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    8 ORE DI SUZUKA: VINCE IL TEAM YAMAHA

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    Yamaha vince dopo 19 anni la 8 Ore di Suzuka, delusione per Honda e Stoner che cade quando era in vantaggio e si procura due fratture. Esultano per la vittoria Pol Espargaro’ e Bradley Smith…

    Quando la sfortuna ci si mette a nulla serve, nemmeno quando in pista c’è Casey Stoner: Il Team HRC puntava alla vittoria ed invece, quando l’australiano era primo, è caduto malamente al tornante del tracciato giapponese, facendosi male ed interromprendo così la gara di tutto il team. C’è grande delusione, dai tecnici, ai piloti, soprattutto perchè pare che la caduta sia stata caduta da un problema elettronico, anche se, per saperne di più, la moto dovrà rientrare in Giappone per le verifiche tecniche…

    Il podio della 8 Ore di Suzuka 2015
    Il podio della 8 Ore di Suzuka 2015

    Quindi il team Yamaha Factory Racing, al di sopra di ogni aspettativa ha vinto la 8 ore di Suzuka: I piloti Katsuyuki Nakasuga, Pol Espargaro e Bradley Smith hanno regalato una prestazione eccezionale nelle condizioni più calde e difficili del fine settimana di gara. Ha quindi trionfato la determinazione indistruttibile del trio, lo spirito di squadra e la bella performance della YZF-R1 che ha visto superare tutti gli ostacoli e altre moto competitive. Per Yamaha è la sua prima vittoria a Suzuka dopo 19 anni e la quinta nella storia della corsa.

    Katsuyuki Nakasuga:“Come squadra abbiamo iniziato la gara in rimonta e c’è stata un sacco di pressione addosso a me fin dall’inizio della gara, ma, il mio primo obiettivo, era finire questa gara. Ha volte infatti, l’avevo finita prematuramente. Voglio ringraziare tutto lo staff, la squadra e tutti i tifosi per il loro grande sostegno. Sono davvero contento che abbiamo vinto dopo diciannove anni.”

    8 Ore di Suzuka, l'immagine più bella della gara, l'alba
    8 Ore di Suzuka, l’immagine più bella della gara, l’alba

    Pol Espargarò: “Sono così felice. E’ stata una gara incredibile. Devo dire che mi dispiace per i miei compagni di squadra perché ho commesso un errore proprio durante la gara. Ci siamo fermato per una sosta ed abbiamo perso più di un minuto. I miei compagni di squadra erano impressionanti!. Ho dato il 200% quando sono uscito con la moto per recuperare questo gap…. E’ impressionante quello che Yamaha ed il suo team ufficiale hanno fatto dopo tanti anni e sono orgoglioso di Nakasuga-san che ha guidato le prime ore della 8 Ore di Suzuka ed anche con Bradley, con cui condividiamo il box in MotoGP. Normalmente abbiamo molte attività e non riusciamo a parlare spesso come amici. Questo fine settimana è stato buono per noi. Sono contento perché ho trovato due grandi amici, e abbiamo vinto la 8 ore di Suzuka”.

    8 Ore Suzuka 2015, il briefing a fine test
    8 Ore Suzuka 2015, il briefing a fine test

    Bradley Smith: “Da quando, lo scorso martedì sera sono tornato alla mia camera d’albergo, mi sono sentito caricato. Ci siamo visti con tutto il personale Yamaha e il signor Kimura e tutti coloro che lavorano all’interno della fabbrica. Ci siamo trovati sul palco di Iwata e ho promesso che ci sarebbe piaciuto tornare e dare il nostro meglio,  lo abbiamo promesso ed un primo posto c’è stato. Abbiamo guidato una grande moto con grandi compagni di squadra. Solo un piccolo errore durante la gara, che alla fine non è stato affatto un problema. Con la velocità e il ritmo che i miei compagni di squadra sono stati in grado di portare avanti, siamo stati in grado di superarli… E’ molto speciale, questo 60° anniversario per Yamaha, che è in testa al campionato MotoGP, ma siamo stati in grado di mostrare il vero potenziale di questa moto e dare loro che la vittoria dopo 19 anni che meritano anche qui a Suzuka”.

