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    PROVA: SUZUKI NEW VITARA ALLGRIP SELECT

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    Nuova Vitara Suzuki rappresenta il DNA del concetto SUV compatto, sempre equilibrato e, grazie al sistema ALLGRIP Select, affronta con disinvoltura anche un offroad impegnativo. Ottime performance per il BOOSTERJET da 140 CV

    La gamma SUV piace ed intriga ed aiuta a scoprire spesso quella voglia di spazio, evasione, avventura anche estrema. È un po’ nel DNA umano cercare, scoprire, luoghi nuovi anche non facili da raggiungere, con la voglia ed il desiderio di poter poi raccontare la magica esperienza del viaggio.

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    In tal senso, Suzuki è stata pioniera del segmento SUV compatti: Vitara, già nel lontano 1988, fu quel “tipo di vettura” nata per avventurarsi, complici dimensioni non eccessive (oggi la lunghezza è di 4170 mm), un telaio molto duttile (grazie allo schema anteriore MacPherson ed alla barra di torsione posteriore) che regalava comfort su strada e grande trazione in offroad. Vitara è quindi subito diventata un punto di riferimento importantissimo per l’intero mercato SUV compatti.

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    Arriva il DOWNSIZING

    Nuova Vitara quindi, eredita molto della “old generation” con il plus di una nuova carrozzeria ma, soprattutto, con la tendenza attuale del concetto downsizing, ovvero cilindrata ridotta a fronte di potenze elevate grazie all’utilizzo della sovralimentazione. Ma non è tutto, visto che Vitara è naturalmente un fuoristrada light che oggi eredita la trazione integrale 4WD ALLGRIP Select, capace di regalare emozioni di guida su qualsiasi terreno, grazie ad una sofisticata elettronica legata alla “gestione della trazione”.

    New Vitara fuori: più attuale, più decisa, più aggressiva

    Il  dinamico frontale di new Vitara è lo specchio della sua anima: è stato rivisto ed aggiornato con note cromate ed ingloba cinque feritoie mentre altre novità riguardano l’area inferiore della griglia con il nuovo skid plate sistemato proprio sotto al paraurti; e ci sono nuovi proiettori 3D design con tripla file di LED mentre alla già ricca gamma colori, si aggiungono nuove tinte “elettrizzanti” quali Giallo Tibet, e Grigio Glasgow (quello della prova), tutti e due con tetto nero.

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    New Vitara dentro: c’è aria raffinata a bordo

    Il salto qualitativo si sente già al tatto e questo grazie ai nuovi inserti soft touch: l’atmosfera a bordo è elegante e raffinata ma essenziale in perfetto stile SUV. Piace quel tocco di luce offerto da dettagli spazzolati sulla plancia, su porte e sulla consolle così come spicca il rivestimento scamosciato delle sedute, il bracciolo centrale con vano sottostante (di serie), e la strumentazione dal design sportivo e deciso che, oltretutto, include un nuovo orologio. Se parliamo di spazio legato al carico, possiamo sfruttare da 275 a 1120 litri del bagagliaio posteriore.

    Centro plancia tutto per il sistema MY DRIVE con display LCD da 4,2” (un po’ piccolo in effetti per un SUV avventuroso come questo) dove poter osservare il lavoro del sistema 4WD ALLGRIP Select e quello dell’Hill Descent Control oltre al sistema di riconoscimento delle segnalazioni stradali.

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    Un SUV che riavvicina la definizione SUV al proprio concetto nativo

    Da tempo il termine SUV si è fortemente ampliato nella propria desinenza originale e questo ha portato molte Case ad allontanarsi dal concetto nativo del segmento. Suzuki, fedele a questo termine, propone una nuova Vitara fortemente inserita nell’aspetto naturale ed originale del SUV. Lo dimostra la possibilità opzionale della trazione integrale sull’intera gamma a prescindere dalla motorizzazione, trazione, cambio o allestimento globale.

