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    MACCHINE GIGANTI, UN MONDO A PARTE

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    L’uomo può veramente costruire di tutto. Obiettivo performance per colossi d’acciaio, macchinari giganteschi che servono per opere uniche

    Per noi la PERFORMANCE è una missione: come molti di voi hanno compreso, la performance non è solo la potenza assoluta di una vettura o di una moto ma un’idea ambiziosa, un obiettivo da raggiungere alle cui spalle ci sono persone e idee anche bizzarre.

    Così, quando ho scovato queste “11 meraviglie della tecnologia” ho deciso di parlarne sulle nostre pagine. Cosa inconsueta certo (ma divertente), anche se ritengo che possa essere interessante saperne di più. Non si possono ignorare, un po’ per le loro dimensioni, un po’ perché sarebbe…impossibile!

    Si parte dalla macchina più piccola ma che vanta ben 1150 Cv fino alla più lunga con i suoi 27 km (si avete letto bene). Alcune di queste “super macchine” poi, le conosciamo perché sono entrate nel mondo del cinema.

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    Come, ad esempio, all’interno dei film The Hunger Games e Trasformer. Quindi prendetevi cinque minuti di pausa da auto e moto e guardate questi veicoli da Guinnes dei Primati.

    Iniziamo dall’ultima posizione la n.11

    Questa è la macchina più piccola ma più potente: il suo nome è Superdozer D575A-3SD, realizzata dal Gruppo giapponese Komatsu Ltd. Pesa 152 tonnellate, lunga 11 metri, largo 7 ed alto 5 metri. Ed è lui il più potente bulldozer del mondo.

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    Posizione n.10: Le Tourneau L-2350

    Oggi si chiama P&H L.2350 ma prima si chiamava Le Tourneau L-2350. Prodotto da Le Tourneau Inc. è stato poi ripreso nel 2011 dall’altro colosso costruttore di macchine edili Komatsu. È lei la pala caricatrice più grande del mondo: pensate, è lunga 19,87 metri e larga 6,67 metri mente la sua altezza è di 6,71 metri. È equipaggiata con super motore diesel da 2300 Cv e può lavorare con una capacità di carico benda di 40,52 metri cubi!

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    Posizione n. 9: il BelAZ 75710, il gigante dei dumper

    Lui è un gigante per davvero: un damper unico al mondo. Prodotto dal colosso bielorusso BelAz, è il più pesante e più lungo damper della terra. Ma le sue dimensioni sono ancor più impressionanti con 20,6 metri di lunghezza, una larghezza di quasi 10 metri e ben 8,16 metri di altezza. La sua massa totale in movimento è di 810 tonnellate su 8 ruote alte 4 metri. E sapete ogni ruota quanto pesa? Pesa 5,3 tonnellate!

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    Posizione n. 8: il Crawler Transporter

    Questo è il più grande veicolo della terra con motore unico: si compone di due veicoli cingolati ed è ovviamente utilizzato per il trasporto dei razzi vettori. Un “furgone” da 14 milioni di dollari, sviluppato e prodotto da Marion Power Shovel Company e Rockwell International. Hans e Frans, i nomi dei due cingolati utilizzati dalla NASA, sono sempre gli stessi dal 1965. Lo si è visto anche in tv e cinema nel film Apollo 11, Transformer e Dark oh Moon.

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    Posizione n. 7: il mega aereo Antonow AN-225

    Sigla breve ma il “Mrjia” è un super aereo da carico dotato di sei motori. È stato costruito da O.K. Antonow al tempo dell’Unione Sovietica. È senza dubbio il più grande aereo fa carico del mondo che vanta moltissimi record in tal senso. Basti pensare che è lungo 85 metri ed alto 20 con apertura alare di 88 metri. Il peso è da record con le sue 285 tonnellate. Può decollare con carico massimo di 600 tonnellate.

