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    PROVA: NUOVA CEED T-GDi 1.4 140 CV

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    Ne ha fatta di strada KIA CEED, ora arrivata alla sua terza generazione ed oggi è decisamente più sportiva e concreta. Ho provato la versione equipaggiata con il nuovo motore 1.4 TDG-i da 140 accoppiato al cambio automatico DTC

    Il suo design atletico mostra tutta la grinta e la determinazione KIA se parliamo di farsi spazio all’interno dell’affollato segmento C, porzione importante del mercato auto, soprattutto se parliamo di raffinatezza della tecnologia con cui vengono progettate le auto del segmento stesso.

    Una grande storia di successo

    KIA Ceed versione uno nasceva nel 2006 negli stabilimenti di Zilina (Cecoslovacchia) ed il suo percorso è sempre stato ambizioso, al punto che, da quella annata, ne sono state costruite una cifra impressionante che sfiora l’1,28 milioni di unità. Poi arrivò la “generazione due” nel 2012 con ben 640.000 unità vendute ed oggi siamo giunti alla terza generazione CEED, la vettura delle sorprese.

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    Quindi da cee’d a CEED (Community of Europe with European Design) il passo, anzi il cambio modalità, è stato davvero breve: “La nuova generazione offre un design contemporaneo e riconoscibile, oltre a tecnologie avanzate per migliorare comfort, praticità e sicurezza. Le nuove motorizzazioni e lo schema delle sospensioni più sofisticato renderanno più piacevole e coinvolgente anche l’esperienza di guida. CEED – spiega l’Amministratore Delegato di KIA Motors Company Italy – sarà una delle auto più innovative del segmento C“.

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    CEED nasce sulla piattaforma K2

    Progettata nel Centro Stile di Francoforte, il suo design si “avvicina” molto al concetto sportivo Stinger, quindi nuove proporzioni, design accattivante, motorizzazioni potenti e schemi telaio decisamente innovativi. Linee rette e molto decise, stravolgono i canoni del passato, oggi caratterizzato da linee più tondeggianti; cambia il frontale con una griglia più ampia e nuove prese d’aria ed arrivano le luci LED, mentre, la vista laterale della CEED, si presenta più netto e tagliente specie nella zona del cofano motore così come la linea di cintura vanta oggi un profilo più orizzontale grazie pure ai montanti a “C” ed ai vetri dal design a mezzaluna.

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    Più spazio e maggiore abitabilità, posizione di guida più bassa

    Nuova CEED 5 porte, “poggia” e prende vita dalla piattaforma K2 by Kia: cresce di 20 mm in larghezza e l’altezza è più bassa di 23 mm, fattore che la rende ben più dinamica ed aggressiva; le quote del passo sono invece invariate a 2650 mm mentre variano le quote degli sbalzi, di cui quello anteriore scende di 20 mm e quello posteriore di 20 mm, fattore che ha permesso un incremento dell’abitabilità globale di CEED, compreso il volume del bagagliaio (395 litri, quindi 15 litri in più) e l’aumento dello spazio per i passeggeri dietro (maggiore spazio per le spalle pari a 34 mm) ed una posizione di guida più bassa (-16 mm) e quindi maggior spazio in altezza per chi guida.

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    Se cambia fuori…cambia anche dentro

    Bella ed accattivante anche in abitacolo nuova CEED: colpiscono la raffinatezza dei materiali, molto più curati, l’andamento orizzontale della plancia, cockpit a due zone sovrapposte con l’area superiore caratterizzata dai sistemi infotainment con schermo da 8” e quella inferiore legata all’utilizzo della climatizzazione vettura e sistemi audio; l’ambiente soft touch regala piacevoli sensazioni al tatto a cui si aggiungono parti cromate e rivestimenti sedili o in tessuto o misto pelle.

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    Un telaio che nasce sulla base delle esigenze di guida europee

    Più dinamica e piacevole da guidare, la terza generazione CEED vanta nuove sospensioni, differenti setting per le molle ed uno sterzo più sportivo e preciso che assicura maggiore reattività specie sui tratti misti; le molle davanti hanno un “K” più rigido di ben il 40% ma la rigidità della barra stabilizzatrice è stata ridotta del 20%, così come le sospensioni anteriori hanno un differente sistema di smorzamento al fine di “diluire” anche le vibrazioni più acute.

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    I lunghi test NVH sui livelli di insonorizzazione di motore, vibrazioni e comfort, hanno permesso di raggiungere una nuova sensazioni di isolamento dall’esterno, elemento che aumenta il livello globale di comfort di nuova CEED e che ha visto un utilizzo massiccio di isolanti nelle zone di cruscotto, passaruota e pianale. E ci sono pure nuove guarnizioni per porte e parabrezza.

    In virtù di tutto ciò, le molle posteriori sono più morbide del 10% a vantaggio del comfort sulle gibbosità ed anche in virtù della più ridotta altezza da terra del telaio; dietro che una nuova barra stabilizzatrice. Infine, grazie all’aggiunta di una traversa posteriore e rinforzi aggiuntivi, sono state abbattute le vibrazioni generate dal retrotreno

    Tornando allo sterzo, questo è ora più diretto del 17% (ratio 12,7:1). Ma, l’aggressività del telaio di CEED può essere “amplificata” grazie ai cerchi da 17” in luogo dei 16” std ma rimangono “vigili” tutti i sistemi elettronici di assistenza tra cui ESC, VSM (di serie) ed il Torque Vectoring by Braking.

