Prova estrema per l’ imponente Renault Alaskan: la forza del pick-up francese e l’ecosostenibilità della SEKKEI in un mix tra potenza e Green. Quando la sostenibilità incontra la forza, nascono contenuti per un futuro pulito…
È un percorso lungo ed anche complesso. spesso impervio, pieno di insidie, dove le difficoltà sono all’ordine del secondo e questo perché, se si vuole raggiungere un obiettivo, va utilizzata qualsiasi strategia per non fermarsi. Collegandomi a questo discorso mi viene da pensare al tema della sostenibilità, argomentazione cara a tutte le persone sensibili, perché è un tracciato ambizioso e non facile da raggiungere.
Da un lato quindi c’è la potenza, la forza del pensiero, dall’altro invece c’è chi lavora sodo per conquistare questo obiettivo, non “leggero” da difficoltà quotidiane. Ecco perché Renault Alaskan e SEKKEI, sono in qualche modo legate da quel filo sottile che si chiama la forza dell’ecosostenibilità, dove la potenza delle idee è rappresentata idealmente dal nuovo pick-up Renault mentre l’operatività concreta è espressa da tutta la vitalità di SEKKEI, una piccola grande Aziende che realizza oggetti quali ad esempio sedie, divani, tavoli – tanto per citarne alcuni – in un materiale altamente riciclabile ed ECO quale è il cartone.
VIDEO: INTERVISTA A MATTEO GIOVANNONE/AD SEKKEI
Due forze diverse, stesso obiettivo: la sostenibilità
Due tipologie di forza, due filosofie per un obiettivo comune quindi, che si esprime attraverso l’amore per quel mondo più pulito a cui tutti auspichiamo. E non è impresa da poco né pianificata al dettaglio… Le nostre frontiere non sono per niente prestabilite – ci spiega Matteo Giovannone AD SEKKEI – ci muoveremo in futuro nella direzione che i nostri clienti ci indicheranno, per incontrare sempre i nostri concetti di Eleganza, Comodità e Sostenibilità.
Anche Renault, dal proprio punto di vista, mette forza e concretezza sul piano della mobilità sostenibile (Renault è anche impegnata nella Formula E), dov’è particolarmente impegnata da sempre; ma, questa volta, parliamo della muscolosità che ci vuole per raggiungerla, investimenti umani e di ricerca che porteranno sempre più verso veicoli ad emissioni zero. E parlando di forza e muscolatura (doti che servono per raggiungere questi obiettivi) il pick-up Alaskan non passa certo inosservato…
Un progetto che parla di forza: Alaskan mostra subito i suoi muscoli…
Di fatto è un pick-up imponente, forte e proteico: un compagno di viaggio che ho messo sotto pressione in fuoristrada come vedrete e senza risparmiargli ostacoli, mulattiere tostissime, fango, guadi ed un offroad incredibilmente a prova di 4×4.
Alaskan ha doti importanti se parliamo di forza, oltre al fatto che vanta ben una tonnellata d carico ed è il mezzo da lavoro perfetto per quanti di strada asfaltata ne fanno davvero poca. “Questo pick-up atletico ci consente di rispondere alle esigenze dei professionisti e dei clienti privati nel mondo intero – spiega Ashwani Gupta – Vicepresidente, Direttore della Divisione Veicoli Commerciali. Con Alaskan, Renault accelera per diventare un player di spicco su scala mondiale nel mercato dei veicoli commerciali”.
Un pick-up progettata per grandi ambizioni
Il nome Alaskan nella lingua inuit significa “Grande Terra” e da qui si avverte subito il grande rispetto per una sostenibilità condita da ampie dosi di green: ovviamente si tratta di un progetto congiunto tra Francia, Giappone ed America Latina, dove i volumi sono importanti ma soprattutto dove le esigenze di mobilità in situazioni difficili sono all’ordine del giorno.
Certo alle spalle c’è tutta la grande esperienza Renault in tema di veicoli commerciali, scenario che ha dato ad Alaskan un aspetto forte fuori ma molto confortevole all’interno, da sempre piccolo grande sigillo dell’Azienda francese; quindi massimo piacere per la scoperta, per l’avventura abbracciata da un DNA di fatto qualitativo e senza fronzoli.
Elementi che fanno di Alaskan un pick-up unico
Non sono pochi, ma sono “segnali” da leggere per capire questo pick-up da quasi 5,5 metri di lunghezza per un passo di ben 3150 mm! Iniziamo dal frontale, un vero “gladiatore” dove spicca la calandra immensa, specie nel tratto inferiore, con l’altrettanto grande logo Renault che campeggia al centro della griglia nero/cromata. Ben riuscita a mio avviso la continuità tra griglia e paraurti, dove i due proiettori (le luci diurne sono full led) fanno da “collegamento estetico” tra le due aree.
Anche il cofano spiovente è imponente e sottolinea quell’innata robustezza globale che fa parte del DNA di Alaskan, mentre i passaruota evidenziano le ruote da 16” o 18” come nel caso del veicolo della nostra prova, ovvero la completissima versione Executive Intense (prezzo € 45.388,66 Iva inclusa) equipaggiato con motore Renault 2.3 dCi biturbo a 190 Cv.
