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    PROVA: RENAULT CLIO RS EDC, RS DRIVE FOR RACING…

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    La Clio RS EDC Renault, è una sportiva di razza molto fruibile e divertente: cambio EDC doppia frizione, motore turbo, RS Drive ed un telaio sempre all’altezza ne fanno una sportiva pura…

    L’imprinting offerto dal segmento racing amplia di molto la potenza di una gamma sportiva, specie quando alle spalle esiste una tradizione storica, dei risultati conquistati sul campo, spesso imponendo “nuove regole” o, più semplicemente, percorrendo nuove soluzioni tecnologiche, che poi hanno segnato l’inizio di un’epoca, molto spesso legata a idee che hanno fatto scuola.

    Renault, in tal senso, vanta una grande e “potente” tradizione che poi ha sempre riportato sulla serie, offrendo all’utente sportivo, delle vetture uniche e che parlando di emozioni ed adrenalina. Un DNA forte della tradizione e passione per le corse quale primo livello per sviluppare quelle soluzioni che poi hanno fatto la storia del marchio francese, primo tra tutti il motore turbo ed il design accurato dei prodotti Renault.

    Cuore sportivo e grande controllo…

    Così, non c’è da stupirsi se, nel cuore di questa Clio RS EDC c’è la “proiezione” del racing concept, che si esprime attraverso soluzioni tecniche di livello offerte in modo “semplice e chiaro”, perché il divertimento di guida passa sempre per la massima fruibilità…

    Di carte, questa Clio RS ne ha parecchie e tutte validissime: motore turbo da 1600 cc da 200 Cv, cambio e trasmissione a doppia frizione EDC,  un telaio reattivo abbinato a sospensioni sempre pronte alla pista, semplicemente premendo il tasto magico dell’ RS Drive che “apre” tre mode di guida, con Normal, Sport e Race, decisamente il più vicino al comportamento dinamico di un’auto da corsa…

    “Abbiamo voluto offrire a Nuova Clio R.S. 200 EDC tutto ciò che un conducente si aspetta da un’auto sportiva – spiega Philippe Mérimée – Ingegnere capo Messa a punto Collegamenti al Suolo – Renault Sport Technologies – . Quindi comportamento della scocca sotto controllo, forte potenziale longitudinale e trasversale, sterzo reattivo, senza rinunciare ad un livello di comfort elevato, garanzia di versatilità”. «Abbiamo voluto offrire a Nuova Clio R.S. 200 EDC tutto ciò che un conducente si aspetta da un’auto sportiva: comportamento della scocca sotto controllo, forte potenziale longitudinale e trasversale, sterzo reattivo, senza rinunciare ad un livello di comfort elevato, garanzia di versatilità”.

    Un design aggressivo che sa essere discreto…

    Clio RS EDC è forte di un design ricercato nelle zone giuste: la parte frontale – con logo enorme sulla calandra che reca inoltre la sigla RS al di sotto – è simile alla vettura “classica”, ma già abbassando lo sguardo verso il basso, s’intuisce qualcosa che avvicina al racing: mi riferisco alla porzione inferiore del frontale, tagliata trasversalmente dalla grande presa aria che “fugge” da un lato all’altro della vettura e che al centro si fa più stretta, dando così l’impressione del design dell’ala anteriore delle F1.

    Proiettori allungati si estendono fino a quasi metà del parafango, larghi e che “nascondono” gli splendidi cerchi RS da 18”. Il profilo vettura è quello di una coupè “cattivissima” si con 5 porte che però quasi passano inosservate.

    Ma non c’è solo design ma soprattutto “fatti” visto che il diffusore posteriore (ampio e grande), aumenta dell’80% la portanza posteriore, mentre lo spoiler annesso, garantisce il 20% di portanza in più. Certo anche la parte posteriore fa il suo effetto racing, in virtù del doppio scarico dal sound unico ed inconfondibile, altro “code” sportivo Renault che su questa Clio RS sembra ancor più evidente.

    Interni forse un po’ sottotono per questa RS…

    Forse, l’unica nota “stonata” della Clio RS va ricercata all’interno vettura: per il valore del logo RS ci aspettavamo qualcosa in più, soprattutto nella strumentazione, forse, anzi certamente fin troppo “classica” e da berlina: Vero, qua e la ci sono richiami in tinta con la vettura, ma manca quella tonalità aggressiva, forza del marchio francese.

