Il vento protagonista nell’ultima giornata di test della MotoGP: Enea Bastianini si conferma miglior Rookie delle cinque giornate. Ora si corre verso la gara
Il vento quale elemento che ha bloccato le prove in Qatar in modo definitivito. Manca davvero poco alla prima gara della stagione e si tirano le somme di quanto è stato utile questo approccio precampionato. Soprattutto per le new entry.
Enea Bastianini è stato sempre il migliore dei Rookie, in sella alla Ducati Avintia Esponsorama Racing Team. Un risultato che Enea ha voluto ed acciuffato con l’intento di imparare più possibile da questi test.
Il suo primo approccio alla MotoGP, quindi, è stato molto buono. Enea è soddisfatto anche di come ha lavorato la squadra e, con stile ed umiltà, ha sempre ammesso che sta imparando ma che vuole farlo più in fretta possibile.
Bastianini quindi, sa quanto vale, conosce cosa devo comprendere e deve abbandonare alcuni automatismi della Moto2. Ma ci vorrà poco perché lui impara bene ed in fretta… Ecco quindi le sue dichiarazioni nella seconda parte dei test in Qatar che si sono svolti su cinque giorni. Ecco le sue parole…
Importante lavorare sul setting della moto con lo stile di guida che cambia
“È stata sicuramente una bella giornata soprattutto perché sono tornato in sella alla mia moto. Sono contento perché, appena salito in moto, mi sono subito trovato a mio agio e quindi molto più sciolto rispetto ai giorni di test precedenti. Abbiamo iniziato a lavorare un po’ con il setting perché notavo che la moto era un po’ nervosa e facevo fatica a dare gas, ma siamo poi riusciti a sistemarla”.
Lavorare sodo e divertirsi non è impossibile in sella alla MotoGP
“Alla fine, avevamo un buon passo sul 55 in ogni uscita e turno e quindi quasi in linea con i migliori, ovvero leggermente fuori dalla top ten. Sicuramente domani, ultimo giorno, dovremo fare un altro step con un long run ovvero una simulazione di gara. Sono sempre il primo dei Rookie ma questo vuol dire poco e dobbiamo continuare a lavorare concentrati ma anche divertirci. Il distacco dal quarto posto poi non è tanto ma dal primo lo è un po’ di più… Per fortuna potrò guardare i dati di Jack Miller per capire cosa e dove intervenire per arrivare nella zona dei primi”
La spalla lo ha costretto alla Clinica Mobile, poi la simulazione gara
“Anche oggi una gran bella giornata. Ci siamo concentrati molto sul ritmo e sul trovare un assetto che si adegui al mio stile di guida. Abbiamo lavorato molto nelle prime ore della giornata, poi ho avuto un problema alla spalla e sono dovuto andare in clinica mobile a farmi vedere e sistemare…
Il dolore è diminuito un po’ e quindi ho provato un time attack ma l’orario probabilmente non era quello giusto e quindi il miglioramento è stato minimo rispetto a ieri ma abbiamo comunque fatto un piccolo passo avanti e per me va bene. Alla fine, c’è stata la simulazione gara su 15 giri e qui sono riuscito a tenere un buon ritmo per l’intera simulazione dimostrando di avere un ottimo passo. Devo migliorare sulla parte iniziale che serve a girare sul 54 ma, come seconda giornata e quinta totale di test mi ritengo molto contento così come lo è la mia squadra”
Il bilancio di questi cinque giorni: Enea soddisfatto al 100%
“Oggi non abbiamo girato ed è quindi finita qui la nostra sessione di test. Sono stati test utili e molto buoni direi, soprattutto per il primissimo contatto in sella ad una MotoGP. Inizialmente la cosa più difficile è stata mettere insieme tanti giri di fila perché mi stancavo ma, appena ho trovato il modo corretto per guidarla, sono riuscito ad essere veloce e mantenere un buon ritmo per molti giri.
Gli ultimi due giorni dei cinque sono andati molto bene anche se non siamo poi riusciti a realizzare un time attack. Mi trovo molto bene con la squadra e, se tutto va come deve andare, potremo anche correre una buona gara, la prima della stagione 2021. Se devo fare un bilancio, da un lato sono rimasto impressionato dalla potenza della MotoGP e della velocità quindi della mia Ducati e questo anche rispetto ad altre moto. Dall’altra parte sono rimasto dall’aggressività della moto ma, soprattutto, su come devi guidarla, fa parte del gioco e sono ancora un Rookie, devo capire ancora tante cose e cercherò di impararle prima possibile…”
Ampio margine di miglioramento
“I margini di miglioramento ci sono eccome, faccio errori ancora abbastanza banali o meglio sono abitudini della guida sulla Moto2, quindi automatismi che, per la MotoGP, devo cambiare e prima me li toglierò dalla testa, prima riuscirò ad essere veloce. Mi sono trovato bene anche con le gomme, specie con la soft anteriore, mentre al posteriore riesco ad usare bene sia la media che quelle morbide”