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    Baja 650, si torna allo Scrambler…

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    Un’idea presenta ad Eicma 2011: oggi ha un nome ed una “prima identità” il prototipo Baja by Husqvarna presentato a Eicma 2012. Una moto che ricorda con grinta un’epoca bellissima e ricca di proposte…

    Ci sono idee che hanno un impatto grande sul grande pubblico, tanto “importanti” che l’idea si trasforma poi lentamente in un progetto concreto. E’ il caso del concept MOAB by Husqvarna, presentata ad Eicma 2012, un prototipo che ha “maturato” evidentemente il concetto – allargandolo – di Scrambler moderno.

    La storia insegna che queste idee crescono ed anche il pubblico contribuisce nello sviluppo del progetto stesso, se non altro con l’interesse mostrato. Così, non c’è da stupirsi che, anche ad Eicma 2012, Husqvarna Motorcycles ha dato un nome al proprio prototipo scrambler, una moto che prende origine dal design “anni settanta”, anni unici per le due ruote…

    Il concept si chiama Baja ed è molto più di un’idea, visto che poggia radici concrete sugli 82 titoli internazionali firmati Husqvarna, fattore che ha accresciuto non poco la popolarità del marchio sia in Europa che negli Usa. Soprattutto in questo Paese perché l’attore Steve McQueen è un’icona di quell’epoca ma fu anche soprattutto un appassionato e pilota che partecipò anche alla mitica Sei Giorni del 1964. E nessun personaggio è così rappresentativo di un’epoca, di un pensiero, di uno stile di vita come lo è McQueen…

    Il desig unico della Baja

    Affascinante ed aggressiva: ecco i “dettagli” della Baja 650 che ci porta dentro un’epoca di scoperte, di “territorialità” del concetto scrambler, reso attuale da moderna tecnologia applicata. Il design è quindi “aperto” e puro, nel senso che pur essendo pratico e spartano, rappresenta uno stile che piace…

    Quindi il tratto centrale è quello che più ci porta negli anni settanta, come dimostra il parafango posteriore, concavo e grande e che ingloba il grande scarico laterale. Così come il “sellone”, lungo e largo, il trave del telaio, che taglia nettamente la moto in modo trasversale, che si contrappone al design moderno del serbatoio carburante.

    La ciclistica: telaio leggero e forcella rovesciata, classico e moderno

    Il telaio si basa su una struttura leggera, un tubolare in acciaio a fronte della forcella “moderna”, nel senso che è un elemento a steli rovesciati, quindi concetto di modernità e prestazioni; dietro c’è un mono centrale con leveraggio ed entrambe le sospensioni assicurano grande escursione per guidarla su qualsiasi terreno.

    Non potevano mancare i cerchi a raggi, da 19 e 17” ed un impianto frenante, anteriore e posteriore Brembo, all’altezza della Baja, ovvero di un modello che sa trasmettere emozioni. Ma anche forza e originalità, elemento distintivo di questo modello in fase di prototipo.

    Motore 650, quello c’era già?

    Sul motore, beh la scelta era “condizionata” dal fattore monocilindrico: quindi il propulsore è il “seiemmezzo” che equipaggia alcuni modelli BMW, quelli della serie F per intenderci, tanto robusto quanto indicatissimo per ogni terreno. E visto che la parnership tra Husqvarna e BMW è tra le più generose del settore, è interessante pensare che l’Azienda del BMW Group, amplierà la propria gamma offroad con questo modello che certo potrebbe diventare un “cult” motociclistico di tutto rispetto. Staremo a vedere…

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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