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    PROVA: GOLF R 4Motion…E NON SOLO!

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    La VW Golf R 4Motion da 300 Cv è una sportiva purosangue e piace. Alla prova si aggiunge questa Golf GTI da 400 Cv, ma, alla fine, vince sempre la trazione integrale…

    C’è un confine sottile tra le linee della pista e la possibilità di “attraversarle” in modo preciso, tagliente e questo giro dopo giro. E’ uno spazio non definito dove le performance assolute giocano un ruolo altrettanto assoluto laddove c’è potenza, accelerazione, curvoni, esse velocissime, “stanze” di gioco per il pilota ma anche motivo per saggiare le doti di un’auto unicamente sportiva…

    Il gioco si fa duro in pista, perchè va in crisi un po’ tutto: dall’impianto frenante alle coperture stradali, dal telaio alle sospensioni, il tutto vissuto in una danza acrobatica il cui risultato è il tempo sul giro.

    Golf R, 300 Cv e trazione integrale 4Motion
    Golf R, 300 Cv e trazione integrale 4Motion

    Il pacchetto della Golf R è completo…

    Ma, questa quarta generazione della Golf R, ha un carattere e prestazioni realmente assolute, complice la trazione integrale permanente 4Motion, un propulsore “incisivo” da 300 Cv  che la spinge da 0 a 100 km/h in 4,9″ se parliamo della versione provata, ovvero quella equipaggiata con cambio DSG; a questo si abbinano un telaio compatto, sospensioni ed assetto sportivo ma, soprattutto una rinnovata rigidità trasversale sull’asse posteriore. Quindi l’idea era perfetta: una pista tecnica e tortuosa come quella dell’ISAM di Anagni, la Golf R e le sue prestazioni assolute.

    ISAM, test Golf R, circuito molto tecnico e tortuoso
    ISAM, test Golf R, circuito molto tecnico e tortuoso

    Sfida nella sfida: Golf R 4 Motion Vs Golf GTI da 400 CV…  Si può fare?

    A “rovinare” la festa è la telefonata di un appassionato, Nicola Mancini. Lui è uno che ama il mondo del tuning e quindi, la sua Golf GTI non poteva che essere un mostriciattolo unico; la sua idea era quella di sfidare la Golf R 4Motion in pista ed in accelerazione e, questa ciliegina sulla torta, ha calamitato la mia attenzione e quindi eccoci qui all’ISAM per confrontare l’aspetto prestazionale delle due vetture tra cui “passano” un esubero di 130 Cv in più per la GTI preparata nella sua massima espressione di mappa…

    Il vano motore della Golf GTI del nostro lettore
    Il vano motore della Golf GTI del nostro lettore

    Quindi la domanda per il nostro appassionato di tuning estremo si è consumata spontanea prima dell’inizio delle ostilità in pista… Perchè hai deciso di preparare la tua Golf GTI? Un sogno, uno sfizio o cosa? Avevo deciso da tempo di preparare una vettura – risponde Mancini – potenziandola innanzitutto nelle prestazioni, quindi elaborando il motore per elevarne coppia e cavalli, poi effettuare anche delle modifiche estetiche per personalizzarla un po’. Dopo varie vetture prese in considerazione, la decisione è stata là golf GTI 6.

    Test Golf R, la sigla R racconta la natura della sportiva Volkswagen
    Test Golf R, la sigla R racconta la natura della sportiva Volkswagen

    Analisi della Golf R: i suoi plus che la rendono una sportiva unica…

    Come detto, ennesima generazione per questa Volkswagen Golf R, equipaggiata con il quattro cilindri TSI da 300 Cv, ben 30 in più del precedente modello ma nel contempo più tranquilla nel consumi con un valore stimato attorno al 18% in meno, non poco quindi. Chicca della vettura tedesca è quindi la trazione integrale permanente 4Motion, che vanta la frizione Haldex arrivata alla quinta generazione; ma la Golf R non è solo motore ma anche assetto e dinamica. Questo modello è 20 mm più bassa e monta il nuovo sterzo progressivo, l’ESC Sport – disattivabile per la guida on track – e l’opzionale assetto  adattivo DCC con selezione mapping guida incrementato con il Mode Race.

