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    RENAULT CAPTUR E-TECH 145 R.S. LINE, L’ANELLO CHE MANCAVA

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    Arriva Nuovo Captur E-TECH 145 l’anello che mancava nella gamma SUV-B Renault. Stessa tecnica della versione da 160 Cv ma con un approccio più urbano

    Anche in questo caso, Renault ha fatto centro. Captur, lanciato nel 2013, ha rappresentato il “simbolo” dello spostamento per oltre 1,5 milioni di utenti europei. Motivo per cui, il SUV-B francese, è stato il modello più interessante tra i plug-in hybrid venduti nel mondo nel 2020.

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    Tra i segreti del suo successo, spiccano il posto di guida rialzato, l’elevata modularità – quindi perfettamente adattabile ad ogni esigenza di viaggio – oltre alla grande possibilità di personalizzazione.

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    Tecnologia da F.1 con E-TECH Renault

    Renault ha prelevato dalla Formula 1 la tecnologia E-TECH, “componente essenziale” legata al successo dall’alto dei suoi 150 brevetti che hanno visto nascere due tipi di motorizzazione ibrida. Con o senza l’utilizzo della ricarica.

    La tecnica nel dettaglio vede lo sfruttamento di due motori elettrici, una batteria di trazione ed una trasmissione smart multi-mode dotata di innesti a denti senza l’ausilio della frizione. Nuovo Captur E-TECH 145 quindi, può essere guidato con le due forme di energia attualmente disponibili. Quella elettrica e quella termica che possono essere ampiamente utilizzate grazie proprio alla tipologia di trasmissione dedicata.

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    Full Hybrid “serie parallelo” Renault

    Nella soluzione Full Hybrid, si sfrutta una batteria da 230V e capacità di 1,2 kWh, scelta che consente di utilizzare un veicolo elettrico ma senza “dipendere” dalla rete.

    È quindi forte del motore quattro cilindri “aspirato” da 1.6 cc con annessi due motori elettrici, un e-motor ed uno starter ad alta tensione, che creano una struttura serie-parallelo capace di abbattere le emissioni di CO2 quando si guida.

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    Risparmio di carburante del 40% rispetto ad un termico puro

    Tutto quello che succede sotto al cofano motore e nella batteria, viene ampiamente visualizzato dal guidatore, che potrà scegliere tra 3 Mode di guida, ovvero MY SENSE, ECO e SPORT.

    La potenza finale è di 145 Cv/Euro6 D full mentre particolare attenzione è stata dedicata al recupero di energia cinetica in frenata che verrà trasformata in elettrica al fine di rigenerare la batteria.

    Tradotto in numeri, si può guidare in città fino all’80% in modalità elettrica per un risparmio di carburante pari al 40% rispetto ad una motorizzazione convenzionale guidata in ambito di ciclo urbano. Per i consumi dichiarati, la forbice è tra 5 e 5,4 litri per 100 km.

    R.S. Line, gioco di seduzione sportiva

    Abbiamo scelto per la prova lo sfizioso allestimento R.S. Line (28.700, 00 euro) che arriva per la prima volta su Captur ed è legato al mondo magico del Motorsport.

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    Le “carte estetiche” sono efficaci come lo dimostrano la lama frontale F.1, la griglia a nido d’ape, il diffusore posteriore grigio, i cristalli ed il lunotto scuri, il doppio scarico cromato ed i cerchi in lega da 18” Le Castellet. E non manca il logo R.S. Line sul portellone del capiente bagagliaio.

    Ed ora la gamma è completa

    Con l’arrivo di Captur E-TECH Hybrid 145 la gamma è oggi completa dopo la 160 Cv. Le motorizzazioni del SUV-B Renault, quindi, spaziano dal TCe 90 benzina per passar poi al benzina “micro ibrida” TCe 140 o bifuel benzina/GPL con TCe 100 GPL.

