprilia include pure l’ammortizzatore piggy back, regolabile elettricamente nel precarico della molla in 4 posizioni, evidenziate con specifiche icone sulla strumentazione digitale.

    Ed infine, il brevettato Aprilia relativo alla modalità di controllo automatico del precarico molla: una volta selezionata l’opzione, il sistema è in grado di rilevare da solo il carico imbarcato sulla moto (peso carburante, pilota e passeggero, bagagli, etc.) adeguando così il precarico al setting ideale per il corretto bilanciamento della moto.

    Come va: elettrica, magnetica e sincera, divertente. Ma è molto di più!

    Caponord è un’esperienza di guida fuori dal comune: già stando in sella si avverte quel gradiente racing del DNA Aprilia: questo grazie alla posizione di guida, centrata, comoda e perfettamente bilanciata con lo stile della moto, ciò significa massimo controllo ma anche molta “partecipazione attiva” da parte del rider… La seduta è molto comoda (idem per il passeggero), le braccia sono larghe e leggermente alte, il busto è abbastanza dritto ed allineato con la zona protettiva del plexiglass cupolino, mentre il triangolo busto/ginocchia/braccia è stato ergonomicamente studiato per il massimo comfort di marcia, su qualsiasi percorso.

    E mentre i piedi sono allineati con il centro longitudinale del forcellone, la presa sul serbatoio delle ginocchia è massima, tanto che il pilota risulta perfettamente “integrato” alla moto; questo per dire che la Caponord 1200 non è solo una moto potente e tutta da guidare, ma è anche una maxienduro vera, concepita secondo tutti i canoni del settore. Quindi, gran controllo, massima vivacità in sella, ottime performance ed una grande sicurezza trasmessa sia dall’avantreno che dall’intero comparto ciclistico.

    Su strada va forte per davvero…

    La Caponord 1200 non teme alcuna strada: su strada va forte ed ha un bel passo per davvero, questo grazie ad un’ottima messa a punto del sistema ADD legato alle sospensioni semi-attive che “scelgono” la migliore taratura in funzione del percorso. Chi guida deve solo pensare…a guidare! Piace l’avantreno realmente (e piacevolmente) incollato a terra, la predisposizione a curvare svelta, l’ottimo comportamento nell’handling sia a bassa che elevata velocità, insomma tutto quello che serve per “assecondare” il rider durante la guida sportiva.

    Preciso, rigoroso, impeccabile per una maxienduro. Avantreno da 10 e lode

    Le sospensioni non sono mai “impiccate”, merito del buon lavoro svolto dall’elettronica che compensa di continuo le variazioni di carico: la Caponord 1200 è comunque una moto si maxienduro, ma dal DNA sportivissimo, tanto che, quando si guida forte sulle strade “da guidare”, è tutto molto istintivo, facile, lineare e con tanta riserva se parliamo di sicurezza attiva. Ottima la trazione, con il posteriore che, in condizioni di fondo viscido, tende a fuggire via ma è “ripreso” subito dal validissimo ATC (controllo trazione) che, in base al livello scelto, è in grado di rendere sempre sicure le perdite di aderenza. Tra i tre livelli c’è differenza eccome ed ognuno, in base al proprio stile di guida, troverà quello più azzeccato ma sempre con un ampio margine di sicurezza. Piace l’avantreno dicevo, piace perché solido, immediato, preciso: vuole una guida decisa se si pensa di aumentare il passo e sta lì dove lo metti, sempre e comunque, merito anche del sistema ADD che “livella” le asperità trasferendo sempre al pilota un elevatissimo gradiente di feeling.

    Motore pieno, ma caratterizzato da una gestione poco fluida alle basse andature

    In ogni modo, è il pilota il vero protagonista in sella alla Caponord 1200: il bicilindrico Aprilia spinge forte fin da 2500 giri, evidenziando subito una certa rugosità di funzionamento, quando, anche con marcia alta, si riprende il gas in mano e si vuol procedere a bassa andatura. Questo è in porzione “responsabilità” della rapportatura volutamente lunga, studiata per garantire quella trattabilità degna di una maxienduro un po’ su tutte le marce. Fenomeno abbastanza “invasivo” però, che rende, le medie aperture gas, sempre poco fluide e poco piacevoli. D’altra parte, c’è una fase transitoria in cui la marcia alta e troppo e quella inferiore è poco, quindi, a questo punto, meglio riprendere in mano il gas con maggior vigore e salire oltre i 3000 giri.

    Per il resto però, il motore Aprilia è uno spasso di potenza ed erogazione vigorosa sopra i 3500 giri: sale rapido di giri e la potenza c’è e si sente tutta e questo invita ad una guida maggiormente sportiva e caratterizzata da decise aperture del RbW, del gas per intenderci. Spinge forte sopra i 5000 giri, con un range di “corposità” che si accentua tra 5500 giri e quota 7000, anche se la spinta si protende ben oltre tale soglia.

    Una moto molto bilanciata, impianto frenante da supersportiva…

    Moto e motore sono intimamente legate, perché la Caponord 1200 risulta bilanciatissima per prestazioni e comportamento della ciclistica. Rapporti lunghi dicevo, ma anche un’erogazione fluida e “secca” con molta schiena da 4500 giri fino alla soglia del limitatore, il tutto coadiuvato da un cambio dagli innesti rapidi e da una frizione abbastanza morbida, che però tende ad indurirsi nel traffico cittadino. Un 10 e lode lo merita l’impianto frenante, caratterizzato da un eccellente mordente ed una frenata impeccabile. L’ABS funziona molto bene mentre piace la modulabilità dell’impianto, grazie alla potenza esuberante della coppia di dischi anteriori e dello “stabilizzatore” posteriore, da usare bene anche a molto molto inclinata e per stabilizzare la moto a centro curva.

    (Si ringrazia Francesco Arioni per la collaborazione)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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