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    PROFESSIONE STUNT: ROMINA BOBBA

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    La professione della stuntgirl è sempre più richiesta nel cinema. Ho intervistato Romina Bobba, prima stuntgirl europea a camminare su due ruote con un’auto. Il circo poi l’incontro con Ivan Zoppis

    Nel mondo ci sono tanti modi di essere, di rappresentarsi e tanti lavori da inventare. Se poi tutto si costruisce con coraggio e passione, i risultati non possono che essere realmente sorprendenti. Il lavoro dello stuntman è una cosa parecchio seria ed è anche un pelino rischioso ma è anche un modo per mettersi in gioco, un modo per superare i propri limiti come nel caso di essere il primo a farlo se si tratta di “costruire” da zero un’azione spettacolare.

    romina-bobba-intervista.performancemag.it2019

    Romina Bobba, stuntgirl dei record

    Anni fa era un lavoro prettamente maschile ma oggi, le stuntgirl, sono una realtà concreta e di cui il cinema non può fare più a meno. Romina Bobba è una stuntgirl professionista e di “tradizione” ed a cui, questo lavoro fatto di coraggio ed intraprendenza, calza perfetto come un vestito nuovo. Romina è solare ed aperta ma quando sale in macchina le cose cambiano e si trasforma in qualcosa di emozionale per il pubblico perché riesce a coinvolgerlo con quello che sa fare su quattro ruote.

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    Acrobata del circo all’incontro con Ivan Zoppis

    Come molti, viene dalla splendida arte circense e, da quel mondo credo, abbia preso il suo modo di essere oggi, il suo stile di vivere. Mi ha sorpreso la sua vita oltre quello che “compone” nei suoi spettacoli: mi riferisco al fatto di essere donna ed anche mamma soprattutto, di saper districarsi bene tra un “ruolo” e l’altro tra le esigenze del pubblico e quelle delle sue due bambine, una delle quali già vede un futuro a bordo delle auto.

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    Donna a 360° ed il Team Zoppis

    Ma non è tutto: Romina è anche compagna di vita di un “pezzo grosso” del mondo stunt da cui ha appresso tutto segreti del mestiere e che l’ha lanciata dentro a nuove sfide. Lui è Ivan Zoppis, da oltre 20 anni nel settore acrobatico, preciso nel suo muoversi nell’arena dello spettacolo, sorprendentemente veloce nelle esecuzioni. Quindi non ha avuto vita facile nel “confronto professionale” con Ivan, esigente oltre ogni limite e quindi situazione non sempre facile da gestire. Entrambi si esibiscono in Italia ed Europa, in un percorso di vita itinerante e libero.

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    Lei è stata la prima stuntgirl a “camminare in equilibrio” su due ruote con un’auto, record mica da poco e che quindi mi ha incuriosito nella conoscenza di questo mondo fatto di derapate, incroci con le auto, sequenze ed inseguimenti. L’ho incontrata a CinecittàWorld prima e dopo lo spettacolo e ne uscita un’intervista del tutto particolare. Emerge forte la sua storia, la sua sensibilità femminile che ha chiavi di lettura diverse e che quindi merita di essere raccontata tutta d’un fiato…

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    Romina, raccontaci un po’ di te, della tua vita…

    Sono nata a Parma 45 anni fa io inizio la mia vita come circense, visto che i miei genitori lo sono da molte generazioni. Quando ero un po’ più giovane mi esibivo in acrobazie aeree e a terra. A 36 anni mi sposo con Ivan Zoppis, anche lui prima circense e poi, da più di 20 anni, pilota professionista di auto acrobatiche. Certo, vederlo esibirsi durante gli spettacoli, mi dava sempre una carica incredibile. Logico quindi che ogni volta avrei voluto soddisfare quel desiderio di mettermi alla guida…

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    E allora come sei arrivata al tuo lavoro…

    Un bel giorno proprio a lui venne la brillante idea di portare nel suo team una donna, visto che prima di me mai nessuna si era imbattuta in questo tipo di manovre, più che altro praticate fino a quel giorno unicamente da uomini. Man mano ha iniziato ad insegnarmi le manovre, la tecnica e le prime volte per me era una passione poi soddisfatta. Nel tempo però, si è trasformata nella mia professione ed oggi mi esibisco oramai da diversi anni come pilota professionista e sono la prima stunt woman in Italia ad esibirmi in questo tipo di show, sia in tournée che nei più importanti parchi divertimento d’Italia. Attualmente con il mio team siamo in uno dei principali spettacoli di Cinecittaworld vicino Roma nel parco del cinema e della TV.

    Quali sono gli ingredienti base per uno stunt?