    Gara velocissima per il Team Yamaha, che vince a Suzuka dopo 19 anni
    Gara velocissima per il Team Yamaha, che vince a Suzuka dopo 19 anni

    Parla il Team Manager Wataru Yoshikawa:  “In primo luogo, voglio solo ringraziare tutte le persone coinvolte e tutti i tifosi che ci incitavano. Devo dire che sono rimasto davvero impressionato dall’alto livello dei piloti della MotoGP, e mi sono scoperto pieno di ammirazione, per l’abilità di Nakasuga. Pol e Bradley non avevano ma guidato qui a Suzuka non avevano mai guidato una moto da Endurance. Ma, in un batter d’occhio, correvano tempi sul giro molto veloci qui, uno dopo l’altro. Inoltre, nella gara, siamo rimasti sorpresi nel vedere l’abilità impeccabile con cui Nakasuga ha gestito la moto nel primo stint per estenderlo fino al giro 28. Cosa che ha reso le cose più facili per noi come team da quel punto in avanti. Il modo in cui i piloti si sono uniti così bene ha fatto della squadra una squadra meravigliosa, inoltre il team ha fatto del suo meglio per tutto il tempo. Durante il weekend di gara ci sono stati incidenti come la caduta di Pol, c’erano si difficoltà lungo il percorso, ma siamo comunque riusciti a vincere”.

    LA GRANDE DELUSIONE HONDA

    Dopo due splendide vittorie consecutivi alla 8 Ore di Suzuka nel 2013 e nel il 2014, la moto 634 moto del team Musashi RT HARC-PRO ha iniziato la gara di quest’anno dalla terza posizione in griglia, ma non è stata in grado di convertire questo posto per arrivare alla vittoria.

    La partenza della 8 Ore di Suzuka 2015
    La partenza della 8 Ore di Suzuka 2015

    Il ventiquattrenne Takumi Takahashi è stato il primo pilota a scendere in pista ed è stato coinvolto in una battaglia emozionante nel gruppo di testa. Dopo 24 giri, è entrato ai box in seconda posizione e il due volte Campione del Casey Stoner ha preso le redini. Stoner si è fatto strada fino al 1° posto nel suo primo giro dopo il passaggio, ma purtroppo è caduto al tornante di Suzuka e la gara quindi era finita per il team Musashi RT HARC-PRO.

    Casey è stato portato al centro medico, dove gli è stata confermata la rottura della scapola destra e la frattura della caviglia sinistra. La squadra ha dovuto aspettare la fine della gara perché la moto gli potesse essere restituita in modo da comprendere ciò che ha causato l’incidente. Insieme con il personale HRC, la squadra ha controllato la moto, ed ha confermato dai dati che l’acceleratore era a 26° gradi di apertura prima dello schianto. Non è chiaro il motivo per cui questo è successo e ora la moto verrà inviata in HRC per un controllo completo. HRC comunicherà i risultati ai media quando avrà notizie più chiare…

    Casey Stoner alla 8 Ore di Suzuka 2015, caduta con fratture per lui
    Casey Stoner alla 8 Ore di Suzuka 2015, caduta con fratture per lui

    Shigeki Honda, Team Manager: “Casey Stoner ha incoraggiato tutta la squadra durante questa settimana. Ha dimostrato di avere una guida aggressiva e salire al primo posto già all’inizio della gara, ma purtroppo è caduto. Come risultato finale, abbiamo perso l’opportunità della  terza vittorie consecutiva, ma questa è la 8 ore di Suzuka dove tutto può succedere. Esprimo il mio apprezzamento a tutti i nostri fan e auguro a Casey una pronta guarigione. Ci rifaremo l’anno prossimo! “

