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    OHVALE, PICCOLO GRANDE MONDO RACING…

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    Il mondo Ohvale è tutto nelle forme di questa piccola grande moto e così abbiamo spedito il nostro rider Paolo Arioni a Pomposa per l’ultima gara di Campionato. Un piccolo grande mondo da scoprire…

    Scotta ancora la perdita del Trofeo RC390 nel CIV 2015 o, se preferite, la mancata vittoria… Pensa e ripensa Paolo Arioni e vede ancora il suo Mugello, la sua gara, ed un titolo che davvero gli è sfuggito per pochissimo. Però come dicono spesso i “grandi piloti” le gare sono fatte così, affermazione che maschera anche la rabbia, la concreta delusione soprattutto perchè uno sa di avercela proprio messa tutta per vincere…

    Ohvale, il paddock allestito a Pomposa
    Ohvale, il paddock allestito a Pomposa

    Ma si dai, capita a volte, capita di perdere, ma l’importante è fare tesoro delle sconfitte, un po’ come nella vita dopotutto e quindi può sperare di andare avanti e togliersi ancora un sacco di belle soddisfazioni, magari ancora nel CIV…

    Una vacanza per sorridere sotto al casco…

    E visto che queste sconfitte lasciano il segno, ho pensato, insieme al tecnico KTM della  Lovato’s Bike, Tiziano Lovato (lo stesso che l’ha seguito quest’anno nel CIV) di spedire in vacanza Arioni per una nuova intrigante mission – destinazione Pomposa – per correre l’ultima gara del Campionato riservato alle Ohvale. Moto piccola si, ma con grandi contenuti tecnici che, alla fine, hanno reso il #23 un vero ed inaspettato protagonista.

    Ohvale, la partenza della gara di Pomposa
    Ohvale, la partenza della gara di Pomposa

    Il mondo è Ohvale?

    Ascoltando Arioni, l’idea che mi sono fatto è che queste moto attirano perchè molto vicine alle grandi: per la tipologia di moto, per la loro messa a punto, per il livello delle gare. Ed inoltre ho compreso che l’idea piace e funziona, perchè i “fruitori” di Ohvale, sono appassionati veri, anche un pelino tecnici e quindi capaci di guidare le moto con convinzione di essere in sella ad una moto da gara, che sente le regolazioni e che convince per i suoi motori, due potenti monocilindrici 4T da 160 e 190 cc, di cui il Daytona 4V da quasi 200 cc è quello più cattivo del lotto…

    Ohvale, una piccola grande moto proposta in tre motorizzazioni
    Ohvale, una piccola grande moto proposta in tre motorizzazioni

    Un’idea geniale tutta ed unicamente italiana…

    Ohvale uguale idea geniale quindi, specie nella bontà tecnica del progetto che certo ha saputo guardare avanti. Così come chi l’ha pensata, ovvero Valerio Da Lio ed il suo staff tecnico, con il progettista, l’Ing. Mariano Fioravanzo (ex Aprilia) ed il collaudatore Claudio Pellizon.

    Ohvale, ambiente tecnico ma familiare alle gare della categoria
    Ohvale, ambiente tecnico ma familiare alle gare della categoria

    Ma attenzione, questa moto fa parte di un mondo a se stante: non una miniGP, una minimoto e non è una pitbike ma un preciso e chirurgico “strumento” per correre, una moto definitivamente propedeutica per i piccoli rider in erba che certo impareranno come si guida e mette a punto una moto d gara…

    Ohvale, gare tiratissime per questo Campionato
    Ohvale, gare tiratissime per questo Campionato

    Robusta, affidabile e pensata per la pista, la gamma Ohvale propone la GP-0 a prezzi interessanti e pronto gara, quindi un piccolo grande mondo, dove anche i piloti più smaliziati e veloci, scopriranno ciò che conoscono meglio, ovvero la guida al limite. Da qui l’idea a breve di una comparativa “in casa” tra la 160 e la 190 cc, ma di questo parleremo certamente più avanti…

    Ohvale, a destra della foto Tiziano Lovato che ha assistito Arioni nella gara e nel CIV KTM quest'anno...
    Ohvale, a destra della foto Tiziano Lovato che ha assistito Arioni nella gara e nel CIV KTM quest’anno…

    Ohvale: i plus tecnici delle tre versioni…

    Rossa, Bianca, Nera: ecco le tre colorazioni disponibile per Ohvale mentre la scocca è realizzata in autoclave con fiberglass pre-impregnato. La moto è tutta d’un pezzo nella sua zona superiore (massima robustezza), quindi codone e serbatoio sono un tutt’uno ma il carburante è ospitato in un sottoserbatoio in alluminio dotato di rubinetto; la parte anteriore è composta dal cupolino, laterali e puntale chiuso a vantaggio della sicurezza ma, l’aspetto forse più interessante, è la cura maniacale dell’ergonomia della moto, che vanta anche leve e pedane regolabili.