    Area frontale della Golf R, la vettura è più bassa di 20 mm
    Area frontale della Golf R, la vettura è più bassa di 20 mm

    Unica fuori ma anche al suo interno si respira aria Racing…

    Ma la sua unicità la scopri soprattutto quando la guardi esternamente oppure quando ti siedi alla guida: spiccano alcuni particolari esclusivi ed intriganti quali i cerchi da 18″, il paraurti dedicato ed i listelli sottoporta, i proiettori  anteriori bixeno con luci diurne a LED e quelli posteriori anch’essi a LED ma, soprattutto, lo scarico con doppio terminale. All’interno sei accolto come dentro una vettura iper sport: la seduta punta tutto su sedili ipercontenitivi sportivi in mix tessuto/Alcantara, volante sportivo a tre razze in pelle, clima automatico e sistema audio di grande livello con touchscreen.

    Il 4 cilindri della Golf R senza il coperchio insonorizzante
    Il 4 cilindri della Golf R senza il coperchio insonorizzante

    Il quattro cilindri Volkwagen TSI da 300 Cv…

    Si tratta del quattro cilindri VW da 1984 cc serie EA888 rivisto in alcuni dettagli tecnici e questo per consumi inferiori e quindi emissioni ridotte ma, soprattutto, pensandolo nell’ottica di un aumento della potenza finale e della coppia motrice. Questo motore gira più in alto, da 5500 giri agli attuali 6200 giri, quindi un bell’incremento della rotazione massima con un innalzamento della coppia di ben 30 Nm per i globali 380 Nm che spingono di “schiena” la Golf R tra 1800 e 5500 giri.

    La turbina della Golf R da 300 Cv e 380 Nm di coppia
    La turbina della Golf R da 300 Cv e 380 Nm di coppia

    L’aggiornamento del motore arriva dall’esperienza racing VW…

    Il Team di sviluppo del propulsore della R ha “travasato” innovazione dalle competizioni: per questo testa, valvole di scarico, guarnizioni sedi valvole e relative molle nonchè pistoni, ugelli di lubrificazione, valvola iniezione di alta pressione e turbina sono stati modificati. Inoltre, il collettore di scarico integrato. punta verso il turbocompressore e l’insieme vanta raffreddamento ad acqua mentre il sistema di iniezione doppio,  è diretto.

    Quindi la parte termica del motore è stata molto curata, anche in virtù del controllo elettronico del raffreddamento. Inoltre la fasatura è variabile con doppia regolazione dell’alzata camme con doppio stadio per l’alzata delle valvole di scarico e questo “livella” le prestazioni in termini di potenza, prestazioni ma soprattutto consumi.

    Golf R 2015, lo schema della trazione 4Motion
    Golf R 2015, lo schema della trazione 4Motion

    La trazione intergrale 4Motion, la vera anima della sfida VW

    Come già detto, la frizione Heldex è arrivata alla sua quinta generazione: il modello provato era equipaggiato con cambio DSG a sei marce. Questa frizione è sempre attiva e lo è ancor prima che s’inneschi lo slittamento delle coperture e questo evita la perdita di aderenza e trazione nelle situazioni più classiche proprio perchè il sistema è in grado di pre-attivarsi in virtù delle condizioni di marcia.

    Golf R 2015, gli interni della versione R
    Golf R 2015, gli interni della versione R

    In rilascio o con carico parziale sul pedale del gas, la trazione è prevalentemente anteriore mentre il retrotreno è escluso ma verrà attivato istantaneamente in caso di “urgenza” di carico sul posteriore e questo grazie all’impercettibile lavoro della frizione Haldex, che prende vita grazie ad una pompa elettroidraulica. L’elettronica calcola la quantità di coppia da trasferire al posteriore che verrà rilasciata grazie appunto alla pompa olio che opera sulla frizione a lamelle; ed è proprio la pressione sulle lamelle che consente di variare la coppia da trasferire e questo in modo continuo ma progressivo pur se istantaneo.

