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    PROVA: FORD FIESTA ST-LINE ECOBOOST 140 CV

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    La Ford Fiesta ST-Line EcoBoost sorprende per prestazioni, consumi ed un comportamento sportivo che entusiasma. Il motore EcoBoost 1.0 da 140 CV fa tutto il resto rendendo questa vettura un vero concentrato di divertimento…

    Ci sono auto che, in qualche modo, fanno parte della nostra storia. Ne abbiamo visto “sviluppare” identità diverse nel corso degli anni, così come abbiamo assistito alla loro trasformazione legata sia al design quanto alla tecnologia, supporto oramai indispensabile per guidare sicuri all’interno di uno “scenario urbano” che cambia e si evolve di continuo.

    Ford Fiesta è una di queste vetture, modello che, via via, ha saputo adattarsi alle diverse esigenze dell’uso di un’auto, perché il loro utilizzo è radicalmente cambiato nel corso degli ultimi 40 anni, così come ne è cambiato l’approccio e l’idea di progettazione globale di un “oggetto” che non è più solo mezzo di trasporto, ma strumento quotidiano legato ad esigenze multiple quando parliamo di concetti legati alla spostamento…

    Fiesta è icona del dinamismo, è auto compatta, è piacere di vivere la sua innata versatilità; un best seller unico che continua a piacere perché sa adattarsi alle esigenze di un’utenza a fascia ampia, che sia fruibile da un pubblico adulto o giovanissimo, insomma un vero successo, ricco di una personalità più che unico nell’agguerrito segmento B.

    La Fiesta ST-Line, primo concetto di sportività firmato Ford…

    La primissima impressione guardando Fiesta ST-Line è decisamente positiva e completa. Il perché va ricercato nel suo design attraente, nei suoi volumi molto ben bilanciati/proporzionati e da dimensioni mai eccessive ma, al contrario “giuste” per tutta quell’utenza che cerca una vettura pratica ma pure personale.

    Questa ST-Line raccoglie consensi anche al semaforo, perché forte di tutta una serie di accessori estetici che la rendono molto grintosa e solleticamente sportiva: il kit estetico di questo modello include quindi le minigonne di derivazione racing, la griglia anteriore a nido d’ape Ford Performance, i paraurti ed i cerchi in lega oltre a due “pepatissime” motorizzazioni, una benzina, l’altra turbodiesel che la rendono ancor più accattivante. Estetica, motorizzazioni ma pure assetto, grazie al setting sospensioni tarato (ci sono nuove boccole di accoppiamento) e concepito per una guida “diversa” dal solito. Ma la fantasia racing non termina qui, visto che, anche all’interno vettura scopriamo un abitacolo accogliente (belli i battitacco ST-Line) con quel tocco hard da vera sportiva, come nel caso dei sedili avvolgenti o del volante sagomato.

    Obiettivo Ford? La sicurezza prima di tutto!

    Questa Fiesta appartenente alla new generation, si scopre molto più sicura perché per Ford, questo delicato argomento, è frutto di studi profondi e di grandissimi investimenti tecnici, al punto che la nuova Fiesta è tra le auto più ricca al mondo in tema di tecnologia applicata alla sicurezza di guida.  Quindi, il messaggio che “passa” è senza dubbio molto attuale e fa intendere quanto Ford abbia a cuore questo argomento, spesso acceso di discussioni, per la propria clientela.

    La piattaforma hi-tech by Ford è costruita attorno ad una doppia telecamera, 3 radar e ben 12 sensori ad ultrasuoni che verificano quanto accade nel raggio globale dei 360° attorno l’auto, oltre al fatto che verifica con un anticipo di oltre 130 metri, ciò che accade davanti al frontale vettura, in pratica uno spazio pari ad un campo di calcio…

    I “nomi in codice” della sicurezza Ford…

    Vediamo quindi come la tecnologia aiuta chi guida: c’è il sistema di frenata automatica ed assistente pre-collisione con riconoscimento pedoni denominato Pre-Collision Assist whit Pedestrain Detection, il sistema (per la prima volta su Fiesta) Active Park Assist, che parcheggia l’auto da sola monitorizzando le aree parallele quanto quelle perpendicolari, mentre in abitacolo scopriamo il Traffc Sign Recognition, sistema che riconosce i segnali stradali e quindi distingue i limiti di velocità sulla strada oltre all’Auto High Beam, ovvero gli abbaglianti automatici, che è in grado di riconoscere la presenza di barriere divisione carreggiata o di automezzi che “arrivano” in direzioni opposta e quindi è in grado di abbassare i proiettori abbaglianti per non disturbare visivamente la guida di chi ci viene incontro.

