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    Nuova Hyundai Bayon T-GDI Mild-Hybrid 48V

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    Hyundai punta su modelli innovativi e concreti: Nuova Bayon T-GDi Mild-Hybrid 48V è un Urban SUV decisamente versatile ma soprattutto comodo e spazioso

    L’acquisto di un’auto nuova è sempre un momento dove cercare mille risposte ad altrettante domande. Aspetto estetico e design, consumi, accoglienza a bordo e prestazioni, sono solo alcune delle “richieste” di un’utenza sempre più esigente. Hyundai questo lo sa bene e punta sempre su modelli innovativi e concreti.

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    Oggi vi racconto nuova Bayon, Urban SUV per definizione, che è stato una piacevole scoperta lungo tutti i 500 chilometri della nostra prova. Design slanciato, forme poco convenzionali, grande spazio per tutti gli occupanti e tanto, tanto comfort ne fanno una vettura molto interessante su più piani.

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    Hyundai Bayon, l’Urban SUV decisamente originale

    Bayon by Hyundai, nasce esclusivamente per il mercato europeo (il suo nome deriva da una località di villeggiatura francese), sempre molto attento a tutti gli aspetti di un’auto moderna, sicura e connessa.

    Si punta sul design esclusivo per uno dei componenti più importanti della famiglia SUV Hyundai, tratti distintivi e identità del mood “Sensuos Sportiness”, ovvero massimizzazione del concetto di armonia tra proporzioni, tecnologia, design ed innovazione.

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    Design distintivo e poco convenzionale

    Lo si nota subito che Bayon è diversa: piace quel frontale che “spinge” verso l’asfalto dove si fanno notare i gruppi ottici in tre zone e le prese d’aria con il risultato di un “volto” unico. La presa d’aria orizzontale invece, viene affiancata alle luci di posizione DRL, offrendo così una sensazione di maggiore ampiezza della zona frontale.

    Lateralmente si nota la forma a cuneo con montante a “C” che regala una dinamica accentuata, complici i rivestimenti dei passaruota. Ma è nella zona posteriore che Bayon racconta qualcosa di unico e diverso.

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    Quelle linee angolari, tratto distintivo di Bayon

    Sono le originali linee angolari impresse che definiscono un volume accentuato, in abbinamento con i particolari fanali posteriori. Ma, soprattutto, la sottilissima linea rossa orizzontale che regala ampiezza posteriore alle vettura dove scopriamo un lunotto esteso e se vogliamo molto espressivo.

    Certo, molto dipende anche dai cerchi ruota, disponibili sia da 16 che da 17”, in acciaio i primi, in lega i secondi che si sposano perfettamente con una gamma colori molto accattivante che punta anche sul tetto bicolore opzionale e ben 9 colorazioni disponibili anche con tetto monocolore.

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    Interni pensati per ospitare nel comfort pieno

    Dopo circa 500 km percorsi a bordo di questo Urban SUV Hyundai, posso dirvi che è davvero una vettura comoda e decisamente piacevole da guidare. All’interno scopriamo grandi spazi, interni molto puliti nel design e massimizzazione dello spazio abitabile e di carico.

    Gli equipaggiamenti sono molto completi con cluster digitale da 10,25” e schermo AudioVideoNavigation da 10,25” oppure da Display Digitale da 8”. L’interno vettura è illuminato da LED che trovano posto nel vano piedi passeggero anteriore, nelle accoglienti tasche porta-oggetti sulle portiere e negli spazi ricavati nelle maniglie delle porte anteriori. Senza dimenticare la parte inferiore della consolle centrale.

    E se parliamo di connettività, scopriamo lo schermo AVN da 10,25” o display da 8” con Apple CarPlay e Android Auto Wireless; ci sono inoltre due porte USB davanti ed una dietro, mentre una delle due porte anteriori offre la possibilità di trasferire dati e quindi poter collegare il proprio smartphone al sistema infotainment. Completa il tutto il sistema sound Bose Premium.

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    La vettura, infine, è dotata dell’aggiornamento Hyundai Bluelink con Connected Routing e funzione User Profile; ma il sistema è in grado di localizzare la vettura, bloccarla e sbloccarla oltre ad usufruire del controllo da remoto della manutenzione e livello del carburante ad esempio.

    Funzionalità Bluelink/LIVE Services: ecco tutto quello che c’è…

    Connected Routing: sistema di navigazione basato su cloud che offre percorsi ancora più precisi per la guida quotidiana. Live Parking Services: includono informazioni sui prezzi dei parcheggi su strada oltre alla disponibilità di posteggi nelle vicinanze, Integrazione del calendario: i conducenti possono sincronizzare il proprio calendario Google o Apple con il sistema di infotainment dell’auto e attivare direttamente la navigazione agli appuntamenti.

