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    PROVA: 2008 & MONDEO WAGON, SPAZIO 100%

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    A proposito di spazio ecco diverse proposte: Ford Mondeo Wagon TDCi AWD 180 Cv e Peugeot 2008 PureTech 110 Cv, un SUV ed una SW per vivere l’avventura…

    La ricerca del sano compromesso tra spazio, abitabilità e prestazioni, sono da sempre l’atomo da cui si sviluppa l’idea di acquisto di un’auto. Nulla di più intuitivo, ma pure nulla di più complesso, difficile e, molto spesso, quasi impossibile. Lo spazio a bordo è necessario al viaggio quotidiano all’aspetto famiglia otre che a tutte quelle infinite variabili legate al design esterno dell’auto, che comunque passa sempre per il desiderio di scegliere un certo gradiente di originalità individuale.

    Così, in questa prova “ragionata”, ho cercato di mettere insieme due vetture che racchiudessero e sintetizzassero tutto questo descritto fin qui. Non so se alla fine sono riuscito nell’intento ma, di certo, queste due vetture, hanno pochissimo in comune ed appartengono a due segmenti molto differenti anche se, metterle una accanto all’altra, alla fine ha regalato qualche risultato oltre le aspettative…

    Non una gara ma due diversi concetti di spazi tutti da scoprire

    Un SUV di piccola taglia, la Peugeot 2008 equipaggiata con il nuovo 3 cilindri PureTech turbo da 110 Cv, una SW di maxi taglia, la Ford Mondeo Wagon Powershift 2.0 TDCi AW da 180 Cv, una due ruote motrici ma dotata di Grip Control, l’altra AWD con gestione elettronica “intelligente” della trazione. Il quadro vi è completo?

    Le abbiamo guidate sullo stesso percorso, scoprendone tutte le desinenze ma scoprendo soprattutto che, pur rimanendo distanti perché “native” da segmenti diversi e quindi con esigenze differenti, sono due vetture molto bilanciate e sempre in sintonia con il conducente e gli occupanti quando si parla di consumi, comfort e capacità di muoversi bene anche su terreni “mossi” o “sporchi”.

    Un’ampia capacità di carico, dato essenziale nella scelta di un SUV ed una SW

    Parlando di spazio, in entrambi i casi ce n’è in abbondanza: per il SUV francese è possibile modificare la volumetria del bagagliaio tra 410 e 1400 litri e questo grazie alla seduta posteriore frazionabile 1/3-2/3 senza dimentica il geniale spazio supplementare da 22 litri, collocato sotto al tappetino del bagagliaio. Tutto questo racchiuso nei suoi 4159 mm di lunghezza. La Mondeo Wagon invece, può accogliere bagagli e soluzioni di abbattimento comprese tra 458 e ben 1446 litri, non male considerando i 4871 mm di lunghezza vettura ed i 1482 mm di altezza.

    Scopriamole da vicino: PEUGEOT 2008 GRIP CONTROL/PURETECH

    Peugeot, con questa 2008, offre una vettura “chiara & limpida” all’utente. Già dal design 2008 si distingue per quella sensazione di robustezza, forza oltre che pratico dinamismo. Lo “raccontano” le protezioni sui passaruota, utili nei passaggi stretti offroad leggeri, la calandra con inserti offroad alla sua base, le barre sul tetto e lo spoiler posteriore. Senza dimenticare, al suo magnetico interno, la nuova strumentazione i-Cockpit Peugeot, sempre coerente con lo stile ed il modo di apprendere questo piccolo ed efficacie SUV.

    C’’è poi il Grip Control, ovvero il sistema legato alla motricità, disponibile anche con il cambio automatico, il Mirror Screen, per trasferire sullo schermo LCD quello del proprio Smartphone ed infine l’Active City Brake, che riduce i rischi di collisione in abbinamento alla telecamera posteriore del Park Assist.

    Scopriamo il Grip Control

    2008 sa capire la strada quanto lo sterrato leggero, il fango e la neve: per Peugeot ormai Grip Control è un cavallo di battaglia che vince e che ha vinto anche la sfida dei Raid Marathon, Dakar in testa. Questa tecnologia consente quindi di muoversi agilmente sui terreni sterrati, fangosi o in presenza di neve, ma senza la “spinta” delle quattro ruote motrici ma ricorrendo ad un sofisticato e calibratissimo sistema elettronico, il Grip Control appunto, che rende superflua la presenza della trazione integrale.

