La KTM Duke 390 è una naked divertente, agile e sorprendente nelle prestazioni: piace l’erogazione “piena” del motore, il tiro anche ai medio/alti e la sua ciclistica perfettamente bilanciata. E nel 2015 scatterà il Trofeo…
La strada giusta non è mai una sola: lo si può notare un po’ in tutte le cose, nelle scelte individuali, nell’approccio alle varie situazioni. Crescendo si scopre il “sano” compromesso che consente di “viaggiare” nella vita ad un ritmo unico, divertente, riuscendo così a diventare, non parte di un sistema, ma essere persona con la propria individualità, i propri modi di pensare. Il tutto con quell’unicità che ci rende “pezzi unici”, evitando così ogni mera omologazione sul resto del branco.

Il concetto si può applicare anche alle due ruote…
Il concetto è applicabile anche alle due ruote secondo voi? A mio avviso ed in una certa maniera, direi proprio di si. Prendiamo ad esempio il concetto del sano compromesso, il colore arancio vi dice qualcosa? Bene, anche in campo moto esistono dei compromessi, come nel caso del marchio KTM che, nell’area dedicata al Duke, raggruppa un’infinità di sensazioni e modi diversi di vivere la moto, rispettando quell’istinto aggressivo e concreto che da sempre è emblema del marchio austriaco. Lo si vede nei prodotti, nelle soluzioni tecniche, nell’approccio che i tecnici KTM hanno verso i propri modelli e gamma.

La KTM Duke 390: un vero ed originale compromesso tecnico/prestazionale
Gamma ricca quella Duke, anche se oggi parliamo di una via di mezzo il ”compromesso ottimale” legato a questa versione 390, che, in qualità di “naked media”, rappresenta un’unicità assoluta nel panorama delle due ruote. Si perché Duke 390 rispetta e detiene tutte quelle caratteristiche che intrigano parecchio: design teso ed estremo, imprinting tecnologico, cilindrata media che consente a molti un nuovo approccio con la moto, leggerezza e consumi ridotti ma, soprattutto, un gradiente di prestazioni davvero intrigante…

I segreti della “trenovanta” by KTM
Nei 375 cc di cubatura del propulsore KTM c’è tutta la tradizione austriaca se parliamo di guidare una moto davvero esclusiva: le sue carte magiche sono parecchie tra cui spiccano quei jolly tecnici che la fanno grande. Dimensioni e peso (pesa meno di 150 kg) da 125 cc, 44 Cv di potenza grazie al monocilindrico “pepatissimo”, un’innata maneggevolezza, oltre ad un comparto ciclistico di tutto rispetto grazie a forcella e mono WP, senza dimenticare il telaio a tralicci,o leggero, e che è in grado di garantire eccellenti performance su strada quanto in pista.
La piccola 390… fa strada
La piccola 390, come del resto accade per le sue due sorelle più piccole da 125 e 200 cc, è stata sviluppata in KTM a Mattighofen me è poi assemblata da Bajaj, in India, grazie alla grande collaborazione (se parliamo di numeri) che si accende tra questi due colossi a partire dal 2008; Duke è anche la prima KTM ad essere distribuiti in tutto il mondo, tramite 22 filiali, e, grazie proprio alla joint venture con Bajaj, gli importatori hanno creato una rete di oltre 1.200 KTM concessionarie in 80 paesi nel mondo.

Una linea unica e sempre spigolosa che piace…
Non c’è nulla di simile ma questa Duke è fortemente appetibile non solo dal pubblico giovane ma anche da chi in moto non ci va da molto tempo… Il suo stile incofondibilmente KTM, recita quindi un ruolo chiave nell’appeal del progetto austriaco: nella parte anteriore spicca il proiettore di forma insolita che certo richiama una tabella in stile offoroad, mentre l’idea globale è quella di offrire un “pacchetto” originale, poi da costruire grazie al polposo catalogo accessori KTM che, come nel nostro caso, ha impreziosito questa “trenovanta” con lo scarico Akrapovic oltre ad alcune “finiture estetiche” qua e là.

Curve estreme, telaio a vista, un insieme di soluzioni accattivanti…
Belli i cerchi arancio della Duke, di cui l’anteriore “carezzato” dal parafango a filo mentre la forma della strumentazione – che emerge e piace per la quantità di info dedicate – richiama la vista frontale nel suo mix di curve verticali ed estreme. Spicca la particolare forma del serbatoio carburante, che si allunga verso l’orizzonte grazie al design dei convogliatori inglobati nel design del serbatoio (da 11 litri) e che fanno “gustare” la forma a traliccio del telaio KTM (che nasconde bene il propulsore), ovviamente di colore arancio e che lascia “aperta” la parte frontale del monocilindrico.

La sella è doppia e su due piani mentre sorprende la pulizia della zona posteriore, esile e che estende verso l’alto, linea spezzata solo dai due attacchi delle pedane passeggero e dallo scarico Akrapovic dal passaggio alto. Bellissimo infine il forcellone, cavo alla vista e rinforzato da nervature a “X”, anch’esse visibili e peraltro molto accattivanti.

Un telaio unico nel suo genere per una grande reattività globale
KTM voleva realizzare una moto agile e veloce in curva e che sapesse trasmettere adrenalina: pensiero trasformatosi in realtà, grazie al telaio a traliccio in acciaio verniciato a polvere abbinato al telaietto posteriore anch’esso in acciaio e parte fissa del telaio principale; tutto è abbinato al leggero (e bello) forcellone in pressofuso, design che ritroviamo anche sulla gamma alta Duke. Come accennato, il telaietto posteriore “accoglie” la sella a due zone che vanta un’altezza da terra di soli 800 mm. quindi massimo controllo per ogni taglia di rider e piedi sempre ben piantati a terra nelle soste al semaforo.

WP davanti e dietro e setting specifico per la 390
Per le sospensioni KTM ha ovviamente scelto WP con la forcella USD da 43 mm, inserita in piastre robuste, oltre al mono WP “fisso”, quindi senza leveraggi progressivi, che offre 150 mm di escursione. L’impianto frenante è forte del disco singolo anteriore da ben 300 mm su cui lavora una pinza ad attacco radiale dotata di quattro pistoncini, mentre dietro, il disco singolo da 230 mm vanta una pinza flottante a singolo pistoncino. Le coperture, montate su cerchi in lega di alluminio, ospitano coperture da 110/70 e 150/60, entrambe da 17”. Non poteva mancare l’ABS 9MB a due canali.

Motore: prestazioni ma anche stato dell’arte KTM
Il monocilindrico da 375 cc di nuova concezione KTM cc pesa solo 36 chili e questo è il primo dato se parliamo di un concetto di guida sportivissima che si estende un po’ a tutta la 390. 44 Cv di potenza massima erogati a 9500 giri (il rapporto di compressione è di 12,9:1), ma, soprattutto, una cubatura ottenuta per mezzo di quote vitali del tutto particolari, grazie al valore della corsa “corta” di 60 mm e dell’alesaggio “bigbore” da ben 89 mm; questo significa un motore “reattivo” al gas, docile ed i