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    PROVA: BMW F 800 GT

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    La BMW F800GT nasce per estendere l’orizzonte del viaggio da un lato, rendendolo dinamicamente intrigante dall’altro… Moto “matura”, la media touring BMW piace per il motore più potente ed una ciclistica molto a punto anche sul medio/veloce…

    L’età della ragione ha varie sfaccettature che, spesso, si trasformano in azioni semplici che nascondono una precisa ricerca di “emozioni mature”. Ne parlavo con un amico ex pilota, instancabile rider quotidiano che certo non ha mai accantonato la voglia di guidare e divertirsi in sella e che oggi percepisce quella maturità motociclistica come un traguardo personale fatto di ragione oltre che di responsabilità individuale…

    Lui in moto va forte e certo, se si impegna, è in grado di “cambiare passo” e dare filo da torcere a molti giovani ed avvelenati rider quando si esce insieme su strada (lui guida una vecchietta BMW K100), anche se questo “sport” è ormai quasi impossibile quanto pericoloso oltre che poco comune a causa di strade disastrate, aumento del traffico ed un “effetto distrazione” che sembra aver contagiato molte persone (anche la crisi ha il suo effetto domino sui pensieri) sulle due e quattro ruote.

    Piace perché più dinamica…

    Maturità però non significa “allentare la presa” sulla propria passione ma seguirla in modo prospettico più ampio… Questo accade anche in campo moto, circa i modelli dove cade l’occhio che, guarda caso, sono perfettamente attinenti al “momento personale” ed la fatto di cambiare passo anche nella propria voglia di moto.

    E’ il caso ha voluto che il mio amico curioso, abbia guardato con occhio attento e infiammabile la nuova BMW F800GT, moto che “completa” la serie Touring BMW insieme alla sorella ST, due medie molto interessanti non solo per il modello, ma, soprattutto, per le capacità dinamiche che si riflettono sul piacere di guidare. Piacere di guidare che è merito delle carte vincenti della GT, tra cui i 5 Cv in più rispetto ala ST, un design decisamente più aggressivo/sportivo, il miglioramento del confort globale ed i pacchetti elettronici ABS, ASC ed ESA opzionali, completamento del tema Touring a 360°.

    Dalla forma lo stile BMW per un pubblico “sempreverde”…

    Lo stile è realmente adulto e parte integrante della F800GT, forme dinamiche che si esprimono a partire dalla carenatura integrale e dal particolare plexiglass del cupolino, ora più aerodinamico e protettivo che “avvolge” il rider nel viaggio; piace la zona centrale della carena, tagliata nell’area di mezzeria tra (finto) serbatoio e telaio per poi aprirsi verso il basso, cambiando poi colore (nero) dando così un’impronta dinamica al design anteriore, grazie anche al parafango a filo che mostra una zona di deviazione del flusso aerodinamico proprio vicino alla forcella.

    La parte centrale del telaio rimane a vista mentre spicca il “finto” serbatoio che, in realtà nasconde l’area di aspirazione del motore mentre quello vero si trova nella zona centrale, sotto la sella.

    Più capacità di carico, triangolo seduta ottimizzato

    E poi, visto che di turismo si parla, la F800GT è stata migliorata anche nella sua capacità di carico, aumentata di ben 11 kg grazie al nuovo disegno del telaietto posteriore e dei supporti delle pedane passeggero. Parlando di comfort invece, scopriamo il nuovo manubrio in alluminio, alzato di 20 mm e perfettamente isolato da fastidiose vibrazioni, secondo solo alle diverse quote delle pedane, spostate ed abbassate di 10 mm, a favore di un angolo delle ginocchia più favorevole sulle lunghe distanza, anche in funzione della sella con seduta allungata, quest’ultima disponibile in varie altezze.

    Motore più grintoso per una guida divertente ed inaspettata…

    Lo schema del propulsore della serie F si basa sul bicilindrico in linea fronte marcia da 793 cc, caratterizzato da un innovativo sistema di compensazione delle masse grazie ad una biella oscillante, soluzione unica ed esclusiva made in BMW. Ma la F800GT ha fatto qualche passo in avanti se parliamo di potenza massima, che ora raggiunge 90 Cv a 8000 giri, quindi ben 5 Cv in più rispetto alla ST e che è anche disponibile nella versione 35 kW da 48 Cv per i neopatentati.