    Ed infine il sistema Cross Traffic Alert, l’Adaptive Speed Limiter, il Driver Alert ed il mantenimento corsia Lane Keeping Alert e Aid, oltre alla nuova generazione del sistema SYNC3.

    Fiesta nuova anche nel suo design globale…

    Nuova Fiesta misura 4040 mm di lunghezza, 1734 mm di larghezza con un passo pari a 2493 mm ed un’altezza di 1483 mn, tutte quote dimensionali accattivanti perché caratteristiche del segmento B con il plus del concetto ST-Line.

    L’impressione poi confermata è quella di una vettura compatta, merito anche e soprattutto dell’assenza di viteria a vista ma, soprattutto, di una riduzione del 30% del gap tra tetto e portellone posteriore; quasi una maniacale attenzione al più piccolo dettaglio ed è questo il vero valore aggiunto della nuova generazione Fiesta. Cosa che scopriamo anche dentro Fiesta, grazie al cockpit molto fluido perfettamente integrato all’atmosfera ST-Line, merito anche della nuova tecnologia di rivestimento con elementi tridimensionali. Vita dura per i sedili, che sono stati collaudati con be 60.000 cicli lavoro sotto stress per garantire nel tempo la loro “memoria ergonomica”.

    Scocca irrigidita su Fiesta…

    Lo si percepisce anche guidandola: la scocca della nuova Fiesta è stata ulteriormente irrigidita ma, soprattutto, ora è tutto molto più ben isolata dalle fonti di rumore quali motore ed esterno con un valore record pari a 29,3 ‘son’, l’unità sensazione sonora, percepito a 100 km/h, valore del 7% superiore al precedente modello.

    Un telaio quindi rinforzato grazie all’utilizzo di acciaio al boro, saldature laser e rinforzi sul controtelaio; in questo modo ne è aumentata la rigidità torsionale del 15% mentre la careggiata è stata aumentata di ben 3 cm davanti e 1 cm dietro. C’è infine la barra antirollio anteriore cava (la posteriore è più ampia) e ben più leggera che si trasforma in un maggior feeling sullo sterzo (il grip a terra è aumentato del 10%), il cui attrito di lavoro è stato ridotto del 20%!

    E se vogliano continuare sulla strada dei numeri, i tergicristalli puliscono il 13% in più mentre le porte richiedono il 20% in meno di spinta per essere chiuse. Nel parlare del rumore anche la retromarcia è stata ottimizzata ed è ora meno “presente” nell’innesto.

    E pure sull’aspetto estetico i numeri hanno la loro rilevanza: si scopre un impatto ora più piantato a terra della vettura abbandonando il design “a cuneo” della precedente generazione Fiesta grazie ai 7 cm di lunghezza in più ed 1 cm di maggiore larghezza con la linea di cintura meglio raccordata oggi ai gruppi ottici anteriori.

    A questo, come già accennato, si aggiunge la grintosa griglia anteriore Ford Performance ST-Line (molto simile nel design a quella della Fiesta WRC 2017 portata in gara da Sebastien Ogier) “gadget” estetico di rilevanza sull’aspetto complessivo di questo specifico ed accattivante modello.

    EcoBoost, il motore delle 1000 sorprese…

    E’ il pezzo forte, la perfetta chiusura del “pacchetto” Fiesta: sto parlando del fantastico propulsore 3 cilindri EcoBoost Ford un’eccellente dimostrazione di tecnologia automobilistica ma, soprattutto, un’incredibile versatilità ed una potenza inaspettata per una cubatura così basic. Ford ha scommesso tutto su questo motore downsizing ed è stata pluripremiata a proposito, soprattutto per gli step evolutivi che ne sono derivati.

    3 step di potenza, ovvero 100, 125 e ben 140 Cv, la potenza della nostra ST-Line, abbinata al cambio a 5 rapporti e poi al nuovo 6 marce. C’è una grande tecnologia che ruota attorno a questo tre cilindri, come nel caso dell’iniezione diretta ad altissima pressione, la doppia fasatura variabile e l’albero motore offset al fine di renderlo reattivo e pronto a qualsiasi regime. Sul piacere di guidarlo poi, vi rimando alla parte dinamica…

    COME VA: un’auto unica, un motore sorprendente, una Fiesta da scoprire…

    Pratica, accogliente e molto ben insonorizzata, Fiesta ST-Line sorprende e non poco iniziando già dai suoi interni: i sedili avvolgenti confermano che siamo al volante di una piccola, misurata sportiva, fattore confermato da una plancia dal design accattivante, oltre che da indicazioni di lettura molto sincere grazie ai due tachimetri circolari e, non ultimo, il volante sagomato per una presa decisa e studiata per massimo feeling tra l’elemento stesso e le ruote anteriori.