    Ohvale 2015, le pedane sono regolabili
    Ohvale 2015, le pedane sono regolabili

    Per le sospensioni, oltre alla piastra superiore “scaricata”, c’è una forcella UD realizzata appositamente per Ohvale mentre dietro c’è un mono full regolation. Le motorizzazioni sono monocilindriche OHC con cambio sia a marce che automatico per la versione più piccola da 110 cc a cui si aggiungono i motori YX 160 cc ed il top engine 190 cc Daytona 4V. Imponente l’impianto frenante Formula, con disco anteriore da 180 mm, rallentato da pinza monoblocco a 4 pistoncini e disco posteriore da 155 mm. Non manca infine un agguerrito racing part list.

    Ohvale, la foercella std dispone di un kit molle
    Ohvale, la foercella std dispone di un kit molle

    INTERVISTA A PAOLO ARIONI “OHVALE? UNA BELLISSIMA ESPERIENZA PER ME”

    Un’esperienza del tutto nuova con Ohvale…

    “Questa gara l’ho presa come dovevo prenderla, quindi come uno sfogo, un momento di relax, una piccola meritata vacanza dopo la stagione del CIV con le RC390 e la sconfitta del titolo. E’ stato come prendere un momento solo per me, quindi la mia vacanza l’ho fatto in sella alla Ohvale! Ed alla fine così è stato con l’aggiunta di ottimi ed inaspettati risultati nelle due gare. Un’esperienza che mi ha coinvolto ed anche soddisfatto”.

    Ohvale, il nostro Paolo Arioni in gara a Pomposa
    Ohvale, il nostro Paolo Arioni in gara a Pomposa

    Ed allora raccontaci questa esperienza in sella alla Ohvale…

    “Ohvale all’inizio non mi ha fatto una buona impressione, almeno appena salito in sella, soprattutto per l’abitudine alla moto diciamo normali e quindi ho avvertivo una sorta di insicurezza, specie nella guida al limite a cui sono abituato… Poi, dopo il primo turno delle libere, mi sono reso conto che la pista non era ancora gommata e la moto era da sistemare per il mio peso e stile di guida, quindi abbiamo lavorato sulla moto in ottica del secondo turno. Ed in effetti, già dopo pochi giri del turno successivo delle libere, sorridevo dentro al casco ed ho iniziato a lavorare sulle sospensioni mentre mi rendevo conto che la moto sentiva le regolazioni proprio come una moto vera… Questo mi ha sbalordito ed ho iniziato a capire che avrei potuto fare bene in gara, ma anche scoprire il vero potenziale di queste moto”.

    Ohvale 2015, prima della partenza ed ingresso in pista
    Ohvale 2015, prima della partenza ed ingresso in pista

    Quali sono i plus di questa moto secondo te?

    “Sicuramente è eccezionale per allenarsi anche ad alti livelli parlando dei piccoli piloti, questa moto è certamente propedeutica. Vanta tantissima velocità di percorrenza nelle curve ed ha un grande motore, almeno parlando dell’ YX160. Questo motore va bene ed è affidabilissimo, ma il mio pensiero era provare il più cattivo Daytona 190 4V, un monocilindrico potente e costruito espressamente per moto di questa tipologia. Nelle libere, girando tutti insieme, mi sono reso conto della potenza ed accelerazione del 190 cc, perchè spesso mi sono trovato in uscita curva con piloti più pesanti di me ma con il motore 190 non c’era paragone in accelerazione… Anche il 160 però va forte ma si viaggia sempre a manetta!”

    Ohvale, Arioni in gara si è difeso bene...
    Ohvale, Arioni in gara si è difeso bene…

    Sulla tua moto da gara che tipo di setting avete fatto?

    “La mia moto era molto legnosa all’inizio, probabilmente era settata per un pilota più pesante ed era molto rigida, mi lanciava ed era sfrenata di idraulica in ogni punto della pista di Pomposa. Abbiamo lavorato sul posteriore mentre sull’anteriore l’idraulica è fissa ma con il kit gara si può regolare la moto in funzione del proprio stile di guida ed avere parametri di setting molto più ampi. Ohvale però, è una moto che gioca molto con le altezze, specie quella posteriore oltre allo sfilamento forcella mentre il mono ha tutte le regolazioni che servono”.