    Golf R VW, anche la zona posteriore è molto aggressiva
    Golf R VW, anche la zona posteriore è molto aggressiva

    EDS su tutte le ruote della R…

    Questo anche e soprattutto in accelerazione piena (vedremo dopo che questo è il vero plus della Golf R rispetto alla GTI preparata da 400 Cv) con la centralina che controlla il numero giri ruote, angolo di sterzata al punto che, in alcuni casi particolari, avviene un trasferimento pari al 100% della coppia sull’asse posteriore. Quindi al bloccaggio longitudinale del differenziale pensa la frizione Haldex mentre in bloccaggi elettronici EDS sono integrati nel programma della centralina legati alla stabilità della vettura se parliamo di bloccaggio trasversale. Sulla Golf R infine, i bloccaggi elettronici EDS avvengono su entrambi gli assi.

    Golf R 2015, il logo R appare anche sulle pinze freno anteriori
    Golf R 2015, il logo R appare anche sulle pinze freno anteriori

    ESC Sport a doppia posizione, chicca della Golf R…

    Per il mantenimento della corsia in curva invece, c’è il sistema XDS che lavora su entrambi gli assi e che “opera” sulle ruote scariche interne alla curva mentre l’XDS+ aiuterà in altre situazioni dinamiche di guida, ampliando così il “lavoro” del differenziale a bloccaggio elettronico ed il sottosterzo in curva a velocità elevata. Inoltre, troviamo l’ESC Sport, chicca della nuova Golf R attivabile per mezzo di un tasto in consolle e su due posizioni: la prima per la guida su strade tortuose dove c’è da guidare, la seconda, che si aziona tenendo premuto lo stesso tasto per più di 3″, per la guida in circuito.

    Prestazioni si ma anche e soprattutto assetto dedicato…

    Tanta potenza, molte prestazioni, controllo totale per una vettura davvero esaltante. Ma, senza un telaio ed un assetto dedicato, le performance ed il gusto di guidare la Golf R sarebbero solo un’idea. Quindi il telaio è stato abbassato di 20 mm, per un miglior baricentro e “neutralità” in pista mentre la carrozzeria è più bassa di 5 mm rispetto alla GTI.

    La Golf R 2015, nel corso del test all'ISAM di Anagni
    La Golf R 2015, nel corso del test all’ISAM di Anagni

    Le sospensioni della R sono vincenti: asse anteriore tipo McPherson, molle elocoidali e bracci trasversali triangolari inferiori mentre dietro sfoggia il sistema Multilink ulteriormente migliorato specie se parliamo della rigidità trasversale e questo intervenendo sui supporti della barra di accoppiamento. Questo ha avuto un effetto immediato sull’aumento della velocità in curva come vedremo, grazie alla maggiore neutralità dell’insieme, anche e soprattutto grazie ai tempi di risposta della frizione Heldex.

    Gli altri plus della Golf R…

    Certamente lo sterzo progressivo, ovvero solo 2,1 giri per 380° quindi per portare il volante a fine corsa, contro i 2,75 degli altri modello Golf, il sistema adattivo delle sospensioni DCC con profile di guida che può essere visualizzato sul touch screen centrale e che vanta un diverso algoritmo; e poi ancora le quattro mappe del DCC con Eco, Normal, Individual e Race, dove, su quest’ultimo modo, l’assetto viene irrigidito, l’impianto frenante con 4 dischi autoventilanti da 340 e 310 mm con pinze freno che recano il logo R senza dimenticare gli otto colori disponibili per questa bomba firmata Volkswagen…

    La Golf R cattura l'attenzione per prestazioni e tenuta trasversale
    La Golf R cattura l’attenzione per prestazioni e tenuta trasversale

    COME VA: Sensazioni forti sulla Golf R, piacciono l’equilibrio globale e la trazione 4Motion…

    Si, la Golf R piace per la sua natura per il suo aspetto sportivissimo e convince pure per i suoi interni accoglienti, di quelli nati per farti subito capire di che pasta è fatta la vettura che stai per guidare. I sedili, molto avvolgenti, sono comodi e ben posizionati, così come il volante può essere regolato a piacimento proprio per trovare il giusto feeling nell’angolo braccia/gambe, essenziale nella guida sportiva tra i cordoli.

