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    LE NUOVE HONDA CRF300L & RALLY

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    Eccole le nuove Honda CRF300L e CRF300 Rally, offroad che nascono per l’Avventura con la A maiuscola. Nuovo motore da 286 cc con più coppia

    Sulle nuove Honda CRF300L/CRF300 Rally novità sono parecchie ma, soprattutto, quella più concreta è l’aumento di cubatura con ovvio incremento di coppia e potenza per entrambi gli allestimenti.

    L’aumento di cilindrata ha visto introdurre una nuova fasatura distribuzione mentre l’intera area legata ad aspirazione e scarico è stata riprogettata; a questo si aggiunge una più corta rapportatura del cambio ma con sesta marcia ora più lunga e quindi più adatta ai trasferimenti stradali.

    performancemag.it2020-hondaCRF300L-Rally 2021

    Arrivano la frizione antisaltellamento (-20% di sforzo in meno sulla leva), che consente un miglior controllo della moto in staccata anche sui terreni offroad, un nuovo forcellone ed un telaio con una maggiore flessibilità laterale, mentre c’è un aumento dell’altezza da terra, anche grazie all’aumento escursione di forcella e mono ed una posizione di guida rivista nell’ergonomia.

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    Per la versione CRF300 Rally, c’è un serbatoio più capiente da 12,8 litri che aumenta l’autonomia della moto mentre la sella è ora montata più in basso e su un supporto in gomma, materiale usato anche per gli inserti antiscivolo delle pedane, soluzione che eleva il gradiente legato al comfort di marcia. Il peso finale è stato abbattuto di ben 4 kg a serbatoio pieno ed è pari a 153 kg. Ci sono infine piccoli pesi interni al manubrio che riducono il tasso di vibrazioni mentre componenti elastici trovano posto sugli indicatori di direzione. E c’è un nuovo strumento LCD.

    Nuovo propulsore per maggiori performance e coppia

    Come accennato, c’è stato un incremento sostanzioso di cilindrata che passa a 286 cc con valori di coppia e potenza nell’ordine del 18% e del 10%, quindi 27,3 CV erogati a 8500 giri con 26,6 Nm di coppia a 6500 giri. Al fine della trattabilità ai medi regimi, la fasatura dell’aspirazione è stata rivista così come i sistemi di aspirazione/scarico. La moto è più reattiva anche grazie a rapporti più corti per prima e quinta marcia con sesta marcia allungata.

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    14% di cubatura in più per la nuova CRF

    Questo bialbero DOHC eleva quindi la cilindrata del 14%, passando da 250 a 286 cc e questo dato è ottenuto allungando il valore della corsa da 55 a 63 mm un “passo” deciso per il carattere della nuova CRF, ora più “robusto” a partire dai 2000 giri. Aumenta quindi anche la velocità massima da 129 a 135 km/h, un dato non essenziale per la tipologia di moto ma che aiuta a comprendere il risultato finale legato all’incremento di cilindrata ed interventi sulla fasatura.

    Filtri aria di nuovo disegno e nuovo mapping iniezione PGM-FI

    Infatti, sia la fasatura quanto le rampe di aspirazione degli assi a camme, hanno ora nuovo “andamento” e questo per migliorare la risposta del motore ai bassi e medi regimi soprattutto, quelli più utilizzati in fuoristrada; merito pure di un filtro aria di diverso disegno, di uno scarico più light, di un nuovo catalizzatore e del differente mapping dell’iniezione elettronica PGM-FI, che fa “rientrare” la CRF nella normativa EURO 5. Ma non è tutto: ora c’è il cilindro disassato – soluzione ormai universale sui motori Honda – ed il pistone vanta rivestimento al molibdeno e materiale definito “speciale”.

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    Il perno di banco poi, adotta un semi-cuscinetto metallico che viene inserito a pressione mentre i cuscinetti del manovellismo vantano bronzine in robusta ghisa; la pompa dell’olio ha una struttura interna di sfiato che “blocca” la ventilazione del lubrificante non in pressione. Al vantaggio termico legato allo scambio di calore, c’è ora un radiatore da 12,7 kW che troviamo sul lato sinistro della CRF, posizionato in sicurezza per mezzo di una griglia in polipropilene e convogliatore d’aria; non manca la ventola di raffreddamento con termostato.

    Telaio rinnovato, 4 kg in meno e 25% di rigidità laterale in meno

    La nuova CRF300 Rally pesa 4 kg in meno: il telaio in acciaio con struttura semi-doppia culla inferiore, è stato totalmente rivisitato al punto che i tecnici Honda sono riusciti a ridurne il peso di 2,15 kg. Il risultato è il 25% di riduzione della rigidità laterale a vantaggio della maneggevolezza finale, resa possibile per via della riduzione di alcuni “parametri di quota” quali i -30 mm del trave discendente principale, travi discendenti che passano da 28,6 a 25,4 mm e l’ampiezza del tubo di collegamento centrale che scende di -20 mm.

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    La “linea di alleggerimento” ha interessato ovviamente anche il nuovo forcellone pressofuso, il cui peso si riduce del 23% ed a quota 550 grammi mentre la sezione alle spalle del punto pivot è molto più stretta ed è pari a 15 mm, soluzione che oltretutto ha consentito una flessione più uniforme se parliamo della porzione trasversale. Anche davanti però ci sono delle novità: la piastra inferiore della forcella passa da acciaio ad allumino, cosa che significano 730 grammi eliminati. La forcella Showa da 43 mm vanta escursione di 260 mm (10 mm in più dell’ormai vecchio modello) mentre è stato modificato il setting del mono posteriore con 260 mm di escursione, uno Showa monotubo.

    E varia pure l’altezza da terra che passa da 270 a 275 mm mentre cambiano l’inclinazione del cannotto di sterzo ora quotata a 27,5° e l’avancorsa ora di 109 mm (28,1° e 114 prima). Per l’impianto frenante, dotato di ABS due canali, c’è un disco anteriore da 296 mm servito da pinza a due pistoncini e l’unità posteriore da 220 mm dotato di pinza a singolo pistoncino, lo stesso elemento delle moto racing Honda legate al mondo dell’enduro. Bulloni M8, corona lavorata e perno ruota posteriore, abbattono i pesi di 240 e 160 grammi.

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    Poche differenze ma sostanziali per affrontare l’Avventura…

    La Rally poi, vanta sella ribassata di 5 mm (855 mm, 5 in più della L e 10 mm in meno del modello prevedente), display LCD, carena molto più esile e snella che integra il capiente serbatoio benzina da 12,8 litri ovvero quasi 3 litri in più. La posizione di guida poi, mostra un manubrio più arretrato, pedane spostate più in basso ed arretrate, soluzione utile quando si guida con gli stivali offroad. La versione “L” invece, vanta serbatoio da 7,8 litri ora più rastremato al punto di “perdere” 190 grammi di peso, una sella più alta di 5 mm con 880 mm da terra, superficie di appoggio del cavalletto incrementata del 10% ed un peso con il pieno pari a 142 kg.

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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