    Detta anche “motricità ottimizzata”, il Grip Control (presente sulle motorizzazioni a partire da 100 Cv), abbinato ad una distanza dal suolo di ben 16 cm sulla 2008, offre trazione sulle sole ruote anteriori attraverso il selettore del sistema posizionato alla fine del tunnel centrale e quindi facilmente accessibile dalla mano destra. La combinazione dei livelli di “intervento”, offre ben 4 settaggi con Standard, Neve, Fango, Sabbia ed ESP OFF.

    I Mode di guida: quale differenza c’è tra uno e l’altro?

    Il Mode STD, abbinato a cerchi da 17”, è quindi indicato per la marcia normale su strada mentre quello Neve auto adatta lo slittamento delle ruote motrici alle condizioni sottostanti alla singola ruota, per tornare in Mode STD non appena si raggiungono i 50 km/h. Per la modalità Fango invece, viene assicurata la trazione trasferendo la coppia maggiore sulla ruota avente la migliore aderenza, in pratica opera come un differenziale DGL (slittamento limitato) e funziona fino a 80 km/h.

    Per il Mode Sabbia invece, “congela” lo slittamento su entrambe le ruote, cosa utile su terreni mobili ed è attivo fino a 120 km/h. Ed infine il Mode ESP OFF che lascia “libero” chi guida nella gestione della motricità. La vettura della prova era equipaggiata con il cambio manuale a 6 rapporti, ma, come accennato, è disponibile anche con cambio automatico. Ma, come espresso da Peugeot, tutto questo è possibile dal compound di varie “sinergie tecniche” del SUV francese, di cui fanno parte il peso ridotto di 1045 kg, molle ed ammortizzatori specifici, costruzione avantreno e retrotreno, scocca e mappatura dello sterzo. E se parliamo di raffinatezza interna all’abitacolo, spicca il tetto illuminato (foto sopra) da morbide curve che corrono da davanti a dietro.

    Un’ampia gamma motori ed il “nostro” PureTech da 110 Cv

    Sono tutte EURO 6 le motorizzazioni del SUV Peugeot: di fatto però, il PureTech 3 cilindri da 1199 cc “dodicivalvole” è il più interessante da scoprire. Bassi consumi e bassissime emissioni di CO2, compresi tra 90 e 114 g/km sono solo la punta del progetto di queste unità motrici. Il power train sfrutta l’architettura a 3 cilindri che pesa esattamente 21 kg (versione aspirata) in meno di un 4 cilindri di stessa potenza che diventano 12 kg per il turbocompresso, il motore del SUV della prova.

    Vanta stessa cubatura dell’aspirato, ovvero 1199 cc, iniezione elettronica diretta a 200 bar ed una turbina di ultima generazione, ovvero capace di elevato rendimento visto che ruota ad oltre 240.000 giri/minuto. Questo tre cilindri, interamente progettata dal PSA, ha molti pregi dinamici, tra cui un’elevata coppia in relazione alla cubatura – pur sempre ridotta – pari a 205 Nm a 1750 giri, 110 Cv di “cattiveria”, cambio manuale a sei rapporti e potenza costante fino ad oltre 6500 giri.

    Parlando di altra tecnologia… e sicurezza

    Alcune le ho già citate altre ve le racconto e sono lo Start&Stop, l’Active City Brake che, attraverso un sensore laser LIDAR, collocato nella zona frontale del parabrezza, rileva gli ostacoli e, in caso di mancata frenata da parte del guidatore, si attiva una frenata automatica fino a 30 km/h con decelerazione importante di 10 m/s. C’è poi il Park Assist che rende del tutto automatiche le manovre per i “pigri” del parcheggio, sfruttando sensori ad ultrasuoni ed il servo sterzo elettronico a cui si aggiunge l’Hill Assist per le partenze in salita.

    Scopriamola da vicino: la FORD MONDEO WAGON 2.0 POWERSHIFT TDCi AWD

    L’asticella del comfort e dell’eleganza si alza molto a bordo di questa SW by Ford: tra le tante novità che la rendono appetibile al viaggio quanto all’utilizzo quotidiano, scopriamo i sedili Multi-Contour, dotati della funzione massaggio Active Motion, il nuovo volante riscaldato e le sedute riscaldate/raffreddate, il pannello strumentazione digitale, il SYNC2 con schermo LCD da ben 8”, un abitacolo silenzioso (-3 dB) e nuovissime sospensioni posteriori Integral Link che si sommano al telaio più rigido ed impianto frenante più efficacie e modulabile.