    Mappa Race e giù dentro i cordoli…

    Il test lo abbiamo snocciolato sulla pista dell’ISAM di Anagni, composto da corti rettilinei ma, soprattutto, curve a gomito, esse abbastanza veloci, cambi di traiettoria e staccata con curva secca a sinistra, quindi nessun respiro per la R ne tantomento per il suo impianto frenante. Ovviamente ESC sport al secondo stadio, ovvero via i controlli e spazio alla “fantasia creativa” della guida in pista… Fin dal primo giro si avverte la spinta poderosa del quattro cilindri VW da 300 Cv, abbastanza pieno anche sotto i 2500 giri con il cambio DSG che funziona alla perfezione ed anzi è ben spaziato, specie sulle marce alte. L’assetto ribassato rende molto più neutra la Golf R, capace di passare nei cordoli da destra a sinistra in un nulla, complice uno sterzo sempre molto diretto e lineare nel suo funzionamento.

    La Golf R è tagliente nelle esse ed ha poco rollio
    La Golf R è tagliente nelle esse ed ha poco rollio

    Motore pieno e cattivissimo sopra i 5500 giri…

    Spingiamo di più ed iniziano i giri veloci: il motore aumenta in modo esponenziale la spinta e, già sopra a 3500 giri, di schiena ce n’è tantissima ma l’assetto, anche grazie alle sospensioni attive, risente poco di rollio, ed è praticamente inesistente, cosa che da perfettamente la percezione di quanto la R segua esattamente gli ordini che arrivano sia dallo sterzo che dal “gioco” dello spostamento dei pesi in rilascio ed accelerazione. Da 5000 giri in poi la spinta è impressionante ma costante: incremento di coppia notevole, schiena che si salda al sedile, ma lo sterzo non diventa mai troppo leggero e questo aiuta nella precisione di guida, specie alle alte velocità…

    Tanta trazione, differenziali che lavorano per la massima efficacia…

    Le cambiate si fanno più rabbiose con lo scarico che emette un appagante sound in rilascio mentre aumentiamo il passo senza renderci conto… Arrivano le “esse”, vettura infilata nel destra/sinistra, nessun rollio, tanta trazione con i differenziali che lavorano molto bene, specie e soprattutto sulle ruote “scariche” mentre la tenuta trasversale è buona, anche se la R va fatta “scivolare” sulle quattro ruote ma senza mai forzare con lo sterzo… In crisi le coperture subito però, con la vettura che, dopo qualche giro, inizia ad allargare fastidiosamente la traiettoria, situazione a cui si può ovviare semplicemente “pelando” un po’ sul gas.

    GOLF R, ottimo lavoro della trazione 4Motion anche in pista
    GOLF R, ottimo lavoro della trazione 4Motion anche in pista

    Ottima tenuta trasversale in appoggio finchè le coperture hanno resistito, mentre si scopre il grande bilanciamento di questa vettura, vero plus della R mentre chi va in crisi, almeno qui all’ISAM, è l’impianto frenante, potente si ma cedevole se sollecitato e messo alla frusta. La R è sempre compatta, veloce, aggressiva, piace l’erogazione piena e corposa ma anche la capacità di scaricare a terra i 300 Cv mentre si apprezza il retrotreno neutro.

    Le due Golf: la R e la GTI da 400 Cv
    Le due Golf: la R e la GTI da 400 Cv

    4Motion batte i 400Cv della GTI preparata!