    Secondo il mio parere credo prima di tutto il coraggio sia l’elemento basico, poi ci sono prontezza nei riflessi e certamente tantissima forza di volontà, perché agli inizi con le esercitazioni delle acrobazie con su due ruote per esempio, sono moltissimi i tentativi e le cadute che si fanno. In quella situazione si comprende se uno stunt, donna o uomo che sia, e fatto per quel mestiere e se veramente vuole cucirselo sulla pelle. E poi, in quel tipo di guida, il rischio c’è sempre, quindi mai abbassare la guardia.

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    E più lavoro di team o quando sei in auto devi fare solo il tuo lavoro?

    Diciamo che sì e un lavoro di team per comporre determinate figure o coreografie negli spettacoli, ma quando sei sola in pista la cosa si fa decisamente più divertente.

    E’ stato discriminante approcciare in un ambiente prettamente maschile?

    Per quanto mi riguarda direi di no, anzi i miei colleghi mi ricoprivano di complimenti e spero siano sempre stati sinceri!

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    Cosa ti piace del tuo lavoro davvero?

    Per me questa e stata una sfida con me stessa e ogni giorno cerco di migliorarmi e apprendere nuove tecniche. Del mio lavoro mi piace soprattutto l’adrenalina che ti trasmette sempre e comunque. Sicuramente e un lavoro dove ci vuole grinta e quindi mi si addice al 100%.

    Questa e stata La cosa più pericolosa che hai fatto…

    E’ stato un doppio testa coda in avanti, manovra che va eseguita con una velocità dell’auto molto elevat e in quel caso la pista deve essere completamente libera e molto lunga.

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    Per fare il tuo lavoro ci vogliono: sensibilità, coraggio, incoscienza o cosa? Come riesci a conciliare lavoro, allenamenti, famiglia…

    Tutto questo è possibile solo con una puntuale e ferma organizzazione essendo anche mamma, e soprattutto in questa parte importante della mia vita, senza organizzazione non riuscirei a fare molto durante la giornata.

    A proposito di lavoro: raccontaci una tua giornata tipo?

    Per prima cosa le bimbe vanno a scuola quindi le accompagno, poi commissioni e poi in pista per le prove. Alle volte si deve provare qualche esercizio nuovo oppure devo provare soltanto una macchina nuova mai guidata prima. Dopo tutto questo preparo il pranzo e subito dopo ci sono gli spettacoli per la precisione due al giorno e, tra il primo ed il secondo spettacolo, vado a riprendere le bimbe da scuola e poi la sera qualche volta la sera usciamo tutti insieme.

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    A cosa stai lavorando o preparando ultimamente?

    Stiamo preparando il nuovo spettacolo ispirato ai famosi film della fortunata serie Fast and Furious con inseguimenti ed effetti speciali dove inseriremo anche delle simulazioni con il fuoco ed esplosioni.

    Che progetti hai per il futuro? Rimanere in Italia o uscire per trovare altro?

    Sicuramente resterò in Italia abbiamo molti progetti qui con il mio team…

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    Come prepari un action, dici la tua oppure il regista dice “lo devi fare”? Cosa pensi delle tue colleghe?

    Dopo il mio esordio alcune ragazze hanno seguito il mio esempio: non le conosco di persona ma le ho viste attraverso i social devo dire che un paio di loro sono davvero brave oltre ad essere molto carine…

    E dei tuoi colleghi italiani cosa pensi?

    Beh, su questo ci sarebbe moltissimo da dire perché dei nostri connazionali che praticano questa disciplina ce ne sono stati tanti e ce ne sono tutt’ora con nomi celebri e di alto livello. Da tutti loro cerco sempre di imparare, ne cito uno per esempio il grande Holer Togni.

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    Lavorare con tuo marito è più semplice o intensamente più complicato?

    Lavorare con mio marito e tutt’altro che semplice ma non solo per me anche per i miei colleghi piloti, questo perché lui giustamente pretende la perfezione e quindi con lui non hai mai margine di errore, ma ne apprezzo questo lato perché solo in questo modo puoi ottenere sempre il meglio da ogni spettacolo 

    Perché hai scelto questo lavoro? Cosa ti spinge sempre più avanti?

    Questo lavoro mi gratifica molto in un certo modo è sempre un palcoscenico dove io mi sento sempre a mio agio, e poi mi mette alla prova ogni giorno.

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    Un tuo sogno da Donna e da stunt girl…

    Come donna (e mamma) certamente trasmettere questa passione alle mie figlie, mentre come stunt mi piacerebbe eseguire il GRANDE SALTO, che consiste nel saltare una fila di auto salendo in velocità sopra una grande rampa che ti dà lo slancio.

     

    (Foto GIUSEPPE CARDILLO & ALESSIO DE PETRIS, si ringrazia il Team Zoppis)

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    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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