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    DUKE 200 TROPHY KTM, SELEZIONI A MODENA…

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    Terminate le selezioni del Duke 200 Trophy i vincitori parteciperanno a costi ridotti: il Monomarca KTM aprirà nuove ed interessanti prospettive agonistiche ai giovanissmi…

    Lo spirito arancio colpisce ancora e lo fa con una bella iniziativa che nasce per la ricerca di giovani talenti ma anche per offrire loro la possibilità di “crescere”, agonisticamente parlando, in modo sano e professionale. Duke 200 Trophy è quindi l’opportunità furba per tanti ragazzi di diventare piloti veri, con un staff preparato attorno ed altamente professionale, che crede nella formula del Monomarca aperto ma, soprattutto, low cost!

    Va sottolineato il fatto che DSR, Sprinthouse, ma, soprattutto KTM, sono realtà importanti nella ricerca di talenti e che le cose le sanno fare bene: un ambiente decisamente alternativo quindi quello del Duke200 Trophy, non tanto per le piste scelte, quanto per i “contenuti” reali e per quello spirito di aggregazione/collaborazione che legherà tutti i piloti per l’intero campionato.

    Scelti e selezionati i due “borsisti”…

    Per questo siamo andati a vedere le selezioni legate al Trofeo by KTM, due borse di studio assegnate (DSR e Sprinthouse hanno alla fine premiato Gabriele Ruju e Alessandro Costantino – foto sotto – che correranno il trofeo KTM ad un prezzo scontato grazie al premio conquistato), il che significa correre, per i due giovanissimi scelti, con una ”formula risparmio” molto interessante. E così, domenica scorsa sullo splendido impianto di Modena, si è scritto il demo di questo neonato Trofeo.

    Gabriele ed Alessandro non stavano più nella pelle quando gli è stato consegnato il mega assegno di 3500 e 2500 euro legato alla borsa di studio, una bella opportunità per loro, anche se gli aspiranti al titolo saranno moltissimi visti i risultati dei test modenesi.

    La giornata di test, primo approccio con la Duke 200 versione Trofeo…

    Vedere, toccare con mano era il nostro primo intento e ci piace sottolineare che, la scelta di esserci domenica, non ha deluso le aspettative per ciò che ho avuto modo di osservare nel corso della assolata giornata KTM. Appena arrivati i ragazzi, hanno trovato le Duke Trofeo schierate sulla pit lane e questo è stato il loro primo assaggio con la Duke 200, non prima di un lungo e minuzioso briefing con l’intera community dell’Organizzazione.

    Non il solito trofeo, aria nuova e ambiente pulito

    Bello lo spirito che si è da subito costruito tra i ragazzi, bello il confronto aperto tra loro, piacevole la sensazione di un ambiente pulito, molto simile a quello dell’offroad KTM se parliamo di trofei legati al marchio arancio. Confronto non solo in pista, ma estesosi anche nei box, per raccontarsi, per confrontarsi sulla moto e sulle sue prestazioni, oltre che per capire e “pesarsi” a vicenda per il turno di selezione successivo….

    Una bella giornata davvero con uno staff attivissimo, il cui principale obiettivo è stato quello di trasmettere la freschezza e la dinamicità dell’ambiente KTM, ben diverso dalle altre attività in pista conosciute se parliamo di Trofei e Monomarca, spesso “abitati” dalle solite facce, le solite storie; qui invece si respira aria fresca, che parla al cuore della passione dei più giovani, il tutto condito da uno spirito di competizione aperto, perché, alla fine, uno di questi ragazzi vincerà il Trofeo KTM.

    Per questo abbiamo anche e soprattutto sentito gli addetti ai lavori, tra cui Paolo Fabiano, Marketing Manager KTM Italy e Filippo Del Monte della Sprinthouse ma abbiamo scambiato qualche battuta con il nostro tester Paolo Arioni, che, dopo aver provato la moto, con tutta probabilità parteciperà al Monomarca KTM. Insomma la sfida è aperta ed inizierà il prossimo 4 maggio sulla pista di Franciacorta. Il resto…è tutto da correre in sella alla Duke 200.