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    Downsizing Suzuki e BOOSTERJET 1.4 da 140 CV

    Suzuki amplia la gamma motori, seguendo l’attuale concetto del downsizing: rimane ovviamente in gamma il 4 cilindri 1.4 BOOSTERJET da 140 CV (la versione provata) a cui però si aggiunge una nuova unità 3 cilindri 1.0 BOOSTERJET da 112 CV. Questo nuovo motore, dotato di iniezione diretta, vanta quote vitali alesaggio e corsi pari a 73×82 mm con valore di coppia di 160/170 (dipende dall’allestimento) Nm tra 2000 e 4000 giri mentre il più potente vanta coppia di ben 220 Nm compresa 1500 e 4000 giri e, nel nostro caso, cambio manuale a 6 rapporti.

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    Un nuovo motore 3 cilindri per Vitara

    Il “piccolo” di Casa Suzuki, è decisamente equilibrato se parliamo di coppia, potenza e performance: il risultato è quindi un 3 cilindri molto generoso, trattabile e “carico” di coppia, specie ai bessi regimi così come entrambe le motorizzazioni, sono omologati Euro6d-temp e collaudati in linea con la normativa WLTP.

    La scelta finale quindi può orientarsi tra cambio manuale (5 rapporti per il 1.0, 6 per il 1.4) o automatico con comandi sul volante; tre gli allestimenti con COOL, TOP e STARVIEW che hanno caratteristiche diverse con l’ultima che prevede anche il tetto apribile in vetro.

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    ALLGRIP SELECT, anima della trazione integrale Suzuki

    ALLGRIP SELECT, significa ampia libertà di scelta se parliamo di affrontare ogni percorso: questo grazie al pratico selettore ALLGRIP (collocato al centro del tunnel) con le sue 4 modalità di guida.

    Mode AUTO: ideale per la vita di tutti i giorni, offre massima efficienza nei consumi e, in base alle condizioni stradali trasferisce coppia all’asse posteriore in modo automatico. Mode SPORT: energizza la risposta sull’acceleratore. Diversa ripartizione della coppia. Mode SNOW: Ideale sulla neve, su strade sterrate e altre superfici a bassissimo attrito. Migliora trazione accelerazione e favorisce la stabilità. Mode LOCK: con fondo sdrucciolevole il sistema massimizza il trasferimento di coppia alle ruote posteriori unitamente al sistema di controllo della trazione TCS- Raggiunti i 60km/h però, il sistema automaticamente passa alla modalità Snow.

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    I termini tecnici della sicurezza by Suzuki

    Suzuki sempre attentissima alla sicurezza ha creato un “pacchetto safety” all’interno del pacchetto legato alla nuova Vitara: ne fanno quindi parte, l’RBS, il DSBS, il sistema “guidadritto”, quello “restasveglio”, quello “occhioallimite”, quello “guardaspalle”, quello “vaipure”, il Cruise, Control Adattivo e la funzione “Stop&Go”.

    COME VA: un SUV attento al comfort ma anche molto divertente in offroad

    Nuova Vitara sa sorprendere sempre e su ogni percorso: in città si rivela agile, grintosa ed è dotata di uno sterzo leggero e particolarmente progressivo mentre su extraurbano piace la “duttilità” del BOOSTERJET da 140 Cv, sempre pieno di coppia ad ogni regime, cosa che consente di sfruttare a pieno le doti globali del SUV compatto Suzuki.

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    Ed anche in fuoristrada, Vitara sa muoversi agilmente e mostra tutta la grinta ma soprattutto la grande efficacia del sistema ALLGRIP Select, che garantisce sempre la migliore trazione in funzione del “cosa” state affrontando. A tutto ciò su unisce un comfort di marcia globale quasi inaspettato e che invece invita l’utente a spingersi sempre un pelino oltre la strada asfaltata.

    Tanto comfort, Vitara piace perché comoda e spaziosa

    A bordo c’è tanto comfort quindi ed il SUV giapponese è ben insonorizzata, complice un propulsore silenzioso che trasmette zero vibrazioni al telaio ma, soprattutto, in abitacolo; le sedute sono molto accoglienti e comode, la guida alta, il parabrezza ampio e la vista laterale ampia e tutto ciò significa che “vivere” new Vitara è quanto mai un’esperienza tra strade e paesaggi che cambiano.

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    Forse nascondere di più e meglio la plastica?

