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    PROVA: VOLKSWAGEN POLO GTI TSI

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    Un Movie dedicato alla Volkswagen Polo GTI. Una prova particolare raccontata con la dinamicità di immagini e musica. Il miglior modo per raccontare questa GTI high performance…

    Stavolta ho stravolto tutto: il modo di raccontare, quello di descrivere, il modo di far vedere la vettura in prova. La risposta alla domanda “perché” l’abbia fatto, risiede nelle caratteristiche di questa sportiva dal nome altrettanto esclusivo e che ha alle spalle una bella rosa di titoli iridati nel WRC. Avete indovinato? Beh sto parlando ovviamente della Polo GTI, piccola, potente ed aggressiva vettura firmata Volkswagen.

    L’importanza dei “numeri primi”…

    Questa versione GTI ha tanti “numeri primi” dalla propria parte: 192 Cv, motore TSI, 236 Km/h di velocità massima ma, soprattutto, un eccellente valore di coppia pari a 320 Nm che la porta da 0 a 100 Km/h in meno di 6,7”. La nostra Polo montava il cambio manuale a 6 rapporti e non il DSG a 7 rapporti che avremmo voluto provare ed infatti “’paga” qualcosina in efficienza globale, specie guidandola in pista…

    Il movie dedicato alla Polo GTI…

    Come accennato, l’idea era quella di raccontare la Polo GTI in modo molto diverso: ed ecco quindi che abbiamo realizzato questo “movie”, espressamente pensato per tuffarsi nelle performance di questa piccola sportiva tedesca. Guidare in pista significa ritmo ed ecco quindi che, anche la “colonna sonora” scelta per questo movie, è altrettanto coinvolgente. Insomma ce l’abbiamo messa tutta per raccontarvi questa Polo GTI in una chiave realmente diversa dal solito.

    IL MOVIE DEDICATO ALLA VOLKSWAGEN POLO GTI…

    Il quattro cilindri TSI turbo della Polo GTI…

    E’ il cuore della prestazioni Volkswagen: il TSI turbo EA888 da 1.8 cc vanta, tra le principali caratteristiche, la doppia iniezione diretta ed indiretta; sono 192 i Cv erogati in un range compreso tra 4200 e 6200 giri mentre la coppia di 320 Nm è erogata tra (pensate) 1450 e 4200 giri! Quindi massima “trasparenza” nell’erogare la potenza in modo lineare con una “tonicità” unica e sempre robusta se parliamo di accelerazione.

    Tutto merito dell’iniezione diretta/indiretta high-tech, ovvero il massimo se parliamo di tecnologia applicata all’alimentazione del propulsore VW. Ne fanno parte lo speciale collettore di scarico raffreddato ad acqua, nell’area che scende verso il turbocompressore e che è inglobato nella testata. C’è poi la fasatura variabile sullo scarico, con sistema di “doppia attivazione” delle valvole.

    C’è un nuovo turbocompressore ed il motore pesa meno…

    Sul TSI VW 1.8 cc (1798 cc) è stato montato un nuovo turbocompressore del tipo “mono scroll”, quindi ad unica uscita, anche se il dato più interessante è quello legato al monoblocco motore, ora di 3 mm più sottile, all’albero motore più leggero (ma anche tutti gli attriti motore sono stati ricalcolati), alla coppia olio in materiale sintetico con viti in alluminio, senza dimenticare il collettore di scarico integrato nella testata. Alla fine la riduzione di peso globale è pari 5,4 kg.

    Il Mode ESC Sport fa la differenza!

    Lo abbiamo raccontato con le immagini: sulla Polo GTI c’è il Mode ESC Sport, il tasto che “cambia” la musica: partendo dall’inizio, scopriamo l’assetto della Polo GTI che punta tutto sull’asse McPherson anteriore e sulle sospensioni posteriori a ruote interconnesse; tutta la vettura è oggi più bassa di ben 15 mm e si è molto lavorato sul rollio, di cui fa parte una barra anteriore decisamente più rigida a cui si aggiungono cerchi ruota non più da 7” ma da 7,5”. Anche l’impianto frenante è all’altezza, grazie alla coppia di dischi anteriori da 310 mm ed i posteriori da 230 mm.

    Immergendoci nell’elettronica, troviamo un affinato sistema ESC che controlla la stabilità vettura, l’RKA, ovvero il sistema che “supervisiona” la pressione pneumatici; ma c’è pure lo sterzo elettromeccanico. Ma, la chicca principale della Polo GTI, è senza dubbio l’assetto Sport Select Performance Kit.

    Basta la semplice pressione sul pulsante SPORT (lo vedete nel movie) per attivare un’elettrovalvola che interviene sul setting idraulico delle sospensioni mentre vengono attivate altre “funzioni” tra cui un diverso diagramma dello sterzo elettromeccanico,  lo “stacco” dell’ASR (antislittamento) e la taratura dell’acceleratore, senza dimenticare il cambio di timbro sonoro dallo scarico… Ovviamente, tutto viene combinato con il funzionamento del differenziale a bloccaggio trasversale XDS+.

    COME VA in breve…

    Agilissima, reattiva, veloce e potente: ecco tutte le carte vincenti che si gioca la VW Polo GTI. Questa prova in pista ha evidenziato un comportamento neutro, poco rollio, dove il vero limite sono le coperture di serie che, se ben “punzecchiate”, cedono presto se parliamo di tenuta. Piace l’agilità globale della Polo GTI, così come il suo assetto che, premendo il tasto ESC Sport, evidenzia una tendenza al rigido ma senza mai essere “invasivo”.

    Certo ed a mio avviso, questa GTI manca un po’ di personalità: è la “base” della vettura Campione del Mondo e mi aspetto molto di più da Volkswagen quando parliamo di nomi celebri come in questo caso… La Polo GTI ha un ottimo motore, un’erogazione corposa già da 1500 giri, anche se la vera sostanza si fa sentire appena sopra i 4000 giri, dove la coppia è quasi al suo massimo e la trazione è letteralmente sorprendente. E’ un motore che “urla” sopra i 6000 giri ed il turbo spinge molto sulle marce alte, un pelino meno tra seconda e terza; ottimo sterzo, diretto quanto basta, buon funzionamento del differenziali XDS+ anche se avrei preferito una diversa “strategia” elettronica in fatto di “contenimento” del sottosterzo, specie sui curvoni veloci ed in grande appoggio.

    Poco rumorosa in abitacolo è caratterizzata da sedili molto contenitivi e da buona insonorizzazione. Veloce e capace di grande accelerazione, l’avrei resa più “incisiva” tra 3000 e 5500 giri, forse ancora un pelino alta e per questo, tra un cordolo e l’altro, si sente un po’ di rollio che infastidisce la guida sul veloce quando invece serve reattività massima nelle “esse”. Infine i freni, potenti al primo impatto ma cedevoli sulla distanza con spasi di arresto che si allungano giri dopo giri.

    IN COLLABORAZIONE CON

    (Foto & Video LEONARDO DI GIACOBBE, ringraziamenti Ing. Moscarini ISAM/Anagni)

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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