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    EUROPEO MINIMOTO: GALIUTO TERZO

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    Martin Alberto Galiuto affronta il suo primo Europeo minimoto: alla fine ottiene il terzo posto assoluto nella Junior B. Una bella prova di tenuta mentale ed una nuova esperienza

    Una prova davvero importante quella di Adria legata al Mini Road Racing European Championship, giornata che hanno visto assegnare ben sei titoli all’Italia, risultato che conferma la voglia di arrivare in alto per questi giovanissimi riders.

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    Una volta di più, la scoperta concreta che il nostro motociclismo racing gode di ottima salute e di una “mente sana” se parliamo di obiettivi concreti. Una magia che si ripete e che, come sottolinea anche il Presidente Copioli, evidenzia anche il lavoro portato avanti dalla nostra Federazione e che vede i rider italiani primeggiare oggi anche nelle massime categorie quali SBK e MotoGP.

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    “Il Campionato Europeo ad Adria è stato un successo sportivo per i piloti italiani! Nonostante l’incubo della pandemia ancora in atto – spiega Cristian Farinelli – Responsabile CIV Junior Comitato Velocità -, siamo stati in grado di avere partecipanti da ben undici diverse federazioni e questo è una dimostrazione molto forte dell’interesse internazionale nei confronti del nostro sport.

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    Abbiamo ottenuto sei titoli europei ed uno sanmarinese con Tesini, dominando la serie continentale che allo stato dell’arte rappresenta un piccolo campionato del mondo, essendo di per sé l’Europa stessa la base ed il trampolino per gli sport motociclistici. FMI ha quindi avuto un ruolo fondamentale nella gestione dell’evento e siamo onorati di averla potuta rappresentare. Ringrazio quindi la nostra FMI, la FIM Europe e tutti i partecipanti per gli sforzi compiuti e per averci regalato così tante soddisfazioni”

    La prima volta europea per Martin Alberto Galiuto

    Noi però, come ormai facciamo da inizio stagione 2020, stiamo osservando uno dei piloti più promettenti che partecipano al Mini CIV e che, questa volta, ha corso la sua prima gara del Mini Road Racing European Championship. Per Martin Alberto Galiuto (al suo primo anno di Mini CIV) è stata un’esperienza importante e di ulteriore crescita oltre che di confronto, soprattutto con sé stesso quando parliamo di emotività e “gestione” delle emozioni. Martin, una volta di più, ha dimostrato di esserci e di fare pressing sugli avversari superando anche un piccolo inconveniente tecnico che ha tirato fuori un giusto nervosismo post gara, ma sempre gestito in modo maturo.

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    Come sempre, duello a tre Savino, Turrisi e Galiuto con nel mezzo Scialpi

    La prova europea è per tutti un ulteriore banco prova della propria “tenuta”. Gli avversari ad Adria sono stati quelli di sempre: Savino e Turrisi, come sempre molto bravi, hanno dalla loro l’esperienza che è un qualcosa che si acquisisce sul campo e si scopre gara dopo gara. Anche qui Martin ha dimostrato un’evoluzione legata alla sua crescita agonistica e non si è (quasi) mai intimorire dal peso della gara, dall’atmosfera europea degli iscritti, né tantomeno dai suoi più diretti avversari 2020. Questo è uno dei motivi che mi spinge a pensare a qualcosa per la stagione 2021 di cui parleremo presto…

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    Una bellissima esperienza con tanti dati raccolti

    Tracciando un bilancio di questa gara (4° in Gara 1, 3° in Gara 2, 3° assoluto di giornata), posso aggiungere che Martin ha centrato l’obiettivo anche questa volta ed ora può correre sereno verso le ultime due gare del Campionato Italiano Minimoto.

    E se la passione e l’impegno alla fine pagano, Martin porta con sé l’esperienza delle grandi gare ma pure un’idea più concreta e consapevole delle sue reali qualità. Senza troppa pressione addosso, senza eccessivo rigore da performane assoluta ma con la grande voglia di scendere in pista prima possibile…

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    Certamente va chiamato in campo anche il capo tecnico Sandro Renzoni che si è letteralmente “sparato” oltre 600 km solo per la gara di Martin per poi ripartire di corsa dopo la premiazione.

    Segno che, i risultati in pista, sono sempre parte integrante di un lavoro complesso fatto a monte e da più persone coinvolte, un’attenzione questa, che il Team RP Racing ha mostrato in ogni gara.

