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    PROVA: BETA Xtrainer 300, X SORPRENDENTE

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    Xtrainer 300 2020 dai mille volti: agile, divertente, sincera e leggera, fa scoprire in modo facile il mondo dell’enduro. In sella Alex Bruni e Marco Clementini. Per loro un’esperienza tutta nuova e tanto divertimento

    È la moto che ogni endurista vorrebbe nel proprio garage, la più facile da guidare, sempre divertente e pronta all’avventura. Una moto dal feeling immediato, forte di un avantreno stabile e sincero, di un motore 2T docile e trattabilissimo abbinato a sospensioni “giuste” per l’enduro vero.

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    La nuova Beta Xtrainer 300 non mente sul proprio DNA offroad, con l’aggiunta di quel carattere easy che fa subito entrare in confidenza il pilota, che rimarrà affascinato da tutte quelle caratteristiche che l’anno resa la più desiderata del lotto Beta.

    Xtrainer 300 è quindi la risposta migliore per quanti desiderano entrare in contatto con il magico mondo dell’enduro, anche quello hard. Si, perché quella X sta pure per superare con agilità tutto quello che riguarda l’enduro tosto, anche quello estremo, dove Xtrainer sa districarsi al meglio e sempre con “una marcia in più” rispetto alla concorrenza.

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    Tanto lavoro tecnico sull’erogazione del 2T da 300 cc

    Come per la gamma RR 2020, anche Xtrainer si presenta tutta nuova: in Beta hanno quindi lavorato sodo sull’erogazione, mantenendo però quella proverbiale facilità di utilizzo, legata ad un ampio range di utilizzo se parliamo di risposta del 2T Beta, oggi  più fluido e facile da guidare grazie ad una serie di interventi mirati.

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    Ingredienti giusti per una moto perfetta

    Una ricetta magica i cui ingredienti possono essere riassunti nella migliore erogazione della potenza, del lavoro fatto sulla valvola BPC allo scarico, alla ridotta altezza della sella che si posiziona ora a quota 930 mm (dato essenziale per infondere quel pelino di confidenza in più al neofita) fino al contenimento del peso globale. Ma l’utilità e la massima praticità passano pure per la presenza del miscelatore automatico e per coperture soft e questo per offrire un grip ancor più incisivo in ogni situazione legata all’enduro.

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    Arriva il contralbero sul 2T by Beta

    Sulla versione 2020 della Xtrainer è stata fatta una scelta tecnica precisa per guadagnare trazione ed erogazione: arriva il contralbero che, almeno sulla carta, riduce le vibrazioni facilitando la guida della moto. In realtà, abbiamo notato qualche vibrazione sulle pedane come leggerete dalla prova dei rider di PROGETTO MX, vibrazioni che alla lunga infastidiscono e si riflettono su mani e braccia.

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    Ma c’è anche un nuovo albero motore la cui inerzia è stata ricalcolata visto pure l’inserimento del contralbero così come è stata migliorata la lubrificazione oltre ad essere migliorato il rotolamento del 2T Beta e questo per via del minor attrito radente laterale. È un 2T “quadro” ovvero alesaggio e corsa sono identiche in quota dei 72×72 mm con cubatura reale di 293,1 cc ed un rapporto di compressione non “esagerato” pari a 11,45:1 con presenza della nuova valvola allo scarico BPV.

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    L’ammissione è ovviamente lamellare nel carter, alimentato da carburatore Keihin PVK 36, un super classico legato all’alimentazione con l’aggiunta della miscelazione separata grazie ad una pompa olio elettronica (650 cc di olio) a portata variabile.

    Senza avventurarmi in ipotesi legate all’inerzia generale, forse proprio questa parte è stata realizzata tenendo conto dei due step tecnici, ovvero presenza del contralbero e ricalcolo dell’inerzia, elementi entro cui Beta ha dovuto trovare la “quadra” per un’erogazione più pulita e lineare, anche in virtù della nuova rapportatura più lunga (primaria 27/72). Anche la frizione a comando idraulico è stata rivista, inserendo dischi riprogettati per una leva molto più morbida da azionare.

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    Un telaio perimetrale per passare dappertutto

    Questo è l’altro punto di forza della Xtrainer: si tratta di un perimetrale in acciaio al CrMo caratterizzato dalla doppia culla che si sdoppia proprio sopra lo scarico; l’interasse è di 1467 mm per 802 mm di larghezza massima ed un peso a secco di 99 kg diviso in porzione 48 kg davanti e 51 dietro. L’altezza sella infine, è di 930 mm con altezza da terra di 1245 mm.