    E poi, la piccola sfida finale: R come GTI da 400 Cv… Pronti via ma non c’è storia, la R fugge via da fermo, mentre la superGTI fa fatica a fare strada nei primi metri mentre la R guadagna terreno e riesce a scaricare tutta la sua potenza a terra senza perdite di aderenza. La trazione integrale permanente 4Motion vince sui cavalli quindi ed oltretutto, cronometro alla mano, si rivela vincente anche sui tempi sul giro perchè riesce ad essere molto più equilibrata e bilanciata grazie proprio alla trazione integrale…

    CI PIACE: erogazione potenza, coppia, tenuta trasversale, sound scarico, 4Motion

    CI PIACE UN PO’ MENO: impianto frenante, regolazione trazione integrale, consumi

    LA SFIDANTE DA 400 CV, MA SOLO CON DUE RUOTE MOTRICI…

    Lo avrete capito, la nostra sfidante da 400 Cv è la Golf GTI “sorellina” più piccola (si fa per dire in questo specifico caso…) della R da 300 Cv. Il nostro appassionato ha potuto trascorrere una giornata con noi nel mezzo del test della Golf R ma ha anche provato la vettura del test e questo mi ha permesso anche di provare la sua GTI “mostro” che, devi dire, è letteralmente impressionante e piena di “schiena” e allungo anche se è penalizzata dalla trazione anteriore… Ma di questo parleremo più avanti, nel centro della “guerra” tra le due Golf!

    Intervista a NICOLA MANCINI: “LA GOLF R HA DAVVERO PRESTAZIONI UNICHE…”

    Che differenze di guida hai avvertito tra la tua GTI e la R?

    Potenza ed emozioni a parte la differenza di guida tra le 2 vetture e’ che la 7R ti permette di fare più cose nella guida sportiva al limite, perché la mia GTI ha solo 2 cose superiori alla 7R,  la prima è che avendo più cavalli e coppia in accelerazione a vetture in movimento dalla seconda in poi io vado via e più si fa’ elevata la velocità e più vado avanti, velocità massima oltre i 280 km/h, la seconda non per ripetermi ma queste violente accelerazioni, questo far pattinare le ruote anteriori, non la rendono redditizia questo è vero, ma la rendono emozionante, vedersi sbandierare la vettura verso destra e sinistra,  sentirsi alleggerire lo sterzo, queste cose trasmettono certe sensazioni, poi nelle accellerazioni da fermo o girare in pista sicuramente è più redditizia una 7R anche con meno cavalli….

    Diverso "ambiente" nel cofano della GTI da 400 CV del nostro lettore
    Diverso “ambiente” nel cofano della GTI da 400 CV del nostro lettore

    Che emozione ti da guidare una vettura stradale da oltre 400 Cv?

    L’emozione che trasmette una golf GTI con 400 cv e’ tanta perché la vettura è’ costruita per 210 cv, quindi averne il doppio fa sentire tante cose che nel guidarla in maniera sportiva si sentono, dove da originale e’ praticamente Impossibile, esempio l’accelerazione e’ molto più coinvolgente, cosa che nelle partenze da fermo le ruote anteriori pattinano fino alla terza marcia, la spinta di coppia che ti da’ e’ fantastica, poi avvertì tutto il fascino che ti da una vettura elaborata, dove a volte incontri vetture più potenti della tua sulla carta, ma poi quando acceleri e vedi andargli via allora li è si un’altra storia.

    Il nostro lettore Mancini e la sua GTI da 400 CV
    Il nostro lettore Mancini e la sua GTI da 400 CV

    Descrivi quindi i lavori che sono stati fatti sulla tua vettura…

    I lavori che sono stati eseguiti sono i seguenti: Kit Garrett GTX 2867, intercooler alluminio maggiorato, scarico completo 76 mm cat. 200 celle, lavoro su collettori di scarico, pop off Tial 50, bobine R8, doppia Pompa benzina Bosch, impianto doppia aspirazione Forge, candele NGK mappatura centralina motore, mappatura cambio DSG, boost controller , ed altri piccoli accorgimenti effettuati dall’officina , dove al banco prova la golf con il selettore del boost controller in B, cioè la mappa più Racing ad 1.9 bar di pressione eroga 429 cv,  54 Kgm di coppia, valori più che soddisfacenti… Cerchi lega modello Golf 7R, 235-35-19 Bridgestone super sport. Paraurti posteriore, sottoporta R-line

    Quanto costa questa operazione tuning?

