La Benelli BN302 offre un nuovo modo di guidare grazie a questa cubatura sempre più presente nel panorama delle due ruote. Entry level ma anche per tutti, grazie a prestazioni accattivanti. Ed anche nel racing, la 300 cc diventa realtà…

L’evoluzione tecnica fa parte del progresso e di quel desiderio aperto e radicato di “competere” con le proprie capacità, idee ed interazione tra sperimentazione e effettivo beneficio del progresso. Nel nostro settore – moto – di sfide si parla ogni giorno, specie se si tratta di percorsi tecnici finalizzati ad offrire l’intero patrimonio tecnologico di un’Azienda, che prende forma con il prodotto finale che finisce tra le mani dell’utente.

LA PREMESSA: Analisi del segmento e possibilità dei 300 cc
L’evoluzione delle prestazioni è passata quindi per molti “fattori”: l’avvento delle Supersportive da 600 e 1000 cc, le SBK race replica, le potenti naked che hanno ereditato le motorizzazioni “addomesticate” delle SS per offrire si prestazioni ma, soprattutto, massima guidabilità grazie anche all’elettronica sempre più massiva.
600, 1000 ed oggi 300 cc: evoluzione logica
Quindi non stupisce se, attualmente, si parla molto della “nuova cubatura” legata ai 300 cc, non tanto perchè offre il giusto compromesso sia al neofita che al più smaliziato rider (nella chiave di lettura della massima utilità del prodotto offerto è logico…) ma, soprattutto perchè rappresenta la normale evoluzione della moto in uno scenario molto più ampio e definito se parliamo di abbattimento dei costi di gestione e contenimento dei consumi di carburante.

I mercati asiatici insegnano…
I mercati asiatici – dove la cubatura dei 300 cc è un’icona globale – rappresentano quindi l’idea e forse il futuro della moto in una chiave di risparmio ed economia di gestione… Prende quindi piede questa cilindrata anche in Europa ed oggi tutte le Case, hanno in listino una 300 cc, spesso “erede” nel design della gamma SS; piace quindi l’idea, ora dev’essere compresa dalla grande massa utente che, pian piano, scoprirà gli effettivi benefici di questa cilindrata oltre al nuovo modo di guidare una moto.
Il futuro racing della 300 cc…
So già l’espressione sulle facce di molti di voi ma, credetemi, salire in sella ad una 300 cc, rappresenta spesso una nuova esperienza di guida, anche per i più smaliziati. Ed ora che si parla tanto di una SS 600 che cambia, la migliore candidata è proprio la 300 cc, tanto che si parla di una Supersport 300 che darà soprattutto spazio ai giovanissimi, un modo per cambiare le cose, per far avvicinare molti più piloti alle piste, un modo per creare un nuovo bacino di utenza piloti a livello nazionale, ma, questa volta, “puro” e non “inquinato” dai soliti “vecchietti” (il rispetto è d’obbligo) utraquarantenni e che hanno alle spalle una storia racing che “chiude” la porta ai più giovani in età formativa.

BENELLI SCEGLIE QUESTA STRADA: anima doppia per la BN302…
La scelta Benelli quindi non è casuale ma mirata. Premetto che prima di salire in sella ero un po’ scettico io per primo, ma solo dopo averla provata, ne ho capito il senso e le potenzialità… La BN302 è quindi una moto facile e dinamica dalla doppia pelle: sportiva se si vuole intraprendere un percorso guidato, perchè soddisfa le esigenze anche quelle sportive, agile, se la si vive in città, nel traffico, nelle vie centrali oppure sui brevi tratti di raccordo tra casa e lavoro. Insomma oserei dire una naked per 360° di vita in moto, grazie anche al suo bicilindrico parallelo, che offre prestazioni interessanti in rapporto alla cilindrata.

L’essenza tecnica premia le prestazioni: meglio il bicilindrico!
Prodotto interessante, Benelli ha “approcciato” alla categoria nel modo più “sincero” possibile: il cuore della moto è il bicilindrico parallelo bialbero “ottovalvole” che regala all’utente 38 Cv a 12.000 giri con un valore di coppia di 2,8 kgm a 9000 giri, quindi un motore che ama girare alto e cantare con un proprio timbro di aspirazione che piace ed intriga se vogliano…

Merito delle quote vitali che raccontano chiaramente la propensione ai giri, in virtù dei 65 mm di alesaggio ma, soprattutto, di una corsa corta pari ai 45,2 mm per una cubatura di 300 cc. Elevato il rapporto di compressione di 12:1 e questo grazie anche al raffreddamento a liquido che ne migliora lo scambio termico a vantaggio proprio delle prestazioni. Cambio a sei marce, iniezione elettronica con corpo farfalla da 37 mm, lubrificazione a carter umido, insomma nulla di speciale ma, proprio per questo, altamente funzionale nel sul complesso.

Telaio: la scelta del traliccio esalta i contenuti della BN302
Quindi una naked soprattutto indirizzata ai giovanissimi perchè si guida con la patente A2 ed è capace di prestazioni di tutto rispetto come vedremo in seguito. Merito anche del suo telaio, dove la scelta del traliccio in tubi di acciaio, era quasi “obbligata” per via di quella tradizione che ormai contraddistingue le moto Benelli…

Peso da migliorare rispetto alla concorrenza giapponese ed austriaca…
La BN302 vanta quote agili con 2115 mm di lunghezza, interasse corto pari a 1405 mm ed altezza sella a quota 795 mm, per questo adatta alla stragrande maggioranza dei rider. Pesa, nel senso più intimo del termine, il peso finale della piccola Benelli, ovvero 180 kg a secco ed è questo il punto su cui l’Azienda deve lavorare per renderla ancor più agile, ma, soprattutto, competitiva sugli altri prodotti appartenenti alle medesima categoria (con le bicilindriche Honda CBR300 168 kg, Yamaha R3 169 kg, Kawasaki 172 kg e la monocilindrica KTM RC390 147 kg) che di fatto pesano meno anche in ordine di marcia. Si fa tanta strada conla BN302, per via del serbatoio da 16 litri (3 lt. sono la riserva) e dei suoi consumi realmente inaspettati, specie se il passo è leggero e fluido.

Sospensioni a punto per la BN302 Benelli
In termini di sospensioni, spicca la forcella UD regolabile da 41 mm ma, soprat