    Nuova anche la parte terminale dello scarico, ripreso dalla Roadster F800R dotato però di nuova lamiera di protezione caviglia per il passeggero mentre, in ottica opzionale, si può montare lo scarico Akrapovic slip-on più leggero di quasi 2 kg.  Questo incremento prestazionale è naturalmente abbinato alla trasmissione finale a cinghia ed al cambio a sei marce. Altre plus del motore BMW sono il doppio albero a camme in testa DOHC con bilancieri a dito, il rapporto di compressione di 12:1, l’iniezione elettronica BMS-K con corpo farfalla da 46 mm ed il sistema ASC (Automatic Stability Control) disattivabile.

    Il vero lavoro innovativo è però sulla ciclistica…

    Molti e mirati gli interventi sulla ciclistica della F800GT, questo per aumentare comfort ed attitudine al turismo. Così il forcellone della GT è stato allungato di 50 mm (migliore trazione e stabilità di guida) mentre è stata di poco ridotta l’escursione posteriore, che passa ora a 125 mm grazie ad una molla accorciata di 15 mm, un modo anche per abbassare il piano sella da 840 a 800 mm. Il precarico della molla può essere regolato velocemente grazie al volantino ergonomico.

    Un passo avanti sarebbe l’ ESA BMW di serie per la F800GT…

    Davanti c’è la classica forcella telescopica da 43 mm che vanta 125 mm di escursione mentre l’interasse ed avancorsa sono rispettivamente a quota 1514 mm e 94,5 mm; le ruote fucinate sono ora più leggere ma invariate nelle dimensioni delle coperture. Il sistema ESA infine, è (purtroppo) solo opzionale, anche questa innovazione e novità per una “touring media” e si possono selezionare ben tre “aree di lavoro” con Comfort, Normal e Sport.

    Sottolineo purtroppo perché, a mio avviso, questo utilissimo sistema dovrebbe essere di serie sulla GT, proprio per la sua caratura turistica a 360° della GT che di fatto la pone su un livello alto nel panorama della sua apprezzata categoria… Per l’impianto frenante, oltre all’ABS di ultima generazione, troviamo un doppio disco anteriore da 320 mm ed un single posteriore da 265 mm.

    Come va: comoda, ideale per fare un sacco di strada…

    Proprio così: la F800GT nasce per questo scopo, ovvero “accompagnare” l’utente sui percorsi stradali più avvincenti, ricchi di curve o, più semplicemente, per viverla in ambito urbano tra il caos del traffico cittadino e gli spostamenti in tangenziale da un capo all’altro della città.

    La seduta è comoda, la sella ampia e morbida oltre che spaziosa, il triangolo ergonomico è realmente ideale (ottimale la presa sul manubrio e la sua giusta larghezza per il massimo controllo della moto), grazie al manubrio rialzato e alle ginocchia ben “incastrate” sul finto serbatoio e le pedane che ora sono collocate più in basso e quindi rendono confortevole lo stare in sella, anche per parecchi chilometri.

    Comoda protettiva per due, nasce per il piacere di condividere…

    Ecco, questo è un altro, prezioso elemento della F800GT, la possibilità di percorrere tanta strada nel massimo comfort a bordo, grazie anche alla eccellente fluidità del motore che mostra dolcezza ma anche denti affilati se si decide di cambiare passo infilandosi velocemente nel misto/veloce. Piace il livello di protezione per pilota e passeggero (solo le pedane posteriori sembrano un pelino alte) offerto dal plexiglass rialzato e soddisfa la capienza delle borse da viaggio che non interferiscono mai (sono nel salire in moto) se parliamo della vita di bordo dell’eventuale passeggero.

    Motore dolce e reattivo già a 2000 giri, poi tanta accelerazione…

    Con i 5 Cv in più – che sembrano pochi sulla carta – la GT diventa più aggressiva e “pronta” alla minima sollecitazione del comando gas. Il bicilindrico BMW ha fama di grande macinatore di chilometri, di una grande fluidità e coppia e notevole brio sopra i 5000 giri; tutto mantenuto anche sulla GT che però appare più piena “sotto” di quanto lo sia la ST, nel senso che la cavalleria è ora distribuita più verso l’area dei medi soprattutto con un eccellente “risoluzione” a partire da 3000 giri indicati.