    Nuovi motori e diesel più “cattivo”

    La lista è lunga e KIA ha lavorato anche qui moltissimo per “abbinare” perfettamente i motori alla diversa “dinamica vettura”. C’è quindi un aggiornato motore tre cilindri 1.0 turbo T-GDi da 120 Cv, caratterizzato da coppia di 172 Nm, un nuovo 4 cilindri 1.4 T-GDi da 140 Cv – che sostituisce il 1600 cc GDI – e che incrementa del 4% la potenza rispetto al vecchio GDI.

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    Coppia motore più ampia sul nuovo T-GDi

    Sul 1.4 T-GDi lavora una turbina che assicura un range di coppia molto più ampio pari a 242 Nm tra 1500 e 3200 giri. Ovviamente le trasmissioni sono disponibili con cambio manuale a sei marce ed il “nostro” cambio automatico DTC a sette rapporti.

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    Per i diesel c’è il nuovo 1.6 CRDi EURO 6d, il più ecologico mai costruito da KIA e che è ora disponibile su due livelli di potenza da 115 e 136 Cv con coppia di 280 Nm. Infine, il sistema Drive Mode Select consente di adattare i mode di guida scegliendo tra Normal e Sport, che agiscono su sterzo e performance motore.

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    COME VA: una CEED decisamente consistente

    Entrando in abitacolo, fin da subito, colpiscono la posizione di guida ben più “interna” e bassa, un cockpit completo ed intuitivo, sedute anteriori molto avvolgenti che si abbinano perfettamente al posto di guida, studiato per entrare rapidamente in contatto con il nuovo mondo CEED.

    Una CEED più “chiusa” all’interno abitacolo

    La sensazione è di una vettura più “chiusa” al suo interno e quindi dal taglio sportivo e dinamico, cosa che piacerà molto agli utenti più esigenti, quelli più esigenti in termini di guida e dinamica vettura. Sì, perché, new CEED, è oggi più tagliente, iniziando dal setting delle sospensioni, dal telaio con baricentro più basso che rende la vettura molto più neutra e stabile anche quando si “cambia passo” tra le curve.

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    Gran lavoro sulle sospensioni by KIA

    Ed a proposito di dinamica, sorprende quanto sia stato fruttuoso il lavoro finale fatto sul setting delle sospensioni, così come quello sulle molle oltre che sulle barre stabilizzatrici; CEED è agile tra le curve ed ha una risposta secca e precisa sullo sterzo oltre al fatto che è realmente incollata a terra.

    Stabile e precisa in curva questa CEED

    Mi è piaciuta la sua compattezza globale in ingresso curva, dove il rollio è quasi inesistente e puoi mettere le ruote anteriori dove vuoi, senza avvertire sottosterzo o incertezze nella tenuta laterale. Sorprende la linearità di funzionamento delle sospensioni che, se in città risultano un pelino appuntite sulle “minime”, su extraurbano guidato regalano piacevoli sensazioni di guida e stabilità soprattutto.

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    Motore potente in Mode SPORT, manca un po’ di potenza in allungo

    L’abbassamento della vettura verso il suolo poi, la rende incollata all’asfalto, anche se si esagera accelerando in fretta in uscita di curva; buono il lavoro del differenziale, molto equilibrato nel bilanciare l’esuberanza (specie ai medi regimi) dei 140 Cv disponibili così come mi è piaciuto questo cambio automatico DTC, che funziona bene grazie ad una cambiata veloce e silenziosa e che quindi offre una buona omogeneità di funzionamento globale motore/cambio.

    CEED è dinamica e reattiva anche nelle “esse” veloci, grazie all’ottimo sterzo, sempre progressivo (Mode NORMAL) ma che diventa più incisivo e “secco in Mode SPORT; e poi c’è il nuovo motore T-GDi, potente, ricco di coppia, decisamente omogeneo e tonico, specie tra 1500 e 3500 giri. Questo turbo spinge non troppo forte sulle marce basse, dove c’è spinta fluida comunque, ma, il meglio della sovralimentazione la si scopre tra 3500 e 5000 giri, range che, specie sull’area alta della rapportatura, rende la guida molto accattivante e ricca di trazione, coppia ed un certo gradiente di “schiena”.

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    Questo motore vibra nulla, consuma meno ma ha grinta da vendere se si seleziona il Mode SPORT, con “acuti” di potenza specie sulla fascia di spinta tra 2500 e la zona del limitatore. Forse, a mio avviso, manca un pelino di allungo in più ma la ripresa è realmente molto buona e consistente sia tra i medi e gli alti regimi che, soprattutto, tra bassi e medi regimi.

    Molto potente in incisiva la frenata, sempre molto modulabile e “coerente” con il “senso CEED”, ovvero una vettura quasi sportiva ma decisamente comoda e spaziosa. Due piccoli appunti: il primo è che le sedute anteriori dopo parecchie ore di guida, affaticano la schiena, specie sul tratto lombare, il secondo è la non ottimale visibilità posteriore in caso di manovra, visto che il montante posteriore è molto “importante” e questo toglie un po’ di visibilità.

    (Foto LEONARDO DI GIACOBBE)

     

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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