    Ford pensa a chi guida come mai: i sedili Multi Contour sono dotati di nano valvole e speciali fili metallici dello spessore di un capello capaci di “registrare” una memoria di forma al fine di controllare flussi di aria che transitano nella seduta e che provvedono a “mappare” la pressione della schiena sul sedile al fine di monitorare la postura e la posizione della colonna vertebrale tramite elettromiografia. “La nuova Ford Mondeo sarà in grado di ridurre la stanchezza, rilassare i muscoli e alleviare i dolori causati dai lunghi viaggi stimolando i tessuti e la circolazione” – ha spiegato Jeroen Lem, ingegnere di ricerca tecnologie per gli interni, di Ford Europa – “Questo avanzato sistema, impostabile su 2 livelli di intensità, si adatta al peso e alla pressione che rileva sui singoli cuscini per creare un movimento uniforme e progressivo che rilassa la schiena e le gambe”.

    Nata per viaggiare in sicurezza grazie ai fasci luce dei proiettori intensi

    Sulla nuova Mondeo Wagon (che pesa oltre 100 kg meno) ci sono i proiettori LED che modificano il fascio luce in base alla velocità in base a sette configurazioni che illuminano la strada in modo assolutamente completo con benefici per la vista e la guida notturna quindi. C’è anche il sistema semi-automatico di parcheggio Active Park Assist/Park Assist Out con indicazioni grafiche degli spazi ed aree circostanti denominato Side Parking Aid, valido aiuto viste le generose dimensioni di questa Station Wagon Ford.

    SYNK2 evoluto, comandi vocali e sempre sicuri a bordo

    Ritroviamo poi il sistema SYNC2 con comandi vocali davvero efficiente e che si fa più intuitivo grazie al display da 8” con controllo vocale praticamente tutto a bordo (NAV compreso che si può ora interrogare con comando vocale), senza dimenticare la funzione Emergengy Assistance che contatta automaticamente il 112 in caso di incidente, segnalando sia la posizione vettura nella lingua che viene selezionata automaticamente dal sistema.

    Ford pensa a chi sta a bordo: nuovo impianto di climatizzazione

    Un record per il nuovo impianto della Mondeo Wagon, visto che è capace di abbassare la temperatura da 55 a 18° in soli 15 minuti. Nel corso della prova l’ho provato con vettura parcheggiata al sole pieno ed in effetti ci siamo con i tempi di “raffreddamento”. È davvero silenzioso nel suo funzionamento e, l’efficacia delle ventole, è costante mentre speciali sensori provvedono ad analizzare la qualità aria inserendo, quando e se necessario, il ricircolo aria. Così come un altro sensore di umidità, attiva la funzione anti-appannamento preventiva, ancora un occhio attento alla massima abitabilità e godibilità del viaggio.

    La silenziosità è parte integrante di questo nuovo progetto

    Mondeo è costruita sulla piattaforma C/D Ford ed è forte di un telaio ora più rigido (e che trasmette meno rumore verso la vettura) soprattutto dotato di nuove sospensioni posteriori Integral Link che sono state pensate per garantire massimo comfort a bordo vettura; unitamente però all’incremento alla resistenza alla torsione laterale (+10%) e questo per una maggiore precisione di guida al punto che non sembra di guidare una SW da quasi 5 metri. Globalmente la nuova Mondeo vanta peso inferiore, ad esempio del 40% se parliamo del portellone posteriore ora in Magnesio e non più in acciaio.

    La sospensione Integral Link: movimenti assiali per maggiore silenziosità

    Una delle novità tecniche dell’Integral Link è quello che le ruote posteriori non si muovono lungo il solo asse verticale (pensate che sono state provate ben 5 diverse boccole per queste sospensioni), quello dell’escursione per capirci, ma si spostano anche nel senso orizzontale ma solo in particolari situazioni di strade molto sconnesse. Questo riduce di fatto ed in modo netto la rumorosità su strade a morfologia variabile (-3 dB) dietro, -2 dB davanti), complice pure l’auto-livellamento delle sospensioni stesse, caratteristica della Wagon e che mantengono inalterata l’altezza vettura anche in presenza di carico maggiore. Al “silenzio a bordo” poi, contribuiscono i nuovi pannelli fonoassorbenti inseriti nella scocca, nell’alloggiamento passaruota e sulle porte posteriori.

    E sempre in tema di riduzione del rumore, il lunotto posteriore ha ora spessore di 4 mm, mentre il rumore aerodinamico è stato ridotto utilizzando profili dei montanti anteriori e posteriori molto più “dolci”, così come il cofano motore è dotato di nuova schiuma al posto della fibra di vetro, abbattendo il peso di oltre 1,5 kg.