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    Sulla E-TECH 145, l’ultima nata, troviamo tutti gli allestimenti delle versioni termiche ma con alcuni equipaggiamenti supplementari quali la frenata rigenerativa e recupero energetico il flusso di energia che si può vedere sul cruscotto centrale, il pulsante EV per passare alla modalità 100% elettrica, i badge dedicati, il display da 7”, il clima automatico e l’accensione automatica dei proiettori/fari con sensore pioggia di serie.

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    COME VA: CAPTUR E-TECH 145, L’ANELLO CHE MANCAVA

    Come già scoperto su Captur E-Tech 160, anche spostarsi a bordo di nuova Captur E-TECH Hybrid, significa beneficiare di nuove sensazioni di guida sempre abbinate ad un’elevata un’omogeneità impensabili in un passato nemmeno troppo distante.

    Ed anche qui colpisce l’elevato gradiente di spazio disponibile all’interno vettura oltre nel “contenuto” di un bagagliaio davvero grande e sempre gestibile se parliamo di modularità.  Piace il design R.S. Line sempre “forte” e sportivo nelle sue note.

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    Le dimensioni bilanciate di Captur E-TECH 145 non sono mai ingombranti ma si scoprono molto “facili” da parcheggiare in città, merito pure di uno sterzo neutro e progressivo. Il resto lo fanno le ampie vetrate che consentono la massima visibilità esplorativa su ogni direzione

    Le sedute anteriori sono comode ed il comfort a bordo è di alto livello, specie su questa R.S. Line: i sedili sono molto contenitivi e c’è tanto spazio per cinque occupanti mentre il viaggio, sempre a portata di mano, è una piacevole scoperta grazie all’ottima insonorizzazione dell’abitacolo. La sensazione forte è quella di guida una vettura di segmento ben superiore.

    Su strada ho trovato una Captur nettamente maturata se parliamo di comfort durante la marcia: le 4 sospensioni sono tarate sul morbido e la risposta è solo un filino secca sulle sequenze brevi quali pavé o piccole imperfezioni stradali, sensazione “amplificata” anche dai cerchi da 18”.

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    La sensazione a bordo è di elevatissimo comfort: ogni asperità viene assorbita in modo graduale senza restituire scossoni in abitacolo mentre il rollio è quasi azzerato dal diverso assetto della R.S. Line. Eccellente il comportamento dello sterzo, lineare nei parcheggi, quasi diretto in autostrada e puntuale sul misto-veloce.

    Per quanto riguarda le prestazioni del nuovo quattro cilindri Renault aspirato, questo 1.6 cc a benzina ha la sola funzione di “assistenza” al resto dell’elettrificazione presente su questa Captur, in modo identico al motore da 160 Cv E-TECH. La guida è molto pastosa e fluida, con potenza ben distribuita ed a qualsiasi regime con lo switch tra una motorizzazione e l’altra appena percettibile.

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    Anche qui è sorprendente il nuovo sistema Multi-mode. Ogni “scelta” tecnica di cambiata è gestita 100% dal sistema che vanta una regolarità di funzionamento ottima – forse anche un filino meglio che sulla motorizzazione da 160 Cv – che regala quindi un comportamento pulito e sempre lineare fin dai regimi più bassi e bassa velocità.

    Utile l’E-save che consente la combinazione del funzionamento tra elettrico ed endotermico, dando così possibilità di ricarica della batteria, mentre funziona molto bene il sistema in B-Mode, che vanta una maggiore capacità di frenata rigenerativa.

    Utilizzando l’E-save in B-Mode, specie su tratti in discesa, si riesce a garantire un incremento energetico di ricarica così come in Mode Sport le performance sono massimizzate da una spinta molto efficacie delle tre motorizzazioni che si combinano insieme.

    Ho pure apprezzato è il funzionamento dell’impianto frenante, molto progressivo e ben modulabile oltre che potente, specie nella porzione centrale della frenata. La spinta delle varie “combinazioni di spinta” è quindi omogenea e la “componente elettrica” non assiste ma è parte essenziale di questo innovativo progetto di cui fa parte questo sistema serie-parallelo.

    (Foto LORENZO PALLONI)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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