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    FORD DRIVING UNIVERSITY A MAGIONE

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    In pista a Magione con FORD DRIVING UNIVERITY, occasione per guidare le vetture Ford performance ma, soprattutto, per imparare la corretta gestione della vettura su strada ed in pista…

    Il tema legato alla sicurezza stradale è argomento spesso bollente di discussione perché, in esso, c’è contenuto tutto il valore di una vita. Guidare in modo attento significa essere consapevoli dei rischi che si corrono quando si “abusa” su strada: mi riferisco alla velocità eccessiva, al tema pedoni, alle mille distrazioni e insidie che l’uso di un cellullare alla guida può contenere.

    Quest’ultimo tema è sempre più argomento del giorno perché tanti, troppi incidenti scaturiscono da un “comportamento di guida” inconsapevole e, direi, poco adulto e maturo.

    La corretta gestione della vettura: elettronica si ma siamo noi a guidare…

    L’altra facciata del tema sicurezza invece, si definisce “gestione della vettura” che, di fatto, può fare la vera differenza quando davanti al parabrezza della nostra auto va in scena un improvviso cambio di… scenografia. Intendo dire che evitare un ostacolo improvviso, saper controllare la vettura se sbanda o perde aderenza, saper frenare correttamente o capire nell’immediato cosa fare, rappresenta il poter evitare un incidente.

    Qualcuno dirà che le auto ormai sono sicure: tutto vero, verissimo, anche perché i sistemi elettronici di “aiuto” oggi funzionano benissimo ma, al volante, ci siamo sempre noi e, purtroppo, spesso prendiamo decisioni sbagliate perché troppo poco il tempo per decidere quale sia la migliore soluzione o manovra per evitare il peggio.

    La differenza è saper gestire le situazioni di pericolo con rapidità decisionale

    Riassumendo quindi, la vera differenza la farà chi saprà gestire più rapidamente l’auto nelle situazioni improvvise, obiettivo che si può raggiungere capendo le dinamiche dell’auto stessa ma, soprattutto, sperimentandole in prima persona in ambiente protetto. E quando parliamo di performance, la scalata al controllo diventa ancora più complessa. Ford, da sempre, ha molto a cuore il tema della sicurezza ed è stata infatti una delle prime Aziende automobilistiche ad introdurre sulle proprie vetture tutta una serie di sistemi di aiuto/sicurezza alla guida rigorosamente di serie.

    Ford Driving University: capire, applicare, guidare in modo più consapevole

    Ai clienti performance poi, propone FORD DRIVING UNIVERSITY, l’università della guida per imparare la totale gestione delle super prestazioni delle vetture più “cattive” di Casa Ford. Questo significa, per gradi, scalare la montagna della paura, condizione che blocca il guidatore riducendolo ad essere “passivo alla guida” e non attivo/consapevole. Ford Driving University (nata poco più di due anni fa in collaborazione con la Driving University, società leader nelle scuole pilotaggio da oltre 25 anni) non è solo piacere di guidare in pista Fiesta ST, Mustang o Focus RS, ma è capire le dinamiche della vettura in ogni variabile possibile. Un corso del tutto gratuito che Ford offre ai propri clienti “performance”.

    Per approfondire l’argomento quindi, eccomi sulla pista di Magione come allievo, affidato allo Staff di Lorenzo Marini, Direttore Tecnico della Ford Driving University. Prima di raccontarvi questa adrenalinica giornata, ci tengo ad ampliare l’argomento Staff, perché il successo di questa iniziativa, passa anche per tutti gli istruttori (tutti rigorosamente piloti in attività), persone che sanno trasmettere passione e che, senza mai risparmiarsi, sono sempre pronti a consigli o confronti interpersonali di guida.

    Il “guru” Lorenzo Marini poi, è un caso a parte, perché, pur avendo il ruolo principale, non è mai in cattedra ma tra i banchi, insieme ai suoi allievi tanto per farvi capire il concetto base del suo approccio a quello che per lui non è un lavoro ma una mission importante. Dov’è sempre e comunque molto determinato ed attento. Lorenzo parla molto e sprigiona concetti, anche in chiave ironica, ma racconta altrettanto e bisogna anche saper leggere tra le righe per comprendere l’insieme degli argomenti entro cui si muove. Uno spazio ampio dove anche l’aneddoto è “vissuto” con passione e grande competenza personale.