    Casey Stoner: “Sono molto deluso dal fatto che le 8 ore di Suzuka si è conclusa in questo modo. Ho fatto un sacco di lavoro nel corso delle ultime settimane per abituarmi alla moto ed alla pista anche per creare un ambiente di lavoro che ci ha reso più sereni. Ci siamo sentiti veramente che la gara poteva essere nostra e tutto era andato come avevamo programmato, siamo stati molto rilassati assicurandoci di risparmiare i pneumatici ed il carburante per allungare il periodo di lavoro in pista più a lungo possibile. Purtroppo, ho avuto qualche problema meccanico mentre stavo stavo percorrendo la curva che porta al tornante. Non ho avuto abbastanza tempo per inserire la frizione e sono entrato con troppa velocità, ho frenato per cercare di rallentare di più, ma stavo dirigendomi verso il muro così ho deciso di buttarmi a terra ed ho colpito la barriera ma, purtroppo, era molto più difficile di quello che sembrava e ne sono venuto fuori con un osso rotto nella caviglia e la scapola rotta. Voglio dire grazie ai miei compagni di squadra Michael van der Mark e Takumi Takahashi, – hanno fatto un lavoro fantastico in queste settimane e in questo fine settimana in particolare. E vorrei anche ringraziare la squadra per lo sforzo… La loro professionalità è sempre stata eccezionale e mi è piaciuto molto lavorare con loro. Mi dispiace molto che non siamo riusciti a raggiungere il risultato che credo avremmo potuto raggiungere… “.

    8 Ore Suzuka 2015, lo start classico dell'Endurance
    8 Ore Suzuka 2015, lo start classico dell’Endurance

    Takumi Takahashi: “Non abbiamo avuto la sensazione migliore per tutta la settimana di gara e siamo entrati nella gara con alcuni problemi. Nel mio stint, ho ancora avuto alcuni problemi e sono stato costretto a tenermi un po’ indietro. Volevo essere nella parte anteriore, alla fine del mio stint, ma non sono riuscito a farlo perché c’erano troppi rischi di cadere. Mi dispiace per Casey”.

    Michael van der Mark: “E’ stata una gara deludente. Penso che abbiamo avuto un ritmo forte rispetto alle altre squadre ed un buon risultato sarebbe stato sicuramente possibile, ma queste cose succedono nelle corse. Casey è stato davvero sfortunato con l’incidente. Spero che sarà in forma al più presto.”

     

    8 ore di Suzuka Endurance Road Race – RISULTATI

    1° – 21° – YAMAHA FACTORY RACING TEAM

    (Nakasuga, Espargarò, Smith) – Yamaha YZF-R1 – Giri 204 –

    Tempo complessivo 8: 00’29.708

    2° – # 778 – F.C.C. TSR Honda

    (Hook, Smith, Aegerter) – Honda CBR1000RR – Giri 204 – + 1’17.411

    3° – 17 ° – Squadra Kagayama

    (Kagayama, Haga, Riyonary) – Suzuki GSX-R1000 – Giri 203 – + 1 giri

    4° – 30 ° – del Team Suzuki Endurance Racing

    (Philippe, Delhalle, Masson) – Suzuki GSX-R1000 – Giri 202 – + 2 giri

    5° – 12 ° – Yoshimura Suzuki Shell Advance

    (Tsuda, Waters, Lowes) – Suzuki GSX-R1000 – Giri 201 – + 3 giri

    6° – 94 ° – GMT94 YAMAHA

    (Checa, Foray, Gines) – Yamaha YZF-R1 – Giri 201 – + 3 giri

    7° – Honda team Endurance

    (Da Costa, Gimbert, Foray) – Honda CBR1000RR – Giri 201 – + 3 giri

    8° Team Honda Suzuka Racing

    (Hiura, Kamei, Yasuda) – Honda CBR1000RR – Giri 200 – + 4 giri

    9° – 87 ° – Team Green

    (Yanagawa, Yudhistira, Watanabe) – Kawasaki ZX-10R – Giri 199 – + 5 giri

    10° – 32 ° – Moto Map

    (Konno, Aoki, Ogata) – Suzuki GSX-R1000 – Giri 199 – + 5 giri

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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