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    Forcella e mono riviste nel setting per avvicinarsi all’uso hard enduro

    Per le sospensioni Beta ha scelto una forcella USD da 43 mm (rivista l’idraulica sugli impatti più aggressivi) ed un mono dotato di leveraggio progressivo montato sul nuovo forcellone, ora allungato per offrire maggiore trazione e stabilità: la corsa ruota anteriore è quindi di 270 mm esattamente come quella posteriore, dati non “eccessivi” ma giusti per una moto come la Xtrainer 300.

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    L’impianto frenante è affidato al disco anteriore wave da 260 mm supportato da pinza flottante a due pistoncini e disco posteriore da 240 mm con pinza mono pistoncino. I cerchi ruota sono a 36 fori ed ospitano coperture da 21 e 18”.

    Ed infine c’è la doppia mappa con switch mentre sono nuovi i convogliatori del serbatoio, la mascherina, il parafango anteriore a spessore variabile così come c’è un nuovo strumento digitale con supporto dedicato ed una diversa protezione per il manubrio.

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    Per la prova della Beta Xtrainer 300 ho convocato in pista i rider del mio PROGETTO MX. Alex Bruni e Marco Clementini, crossisti puri che quindi ho avvicinato all’enduro con questa moto davvero facilissima da guidare. Il primo approccio è stato divertente ma hanno subito scoperto i limiti di una 2T che certo non è concepita per saltare…

    Dopo qualche giro però, hanno iniziato a “giocare” con Xtrainer 300 ed è quello che volevo da loro, sperimentare, provare, divertirsi in sella ad una moto nata proprio per fare questo. Entrambi hanno stili di guida differenti, ma, entrambi, hanno valutato più che positivamente questa 2T enduro ma con la grande X.

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    Ho fatto loro delle domande mirate che estrapolassero la natura reale della Xtrainer, cercando nei “difetti” anche l’aspetto positivo ma, soprattutto, l’idea di aver provato un enduro dai mille volti, agile, divertente, leggera e maneggevole ma sempre unica nel suo genere.

    LA PROVA DI ALEX BRUNI: “Xtrainer 300 mi ha davvero sorpreso…”

    Come hai trovato questa nuova XTRAINER 300?

    La Xtrainer 300 mi ha sorpreso per quell’erogazione perfetta che si rivela ideale specie sui sentieri di montagna, ma si comporta bene sia sul fango che sull’asciutto, è quindi una enduro molto equilibrate, ideale pure sul single track.

    Due parole sulla posizione di guida e l’ergonomia (come si sta in sella, facilità movimenti del corpo, ecc.)

    Direi buona la posizione di guida, anche se le pedane sono leggermente inclinate in Avanti, scelta tecnica che consente di stare bene in piedi sulla moto, pronti per entrare in curva in modo deciso. Tutti i movimenti in sella sono rapidi da effettuare, quindi direi che Xtrainer 300 vanta una buona ergonomia globale.

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    Cosa ti piace davvero di questa moto?

    Mi piace e molto la sua maneggevolezza oltre al facile controllo su ogni tipologia di terreno, che sia duro, morbido o scivoloso.

    Parliamo del motore: erogazione ai medi, bassi regimi, allungo, “schiena”, dacci un giudizio generale sul comportamento del motore 300 Beta

    A mio avviso, l’erogazione ai bassi regimi e più dolce rispetto ad un classica 300 cc, ma, dall’altra parte della Medaglia, si comporta molto meglio se parliamo di allungo. Quindi tutto sommato direi che questo è un bel motore sempre pronto.

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    Quale è la zona motore che ti è piaciuta di più?

    Sicuramente l’allungo, perché, alla fine, mostra una moto molto potente specie sulle marce alte e questo significa appunto grandi doti di allungo, caratteristica utilissima su stradoni sterrati veloci.

    Moto facile e per tutti?

    Assolutamente si, è una moto adatta a tutti e potrebbe portarla con tranquillità anche chi non è propriamente un esperto.

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    Parliamo della maneggevolezza generale: il tracciato dove l’hai provata è abbastanza scorrevole

    Il tracciato dove l’ho provata era maggiormente sabbioso e comunque ho scoperto che questa moto vanta una buona scorrevolezza ed è assolutamente facile pure nelle curve in contropendenza

    Parliamo dell’equilibrio generale della Xtrainer 300

    Moto molto equilibrate, ormai scopro una bella caratteristica propria delle enduro Beta.

    Come ti è sembrata la Xtrainer 300 in ingresso curva, centro curva, nei cambi direzione?

    Xtrainer 300 è sincera in ingresso in curva ed è molto facile farle cambiare direzione.

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    In tema di sospensioni cosa pensi del pacchetto sospensioni Beta?

    Da crossista ed a mi aviso, devo dire che le sospensioni non sono il massimo ma, alla fine, si comportano bene specie su sentieri rocciosi, ma certamente questa non è una moto adatta a saltare…

    Descrivi il comportamento della forcella e del mono

    Lavorano discretamente per la tipologia di moto quale è la Xtrainer 300, a fine corsa però, sono fin troppo morbide e non è raro sentirle andare a pacco.