    VIDEO: L’INTERVISTA A LORENZO MARINI FORD

    Magione, tanti allievi ed adrenalina…

    Arrivo a Magione ed ho giusto il tempo di sbrigare le formalità e guardarmi attorno e scopro la prima cosa che fa la differenza: ci sono allievi di tutte le età e questo è un segno importante che fa capire quanto Ford sappia entrare nel cuore dell’utenza più ampia possibile. Giovanissimi, adulti, tanto ed attento pubblico femminile, tutti ansiosi di cimentarsi in pista per mettersi alla prova ma, soprattutto, imparare quello che poi potranno applicare nel quotidiano dei propri percorsi abituali.

    Questo corso nasce per imparare la corretta gestione della propria performance car –spiega Lorenzo Marini questo è un po’ il mood del nostro corso che parte, come vedrai, con tutta una serie di esercizi di controllo per arrivare in modo graduale ad un qualcosa di più sportivo ed adrenalinico in pista nel pomeriggio. Questo significherà mettere tutti gli allievi, clienti performance, nelle condizioni migliori per capire l’auto e guidarla meglio che si tratti di vetture a trazione anteriore, posteriore o integrale come nel caso della Focus RS.

    segue – Il concetto della sicurezza stradale è molto caldo. Ford, dal canto suo, fa grandi investimenti sull’argomento come vedrai oggi, uno staff di 40 persone che si muove su e giù per l’Italia è quindi un grande impegno. Sulla sicurezza, nonostante le vetture siano tendenzialmente sempre più sicure, dobbiamo ancora lavorare molto, iniziando proprio dall’imparare a guidare bene. In questo corso quindi, riusciamo ad arrivare alla fine con un buon compromesso di guida. Noi tutti, nei nostri corsi, cerchiamo di fare capire consapevolezza del mezzo e limiti dell’utente ma tutto in ambiente protetto, cosa che poi potranno ripetere anche in più di un’occasione. Stiamo cercando di far capire loro il rispetto dei propri limiti e degli altri, visto che guideranno vetture molto performanti ma senza dover dimostrare nulla. Quindi la nostra è una mission, una visione e questo per tuti noi significa una maggiore sicurezza dell’allievo sul piano generale.

    Le nostre “armi” su strada? Corretta posizione di guida e delle mani sul volante…

    Dopo un briefing inziale, che serve a capire cosa faremo, Lorenzo Marini ci spiega alcune dinamiche di guida, l’essenzialità di una corretta posizione di guida, l’impugnatura del volante, il funzionamento di alcuni sistemi elettronici per la sicurezza di guida ma, soprattutto, ci trasmette che, guidare un’automobile, è un insieme di dinamiche tutte correlate tra loro.

    So bene quello di cui parla, ma negli occhi degli allievi noto grande curiosità, come se, per la prima volta, qualcuno spiegasse loro come stanno davvero le cose quando parliamo di dinamica della vettura. Mi fa pensare a quello che i neopatentati dovrebbero realmente conoscere mentre invece, il nostro sistema legato alle scuole guida, è letteralmente basato su nozioni preistoriche che oggi non hanno più senso per via dell’evoluzione pesante del settore automobilistico. E questo argomento è una delle riflessioni su cui poi mi confronterò con alcuni allievi a fine giornata…

    Slalom per tutti, controllo dello sterzo e della velocità

    Dopo le parole i fatti: ci spostiamo lungo il circuito di Magione per arrivare alla prima area di lavoro. Un rettilineo con dei birilli entro cui fare uno slalom in velocità, cercando di mantenere velocità costante e precisione di sterzo. Questo primo approccio è utilissimo perché mette l’allievo subito davanti alla difficoltà della gestione: Siamo tanti a provare su Fiesta ST. Focus ST, Focus RS e Mustang 2.3 e 5.0 e lo spirito di gruppo funziona alla grande…

    Qualcuno prende i tempi mentre scopro la rapidità tagliente di Fiesta ST che entra decisa tra un birillo e l’altro con la ruota posteriore che si solleva dall’asfalto. Qui si inizia ad approcciare con il controllo vettura, specie quando ho tra le mani Mustang 5.0, lunga, potente, piena e che certo bisogna “guidarla” per farla entrare tra i birilli.

    L’adrenalina sale negli altri allievi che entrano in contatto con un mondo nuovo, quello del capire le proprie paure, i propri tabù di guida e sentire l’auto, in alcuni casi per la prima volta, davvero tra le proprie mani. Noto moltissima attenzione nello staff in queste prime fasi di “studio” degli allievi e tutto ciò serve per capire l’allievo stesso, come parlargli poi nel corso della giornata, perché ognuno di noi ha un suo modo per capire, apprendere e mettere in pratica.