    Ad esempio, il battitacco laterale è semplicemente fissato alla moquette con rivetti e questo fa si che la presa del piede, specie nella guida in pista, non sia salda ma, al contrario, fin troppo mobile, anche se la pedaliera è decisamente sportiva e ben sistemata a livello ergonomico. E poi, nel corso del nostro test, si è staccata la cuffia fissata sotto la leva cambio e questo, all’appassionato sportivo, certo fa pensare che, l’interno vettura, sia stato forse disegnato più frettolosamente rispetto al resto della Clio RS. Certo, cose di poco conto è vero, ma comunque piccole “mancanze” che ho notato…

    200 Cv per questa RS: motore downsize, sound racing, prestazioni incisive

    Renault ha sempre avuto a cuore le prestazioni, fin dai primissimi modelli sportivi: su questa RS è perfettamente riuscita a far convivere i due usi della vettura, quindi cittadina e sportiva, questo grazie al suo propulsore turbo ricco di coppia e performance decisamente aggressive. Ma non è tutto perché la vera sinergia tecnologica è tra motore e trasmissione, una messa a punto meticolosa da parte dei tecnici Renault Sport Tecnologies; il cambio quindi, (con palette sul volante) è stato adeguato in quanto a rapportatura per i 240 Nm di coppia, così come, a favore della fluidità, si è lavorato sul sistema di aspirazione, sulla turbina e sulla valvola a farfalla.

    Gli obiettivi erano due: tiro e schiena fin dai bassi regimi, potenza massima elevata. “L’obiettivo era sfruttare tutto il potenziale del motore a iniezione diretta – spiega, Renaud Hantz – Pilota Prestazione Cliente Gruppo Motopropulsore – Renault Sport Technologies – abbinato alla trasmissione a doppia frizione. Oltre ai valori delle performance, al miglior livello, si è lavorato molto sulle sensazioni e il piacere di guida. Le 3 modalità – Normal, Sport e Race – rispondono a tutte le attese dei conducenti, anche i più sportivi. Una tecnologia nuova, accessibile, utile e intuitiva per i nostri clienti”. Quindi un modo diretto per dar spazio alle prestazioni… Tutto parte dai 1618 cc di cubatura per questo quattro cilindri “corsa lunga” (dotato di iniezione Multipoint) in virtù dei suoi 81,1 mm (corsa) per 79,7 mm di alesaggio che sviluppano un regime massimo di 6000 giri con coppia di 240 Nm a 5500 giri.

    Il differenziale elettronico della Clio RS EDC

    Questo sistema, brevetto di Renault Sport Tecnologies, ottimizza la motricità in curva della Clio RS EDC, alzando il livello del sottosterzo grazie all’analisi continua del differenziale di velocità tra una ruota e l’altra (interna ed esterna) calcolando anche la differenza della velocità di rotolamento delle posteriori senza motricità, che poi diventa “parametro” nel controllo.

    Quindi, non appena c’è una differenza di velocità tra le ruote motrici ed inizierebbe lo slittamento in accelerazione, il sistema RS Diff interviene “semplicemente” imponendo leggera pressione frenante alle ruote anteriori, prima dell’intervento dell’ESP. Non viene però ridotta la coppia motrice. Ma ci sono altre tecnologie di punta, che dimostrano il talento racing  Renault e che beneficiano sempre dell’apporto di Renault Sport F1: tra queste l’iniezione diretta, la fasatura variabile degli alberi a camme, il recupero dell’energia in frenata (ESM), le punterie DLC ed una profonda e mirata riduzione degli attriti.

    Un telaio in perfetto stile Renault Sport

    Di fatto, le grandi performance della Clio RS EDC sono merito di un telaio molto a punto e di un gruppo sospensioni che lavora in simbiosi con la reattività e progressione del motore. Quindi non solo prestazioni ma anche comfort, effetto bivalente di questa sportiva di razza… Per il massimo controllo vettura quindi, è stato montata un’architettura pseudo Mc Pherson su cui sono stati montati elementi maggiorati, proprio per le aumentate possibilità trasversali della Clio RS EDC; l’obiettivo era aumentare la rigidità globale dell’area ruote/sospensioni e, per questo, ci sono ammortizzatori maggiorati nei carichi, nei diametri degli steli ma, soprattutto, nel “controllo” dell’idraulica.

    Anche l’impianto frenante è stato adeguato, con una coppia di dischi anteriori da 320 mm mentre la barra antirollio posteriore è stata aumentata – 10% in più se parliamo di rigidità antirollio – al fine di elevare il gradiente di controllo vettura; da sottolineare la presenza dei finecorsa di compressione idraulici, il cui schema tecnico vede l’inglobare un secondo ammortizzatore nel principale, soluzione ereditata nei rally oltre 10 anni fa ma ora passata alla serie.

    Doppio telaio a scelta: Sport o Cup

    Il principio dei finecorsa idraulici di compressione consiste schematicamente nell’incorporare un ammortizzatore secondario nell’ammortizzatore principale della sospensione. Tale soluzione assicura risultati spettacolari in termini di progressività, comfort e performance. E si può scegliere tra due diversi telai: Sport e Cup, quest’utlimo più basso al suolo di 3 mm per un 15% in più di rigidità con annesso uno sterzo ben più diretto.