    Rimane quella dose spartana se parliamo di un giudizio sulle soluzioni interne o importante presenza di plastiche ma, dopotutto, questo SUV rappresenta l’idea di massima gestibilità e fruibilità, elementi che certo l’utente apprezzerà non poco. Anche le sedute posteriori sono ampie e comode e c’è molto spazio a disposizione tra le file dei sedili anteriori e posteriori.

    Un motore potente ma decisamente fluido

    Entrando nel vivo della prova, scopro un motore che gira “tondo tondo”, una spunta decisa poco sopra i 2500 giri ma con una “presenza” motore già viva a 1800 giri indicati; merito della sovralimentazione ma, soprattutto, di un’attenta gestione della cavalleria in funzione del regime operativo. Come accade per i motori downsizing, i rapporti si innestano uno dopo l’altro, visto che, l’elevata coppia del quattro cilindri giapponese, fa si di utilizzare sempre marce alte con l’obiettivo del massimo risparmio di carburante.

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    Mi è piaciuta soprattutto l’omogeneità di questo motore oltre alla sua fluidità che però regala il suo meglio tra 3000 e 4800 giri indicati, area dove potenza e coppia sanno esprimersi al meglio. In accelerazione piena, c’è un primo guizzo a quota 2800 giri, poi il motore sale tonico fino a 3500 giri, punto da cui inizia una “fase” meno transitoria ma decisamente più aggressiva e concreta.

    Sovralimentazione non “invasiva” ma sempre presente

    Lo si apprezza in fase di sorpasso o uscendo da un tornante, grazie pure all’ottimo funzionamento del differenziale; la sovralimentazione si sente eccome ai medi regimi, credo l’area migliore di questo BOOSTERJET 1.4 firmato Suzuki. Buono il funzionamento del cambio, anche se la corsa della leva è mio avviso un pelino “lunga” mentre la frizione in città si rivela perfetta ma “soffre” un po’ nei passaggi a scarsa aderenza, quando le ruote ed il sistema ALLGRIP Select cerca la migliore trazione in funzione del fondo.

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    Su strada ed in tema di guidabilità, Vitara esprime massima “trasparenza” nel mostrare un carattere dinamico: il rollio c’è e si manifesta progressivamente a centro curva e nelle brusche frenate, con una leggera tendenza sovrasterzante che porta la vettura fuori dalla traiettoria, cosa che può essere “richiamata” semplicemente pelando l’acceleratore.

    Sospensioni posteriori perfettibili

    Lo sterzo è leggero, abbastanza diretto e si rivela eccellente nel parcheggiare il SUV così come piace dove ci sono tratti più guidati o in inserimento di curva: massima agilità e maneggevolezza quindi sono le carte vincenti di Nuova Vitara. Abbastanza buono il comportamento delle sospensioni, equilibrate ed in grado di digerire quasi ogni fondo al meglio; un po’ brusco il ritorno delle sospensioni posteriori mentre davanti è tutto molto progressivo così come l’impianto frenante, sempre concreto e potente.

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    Un salto in offroad ci stava tutto…

    Lo ammetto, l’abbiamo maltrattata un pelino questa Vitara se parliamo di offroad, ma solo per capirne a fondo il potenziale. Prima un tratto fuoristrada non propriamente da SUV poi la splendida cava di sabbia con i suoi andamenti sinuosi, insomma non mi sono fatto mancare nulla ed il risultato è quello di una Vitara che si è comportata oltre ogni aspettativa dinamica.

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    Si arrampica senza “freni inibitori”, sa uscire da ogni situazione di fondo a scarsissima aderenza, vanta una trazione integrale eccellente ma, soprattutto, sa spingersi oltre per davvero. Tutto merito della trazione ALLGRIP Select che da sempre il meglio di sé a prescindere dal Mode di guida selezionato. Forza di spinta del motore e trazione sono alleate più che mai in offroad, con il risultato di un SUV che sa cavarsela bene e certo non ti lascia fermo da nessuna parte, anche quando superi il “range” d’uso normale. Il sistema Suzuki si rivela quindi ed ancora una volta di più, all’altezza di ogni “precarietà” del fondo ed è realmente il focal point attorno cui gira il concetto nativo del SUV compatto Suzuki.

     

    (Foto LEONARDO DI GIACOBBE, si ringrazia il Sig. Angelo/Cava Inerti D’Alessandri)

     

     

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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