    Cosa abbiamo imparato?

    Che ogni manovra va realizzata con determinazione ma sufficiente tranquillità. Che lo sterzo ci consente di “dialogare” con la vettura in ogni condizione. Che si deve ascoltare la vettura e quindi non esagerare sui comandi. Che la corretta impugnatura del volante fa sempre la differenza sulle manovre. Che ogni vettura è diversa dall’altra per reazione e comportamento. Che in auto lo spostamento dei pesi è importante, specie nelle fasi quali frenata ed ingresso in curva. Che la frenata d’emergenza dev’essere decisa e sostanziosa.

    Dallo slalom dalla derapata controllata, adrenalina cercasi…

    Qualche scambio di battuta con gli allievi e siamo già pronti per il prossimo piazzale: qui va in scena l’easy drift, ovvero come far derapare l’auto con una trazione anteriore a fronte di una serie di manovre tra i birilli; l’idea è quella di ricreare una situazione di perdita di controllo improvvisa per agire nella correzione nel più breve tempo possibile. Sulle ruote posteriori vengono montati degli anelli in resina speciale e che quindi abbattono a zero il grip del pneumatico.

    Uno per uno proviamo prima la breve accelerazione vettura, l’ingresso attorno al birillo, la sterzata e la conseguente perdita istantanea del posteriore vettura. C’è chi entra troppo forte, chi arriva un pelino lungo, chi invece riesce a controllare la derapata del posteriore della Focus ST ma, per tutti, un’idea molto reale di ciò che significa la perdita dell’aderenza ed i successivi “interventi” da effettuare su sterzo e pedale acceleratore.

    Cosa abbiamo imparato?

    Che la perdita improvvisa di aderenza può essere controllata. Che l’acceleratore e lo sterzo usati insieme possono essere nostri alleati. Che perdere il posteriore non significa che questo non può essere recuperato. Che la visione dell’insieme, legata alla perdita di aderenza, ci aiuta a capire cosa fare se abbiamo le giuste nozioni. Che ora sappiamo e conosciamo bene la reazione di una vettura in perdita di aderenza posteriore.

    Ed ora ci aspetta la pista!

    La “zona di lavoro” più gustosa non c’è dubbio… Iniziamo con un giro di pista insieme all’istruttore che ci spiega (guida lui) alcune traiettorie e ci va sentire le reazioni della vettura in curva, in staccata ed a centro curva, il tutto aumentato rispetto alla guida stradale. Poi c’è il cambio e saremo noi a guidare, si ma per gradi.

    Passiamo dalla Focus ST alla Focus RS, dalla Mustang 2.3 alla 5.0 fino all’ultima nata di Casa Ford Performance, la Fiesta ST, un ricco concentrato di potenza, agilità felina e velocità. Ma guido anche una Focus diesel, più calma e tranquilla, non è un caso se questa vettura è inserita nel parco Ford Driving University. Perché dopo aver guidato le performance car fa bene ed è istruttivo guidare una vettura di tutti i giorni e credo sia propedeutico per orientarsi, ancora meglio, in tutto quello che si è imparato fin qui.

    La grande pazienza degli istruttori merita un premio

    Gli istruttori hanno dalla loro la pazienza dell’esperienza e quindi, uno dopo l’altro, veniamo messi nelle migliori condizioni per divertirci in pista. Sento e noto ancora quella passione ed una certa duttilità nel “corpo insegnate”, con Docenti che ti lasciano fare se sai fare o ti “trattengono” se vedono che non sei proprio all’altezza, il tutto con simpatia e con la saggia regola che nessuno nasce sapiente…

    Più completi e sicuri

    Questa Ford Driving University mi piace perché completa ed “elastica” nel farti guidare tutto per un tempo necessario all’apprendimento/divertimento. I giri in pista si susseguono ed ascolto gli altri allievi fare considerazioni importanti sulle nuove conoscenze trasmesse dagli istruttori di Marini, conoscenze che poi serviranno già dal rientro a casa a fine giornata.