    Poi a 4000 giri il gradiente di tiro aumenta si, ma in modo progressivo fino alla soglia dei 5000 giri per poi, attorno ai 5800 giri indicati, avvertire una spinta più robusta che porta verso la soglia massima degli 8000 giri. Silenzioso e “delicato” nell’erogare la potenza, questo motore si trova in perfetto sincronismo con la ciclistica, molto a punto per vari scenari di guida.

    Coppia che aiuta nelle curve, cambio un po’ duro se si cambia sottocoppia…

    La cosa che piace è la “disponibilità” ai bassi regimi, nel senso che il valore di coppia è molto elevato in rapporto ai giri motore, quindi ciò significa usare poco il cambio e guidare in scioltezza, specie quando la strada si arricchisce di curve medio/veloci, dove basta spalancare il gas  – con nemmeno troppa decisione – per essere “trascinati” con grande brio fuori dalla curva.

    Ottima la trazione ed il comportamento della frizione mentre il cambio “accetta” cambi marcia decisi ed al regime giusto, al contrario (almeno sulla moto del nostro test) sembra puntare leggermente, specie nella ricerca del folle… Il bicilindrico BMW infine, sorprende anche per i suoi consumi bassissimi ad andatura media, per l’elevata pulizia dell’erogazione, ma anche per la sua spinta corposa, dalla quarta marcia in su.

    Ciclistica a punto, bellissima da guidare ovunque…

    La F800GT, grazie anche alla sella più bassa, “ingloba” meglio il pilota al suo “interno” e questo infonde una maggior sensazione di controllo della moto; protettiva e veloce, la GT possiede una natura “globale” che invita quindi ad un utilizzo ampio e divertente… La particolare geometria del telaio, invita ad una guida spedita e dolce, merito di sospensioni a punto e di una grande sensazione di stabilità a qualsiasi andatura. Piace l’avantreno, sicuro e ben poggiato sull’asfalto che invita a forzare gli ingressi, grazie anche ad un valore di avancorsa leggermente chiuso che rende la F800GT agile e pronta a voltare.

    Sempre stabile, si piega forte molto neutra…

    Molto stabile a centro curva, invita a poggiarsi di brutto sulle coperture, quindi l’angolo di piega cresce senza accenni di perdite di aderenza ne davanti ne dietro; merito anche del motore che, seppur abbastanza potente, vanta un’erogazione dolce, mai cattiva ma, al contrario progressiva.

    Molto neutra, detiene un’ottima trazione che è poi merito anche della trasmissione a cinghia priva di on/off nella fase di tiro del motore, quindi il pilota può sempre contare su un preciso controllo della moto, senza mai variazioni di carico. Ed a tale proposito, da notare l’ottimo bilanciamento dei pesi sulla F800GT, in porzione merito della sistemazione del serbatoio carburante che centralizza le masse e rende neutra la moto.

    Frenata potente, ABS poco invasivo ed ottimo lavoro delle sospensioni

    Anche in frenata, peraltro potente e molto modulabile, i trasferimenti di carico sono minimi ed il posteriore non “spinge” troppo sul davanti, lasciandolo libero di inserirsi in curva. Molto bella da guidare, questa F800GT, si apprezza ancor più nei cambi direzione, dove accenna velleità quasi sportive, così come il destra/sinistra veloce è sempre facile con il minimo sforzo sul manubrio.

    In tal senso è ottimo il lavoro delle sospensioni (la forcella è ottima su pavè e “corrugato”): la forcella assorbe bene tutto nella prima fase di corsa e, la diminuzione della corsa posteriore, ha aumentato decisamente la stabilità sul veloce quanto sullo stretto mentre il mono posteriore lavora alla grande, specie nelle curve veloci in grande appoggio e questo anche a moto molto inclinata.

    E se il rider decide di cambiare passo, beh, la F800GT sta al gioco, scoprendo la sua natura dinamica che sorprende per controllo e velocità di esecuzione delle manovre in sella; alla fine, puoi guidarla quasi come una sportiva, merito di quel lato GT insito nel DNA della media Touring BMW. Ed a proposito del mio amico, beh, dopo averla provata, sta facendo un pensierino concreto su quale sarà la sua prossima moto… To be continued!

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    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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