    L’INTERVISTA A MARTIN ALBERTO GALIUTO

    Martin come hai vissuto questa esperienza dell’Europeo?

    “Sono molto contento e soddisfatto di aver partecipato all’Europeo 2020, è stata una grandissima emozione correre questa prova qui ad Adria, soprattutto perché mi sono confrontato con altri piloti provenienti anche da altri Paesi”.

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    Andiamo per ordine: raccontaci delle prove di venerdì

    “Venerdì ho avuto a mia disposizione solo quattro turni di prove, un po’ pochi per capire la pista e sinceramente ero un po’ agitato per questa gara europea. Dovevo poi capire il setting della moto e la carburazione oltre alla rapportatura ma, soprattutto, confrontarmi con gli altri avversari vecchi e nuovi”.

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    Andiamo alle prove del sabato: raccontaci cosa avete fatto sulla tua moto

    “Sabato era il giorno del warm up e delle qualifiche: il primo ci è servito per sistemare bene la moto e quindi gestire il rapporto finale, molto importante qui ad Adria mentre abbiamo alzato l’attacco della frizione per avere un miglior spunto.

    Le qualifiche sono andate bene entrambe: mi sono attaccato a Savino e sono riuscito ad ottenere il terzo tempo a tre decimi da Turrisi. In Q1 avevo ormai capito bene la pista mentre in Q2 ho definitivamente compreso dove mettere le ruote oltre a disporre di una nuova messa a punto della frizione che mi dava molto più spunto in partenza”

    Entriamo in Gara 1 cosa è successo?

    “Gara 1 non è andata bene per niente… Partivo in prima fila ma subito dopo lo spunto il quarto ha subito passato me e Turrisi facendoci però da tappo per un po’ di giri. Dopo sei giri abbiamo passato Scialpi ed ho preso la terza posizione ma, purtroppo, a causa della rottura improvvisa in uscita curva del tirante frizione, sono retrocesso in quarta posizione nella speranza di riuscire a finire la gara. Alla fine, ho chiuso la gara al quarto posto. Sono sceso dalla moto arrabbiato ovviamente, ma ho pensato che dovessi pensare a risolvere il problema per correre una buona Gara 2”.

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    E Gara 2 invece? Direi che è andata decisamente meglio!

    È stata la gara più bella dell’intero fine settimana di Adria: sono partito terzo con Scialpi che passa subito sia me che Turrisi e quindi sono quarto. Tutto come in Gara 1 ma, dopo cinque giri, Turrisi passa Scialpi passando così alla seconda posizione mentre io ci ho messo un giro per tentare l’attacco a Scialpi ma, appena superato, sono riuscito ad andarmene via chiudendo la gara al terzo posto. Sono contento di essere andato a podio con i miei amici Turrisi e Savino perché è vero, siamo stati amici nel paddock ma nemici in pista…”

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    Ultima domanda: un tuo bilancio su questa gara di Europeo

    Non sono soddisfatto al 100% ma mi ritengo fortunato di esser riuscito a conquistare il podio. Gara 1 mi ha insegnato che non devo più arrabbiarmi – o almeno ci proverò – come ho fatto a fine gara, ma pensare subito a come rifarmi in Gara 2, cosa che ho fatto poi qui ad Adria. È stata una nuova e bella esperienza essere qui all’Europeo e ringrazio il mio papà e la mia mamma che fanno tanti sacrifici per portarmi alle gare. Ora spero solo di correre bene le gare rimanenti del CIV 2020.”

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    L’INTERVISTA A PAPA’ GAETANO

    Una gara importante l’Europeo Mini, che atmosfera hai avvertito?