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    Posizione n. 6: la stazione spaziale ISS

    Rimaniamo in volo sospesi. La Stazione Spaziale Internazionale ISS è tra le macchine più grande del mondo, ovvero il più grande oggetto artificiale in orbita terrestre. Nasce dalla stretta collaborazione tra la statunitense NASA, la russa Roskosmos l’europea ESA, la canadese CSA e la giapponese JAXA. È lunga 98 metri ed è profonda quasi 30 metri con apertura alare di 109 metri. Tra i suoi dati, la durata del periodo orbitale pari a soli 92 minuti.

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    Posizione n. 5: Big Bertha

    Prende il suo nome da quello del primo Sindaco di Seattle, Bertha Ethel Knight Landes. È stato ideato dalla giapponese Hitachi Zosen Sakai Work. Questa super-fresa da tunnel, è lunga 99 metri ed ha un diametro di foratura di 17,4 metri ed un peso di ben 70 tonnellate. Riesce a forare 10 metri di roccia e pietra al giorno e, grazie alle sue performance, possono essere scavati più corsie, anche una vicina all’altra.

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    Posizione n. 4: Bagger 288, l’escavatore più grande del mondo

    Stupisce alla grande questo escavatore bagger 288: prodotto dalla tedesca ThyssenKrupp, è il veicolo terrestre più grande del mondo. Costruito nel 1978 per l’ex società di estrazione della Lignite e fornitura energia Rheinbraun, oggi appartenente alla RWE Power AG., è senza ombra di dubbio l’escavatore più immenso mai realizzato. Pensate che è lungo 240 metri, alto 96 ed il suo peso può arrivare fino a 13.000 tonnellate. Un best seller tra i cingolati del nostro pianeta! Lo abbiamo visto nel film Ghost Rider ed The Hunger Game – La Ragazza del Fuoco.

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    Il podio con la Posizione n. 3: il più grande impianto galleggiante del mondo

    È davvero il più gigantesco impianto galleggiante del mondo dedicato all’estrazione per liquefazione, stoccaggio e trasporto del gas naturale. Si chiama Prelude FLNG e viene utilizzato dalla Royal Dutch Shell. 260.000 tonnellate di acciaio per la sua realizzazione, 488 metri di lunghezza e 74 di larghezza. Un paragone? Tre volte il peso del Golden Gate Bridge!

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    Posizione n. 2: F60, il ponte trasportatore, macchina mobile più grande al mondo

    Siamo quasi al vincitore, non prima di citare l’F60 al secondo posto. Si tratta del ponte trasportatore F60 ed è quindi la macchina mobile più grande al mondo. F60, tanto per capirci, è lungo 500 metri, una sorta di Torre Eiffel orizzontale! Il suo scopo è il trasporto della copertura sopra i giacimenti di carbone. È larga 200 metri ed alta 80 e pesa circa 11.000 tonnellate.

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    Primo posto! L’acceleratore di particelle LARGE HADRON COLLIDER

    Indiscusso numero 1 è l’acceleratore di particelle (“Large Hadron Collider”). Rimane attualmente il più grande e potente acceleratore di particelle del mondo, utilizzato al Centro europeo di ricerca nucleare del CERN, nella regione di confine tra Svizzera e Francia, vicino a Ginevra. La sua profondità è di circa 100 m.  Nell’acceleratore di particelle, queste ultime, con energie inimmaginabili, vengono portate in collisione tra loro per poi analizzare i sottoprodotti. Queste collisioni forniscono molte indicazioni sulla struttura del mondo subatomico e sulle leggi della natura che lo governano, contribuendo in questo modo a rispondere alle domande chiavi della fisica delle particelle.

    Questa struttura ha bisogno di spazio: il fornice del tunnel dell’acceleratore ha un diametro di 3,80 m e una circonferenza di 27 km. Il suo più grande successo fino ad oggi è stata la rilevazione sperimentale della particella del bosone di Higgs.

    (fonte e credit Surplex)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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