    Anche se l’idea è piuttosto semplice, la messa a punto tecnica lo è nettamente meno, ed esige tutto il know-how ingegneristico di Renault-Sport Technologies. Nuova Clio R.S. 200 EDC democratizza questa innovazione, sviluppata nei rally da Renault Sport da una quindicina d’anni, e ormai pronta per passare alla serie, come spiega Fabien Berthomieu – Ingegnere collegamenti al suolo – Renault Sport Technologies. “Il finecorsa idraulico di compressione somma la sua azione a quella del finecorsa di compressione classico, in poliuretano. Poiché la sua capacità di assorbimento è nettamente superiore, esso interviene più tardi nell’oscillazione della ruota. Il comportamento della sospensione diventa così molto più lineare, con due vantaggi fondamentali:miglior assorbimento degli ostacoli e dei fondi dissestati, senza effetto di “trasmissione”, la riduzione delle variazioni di carico supportata dal pneumatico accresce il potenziale di aderenza dell’avantreno e la progressività “al limite”.

    La magia del’RS Drive Renault…

    Quasi nascosto alle spalle della leva EDC c’è il tasto RS Drive che interviene, in modo mirato, sulla trasmissione e quindi su tempi di cambiata, sul motore se parliamo di risposta sul pedale oltre alla sonorità, sull’ESP ed ASR oltre che nella risposta del servosterzo. Sono 3 i Mode selezionabili, con Normal, Sport e Race.

    Launch Control e RS Monitor

    Un sistema unico per sensazioni allo stacco da F1: meglio del pilota? Dai dati della nostra telemetria sembrerebbe proprio di si! Piede sinistro sul freno, pressione sulle due palette del cambio, luce arancio che lampeggia e motore “regimato” a 2500 giri e gas giù! Nel mode Sport, al rilascio del gas, si entra nella migliore accelerazione con slittamento controllato dall’ASR mentre la cambiata avviene automaticamente nel momento più corretto. In Mode Race invece, il passaggio da un rapporto all’altro, avviene in modo manuale, quindi è il pilota a decidere, ma questo setup richiede confidenza con la vettura.

    E’ poi disponibile opzionale, il sistema di telemetria RS Monitor 2.0 R-Link, che consente di informarsi su tutto ciò che avviene durante la guida con un’infinità di parametri che si possono “sapere” in real time…  “Le ricche funzionalità di R.S. Monitor 2.0 – tra cui l’acquisizione, la registrazione e la condivisione dei dati su drive USB. Spiega  Pierre Papin – Architetto elettronico R.S. Monitor – Renault Sport Technologies – aprono un campo infinito di possibilità agli utenti. Grazie a R-Link, si ottiene un sistema senza equivalenti sul mercato. Tutto ciò che questa versione 2.0 sa fare, e il modo in cui abbiamo realizzato questo progetto “in modalità passione”… è completamente Renault Sport»

    La tabella degli “effetti” dell’RS Drive

    R.S. Drive

    Modalità ed

    Effetti

    Normal

    Sport

    Race

     
    Regime del minimo 750 g/min 1005 g/min 1005 g/min
    Progressività pedale acceleratore Comfort Dinamico Dinamico
    Piacevolezza appoggio/ Rilascio pedale Progressivo Tempo di risposta ridotto Tempo di risposta ridotto
    Sonorità   Rinforzata Rinforzata
    Shift light R.S: segnale sonoro prima fuori giri in modalità EDC manuale No Sì (modalità manuale) Sì (modalità manuale)

     

    Come va: la Clio RS sulla pista ISAM di Anagni

    Come già accennato, a bordo della Clio RS sembra di essere all’interno di una comune berlina se non fosse per i “richiami” stilistici in tinta di alcuni piccoli componenti; la seduta è comoda però, con la pedaliera ben allineata ed il volante che può essere sistemato al meglio – nel senso di regolazione lineare/altezza – per una guida sportiva all’occorrenza. Il tasto RS Drive si trova dietro la leva selettrice del cambio, mentre i sedili sono avvolgenti, anche se, per la RS, avrei preferito qualcosa di più contenitivo.

    La Clio RS è una sportiva di razza ed è per questo che l’abbiamo portata sul circuito dell’ISAM di Anagni, dove il nostro Riccardo Clarici della WinTelemetry ha rilevato dati interessanti anche se leggermente più alti (parlando dei tempi sul giro) rispetto ad altre vetture della medesima categoria.