    Paolo Fabiano KTM Italy: “KTM cerca talenti per il nostro motociclismo…

    Parliamo di questa nuova iniziativa KTM, il Duke 200 Trophy…

    “Questo Trofeo è un’idea di KTM in collaborazione con la DSR di Luca Pedersoli al fine di andare a cercare quei talenti che possano diventare il futuro del nostro motociclismo. Per KTM non è una novità, in quanto ha sempre creduto nei trofei, come ha dimostrato nell’offroad, dov’è leader con un monomarca enduro, che vede al via oltre 200 iscritti e questa non è cosa da poco… Questo Trofeo raccoglierà le richieste anche delle nostre concessionarie oltre che degli appassionati di “costruire” qualcosa anche in ambito velocità.

    La scelta della moto è indicativa per ciò che riguarda il suo posizionamento, a metà tra una 125 cc due tempi e qualcosa meno della Duke 390 cc, moto quest’anno impegnata nel Trofeo tedesco ADAC Cup, uno degli obiettivi anche da parte nostra, ovvero portare il vincitore degli Over 17 del Duke 200 all’interno del trofeo. La nostra ambizione per ciò che riguarda il vincitore nella Under 17, sarà invece la selezione della Rookies Cup, un sogno, il sogno di tutti i giovanissimi. Il nostro Trofeo legato alla Duke 200 consentirà quindi di portare in griglia molti ragazzi, opportunità anche in funzione del costo contenuto del trofeo stesso, pari a 7.000 euro per le 5 gare oltre alla possibilità di disporre di un eccellente livello tecnico da parte di KTM, compresa un’organizzazione estremamente preparata…”.

    Quali sono le modifiche apportate alla moto standard per renderla Trophy?

    “La moto standard è già un’ottima base di partenza, visto che il progetto è in comune con la Duke 125, la 200 appunto e la 390 ovviamente con il giusto adeguamento sulla ciclistica in funzione delle cilindrate. La moto da trofeo è stata ampiamente preparata per l’uso racing quindi: sono sparite del tutto la mascherina anteriore e la strumentazione, per lasciare spazio alla tabella porta numero in perfetto stile offroad KTM, abbiamo aggiunto delle protezione laterali per proteggere il motore, compresi dei tamponi laterali montati sia sulla forcella che sul forcellone, poi ci sono le pedane arretrate ed abbiamo sostituito lo scarico originale con un elemento realizzato e sviluppato in collaborazione con GET Athena, compresa anche la centralina, che prevede due opzioni di setup elettronico. L’impianto di scarico  inoltre, è stato spostato in alto con un elemento slip-on, in luogo del posizionamento originale in basso. Il codone è monoposto e per il resto la moto è di serie”.

    Sembra un ambiente molto fresco, diverso, dove i ragazzi legano molto bene..

    “KTM, che viene dall’enduro, propone uno spirito molto diverso dal resto: l’offroad insegna il sacrifico ma è anche palestra di vita, di confronto, di collaborazione. Ed anche qui, cercheremo di portare quel tipo di atteggiamento. Qui si sono ritrovati molti ragazzi che, magari, hanno avuto modo di girare o che hanno partecipato ad altri trofei in precedenza e che oggi si trovano senza possibilità visti i costi di accesso. Duke Trophy 200 invece, offrirà loro una nuova e diversa opportunità per correre e scendere in pista. Il nostro tra l’altro, è uno dei pochissimi monomarca 2014 e questo sarà un altro motivo per mettersi in luce”.

    Questo trofeo KTM apre la porta a novità 2015 nel settore Velocità?

    “Per il momento siamo nella prima fase e, per ora, abbiamo assegnato le due borse di studio che hanno dato la possibilità ai due ragazzi di partecipare al Trofeo con un abbattimento significativo dei costi finali. Inoltre è stato un banco prova per la moto e per la valutazione della Duke 200 Trofeo da parte dei piloti, visto che questo tipologia di spirito è in linea con KTM, visto che ascolta sempre il parere dei piloti, al fine di migliorare sempre il prodotto. Per il 2015 vedremo: certamente in Germania nell’ADAC, la Duke 390 riscuote successo e quindi valuteremo se proporre un trofeo anche in Italia l’anno prossimo legato a questo modello”.