    Ohvale, si lavora sulle molle forcella della moto
    Ohvale, si lavora sulle molle forcella della moto

    A tuo avviso, per farla tecnica, come vedresti un kit eccentrico per il cannotto?

    “Secondo me poi esagereremo. E’ un telaio compatto e credo che su queste dimensioni non si sentirebbe molto…”

    Prove, regolazioni…e poi le due gare della domenica…

    “Domenica più che una gara è stata una giornata al parco giochi… L’ho preso davvero come un piacevole gioco ed in griglia, contrariamente a quanto faccio di solito, ero molto allegro, divertito… Sono partito dalla settima piazza ed alla prima curva ero già secondo, poi terzo ed ho alternato queste due posizioni rimanendo dietro al secondo per studiarlo un po’, Capito tutto mi sono detto “ci provo!”, l’ho passato e sono andato in testa per un po’ ma c’è stato un, beh diciamo contatto tra noi! Risultato siamo caduti entrambi, prima lui e dopo io, cosa che mi ha fatto chiudere la gara mentre lui è riuscito a ripartitire…

    Ohvale, i piloti alla tenda box prima delle prove ufficiali a Pomposa
    Ohvale, i piloti alla tenda box prima delle prove ufficiali a Pomposa

    segue – Rientrato al box, ho sistemato la moto per gara due ma ho visto il cerchio posteriore piegato nel giro di ricognizione della seconda gara, ma ho trovato in questo fatto uno stimolo per fare una gara al massimo nonostante la moto vibrava parecchio. Dopo la partenza hanno dato bandiera rossa e sono nuovamente scivolato! Abbiamo fatto l’ennesima partenza e vedevo che secondo e terzo battagliavano tra loto così mi stavo gustando lo spettacolo, anche perchè, correndo come wildcard, non volevo assolutamente infilarmi nella lotta tra i due piloti che stavano giovandosi il titolo. Fotocopia di gara uno, caduta del terzo ed io che ho cercato di mantenere la mia nuova posizione fino al traguardo, dove ho chiuso al terzo posto”,

    Ohvale: al centro l.Ing. Mariano Fioravanzo progettista della Ohvale
    Ohvale: al centro l.Ing. Mariano Fioravanzo progettista della Ohvale

    Due parole sul mondo Ohvale…

    “Devo dire che l’ambiente del paddock legato alle moto Ohvale mi è piaciuto molto perchè è bello stare tutti insieme, scherzare con gli altri piloti che sono sempre seguiti dallo staff. Una sorta di grande famiglia, specie nel momento della cena tutti insieme che crea aggregazione tra tutti, piloti, parenti, amici, ecc. Pecca invece l’organizzazione del campionato e dei trofei legati alla giornata, non mi è piaciuta l’approssimazione, un po’ di eccessi legati alla non sicurezza, come nel caso di alcuni commissari che attraversavano la pista nel corso della gara, oppure quando c’è stato un pilota in pista caduto e nessuno si preoccupava degli altri piloti, o ancora nel corso della premiazione, dove sono stati chiamati piloti che non c’entravano nulla… Ohvale si merita un evento tutto suo e ben più grande, è molto bello da vivere ed è un’esperienza che rifarei davvero…”.

    Ohvale, due motori per la moto, un YX 160 ed il Daytona 190
    Ohvale, due motori per la moto, un YX 160 ed il Daytona 190

    In questa gara abbiamo avuto PMT quale partner per le gomme, come ti sei trovato?

    “PMT è stato un aiuto enorme per la gara, come sempre ottime coperture specie nella configurazione M del nuovo disegno. A mio avviso, tra le vecchie e le nuove, ho trovato molta differenza di performance e c’era molto più appoggio in curva anche spingendo forte. C’è stato un notevole salto qualitativo delle prestazioni e sono rimasto sorpreso anche paragonandole alle gomme della moto vera”.

    Ohvale, il telaio e la moto sono tutto made in Italy
    Ohvale, il telaio e la moto sono tutto made in Italy

    Ultima domande cattivissima: la faresti una sfida con Lumina sulla Ohvale dopo i risultati del CIV KTM?

    “La delusione del campionato KTM sta passando ma in alcuni momenti si, ci penso ancora… Smaltirò, dopotutto è una gara… Nel 2016 mi rifarò e per la sfida avrei piacere di passare una giornata con Lumina sulle Ohvale, visto che quest’anno ci siamo visti poco in pista…”

    Come sempre Paolo è malizioso…e pungente!

    (Si ringrazia PMT per la preziosa collaborazione)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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