    Come trovi la frenata della Xtrainer 300?

    Ho scoperto un’ottima e ben modulabile frenata, sempre pronta e sincera su tutti i tipi di terreno

    Un pregio assoluto della Xtrainer 300?

    Assolutamente direi il suo equilibrio generale e la buona distribuzione dei pesi tra davanti e dietro.

    Ed un difetto assoluto?

    Direi un’erogazione poco incisiva, specie sulle marce basse

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    A chi è adatta secondo te questa moto?

    E’ certamente adatta a tutti gli amatori che sono alle prime armi ed a cui piace percorrere e scoprire i sentieri di montagna, ma, in mani esperte, è una moto facile, divertente ed in grado di superare qualsiasi ostacolo naturale.

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    LA PROVA DI MARCO CLEMENTINI: “Moto molto intuitiva”

    Come hai trovato questa nuova XTRAINER 300?

    La nuova Beta Xtrainer 300 è decisamente molto bella e consistente oltre che molto godibile.

    Due parole sulla posizione di guida e l’ergonomia (come si sta in sella, facilità movimenti del corpo, ecc.)

    La posizione di guida è molto confortevole, la sella per il mio gusto personale è fin troppo bassa quindi le ginocchia sono troppo vicine al manubrio. Comprendo però la tipologia ma soprattutto l’indirizzo della Xtrainer 300. La moto nei movimenti del corpo è comunque sempre molto fluida.

    PROGETTO MX 2020-performancemag.it2019-italiano MX2020

    Cosa ti piace davvero di questa moto?

    La cosa che mi è piaciuta di più di questa moto è che rimane equilibrata nei punti dove c’è poca velocità e si deve mantenere un certo equilibrio corpo-moto, la moto vanta sempre una buona coppia ai bassi regimi, almeno per il mio stile di guida.

    Parliamo del motore: erogazione ai medi, bassi regimi, allungo, “schiena”, dacci un giudizio generale sul comportamento del motore 300 Beta Quale è la zona motore che ti è piaciuta di più?

    La moto ha ottimi medi regimi dove c’è ha tanta coppia, ma perde nella zona di allungo, rimane una moto molto divertente. Ma la zona che mi piace più della Beta Xtrainer 300 è quella ai bassi regimi, dove è sempre pronta 

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    Moto facile e per tutti?

    Assolutamente sì!

    Parliamo della maneggevolezza generale: il tracciato dove l’hai provata è abbastanza scorrevole

    È sempre una moto molto facile oltre che maneggevole, doti che ho potuto apprezzare sul nostro tracciato del test, che ha una morfologia molto scorrevole. 

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    Parliamo dell’equilibrio generale della Xtrainer 300

    La moto è molto ben equilibrata sia in velocità che nelle zone più lente come ad esempio il fettucciato guidato

    Come ti è sembrata la Xtrainer 300 in ingresso curva, centro curva, nei cambi direzione?

    Questa beta negli ingressi curva è molto intuitiva e sincera, segue tanto dentro la curva e quindi si può piegare molto a centro curva, visto che rimane incollata al terreno, segno di un avantreno stabile e preciso, cosa scoperta pure nei cambi di direzione, anche qui bella da guidare.

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    In tema di sospensioni cosa pensi del pacchetto sospensioni Beta? 

    Il pacchetto sospensioni della Xtrainer 300 è buono per fare enduro molto soft: qui sono molto efficaci ma se la velocità aumenta sono troppo morbide per un rider esperto.

    Descrivi il comportamento della forcella e del mono Come trovi la frenata della Xtrainer 300?

    La forcella rimane molto morbida il mono mi è sembrato né troppo duro, né troppo morbido specie in compressione, la moto mantiene sempre tanta aderenza. 

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    Un pregio assoluto della Xtrainer 300?

    Decisamente la frenata, sempre molto efficacie ed aggressiva, la coppia del motore e la grande maneggevolezza

    Ed un difetto assoluto?

    Il difetto sta nel motore: ho notato che vibra tanto, mentre rivedrei il setting della forcella, troppo morbida

    A chi è adatta secondo te questa moto?

    Questa moto è adatta a tutti ma pure per un enduro estremo, perché la moto ha una bella coppia rotonda e fluida, cosa che mette a proprio agio il pilota nell’affrontare determinati tratti di sottobosco ad esempio, mentre è a proprio agio in mulattiera anche per via di un cambio ben rapportato che, unito al tiro del motore, ne fanno una gran bella enduro soft.

    (Foto GIUSEPPE CARDILLO, si ringrazia: Officina SALVATORI MOTO e Danilo Sirinaldi Track)

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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