    Le altre migliorie dinamiche elettroniche

    Tra le altre migliorie “dinamiche”, oltre alla trazione integrale intelligente AWD, c’è il servosterzo EPAS, il miglioramento della guidabilità, merito del Torque Vectoring Control, uno sterzo più “controllato” grazie al Pull-Drift Compenation, la riduzione vibrazioni volante grazie all’Active Nibble Compensation ed il controllo degli ammortizzatori Continuos Control Damping. Senza dimenticare infine, il Torque Steer Compensation, ovvero la compensazione della coppia di sterzo.

    I nuovi motori TDCi ed il “nostro” da 180 Cv

    Non fa parte della new generation Ford, ma questo DOHC quattro cilindri “sedicivalvole” da 1997 cc, è stato accuratamente e profondamente rivisto: vanta alesaggio e corsa di 85×88 mm ed è compresso 16,7:1 ed eroga una potenza di ben 180 Cv a 3500 giri con un interessantissimo valore di coppia di 400 Nm tra 2000 e 2500 giri. Al powertrain c’è abbinata la trazione integrale AWD ed il cambio Powershift

    Questa versione “aggiornata” inoltre, è equipaggiata con turbina singola (l’altra è con doppia turbina con stessa cilindrata) ma dotata di geometria variabile mentre per la parte termica c’è un diverso blocco motore, nuovi iniettori e diversa testata nonché del “kit” trappola NOx sullo scarico.

    COME VA LA PEUGEOT 2008 PURETECH: agile, divertente ed accogliente

    Salendo a bordo della 2008, si scopre subito grande familiarità con la città: complici le comode sedute anteriori, morbide e rilassanti, così come il divano posteriore accoglierà al meglio anche tre passeggeri, con abbastanza spazio per le gambe sia davanti che dietro. Piacciono l’intuitività del nuovo cockpit Peugeot, la disposizione dei comandi ed il posizionamento sia della leva cambio che del volante, il tutto per un controllo totale del SUV francese sia in città che sui lunghi trasferimenti extraurbani.

    In città si apprezzano la “delicatezza” del servosterzo, il volante piccolo, la grande visibilità anteriore e sospensioni pensate per affrontare i percorsi quotidiani delle nostre città, sempre più spesso vero e proprio offroad tra i palazzi. Sospensioni abbastanza morbide che lasciano “scoperta” solo la zona delle frequenze più acute, dove la vettura, specie se con il solo guidatore, accusa una risposta piuttosto secca specie degli ammortizzatori posteriori. In autostrada invece si avverte il peso ridotto della vettura, specialmente in fase di sorpasso quando si è in scia di un’altra vettura.

    Per il resto però, 2008 è un SUV comodo e silenzioso, con poco “rumore” che arriva a bordo ed uno sterzo molto morbido ed abbastanza preciso che, in città, si rivela davvero magico per le manovre, anche quelle più strette. Ottimo il comportamento della frizione, sempre morbida su cui è “poggiato” un cambio dagli innesti morbidi, se non per la prima marcia, un po’ duretta a volte da inserire.

    Questo motore 1.2 PureTech turbo da 110 Cv sorprende per la coppia erogata già a basso regimi, ovvero già a 1500 giri vanta un “carattere” fluido e dolce sul pedale ma con un sorprendente guizzo non appena si sfiora il pedale del gas. Certo, questo è un tre cilindri a cui piace “cantare” un pelino in alto, ed infatti, il meglio di sé, lo esprime nel range compreso tra 3500 e 6000 giri per poi calare in modo repentino se parliamo della potenza.

    Ha tanta coppia ed un tiro eccellente ai bassi regimi, fattore che invita ad utilizzare poco il cambio, con netto risparmio di carburante. Quel pelino di schiena esce fuori tra 2500 e 5500 giri, a dimostrazione che questo tre cilindri ha carattere da vendere ed un ottimo tiro ad ogni regimi a partire da 2500 giri. Un motore allegro questo PureTech turbo (quasi assente il classico buco di potenza o turbolag, merito senza dubbio di un’ottima mappatura della centralina) Peugeot che ben si sposa con la tipologia, molto particolare e fruibile, di questo piccolo grande SUV.

    Sui tratti extraurbani si apprezzano le sue doti di immensa agilità: sia nell’affrontare i tornanti, sia nelle “esse” su cui però si nota un “ovvio” rollio, “imposto” soprattutto dal setting tendente al morbido delle sospensioni. Breve assaggio fuoristrada con il Grip Control che svolge bene il suo lavoro di “vincolare” sempre le ruote verso la migliore trazione; certo il limite vero forse sono le coperture, specie sul fango e sul viscido ma, questo sistema su cui Peugeot ha puntato tutto, alla fine di rivela un buon alleato sul fuoristrada leggero, complici anche il peso ridotto del SUV francese e la corretta altezza da terra che si sommano alle ben studiate geometrie e distribuzione dei pesi.

