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    CNV 2023, ne parliamo con Roberto Pighin

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    CNV può essere ormai considerato il Campionato dei record, la creatura di Roberto Pighin ha oggi tutti gli strumenti per avvicinare sempre più piloti

    Il CNV attuale, può essere ormai considerato un vero e proprio Campionato dei record, di quelli che sanno stupire per velocità di comprensione su come girano le cose tra gli appassionati.

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    Il Campionato Nazionale Velocità CNV di Roberto Pighin ha oggi tutti gli strumenti per avvicinare sempre più piloti e questo per quella formula realisticamente vincente messa a punto con grande cura.

    Cocktail esplosivo che funziona

    Un cocktail di idee il cui scopo finale è creare passione in un paddock familiare ma sempre più professionale. I dati confermano tutto questo, visto che per questa stagione 2023 sono arrivati ben 140 iscritti, un numero impressionante e che deve far riflettere sul futuro del CNV stesso.

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    Superpole Race, la novità 2023

    Idee chiare quindi, ma anche un livello tecnico che sale sempre più in alto a cui seguono alcune novità, tra cui la Superpole Race (in sostituzione della Q2 del sabato) con conseguenti 15 appuntamenti stagionali. Non ci sono più le Zone Centro e Sud ma un unico Campionato con l’idea di ripensare alle selettive che abbiano però linee e regolamenti più chiare e definiti.

    Nell’ottica del nuovo Regolamento 2023 poi, sono andati via gli scooter e le ruote alte. Si punta dunque su MiniGP e Pitbike SM ma anche sulle Thundervolt di Loris Reggiani. Pighin è convinto che qui ci sia ancora spazio per un’evoluzione di questo prodotto.

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    Ed anche tecnicamente i Team – a livello generale – sembrano aver “digerito” le novità e che oggi tutto sia più calzante anche sotto il profilo dell’evoluzione tecnica delle moto.

    CIV e CNV, politiche ed obiettivi molto diversi

    In ultima analisi, infine, mi viene da pensare anche al CIV rispetto al CNV. Un “confronto” quasi impossibile per gli obiettivi diversi dei due campionati. Innegabile che ci sia stata una migrazione di piloti che oggi sono schierati nel CNV e questo forse deve far riflettere.

    Senza entrare troppo nelle diverse “dinamiche dominanti”, credo che il CNV sia più cucito addosso ed appetibile per un pubblico che vuole stare lontane da alcune politiche tecnico-esistenziali che il CIV si porta dietro da anni.

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    Di tutto questo e molto, molto altro, ne ho voluto parlare proprio con il Promoter Roberto Pighin.

    Una chiacchierata che mira al centro delle cose, all’analisi dei dettagli ma, soprattutto, alla reale comprensione del successo del CNV. Un merito condiviso con i propri iscritti che stanno contribuendo alla sua crescita evolutiva.

    La grande coerenza di PMT Tyres

    Prima di entrare nel cuore dell’intervista però, ci tengo a sottolineare la continua presenza di PMT Tyres quale fornitore unico CNV.

    Anche qui non è un dettaglio da poco, visto che l’evoluzione delle moto, dei telai e dei motori, hanno potuto sempre contare su un partner “veloce ed affidabile” come lo è sempre stato PMT. Un merito ulteriore per la maturazione di un campionato sempre interessante e pieno di sorprese legate all’evoluzione tecnica.

    L’INTERVISTA A ROBERTO PIGHIN

    Stagione CNV iniziata, vogliamo raccontare le vere novità?

    Sicuramente la Superpole Race. Introdurre una gara corta in sostituzione alla Q2 nel programma del sabato, ha dato un grande entusiasmo a piloti e team.

    A questo livello di competizioni siamo i primi e gli unici a proporre un programma così ben strutturato nel fine settimana di gara. Soprattutto, premette di lavorare molto sulle strategie e portare a ben 15 le gare che assegnano punti rendendo emozionante ogni appuntamento

    Il vostro è un Campionato sempre più ricco di presenze, quindi la formula è quella giusta?

    Questa è una domanda che ci facciamo ogni anno prima di iniziare e troviamo risposta solo alla seconda o terza gara.

    Se la frequenza aumenta, rispetto alla stagione precedente e poi resta costante durante l’anno, allora la risposta è sì, ma non abbiamo la sfera di cristallo per capire se le scelte sono o meno vincenti.

    Via gli scooter, via le ruote alte: adesso è realmente un Campionato dedicato alle sole pitbike…

    Non direi. Dopo la loro re-introduzione nel 2021 le Pitbike sono in costante crescita e rappresentano circa il 40% del lotto partecipanti. I segnali sono assolutamente positivi. Ma non dimentichiamoci che 85 piloti su 140 iscritti sono nella MiniGP.

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    Inoltre, stiamo sempre lavorando a testa bassa nel progetto Thundervolt con Loris Reggiani, e siamo sicuri che ad un certo punto decolleranno anche la competizione con le moto elettriche. Il futuro, infatti, sembra portare da quelle parti.