    I costi sostenuti fino ad ora sono abbondantemente oltre i 10.000 euro, se si considerano la sola sostituzione di cerchi in lega con i rispettivi pneumatici nelle misura da 19, che ci sono voluti circa 2000 euro, si può immaginare come si fa’ presto ad arrivare ad i costi sopracitati…

    Chi ha eseguito i lavori e perchè hai scelto questo preparatore?

    L’officina che ha eseguito i lavori e’ stata la Race Garage di Roma, sono stato da loro perché avevo visto eseguire altri lavori su altre autovetture, non nascondo che avevo domandato alcune cose anche ad altri, però poi avevo dato una parola a loro e quindi ho preferito eseguire anche per una questione di serietà molto difficile da incontrare oggi. Come sempre quando si effettuano certe elaborazioni normale incontrare degli imprevisti strada facendo, tipo ritardi di tempistica, quando vi dicono ci vogliono 20/30 giorni per fare un esempio, mettete sempre in preventivo minimo altri 20/30 perché o per un motivo od un’altro gli imprevisti escono sempre.

    i 400 Cv richiedono una nuova e più potente linea di alimentazione
    i 400 Cv richiedono una nuova e più potente linea di alimentazione

    Hai guidato la Golf R, meno cavalli rispetto alla tua VW cosa ne pensi?

    Ho provato la nuova Golf 7R, inizierei nel dire che esteticamente la macchina. Non è molto differente dalla 6, direi un po’ più moderna più spigolosa rispetto alla vecchia, gli interni sono spettacolari nulla a che vedere con la versione di prima, più coinvolgenti la plancia , i comandi tutto per intenderci gli interni sono cambiati completamente, si cambierei la mia per la 7 solo per gli interni. Ora vi parlo delle mie sensazioni, la nuova 7R ha 300 cv 4motion, quindi a livello di prestazioni ed emozioni in assoluto non mi ha impressionato perché è una vettura equilibrata sicura, ti permette di fare ciò che vuoi in totale sicurezza perché è una vettura costruita per questo, quindi anche se fa’ strada perché essendo 4 ruote motrici la macchina anche nelle partenze da fermo non sgomma, questo la rende molto efficace e redditizia, tutto sotto controllo. Quindi non vorrei essere frainteso, ma tutto questo per dire che la 7R gran bella macchina, ma per emozionarmi dovrebbe avere 500 cv, invece con gli attuali 300 cv e’ una vettura che ti può guidare anche forte senza trasmettere tante emozioni….

    La GTI del nostro lettore è stata preparata in ogni dettaglio
    La GTI del nostro lettore è stata preparata in ogni dettaglio

    Con la tua Golf ti fermerai qui o farai degli upgrade?

    Concludo nel dire che ha queste passioni non terminerebbe mai di fare elaborazioni, purtroppo si dice che c’è un limite a tutto e quindi posso dire che avrei voluto arrivare alla soglia dei 500 cv, sostituendo bielle e pistoni ed innalzando la pressione a 2.2/2.3 , però poi l’aumento della coppia del motore andava a gravare sulle frizioni e cambio DSG automatico , che già nella mia configurazione sta’ al limite… Volendo anche rivedere il cambio DSG, bisognerebbe spedirlo in Germania dove ci sono degli specialisti, qui in Italia non ce ne sono, ma per fare questo tipo di Intervento al cambio ci vogliono 5000 euro, ed altrettanti ce ne vogliono per fare gli altri interventi al motore tra ricambi e manodopera per un totale di 10.000 euro. Ma questo devo dire che non mi sento affatto di farlo, oltretutto su di una vettura a trazione anteriore come la mia…   

    (Foto GIUSEPPE CARDILLO)

    IN COLLABORAZIONE CON  
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    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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