    Si migliora, con la velocità che aumenta ed i consigli giusti al momento giusto: s’impara a staccare forte, a frenare nel modo e tempi corretti, così come s’impara ad entrare in curva lasciando correre la vettura senza spigolare troppo. S’imparerà a pensare in modo diverso nel contatto intimo e quotidiano con la propria vettura, perché ora ci sono le conoscenze da mettere in pratica… Tutti mi dicono che si sentono più sicuri, meno incerti alla guida, più decisi nell’approccio alla vettura, ora più completo e maturo se parliamo di capire come sfruttare tutte le performance delle loro Ford.

    Cosa abbiamo imparato?

    Che la pista insegna tanto quando si ha accanto l’istruttore giusto. Che sapere frenare bene allena i riflessi sulla calibrazione della frenata stessa. Che la pista è lo “spazio” migliore dove sperimentare emozioni in tutta sicurezza. Che la didattica della Ford Driving University, è un modello da prendere quale esempio per autoscuole e reale insegnamento delle tecniche di guida.

    Il top di giornata per tutti? La prova della Mustang Cup Race!

    Nascoste nel box eccole apparire davanti a tutti noi: sono le bellissime e cattivissime MUSTANG RACE CUP, l’allestimento da gara di uno dei modelli più iconici e rappresentativi delle performance car by Ford. Due vetture, una quasi “prontogara”, l’altra per noi allievi ma con tutto quello che serve per divertirsi alla grande, quindi motore incattivito, scarico dal sound bellico, rollbar, sedili e cinture racing, insomma siamo tutti saliti su una vera auto da gara.

    Premetto che è stato amore a primissima vista ed immagino un Cup con questa vettura che roba adrenalinica possa essere… Quindi indosso il mio casco e guanti ed attendo semaforo verde per entrare in pista, prima con Lorenzo Marini che guida, poi con istruttore al mio fianco visto che la guiderò io. Che dire, la vettura è fantastica e quella più “cattiva” guidata da Marini è tutto sound e performance con quel calore in abitacolo degno di una vera purosangue da pista. Tagliente, stabile ed equilibrata non si sposta da dove si mettono le ruote, segue perfetta la traiettoria e sui rettilinei sprigiona tutta la potenza con la staccate che arriva in fretta. Bella davvero questa Mustang!

    E’ il mio turno!

    C’è il rito del casco, quello delle cinture e poi via verso il mio giro. Credo che per tutti sia stata un’esperienza magnetica ed adrenalinica. Tutti con il sorriso stampato sul viso dopo esser scesi dalla racing car Ford, perché tutti hanno potuto applicare quanto imparato dai turni precedenti su vetture stradali. Tornando al mio giro, scopro una bella e tonica accelerazione della Mustang in versione Race Cup, così come avverto che la vettura è stata pesantemente alleggerita, variando i carichi e le incidenze sulle sospensioni.

    Precisa in curva, vuole una staccata decisa ma non ribelle e questo per evitare che si scomponga nella fase finale della frenata; i freni vanno mantenuti leggeri fino all’ingresso per poi entrare decisi in curva sfruttando a pieno le doti di tenuta laterale nonostante coperture non proprio racing. Abbastanza neutra a centro curva, vuole movimenti precisi e poco “invasivi” sullo sterzo se si vuole uscire forte dalle curve, complice un motore potente e pieno specie ai regimi intermedi anche se il sound in allungo è spettacolare…

    Considerazioni di fine giornata

    La giornata è quasi terminata e gli istruttori di ogni gruppo (tra questi c’è una sana e divertente competizione) consegnano l’attestato di partecipazione ad ogni allievo; è un bel momento per ritrovarsi tutti assieme, per scambiarci pareri e qui ho fatto il mio lavoro chiedendo se tutti si fossero divertiti. Ho solo avuto risposte e feedback positivi ed in molti mi hanno confessato di aver superato alcune ataviche paure legate alla guida. Questo è un bene assoluto ritengo, perché ora si è più consapevoli nell’affrontare la strada e le sue variabili che cambiamo in base a come cambia l’asfalto.

    Ford Driving University infine, è un corso utilissimo quindi non solo alla formazione di guidatori più consapevoli, ma è un momento di aggregazione e condivisione del mondo Ford, sempre attento ai cambiamenti, all’evoluzione tecnica delle auto e delle tecnologie, ma, soprattutto, si va in scena con i propri limiti dove l’istruttore è lo “spirito guida” per rendere gli allievi più pronti e preparati alla guida quotidiana. E se poi le performance sono sempre l’elemento portante della giornata (unitamente al fattore sicurezza), credo che il quadro sia più che perfetto…

    (Foto e Video LEONARDO DI GIACOBBE)

     

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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