    Oggi possiamo dire di essere sicuramente il campionato più completo nelle MiniGP, e stiamo lavorando per far crescere nei numeri e nelle categorie anche Pitbike e Thundervolt.

    Quale è il riscontro sul nuovo Regolamento e le nuove modalità?

    Si può dire “le chiacchiere stanno a zero”? Con il nuovo sistema di monitoraggio delle prestazioni non scappa più nessuno. C’è poco da discutere, chi non rispetta il regolamento lo fa per avere più prestazioni e, di conseguenza, appare come una grande lampadina rossa sui nostri schermi.

    C’è da dire che si è alzato tanto il livello dei Team e tutti si stanno dimostrando molto “aderenti” al regolamento 2023. Questo porta un clima anche più disteso nei paddock e molta più fiducia verso la direzione di gara.

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    Abolendo le zone centro e sud hai scontentato qualcuno?

    Credo di sì. Non è stata una mossa strategica ma se decadono le basi di condivisione di categorie e regolamenti, non ha neanche più senso condividere il marchio CNV. L’obiettivo resta quello di ricostruire le selettive nelle prossime stagioni ma con delle linee più chiare più condivisione di obiettivi e regolamenti.

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    A livello di Team iscritti, quale sono i nuovi marchi o team della stagione 2023?

    Sempre più produttori e team si affacciano nel CNV. Virale quest’anno ha calato uno squadrone da 9 piloti. Molte le marche che invece hanno incrementato la presenza in griglia tramite i Team ufficiali o clienti, come Bucci Moto, Pitom, GRC.

    Scarabelli ha incrementato molto, al punto che abbiamo anche deciso, di comune accordo, una particolare premiazione per i piloti SM1, con classifica prodotta dalle posizioni guadagnate in gara.

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    Dal tuo punto di vista, riesci oggi ad operare meglio e seguire in modo più capillare piloti e team sulla base delle nuove regole 2023?

    La nostra area tecnica riesce oggi ad avere un quadro più chiaro e preciso delle condizioni meccaniche delle moto. In molti casi sono proprio i nostri tecnici a dare indicazioni ai Team sulle aree da migliore e sugli accorgimenti da adottare per ottimizzare le moto.

    I piloti oggi hanno personale molto preparato all’interno dei Team. Noi dobbiamo concentrarci solo sulla buona riuscita di ogni singolo evento. E questo sembra riuscirci molto bene.

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    Che tipo di sviluppo prevedi per il CNV da qui a 5 anni?

    CNV è oggi alla sua nona edizione, ogni anno abbiamo introdotto piccole o grandi novità ma non siamo mai rimasti fermi. Ci sono molte bozze sulla nostra scrivania, alcune solo idee altri progetti al 75%. Non è ancora tempo di scoprire le carte ma l’obiettivo resta sempre la crescita attraverso l’innovazione e l’evoluzione.

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    Il CIV nasconde una forte crisi identitaria, segno che regolamenti, idee e promozione dei giovani, non convincono più molto genitori e famiglie nell’approccio all’agonismo.

    Ho sempre sostenuto che queste due realtà non avessero molto in comune, anzi. Abbiamo format, piste ed obiettivi molto diversi e non sovrapponibili. In entrambe le realtà troveremo sempre chi non è soddisfatto dell’una o dell’altra e non ci si deve appendere a queste “chiacchiere” per emettere sentenze. CNV ha ben chiaro ciò che vuole essere. L’identità di altri campionato non può essere un mio problema.

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    E allora a tuo avviso il CNV è pronto per un sorpasso sul CIV?

    Non stiamo correndo la stessa gara e, quindi, non potrà esserci alcun sorpasso. Soprattutto non è mai stato un obiettivo e non riesco in alcun modo a vederci un potenziale concorrente.

    Nella preparazione dei mezzi da gara, fin dove si stanno spingendo i Team?

    Finalmente vedo dei veri Team. Lavorano su telai, sospensioni, freni ecc.… Nei paddock sotto i gazebo, vedo tecnici e non motoristi, è questo il vero scopo delle nostre gare. I piloti imparano e costruirsi il setting di base, a comunicare con i tecnici e risolvere i problemi. Questa è la vera competizione che parte dal box.

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    Che ne pensi di portare nel settore pitbike l’iniezione elettronica visti i tanti costruttori di impianti cinesi oggi affidabili?

    È presto ma arriverà, forse ci vorranno ancora un paio di stagioni, anche se qualcuno dei test li sta già facendo.

    PMT rimane un partner strategico nel tuo Campionato?

    PMT Tyres è una azienda affidabile e seria. Non abbiamo mai avuto il minimo problema con il loro servizio ed oggi è indispensabile per CNV. Inoltre, reputo PMT il produttore che ha realmente centrato le esigenze dei nostri piloti, proponendo il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato. Credo sia una delle migliori scelte fatte da CNV.

    Un tuo piccolo grande sogno da Promoter è…

    Forse è un sogno che devo ancora sognare… non so rispondere perché il CNV di oggi mi soddisfa e siamo sulla strada giusta.

    (Foto Credit: CNV Motoasi)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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