Partito nel 2019, il Trofeo Scrambler Maxienduro ha avuto un successo immediato. Facilità dei tracciati, luoghi accattivanti ma soprattutto l’dea di avvicinare tutti al fuoristrada sono gli ingredienti del successo. Ne abbiamo parlato con Roberto Bianchini di FXAction
È partito quasi come una piccola grande scommessa, perché l’idea era semplice ed intuitiva: portare all’offroad persone che mai o quasi avevano “vissuto” il fuoristrada, il tutto all’interno di una formula semplice ma con quel pizzico di sano agonismo che non guasta mai.
Formula di successo, gli ingredienti? Percorsi di natura e moto facili da guidare
A questi piloti però bisognava trovare una tipologia di moto adatta, moto facili da guidare, con pochi cavalli dimenticando l’estremizzazione dell’enduro attuale ma, concentrando la gara, in sella a moto “di tutti i giorni”. La scelta è “naturalmente” caduta sul segmento delle appetibili Scrambler a cui è stata affiancata un’altra categoria di successo “commerciale”, ovvero le Maxienduro.
La Formula del Successo del Trofeo Scrambler & Maxienduro quindi è semplice perché coinvolge la parte più divertente del fuoristrada, miscelando un po’ di easy enduro, qualche fettucciato e prove di abilità cronometrate, il tutto negli splendidi scenari naturali della nostra Italia, quella più verde e bella, quella che sa parlare con i suoi immensi paesaggi ma, soprattutto, quella dell’aggregazione tra persone che hanno la stessa passione.
Offroad dedicato a tutti
Questo Trofeo è stato voluto dalla nostra Federazione perché incarna tutto lo spirito autentico di un offroad dedicato a tutti. Tecnicamente quindi, gli ingredienti basici sono i tracciati molto semplici e per tutti, moto facili e divertenti da guidare e tanta natura. Nato nel 2019, è subito successo pieno, anche perché puoi arrivare sul luogo di gara con la tua moto, correre e poi ritornare al luogo di origine, anche se in molti si sono poi organizzati per il trasporto delle moto con furgoni e carrelli, magari presi in prestito da amici…
Al via anche il Presidente FMI Copioli
L’idea è di FXAction che, come sempre ed in accordo con FMI, ha saputo scovare la formula giusta per rendere queste gare molto coinvolgenti per un pubblico costituito da persone che vogliono divertirsi ma piloti non sono nella stragrande maggioranza dei casi. E pure il Presidente FMI Giovanni Copioli (a sinistra della foto sotto con Bianchini) non si è fatto attendere al via:
“È stato divertente e mi ha fatto piacere il buon risultato – ha spiegato a fine gara il Presidente Giovanni Copioli –ma soprattutto sono contento di vedere i partecipanti soddisfatti e compiaciuti per i bei percorsi e per la bella giornata vissuta in sella. Questo trofeo ha mosso i primi passi solo nel 2019 e la mia partecipazione per la seconda volta dopo la gara cui ho partecipato nella passata stagione vuole anche essere a supporto del suo sviluppo e della sua evoluzione”.
Di tutto questo e molto altro, ne ho parlato con Roberto Bianchini di FXAction in questa articolata intervista. In un momento di stop forzato anche per il nostro fuoristrada, magari l’idea del Trofeo Scrambler & Maxienduro, susciterà curiosità, interesse e, perché no, la curiosità di vedere dal vivo una delle gare 2020. A causa del Covid-19 si partirà più tardi quest’anno e, più precisamente, il prossimo 5 giugno con la gara di Perugia. To be continued…
L’INTERVISTA A ROBERTO BIANCHINI FX ACTION
Parliamo del Trofeo Scrambler 2019: eventi, gare, pubblico e partecipanti
“Nel 2019 ci è stata affidata la gestione del trofeo ed abbiamo iniziato a sviluppato secondo la nostra filosofia che ha previsto semplicità di accesso, gare divertenti, e luoghi di svolgimento molto accattivanti. Abbiamo, grazie all’intervento dei moto club, cinque eventi in giro per l’Italia. Abbiamo iscritto poco più di un centinaio di partecipanti distribuiti nelle cinque gare, con una media di una ventina di piloti a gara. Obiettivamente non molti, ma chi ha partecipato si è divertito quindi il risultato è stato apprezzato… Forse si poteva fare qualcosa in più in merito ai luoghi di partenza, che avevamo previsto potessero essere in aree turistiche molto accattivanti, ma conosciamo quanto impegno serve per organizzare gare di questo tipo e ringraziamo i Moto Club che hanno comunque fatto un bel lavoro!”
Come cambia, con l’emergenza Covid-19, il Trofeo Scrambler 2020?
“L’emergenza che sta colpendo il nostro Paese e l’intero pianeta obbliga anche il Trofeo Maxienduro e Scrambler alla modifica della stagione 2020: le prime due delle cinque prove in calendario, programmate per il primo maggio a Graffignano in provincia di Viterbo e per il 2 giugno in Toscana a Vernio, verranno posticipate a data da definirsi, mentre rimangono al momento fissati i tre appuntamenti di Perugia (5 luglio), San Marcello Piteglio (27 settembre) e Soligo (15 novembre). Il nuovo regolamento 2020 del Trofeo, già approvato dal Comitato Enduro FMI nel gennaio scorso, prevede modifiche importanti, pensate proprio per favorire il primo approccio agonistico anche a chi non ha mai disputato una gara. Le variazioni 2020 quindi, prevedono l’eliminazione del vincolo degli pneumatici, che quest’anno saranno liberi purché omologati per la circolazione su strada”.
Quindi ci sarà pure un ampliamento delle classi?
“A questo si aggiunge un ampliamento delle classi: alla Scrambler Light e Scrambler Heavy vengono infatti affiancate la Classic, per moto immatricolate fino all’anno 2000 con motore a quattro tempi, la Maxienduro Superacing, per le grosse maxi da turismo modificate in versione racing, e la Open, che apre a tutte le quattro tempi di qualsiasi cilindrata escludendo solo gli enduro utilizzate per le competizioni enduristiche vere e proprie. Pressoché immutate le classi Maxienduro: rimane intatta la Maxi Monocilindrica a cilindrata libera, mentre la classe frazionata diventa Maxi Pluricilindrica aprendo così anche alle moto con tre e più cilindri, sempre a cilindrata libera”.
Tanti amatori o ex piloti al via: cos’hanno di così “motivante” le Scrambler?
“E’ sicuramente una disciplina facile non c’è bisogno di esperienza e grande preparazione tecnica ed atletica, proprio per questo penso che sia da prendere molto in considerazione per la ripresa dell’attività offroad perché, al di là della competizione fine a sé stessa, sarà bello partecipare visto che si potrà di nuovo assaporare il fuoristrada ed i paesaggi in sella alle nostre moto”.
Puoi raccontarci le caratteristiche delle gare, la tipologia di circuito, ecc.?
“Le gare sono molto semplici, partenza da un bel centro storico o una bella piazza, trasferimento di 20/30 km, facili sterrati e strade bianche, da ripetere 2/3 volte una speciale a giro in fettuccia a bassa andatura e una prova di abilità a scelta dell’organizzatore, gimcana con birilli o prova di accelerazione. La caratteristica principale è che i trasferimenti non sono tirati e si può gustare davvero i paesaggi”.