    Paolo Arioni: “Una moto sorprendente e tutta da scoprire…

    Paolo Arioni, 18 anni, già una buona esperienza di pista con la Moriwaki Cup, poi la STK 600 ed il motard. E’ uno dei nostri tester più giovani e che probabilmente parteciperà al Monomarca KTM perché gli è piaciuto l’ambiente, la moto e la solleticata possibilità di poter partecipare alla gara ADAC in Germania oltre che “motivarsi” per il prossimo 2015… La moto gli è piaciuta, anche se, appena montato in sella era un po’ scettico, visto il suo passato agonistico. Ecco le sue primissime sensazioni dopo la selezione di domenica.

    Paolo cosa ne pensi di questa Duke 200 in versione Trofeo?

    “La moto mi ha sorpreso tantissimo, specie per la tenuta sulle curve ed in percorrenza ed anche le coperture fanno la loro parte… L’unica cosa che non mi ha molto convinto è la sua frenata, su cui metto un punto interrogativo, in quanto cambia la sensazione ad ogni giro e cede nelle staccate più aggressive. Quindi, prendendo un riferimento di staccata ad un giro, in quello dopo non avverti la presenza frenante identica a quella del giro precedente  e questo, magari, può confondere un po’ il pilota, specie se c’è una situazione di bagarre”.

    Insomma una moto che ti ha sorpreso…

    “Globalmente la Duke 200 è molto bilanciata: a mio avviso telaio e sospensioni sono superiori al motore, nel senso che la ciclistica offre molto al pilota. L’erogazione del motore è dolce anche se il cambio sembra un po’ legnoso, è una moto facile da guidare ed è bello perché ti invita subito a cercare il limite fin dai primissimi giri. Sono molto soddisfatto, cosa per me non sempre facile!”.

    Filippo del Monte, Responsabile Sprinthouse: “Formula low cost per i giovani…

    Come vi è venuta questa idea con KTM nel portare in pista questo nuovo trofeo?

    “L’idea globale è portare in pista nuovi volti e ragazzi, cose che attualmente mancano. La formula low cost e la possibilità di vincere dei premi importanti sono poi il pacchetto che renderà ancor più interessante questo trofeo legato alla Duke 200. E’ vero che sarà un campionato, ma sarà pure un modo diverso di approcciare alla pista, visto che i piloti si incontreranno di nuovo all’interno di due giornate di test collettivi prima del via al trofeo KTM. L’obiettivo è far appassionare nuovamente i giovani alla Velocità ma, soprattutto, di farlo in un modo che non comporti spese troppe alte, causa spesso della rinuncia.”

    Parliamo allora un po’ di Sprinthouse…

    “Lavoriamo da anni nel settore delle corse e del motorsport, visto che Sprinthouse nasce da un’idea comune mia e di Bruno Sandrini, con cui ho oltretutto ripreso in mano il Trofeo Motoestate, ideato da mio padre anni fa e che oggi vede una nuova vita. Dopo tre anni siamo contenti, perché le moto di serie che partecipano piacciono sempre più e registriamo sempre più presenze, il Motoestate quindi che sta tornando grande e con tanti piloti”.

    Sulla che cosa sono stati selezionati i ragazzi nel Duke Trophy?

    “I ragazzi sono stati selezionati dallo staff della DSR con Luca Pedersoli,  Vittorio Iannuzzo, Marco Borciani e Stefano Bonetti, tutti piloti di grandissima esperienza non solo di pista ma anche didattica. E poi ci siamo noi di Sprinthouse… La selezione avviene non solo sui tempi dei ragazzi scesi in pista, ma anche su tutta una serie di parametri valutativi con interscambio tra gli istruttori”

    KTM è sempre stata prima nell’offroad ed ora sceglie che la pista…

    “E’ vero, siamo felici che KTM abbia sposato un’idea comune. Nell’offroad è leader da anni e poi punta molto sui giovani, il futuro del nostro motociclismo… Sarà certamente un bel campionato in cui non mancheranno le sorprese, ne sono e ne siamo tutti certi”.

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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