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    BOT 1: ARIONI SEMPRE IN TESTA

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    La BOT 1 vede Paolo Arioni capoclassifica quando manca una gara a fine Campionato. A Misano il 6 ottobre sarà battaglia durissima…

    Dopo la gara di Imola della BOT 1, Paolo Arioni è ancora saldamente al comando della classifica campionato e questo è il dato certo. L’altro dato è quello che Arioni ha corso a Imola con la speranza di mantenere la sua leadership, cosa perfettamente riuscita anche a dispetto dell’infortunio alla schiena che lo ha visto soprassedere alle sessioni di allenamento in palestra, segno evidente che Paolo c’è. Anche a dispetto del problema fisico.
    A Imola ha corso una bella gara, con calibri grossi ed irriverenti quali Marchetti, Pigliaceli e Corradini tanto per citarne qualcuno e che, ogni gara, rappresentano un pacchetto di soddisfazione in più per Arioni e questo per la sua età che si “scontra” con talenti e piloti molto più smaliziati.
    Manca una gara alla fine del Campionato ma Arioni è determinato più che mai nel continuare questa marcia intensa, fatta di intraprendenza ma pure di saper sfruttare tutto al momento giusto, complice la sua Ducati messa a punto da Lenci a cui, qui a Imola, è solo mancata un po’ di velocità massima. Ora Arioni dovrà correre l’ultima gara della BOT1 con un po’ di saggezza, cercando di rischiare meno possibile, perché l’obiettivo finale è davvero grande per lui in questo 2017 fatto di tante belle soddisfazioni in pista. Paolo non manca certo di grinta e lo sta dimostrando ed oggi ha pure quella maturità agonistica per portarsi a casa il suo desiderio più grande.
    Paolo partiamo dalle prove libere…
    “Purtroppo abbiamo iniziato il primo turno delle libere sotto una pioggia battente. Quindi ho dovuto girare con calma in parte per riprendere il mio ritmo e poi pure per le condizioni della pista in quel momento. Come sai, dopo il problema alla schiena, sono dovuto rimanere fermo per un bel po’ e questo significa aver abbandonato l’allenamento con Franco Faraglia, cosa che inevitabilmente ha inciso sullo stato di forma generale oltre che mentale. Il secondo turno invece, l’ho terminato quasi subito per via di un pilota caduto ed ancora in pista”.
    E le qualifiche? Avete fatto qualche regolazione per questa gara?
    “Nel primo turno di qualifiche mi sono classificato terzo assoluti ma, a causa di un problema tecnico alla mia moto, sono stato spostato poi in quarta posizione. Per quanto riguarda la moto invece, non abbiamo fatto grandi lavori di setting pre gara, ma solo ritoccato le sospensioni nella fase delle libere bagnate, per poi tornare al setting ideale da asciutto. Altri interventi riguardano invece l’elettronica”
    Ed i tuoi più diretti avversari come si sono comportati nelle prove?
    “I miei avversari sono andati bene nel secondo turno perché stavano prendendo le misure. Io purtroppo ho girato solo per due giri…”
    Pronti via, parte la tua gara: raccontaci come è andata stavolta
    “Al giro di allineamento mi sono accorto che la moto andava bene e quel problema era scomparso. Questo mi ha caricato per la gara che sarebbe partita di lì a pochissimo e quindi, come dico spesso, ho spento il cervello e mi sono buttato nella mischia! Sapevo che la moto sarebbe andata bene e così, alla prima curva, ero già primo, anche se è durata poco, visto che, quasi subito, ho rischiato di cadere e quindi ho dovuto rallentare un pelino e questo ha inevitabilmente riavvicinato i miei avversari”.
    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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