Un telaio progettato per resistere ad ogni tipo di percorso
Alaskan è davvero instancabile: si avverte che alle spalle c’è un progetto che ha messo in campo tutte le variabili della guida hard 4×4, iniziando dalla progettazione del telaio a longheroni rinforzato.
Si tratta di un modulo realizzato dall’Alleanza Renault-Nissan concepito sia per il lavoro che per le massime prestazioni offroad; il carico utile di oltre una tonnellata, ha obbligato i tecnici a realizzare un telaio integralmente chiuso (caratterizzato da quote attitudinali importanti per ciò che riguarda l’angolo di attacco, di uscita e rampa) utilizzando materiali particolarmente robusti. È quindi un telaio più rigido ed ha un’altezza dal suolo di 230 mm ed una capacità di traino molto importante pari a 3,5 tonnellate.
Sospensioni posteriore a 5 bracci, cassone resistente agli UV
Una scelta quasi “obbligata” per lo standard di Alaskan: mi riferisco alla soluzione a 5 bracci per la sospensione posteriore che eleva il comfort di marcia a livelli decisamente superiori; merito delle soluzioni scelte tra cui le molle a lamina, che riducono l’attrito sia a pieno carico che a vuoto, mentre questa scelta tecnica abbatte in modo importante vibrazioni e rumorosità in abitacolo.
E poi c’è il grande, enorme cassone, espressamente progettato per un uso gravoso in ogni stagione e condizione di lavoro o carico. La parte esterna è protetta dagli UV mentre la parte “calpestabile” è idrorepellente ed antiscivolo mentre non mancano il sistema di fissaggio con rotaie integrate nelle sponde e ben 4 ganci per ogni dimensione del materiale da caricare. E c’è pure la presa 12V…
Bello e comodo anche dentro…
Classe superiore pure all’interno del “nostro” Alaskan doppia cabina: tanti vani portaoggetti sparsi qua e là e pure intuitivi con locazione su consolle centrale, vaschette nelle controporte e vani sotto i sedili; davanti ci sono i sedili in pelle riscaldati ed il clima bizona mentre le sedute sono ampiamente regolabili (sei/otto vie con comando elettrico e manuale, supporto lombare) e pensate per macinare chilometri senza stancare schiena e gambe.
Ed a tale proposito, la seconda fila di sedute della cabina è ampiamente ispirata al mondo auto per comfort ed ampiezza, grazie la raggio alle ginocchia di 589 mm per 23° se parliamo dell’angolo busto. Vi dico tutto questo per farvi capire bene che Alaskan non è solo un mezzo da lavoro full ma, soprattutto, un veicolo per vivere bene ed a pieno il tempo libero.
Propulsore potente, consuma poco a dispetto dei 2086 kg di massa a vuoto
Il nostro Alaskan è equipaggiato con il dCi 2.3 EURO 6b cc da 190 Cv (dotato di cambio automatico a 7 rapporti), lo stesso della gamma Master. La principale caratteristica di questo 4 cilindri Renault, è di fatto la presenza del bi-turbo di cui, quello più piccolo ottimizza accelerazione ed erogazione piena ai bassi regimi, mentre quello più grande, offre potenza e “schiena” ai regimi medio/alti.
La cilindrata effettiva è di 2298 cc mentre la potenza massima dei 190 Cv è espressa a 3750 giri con coppia pari a 450 Nm tra 1500/2500 giri. I consumi si discostano poco dai dichiarati, ovvero 8,7 litri 100/km per l’urbano, 5,9 sul ciclo extraurbano e 6,9 sul combinato. I reali valori riscontrati invece sono sensibilmente superiori e pari a 6,1 litri/100 km sull’extraurbano.
Super in fuoristrada: parola di offroad tosto!
I Mode di guida per Alaskan rispecchiano le esigenze di chi lo userà ovunque e sempre: c’è quello 2WD, per ogni giorno e che risparmiare gasolio, e le due 4×4, ovvero 4H e 4LO, la prima scelta attivabile fino a 60 km/h e per terreni a bassa aderenza quali fango, fondo sassoso ecc mentre la seconda si attiva solo a veicolo fermo quando l’aderenza è zero assoluto magari se c’è neve, ghiaccio, sabbia, ecc.
Differenziale eLSD, andrai ovunque!
Fa parte del sistema il differenziale eLSD a slittamento limitato, che utilizza sensori di frenata per captare la velocità di ogni singola ruota: quando c’è una ruota che perde aderenza, il sistema rivela e morde leggermente i freni in modo da rendere omogena la trazione oltre a migliorare stabilità ed aderenza. Ovviamente c’è il differenziale posteriore autobloccante e l’assistente elettronico in manovra. Del pacchetto “controllo e sicurezza” fanno parte l’HSA, l’assistente alle partenze in salita e l’HDC, il controllo in discesa (l’impianto frenante prevede dischi anteriori da 296 mm e – obsoleti – tamburi posteriori) senza dimenticare gli altri assist elettronici con ABS, EBD, BA ed ESP.
COME VA: ALASKAN L’INARRESTABILE!
Ovviamente non è propriamente il veicolo giusto per utilizzarlo in città, anche se, di questo periodo, con tutti i crateri aperti qua e là, rappresenta una valida alternativa di mobilità in tutta sicurezza… L’aspetto è molto imponente, crudo se vogliamo ma, Alaskan Renault, è un tipo di sostanza ed essenzialità che non ha mostra fronzoli. Irriver