    “L’atmosfera che si respirava era quella di un evento molto importante. Questo si è portato dietro anche un po’ di ovvia tensione da parte mia abbinata ad un senso di responsabilità da parte di Martin. Ci tenevamo tutti, Martin per primo, a fare una bella figura qui ad Adria”

    Circuito veloce, tensione, parliamo della messa a punto della moto…

    “Venerdì avevamo a disposizione solo quattro turni di prove libere: Adria è una pista che non conoscevamo, un tracciato enorme molto largo e veloce. Quindi non avevamo alcun riferimento precedente ed in quei quattro turni dovevamo azzeccare il rapporto finale e le finezze sulla ciclistica. Nel primo turno poi, avevamo l’onere di rodare il motore e questo certo ha complicato le cose perché non potevamo spingere al massimo per cercare i migliori compromessi per il setup della moto. Ci siamo quindi dovuto focalizzare sul secondo e terzo turno per la scelta della corretta carburazione e del rapporto ideale per Adria. Per questo, man mano che entravamo nei turni, andavamo ad allungare il finale anche in virtù del numero di giri motore riscontrati. Siamo comunque riusciti ad allinearci ai migliori solo nel corso dell’ultimo turno del venerdì mattina, con Martin calato di quasi tre secondi rispetto al primo turno”.

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    C’è però anche il fattore emotivo di Martin: come lo hai visto qui ad Adria?

    “Sicuramente, una volta di più, mi ha stupito. Nonostante non conoscesse il tracciato si è subito adattato alla pista allineandosi ai più veloci che certo hanno un’esperienza nettamente più profonda e duratura se parliamo di tenuta psicologica in rapporto all’evento. Questa è stata la vera sorpresa, soprattutto se parliamo della sua gestione e tenuta in rapporto all’evento dell’Europeo, quindi nessuna ansia da prestazione ma un’ottima risposta generale. Sapevamo che dovevamo far bene e non sbagliare e così è stato alla fine, nonostante le tante variabili del setup nel corso delle giornate di prove e gare”

    Su cosa avete lavorato parlando della vostra moto?

    “Il rapporto finale della moto ci ha dato un gran lavoro. Pensa che siamo arrivati quasi al via di Gara 1 con un rapporto diverso da quello utilizzato nel warm up, per un totale di quattro combinazioni diverse tra corone e pignoni. Insomma, un gran bel da fare con qualche rischio per la scelta finale. Ovvio che poi il lavoro si sia concentrato anche sul setting molle della frizione in funzione delle varie combinazioni”

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    Un tuo commento su Gara 1

    “Purtroppo, Gara 1 è stata condizionata da una rottura del tirante della frizione, nell’area dove lavora la molla. Ha ceduto uno dei due tiranti dove vengono agganciate le mollette e quindi è stata una gara di contenimento. Martin, fin da subito, ha cercato di attaccare il secondo ed il terzo che erano fuggiti via con Scialpi che è riuscito a partire meglio di Turrisi e Martin. Savino è subito andato via mentre Scialpi rallentava sia Turrisi che Martin che lo seguiva a ruota. Più volte Martin ha provato ad affiancarsi ad entrambi ma nulla, purtroppo il motore di Scialpi era settato in modo diverso tanto da essere molto pronto in uscita di curva. Turrisi poi è riuscito a passare mentre per Martin è arrivata la rottura del componente frizione e quindi ha dovuto contenere ed accontentarsi del quarto posto”.

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    E invece cosa ci racconti di Gara 2?

    “Sistemata la frizione gli equilibri sono tornati a quelli ottimali. Abbiamo quindi sostituito tutti i componenti della frizione centrifuga e questo per stare tranquilli per Gara 2. Al via stessa storia con Savino in fuga, con Scialpi nuovamente davanti a Turrisi e Martin anche se Turrisi è stato aggressivo e lo ha passato con Martin a sua volta ancor più concreto che effettuava un gran bel sorpasso mettendo da subito un grande distacco allungando notevolmente, a testimonianza di quanto Scialpi rallentasse i due. Martin ha quindi corso una gara delle sue in una frazione in cui è accaduto di tutto. Savino è scivolato ed è stato passato sia da Turrisi che da Martin, ma, nonostante ciò, Savino è riuscito a passare sia Martin che Turrisi e quindi il nostro Martin è andato a podio con un terzo posto di giornata. È andata bene e l’obiettivo è stato rispettato”.

    LA CLASSIFICA TOP 3 DI CATEGORIA

    Minimoto Junior A

    1– ITA Tommaso Landoni

    2- ITA Leonardo Casadei

    3- ITA Lorenzo Fino

    Minimoto Junior B

    1- ITA Edoardo Savino

    2- ITA Andrea Turrisi

    3- ITA Martin Alberto Galiuto

    Minimoto Junior C

    1- SMR Gabriel Tesini

    2- ITA Alessandro Davide Aguilar Carballo

    (Foto Credit/Printh24)

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    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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