Una moto dallo stile retrò dove tutto è lasciato al solo piacere di guidare ed alle sensazioni. Mash Five Hundred significa un salto nel passato con uno stile unico. E’ distribuita in Italia da Fantic Motor…
Sotto l’impulso delle prestazioni, spesso ci muoviamo troppo di corsa, perdendoci un’infinità di cose da vedere, da scoprire, da assaporare. E la performance ancor più spesso, ci lega con un filo sottile alle immagini che passano frettolose davanti alla visiera del casco, ai paesaggi che cambiamo senza che ce ne rendiamo conto. Vince l’adrenalina assoluta, vince quel desiderio di competizione innato, vince una tecnologia che, ancor più spesso, ci spinge verso confini impensabili fin’ora…

Queste sono le due ruote oggi, è un fatto tangibile e che si può toccare, vedere, sentire nell’attuale produzione che spazia dalle Naked, alle Supersportive e che adesso ha toccato pure la nicchia On/Off; è un fatto che, andare in moto, diventa sempre più una “corsa individuale con la tecnologia“, quella che ci parla attraverso le lettere maiuscole delle sigle.

Quasi un’esperienza del tutto nuova…
Tutto questo ha un senso ma, riscoprire l’essenza reale della moto, credetemi, è un’esperienza “nuova” ed innovativa sotto certi aspetti… Quindi nessuna sigla da decifrare, nessun controllo elettronico, nessun mapping da scoprire, ma solo l’essenza di un’esperienza atavica che risale ad una vita fa; piace quel gusto che si riassapora lentamente, mai “piatto” ma, piuttosto, vivo, reale e tutto da gustare, proprio come guidare questa Mash Five Hundred, una piccola grande vintage se vogliamo ma, soprattutto, il piacere della rivisitazione di sensazioni lontane che però sono la base, la storia della passione per tutti noi… Qual’è l’XFactor della Mash? Certamente il prezzo (4.790,00 € f.f.), visto che costa poco ed il rapporto qualità/prezzo è realmente ottimo.

Due Aziende un obiettivo: riscoprire il fascino del retrò
Per capire il senso delle moto Mash dobbiamo per un attimo avventurarci nel passato: tutto nasce in Francia, Paese sensibile al retrò un po’ su tutte le direzioni, dove SIMA rappresenta un colosso ma soprattutto un marchio, che nasce dalla sfrenata passione per le due ruote dei coniugi Seurat.
L’Azienda francese, con sede a Beaune Cedex, prende vita nel 1976 quale importatore di motocicli ed accessori di più marchi, tra cui quello Mash. D’altra parte la passione per le moto è una tradizione in casa Seurat, tanto che – manco a dirlo – Marcel è l’ideatore del concetto Super Motard (non lo sapevate vero?) mentre sua moglie Jeanine, è stata la prima donna in Francia a possedere la patente… Nel 2006 poi, Frédéric Fourgeaud e Dominique Delsart hanno continuato l’importazione e la distribuzione dei 9 marchi (SIMA è oggi una struttura con un fatturato di 31 milioni di €) attraverso una rete di oltre 300 rivenditori sul territorio francese.
Il guizzo italiano sposa il concetto delle moto Mash
Però, in tutto questo, c’è il guizzo made in Italy: si perche il marchio Mash in Italia è distribuito in esclusiva da Fantic Motor ed è questo l’altro valore aggiunto della storia… Fantic la conosciamo tutti, è un pezzo essenziale della nostra vita motociclistica, un’avventura iniziata nel 1968 con il mitico Caballero, un’icona offroad che tutti ricordiamo.

A Pietro Secco, dell’Ufficio Marketing Fantic Motor, chiediamo quindi: Come mai l’idea di importare il marchio Mash in Italia? “Ci ha conquistato la sua linea classica, da “vera” moto. Questo gusto e amore per il passato, il vintage, rispecchia un trend estetico non solo diffuso nel mondo moto. Ci abbiamo letto delle grandi potenzialità. La gente è tornata a riscoprire l’essenza vera delle cose, non cerca linee estetiche improponibili o performance tecniche che non avrà mai modo di misurare su strada…”.
E’ chiaro quindi che, l’intera gamma Mash, rappresenta da sola un pezzo vintage che esplora concetti nuovi, con la complicità di un design accattivante legato a prestazioni “classiche” e consumi davvero irrisori oltre al fatto che al semaforo tutti guardano curiosi e gli leggi negli occhi la domanda se questa moto è un’opera artigianale oppure è una moto del tutto nuova…

La Mash Five Hundred
Nel suo design retrò c’è tutto quello che serve per piacere. Sorprende il design, che rispetta alla perfezione lo stile del passato, quindi quasi zero plastica in vista (materiale usato solo per i catarifrangenti sugli steli e gli indicatori di direzione) ma solo purissimo metallo, di quello che brilla al sole e che ci porta indietro nel tempo. I punti di forza di questo modello sono molti e, tra questi, si nota poco, quasi per niente, quella goccia di tecnologia moderna che troviamo sull’impianto frenante anteriore, caratterizzato dal disco ma, soprattutto dalla pinza a due pistoncini di stile attuale anche se ben celato dal resto.

Il rispetto delle stile Vintage e Retrò…
Spicca il parafango in cromato metallo che poggia sulla ruota anteriore, gli steli dell’esile forcella, classica al 100% e vestita da nostalgici soffietti in gomma, così come piace il proiettore anteriore di forma tonda con tanto di involucro cromato, la strumentazione essenziale (bellissima la rotellina per azzerare il tachimetro parziale), che però rispecchia la logica del retrò – quindi niente display – oltre al manubrio a “fontana”.

Molto elegante e ben lavorato il serbatoio del carburante – da ben 13 litri – con il bel logo Mash ma, soprattutto, la modanatura/appoggio lavorata in gomma su cui stringere l’interno delle ginocchia oltre all’immensa e comodissima sella biposto, tutta su un unico piano, che spicca per la lavorazione e la bontà delle cuciture, con tanto di bretella centrale. Non manca infine un solido e metallico portapacchi con maniglia per il passeggero.

Telaio e Motore: simbiosi ed intesa perfetta…
La ciclistica della Mash Five Hundred è letteralmente basic se vogliamo: poca tecnologia o materiali superleggeri ma la “piacevole e rudimentale essenza della moto“. Quindi il telaio è un doppia culla sdoppiata (con fazzoletti di rinforzo saldati nella zona del cannotto) sotto al motore, quote “leggere” con una lunghezza di 2130 mm ed un’altezza sella di 780 mm, il che significa adatta a tutte, proprio tutte, le taglie…

Leggera, tamburo posteriore, ruota anteriore da 1