    Buona ed abbastanza modulabile la frenata, con eccessivo trasferimento di carico nelle frenate più decise ma nella norma se parliamo di comportamento. Cosa mi è piaciuto e non di questa 2008? Punti positivi li voglio dare all’idea, al Grip Control, allo spazio ed all’abitabilità globale così come sono positivi l’erogazione della potenza ed i consumi. Punti negativi invece, sono rappresentati dal non sempre facile innesto della prima marcia (ma forse questo è ascritto alla vettura della prova), dall’eccessivo ma comprensibile rollio oltre che da una frenata un pelino “lunga”.

    COME VA LA FORD MONDEO WAGON POWERSHIFT AWD: naturalmente comoda

    Vettura di classe questa Mondeo Wagon, sempre comoda e raffinata, nata per i lunghi trasferimenti e per regalare un comfort superiore ai suoi occupanti. È una SW che non stanca e guidarla è sempre un vero e raffinato piacere. L’abitacolo è senza dubbio un invito al viaggio stesso e questo grazie alle sedute molto comode ed eccezionalmente raffinate nell’elettronica e nelle possibilità di “interagire” con guidatore e passeggero anteriore; la plancia è spartana ma funzionale al 100%, c’è tutto quello che serve per le info di viaggio ed intrattenimento.

    Mondeo Wagon certo non è una vettura che nasce per vivere la città: questo per via delle sue generose dimensioni per cui non è sempre facile trovare un parcheggio… Ma Mondeo Wagon nasce per altro scopo, ovvero offrire comfort massimo sulle lunghe distanze. A questo si aggiunge un servosterzo eccellente, preciso ed abbastanza diretto ed un sistema di sospensioni unico, perché in abitacolo viene trasmesso pochissimo di ciò che avviene sotto le ruote.

    A dispetto delle sue dimensioni, Mondeo Wagon si rivela agile sul misto/veloce ma pure sullo stretto non è affatto male, al punto che sembra di guidare una vettura di ben altra natura e segmento. L’assetto ribassato e la nuova piattaforma, fanno tutto il resto e questo favorisce un baricentro basso con una dinamica di guida sempre coinvolgente anche e soprattutto quando c’è da “guidare” in modo sportivo. Ottimo il comportamento delle sospensioni ed il retrotreno chiude sempre la curva mentre l’anteriore punta sempre dritto verso la corda, merito appunto del nuovo telaio e della particolare geometria delle nuove sospensioni.

    Abitacolo perfettamente insonorizzato, sospensioni morbide nel primissimo tratto di corsa che però vanno via via indurendosi in modo progressivo e sempre molto allineato alla velocità e stile di guida del pilota; Mondeo Wagon quindi risulta una SW molto equilibrata nel suo complesso con la capacità di un eccellente filtraggio delle asperità anche sul pavé o sui tratti gibbosi.

    Questo motore TDCi da 180 Cv è molto interessante sotto il profilo della guidabilità, complice il cambio Power Shift, dalla cambiata delicata e senza mai “cadute” di linearità nel far avanzare la vettura. È un motore con naturale abbondanza di coppia e tiro sulle marce basse ed è un quattro cilindri silenzioso e regolare, fluido nel suo funzionamento. Regala ottime performance su strada mentre la trazione AWD integrale “intelligente” fa tutto il resto per affrontare serenamente sterrati regolari o tratti non troppo fangosi/innevati.

    La turbina ha un suo intervento a bassissimo regime e già a 1400 giri è operativa nella spinta. Nessun “buco” poi nel salire verso quota 2500 da dove, questo 2.0 TDCi regala il meglio in quanto a fluidità e pastosità di funzionamento; è un motore che spinge ma in modo decisamente lineare fino al limitatore, con tanta forza tra 2500 e 3800 giri.

    Anche in questo caso devo dire cosa mi è piaciuto è cosa mi è piaciuto meno: della Mondeo Wagon mi piace l’intero pacchetto powertrain/sospensioni, mi piace l’erogazione lineare e pulita del motore TDCi, così come mi ha sorpreso la grande omogeneità di funzionamento delle sospensioni a cui aggiungi i sorprendenti e bassissimi consumi. Mi è piaciuto meno invece lo stile dell’abitacolo, forse troppo “importante” ma sempre elegante, la frenata un po’ lunga (ma il peso incide sulla resa dell’impianto) a cui aggiungo la scarsa visibilità nell’angolo del montante posteriore, anche se per questo c’è la ottima resa della telecamera posteriore.

    (Foto LEONARDO DI GIACOBBE)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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