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    PROGETTO ENDURO: PARTE MALE LA UNDER 23

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    Sottotono Andrea Giubettini nella prima della Under 23. Il pilota di PROGETTO ENDURO ha lamentato mancato feeling con la moto. Ora bisogna lavorare…

    Arma di Taggia ha ospitato la prima prova della Under 23/Senior, prima occasione di confronto della categoria anche per PROGETTO ENDURO 2017 ed il nostro Andrea Giubettini. Una gara che non è andata come da aspettative, anche se preparata al meglio – almeno sulla carta – con l’obiettivo di imporsi e dimostrare, i due elementi a cui Giubettini tiene di più quest’anno…

    Un “terreno di caccia” che lo ha visto incerto e poco redditizio in alcune fasi della gara e questo a causa dei problemi legati alle sospensioni della sua Husqvarna TE250; a nulla sono valsi gli sforzi di Andrea per cercare di guidare sopra i problemi, soprattutto perché rischiare inutilmente (sapendo di base che gli stessi problemi si ripetono) sarebbe stato  inutile, anche per via del “pacchetto gare” 2017 ancora tutto da far funzionare…

    A mio avviso questo 7° posto non rende giustizia ad Andrea ed alle sue capacità, fermo restando che la stagione è appena partita e si devono trovare anche degli equilibri per guidare in totale aggressività ma senza rischiare più del dovuto.

    Sono abbastanza delusospiega Andrea Giubettinisoprattutto perché guidare così è frustrante, non posso andare come vorrei e come sento perché la moto non è facile da guidare così, non la sento!.

    Quindi era inutile continuare a rischiare stupidamente ed ho un tirato i remi in barca… No non sono affatto sereno su questo aspetto ma deluso perché so bene che so fare molto meglio di questo 7° posto. Dobbiamo quindi capire e risolvere le cose al più presto…”.

     

    ANDREA GIUBETTINI: “SONO MOLTO DELUSO, DOBBIAMO LAVORARE…”

    Raccontaci il tracciato Andrea…

    “Le speciali si snodavano lungo una prova su fettucciato sul lungomare ed una prova in linea all’interno di un bosco. La prima era un po’ corta e stretta, ed abbastanza insidiosa perché erano uscite delle pietre a margine del tracciato con molte buche, mentre la seconda era molto guidata e decisamente tecnica per circa 6 km ed anche questa era tecnica; ma pure il giro in montagna era ricco di difficoltà, con molti sassi e pietre, salite, discesa, insomma è stata e sarebbe stata per me una bella gara di enduro…”.

    Ti sei lamentato da subito che non riuscivi a guidare come volevi…

    La gara è partita subito male: già nelle prime due speciali non mi sono trovato bene con la moto ma, comunque, sono riuscito a viaggiare attorno al sesto posto. Nel secondo giro abbiamo poi fatto alcune piccole modifiche alle sospensioni e questo mi ha portato fino al quinto posto. Da quel momento però è stata tutta una gara in salita, con le speciali molto scavate ho avuto dei problemi e quindi minor feeling con la mia moto e non sono più riuscito a guidare come avrei voluto. E’ stata quindi una sorta di sopravvivenza per me questa gara ed il risultato è pessimo”.

    Livello alto o migliore preparazione degli avversari?

    “Il livello si è alzato moltissimo ed i miei avversari 2016 sono cresciuti: so che devo lavorare molto, anzi dobbiamo lavorare moltissimo perché il quarto posto è alla mia portata. Il mio obiettivo ora è sistemare la moto per prepararla alla prossima gara, che si correrà a breve e poi rischiare inutilmente non ha senso”.

    Rischiare però non conviene, fisicamente so che sei a posto…

    Questo risultato non mi soddisfa affatto: lo scorso anno quelli a cui davo un minuto oggi me lo danno a me e questo è inaccettabile… Personalmente e fisicamente soni a posto: è la moto che non lo è ed è stata durissima rimanere in piedi. Ora dobbiamo impegnarci, perché così non andremo molto avanti. Sono onesto, stiamo un po’ indietro, dovevamo sistemare la moto prima, andare a correre per stare dietro non ci sto, soprattutto perché so che molto è alla mia portata ed è dura guidare una moto con cui non hai feeling…”

    GIORGIO D’IPPOLITO: “CI ASPETTAVAMO TUTTI UN RISULTATO MIGLIORE…”

    Non ci nascondiamo Giorgio, non siamo contenti, Giubettini in testa…

    “Globalmente ci aspettavamo un risultato ben diverso questo è logico e certamente più vicino al gruppetto dei migliori. Stavolta Andrea l’ho visto poco in gara (nel senso di imporsi sul resto dei piloti ndr) anche perché non sembrava aver mai trovato un buon feeling con l’anteriore…”

    Un problema legato al fatto di aver provato forse troppo poco?

    “Certamente, una gara attaccata all’altra non facilitano la vita se parliamo della messa a punto della moto e, nel nostro caso, delle sospensioni. Non abbiamo avuto molto tempo per trovare nuove soluzioni ai problemi di Andrea. E poi, in queste prime gare della stagione Andrea ha trovato terreni a cui non è molto abituato visto che predilige quelli viscidi, quindi dovremo lavorare molto in vista dei prossima appuntamenti legati sia agli Assoluti quanto alla Under 23.”

     

    Quale terreno avete trovato?

    “Di fatto è stata una gara molto impegnativa e questo per tutti ovviamente, con due speciali apparentemente semplici ma di fatto, con il transitare dei piloti, le cose si sono complicate con il risultato di un fondo molto bucato che ha ulteriormente accentuato i problemi”

    La nostra prossima mossa per aggirare questo ostacolo tecnico?

    Naturalmente qui nessuno si dà per vinto e quindi, nel corso di questa settimana, dovremo provare alcune soluzioni su forcella e mono perché Andrea deve poter guidare al meglio… E dovremo provare bene su terreni simili trovati in queste ultime gare. Ovvio che c’è da affinare ancora qualcosa a livello di setting, ma anche Andrea dovrà, a mio avviso, cambiare qualcosa a livello di preparazione per fare quel salto di qualità…”

     

    GARA 1 UNDER 23 – PROGETTO ENDURO/ANDREA GIUBETTINI

    19 MARZO: Gara 1 UNDER 23 – Arma di Taggia IP – Categoria Junior

    Piazzamento Gara: 7° posto (Assoluta 64°) – punti classifica 9 – Posizione campionato: 7°

     

    (Foto Credit: Schiavi/Italiano Enduro)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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