    Agile in città, reattiva sul misto veloce…

    Non è vettura che nasce per essere utilizzata in ambito urbano ma, la particolare messa a punto delle sospensioni e l’ottima fluidità del quattro cilindri Renault, la rendono una sportiva che si muove agilmente anche in città. Il motore spinge a partire dai 2800 giri ma, sotto questo range, mostra un po’ di pigrizia ai bassi regimi tra 2000 e 3000 giri appiunto. Il cambio EDC funziona molto bene, con passaggi veloci tra un rapporto e l’altro ed una frizione appena percettibile nell’ intervento, il tutto con un’erogazione sempre pulita e lineare a prescindere dal mapping RS Drive scelto.

    Il comfort a bordo è buono, anche in funzione di sospensioni ben tarate e che non restituiscono brusche oscillazioni all’interno dell’abitacolo, abbastanza ben insonorizzato. Anche lo sterzo, sempre in ambito urbano, è leggero e reattivo tra le mani, così ogni manovra risulta sempre molto piacevole e veloce al contempo. Le sospensioni sono ben tarate, specie nel primo tratto di corsa, dove evidenziano un ottimo freno idraulico che però non “complica” il comfort di bordo e dei suoi occupanti.

    La Clio RS in pista: agile, veloce e leggermente sottosterzante

    Siamo scesi all’ISAM di Anagni per saggiare ovviamente le velleità sportive della Clio RS, ed i risultati sono stati accessibili anche all’utenza più esigente. Tralasciando la mappa Normal dell’RS Drive – davvero troppo casta – abbiamo girato dapprima con la mappa Sport e poi con la Race; al di là del mode scelto però, a questa Renault piace districarsi tra i cordoli: sorprende la velocità  e la progressione del motore, “attivo e reattivo” dai 3500 giri, nel senso che “sente” il dosaggio sul pedale del gas, rispondendo in modo rapido ed incisivo. Ottima l’accelerazione (vedremo poi i dati rilevati da WinTelemetry nelle caselle dedicate) con un cambio marcia molto rapido e che passa al rapporto successivo in modo deciso ed ottimale.

    Stabile e sempre molto sincera, la Clio RS sorprende il pilota in quanto ad agilità e ingresso curva, complice una frenata eccellente, anche “caricando” parecchio il pedale del freno nelle staccate, dove questa RS mostra grande equilibrio dinamico e precisione nell’inserimento. Nelle “esse” veloci la RS si carica su un lato ma in modo progressivo, a dimostrazione che il controllo sugli ammortizzatori anteriori è realmente efficace, ne beneficia la stabilità e l’appoggio sulle ruote esterne, anche se, nelle curve strette percorse con cattiveria, si avverte una tendenza ad allargare leggermente la traiettoria.

    Vuole una guida decisa e rapida negli ingressi…

    Questa è una vettura sportiva e che va condotta senza troppo rispetto dinamico, nel senso che la Clio RS predilige staccate violente, ingresso netti ed uscite con la vettura leggermente scarica sul posteriore; questo si manifesta specie nelle staccate veloci, magari quando si arriva forte sul cordolo interno, con la vettura sempre ben allineata verso la corda ideale. Dove invece mostra qualche incertezza, è nella percorrenza dei curvoni veloci, dove occorre “lavorare” parzializzando sul pedale del gas, per ottenere massima trazione e poca deriva, controllando inoltre il rollio, sempre contenuto sulla Clio RS.

    Ed è stabile in appoggio, mentre dov’è precisa e netta (forse la caratteristica che mi è piaciuta di più di questa sportiva) è nei cambi di direzione, dove mostra precisione netta, chirurgica a dispetto però di coperture che cedono forse troppo presto, se parliamo di tenuta laterale. Con la mappa Race le cose cambiano, sound compreso!

    Il launch control funziona benissimo ed i dati rilevati mostrano tutta la sua effettiva efficacia; piede sul gas e freno mollato con la vettura che schizza via, a patto di cambiare pochi centesimi prima del fuori giri al fine di ottenere il massimo dell’accelerazione. La guida diventa più precisa, con il motore che sale di giri in modo più marcato, abbandonando la progressione, per essere sfruttato a pieno nei suoi sistemi a partire dai 4500 giri con una coppia eccellente sopra i 5000 giri che “mura” poco sopra i 6000 indicati.

    (Foto Francesco Arioni)

    I DATI DI WINTELEMETRY DELLA CLIO RS EDC

    PROVA ACCELERAZIONE E VELOCITA’:  i tempi sono influenzati dal tracciato che è in leggera salita e risultano quindi più alti dei valori dichiarati.

    Come interpretare il grafico del tracciato: il colore rosso indica le frenate, il verde le accelerazioni, in nero la G-force totale che comprende anche la tenuta laterale, la larghezza del segmento è proporzionale all’intensità dell’accelerazione, della decelerazione e della G-force.

    GRAFICO VELOCITA’ CLIO RS

     

     

    In collaborazione con ISAM Anagni

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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