    Occhio al super comfort by Fiesta ST-Line…

    Le sedute sono molto comode e fin dai primissimi chilometri, si avverte il massiccio lavoro di insonorizzazione fatto su new Fiesta. All’interno abitacolo i rumori esterni sono filtrati bene, merito pure di un setting sospensioni appropriato ma, soprattutto, legato alle nuove boccole ed alle nuove barre antirollio oltre che alla diversa geometria sia aerodinamica quanto quella strutturale.

    C’è un mondo silenzioso a bordo, tutto arriva quasi “ovattato” se non per qualche fruscio aerodinamico di troppo quando si viaggia oltre i 120 km/h, mentre la vettura è onesta ed in grado di digerire l’asfalto senza trasferire all’interno abitacolo le imperfezioni del manto stradale che corre sotto le ruote.

    Poco sottosterzo, molto neutra, poco rollio, ecco i plus di Fiesta ST-Line!

    Ci si sente protetti a bordo vettura e si avverte quella sensazione di accoglienza più globale e fruibile rispetto alla passata generazione. Lo sterzo è abbastanza diretto anche se non eccessivamente preciso e questo lo si scopre nei destra/sinistra veloci nelle “esse” oppure quando devi inserire la vettura in curva a velocità più elevata, ma sorprende nel contempo la capacità di tenere la traiettoria con il giusto rollio.

    Alla fine il compromesso era ottenere una vettura neutra e quindi non si può pretendere di più da questa ST-Line che, oltretutto, entra in curva in modo netto, con poco sottosterzo a patto di anticipare l’ingresso curva, anche se il posteriore segue alla lettera ed anzi tende a chiudere la curva.

    Sospensioni un pelino rigide sul pavè cittadini, freni potenti sempre…

    Il setting sospensioni è decisamente più “tirato” sulla ST-Line e questo fattore si paga specie in città, sul pavè, dove le sospensioni reagiscono in modo “nervosetto” al minimo accenno di gibbosità stradale; questo significa che è un pelino rigida e appuntita nelle sue reazioni sul asfalto morfologicamente non livellato, ma regala una buona linearità quando invece la strada è “pulita” e liscia.

    Mi è piaciuta anche la manovrabilità del cambio, così come l’innesto marce è preciso con la retromarcia molto più individuabile rispetto al passato. Sorprendenti i freni, molto potenti ed anzi nelle brusche decelerazioni, sono loro a mettere in crisi il telaio vettura, con il risultato di una leggera perdita di precisione nelle frenata più “acute”, visto che il posteriore tende molto ad alleggerirsi per via del trasferimento di carico.

    Un motore fantastico: potente, consuma nulla, grandi performance…

    Forse anzi probabilmente è l’elemento che più mi ha sorpreso: un motore così è da full divertimento, specie quando si liberano tutti i 140 Cv disponibili… La sua erogazione è eccellente già a 1800 giri dove si avverte l’utilità della fasatura variabile che “riempie” le aree più delicate legate alla piccola cubatura del tre cilindri Ford.

    Anche con le marce alte la spinta è sempre dinamica, fluida, corposa: a 2500 giri la spinta diventa più tonica con la spia marcia che si illumina nel cockpit e che invita a salire di rapporto; a quota 3000 giri la spinta diventa più “verticale” e tutta la coppia disponibile fa fare strada anche con la quinta marcia.

    Tanta coppia inaspettata ed un allungo sorprendente…

    Poi a 4000 giri il muso della Fiesta ST-Line sembra prendere il volo, nel senso che la coppia motrice è parecchia e la spinta si duplica rispetto alle aree basse del contagiri per poi prendere maggiore vigore oltre i 5000 giri indicati e questo a fronte di consumi verificati attorno ai 6,5 litri per 100 km, a patto di “sfiorare” il pedale del gas.

    Ma non è tutto: il bello del motore EcoBoost Ford risiede nella capacità di sorprendere a fronte della bassa cubatura: ed infatti tra 5500 e 6500 giri si scopre un gradiente di allungo notevole e qui si avverte tutta la presenza energica del turbo oltre che del tre cilindri Ford che ama girare anche in alto. La spinta e la schiena non mancano quindi.

    Il tutto con una pastosità da ben altra cubatura, segno che il downsizing funziona davvero anche in questo caso. Il turbo Ford non ha buchi o incertezze ma, al contrario, sa mostrare tutta la sua grinta quando il guidare diventa voglia di sportività…

    (Foto LEONARDO DI GIACOBBE)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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