    Ed ancora, Remote services: i conducenti possono bloccare / sbloccare la propria auto visualizzarlo stato del veicolo utilizzando l’app Bluelink, Online voice recognition: potente riconoscimento vocale online (basato sul cloud) in grado di controllare le funzioni del veicolo come il riscaldamento e l’aria condizionata-

    Ci sono poi Find My Car: i conducenti possono localizzare facilmente il loro veicolo se dimenticano dove hanno parcheggiato, Send to car (POI): ricerca punti di interesse locali e invia i risultati al navigatore dell’auto, Security: notifica di allarme del veicolo, Maintenance: diagnostica e report del veicolo (ad es. Pressione degli pneumatici e airbag), informazioni sulla guida.

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    Powertrain Kappa T-GDI Mild-Hybrid 48V

    Anche Hyundai utilizza a pieno il concetto downsizing, ovvero motori di piccola cubatura tre cilindri turbo. L’ 1.0 GDi 100 o 120 Cv 48V punta appunto sul piccolo tre cilindri da 998 cc dotato di sistema Mild Hybrid 48V con batteria alloggiata nel baule posteriore. Ma c’è anche un quattro cilindri MPi 1.2 da 84 Cv che ritengo verrà poco richiesto.

    Le quote vitali sono di 71x 84 mm con rapporto di compressione di 10,5:1 e potenza erogata a 6000 giri e stesso valore di coppia per entrambi i motori tra 1500 e 4000 giri. Spicca la distribuzione CVVD, ovvero Continuously Variable Valve Duration, il che significa distribuzione variabile che ottimizza prestazioni ai bassi e medi regimi.

    Le motorizzazioni sono abbinabili al cambio “intelligente” manuale 6 marce iMT il cui sistema prevede il “distacco” del propulsore dalla trasmissione nel momento in cui viene rilasciato il pedale dell’acceleratore; la vettura procede quindi in mode veleggio (coasting), modalità chiara per risparmiare un po’ di carburante. L’abbinamento può essere richiesto anche con cambio 7DCT automatico doppia frizione.

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    Tre Mode di guida e sistema iMT

    Sono due i livelli di “associazione” al sistema iMT: nel primo caso il tre cilindri acceso al minimo mentre nel secondo questo di spegne e si riavvia nel momento in cui si preme l’acceleratore o il freno, riprendendo a girare con la marcia inserita nel momento in cui era stato spento. Tre i Mode di guida con ECO, NORMAL e SPORT

    Quote agili per una vettura molto agile

    Bayon è lunga 4180 mm ed è larga 1775 mm con un’altezza che passa da 1490 a 1500 mm se vengono richiesti i cerchi da 17”; il passo è di 2580 mm mentre all’interno, i suoi occupanti anteriori possono contare su 1072 mm di spazio per le gambe che diventano 882 mm per i sedili posteriori.

    L’altezza da terra è da SUV con 183 mm con i cerchi da 17”, valore più alto nel segmento B mentre il grande bagagliaio posteriore (nella parte sottostante si trova la batteria del sistema Mild-Hybrid) può ospitare oltre 411 litri di carico.

    Il valore della sicurezza secondo Hyundai

    Questo è un rapido elenco dei sistemi di sicurezza legati allo SmartSense Hyundai in tema di sicurezza. Si compone del Lane Keeping Assist (LKA), Lane Following Assist (LFA), Navigation-based Smart Cruise Control (NSCC), Intelligent Speed ​​Limit Assist (ISLA), High Beam Assist (HBA), Forward Collision-Avoidance Assist (FCA) con rilevamento di pedoni e ciclisti e funzione Junction Turning, Driver Attention Warning (DAW).

    Ed ancora, Leading Vehicle Departure Alert (LVDA), Rear Occupant Alert (ROA), Blind-Spot Collision Warning (BCW), Blind-Spot Collision-Avoidance Assist (BCA), Parking Collision-Avoidance Assist-Reverse (PCA-R), Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Warning (RCCW), Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist (RCCA), Parking Assist (PA).

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    COME VA: una bella sorpresa la nuova Bayon

    Inizio nel dirvi che questa nuova Bayon è una vettura molto accogliente e comoda. Tralasciando il design, specie della zona posteriore su cui tornerò dopo, gode di interni pensati per far vivere al meglio il viaggio. Che sia in due o con la famiglia, ognuno con le proprie esigenze anche legate alla connessione.

    Le sedute sono molto comode, specie sul tratto lombare, cosa che non comporta affaticamenti anche sulle lunghe distanze, con tratti “misti” fatti di statali ed autostrade. Dopo 500 km di test in totale relax, si è pronti per godersi i luoghi che ci circondano.

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    Tornando al design, Bayon potrebbe dividere sulle sue forme posteriori. Resta inteso che l’originalità sta dalla sua parte e quindi questo è un dato interessante in un’ottica di guidare qualcosa di non troppo convenzionale. La soluzione posteriore, infatti, esprime una migliore capacità di carico oltre ad un maggiore armonia dei punti d forza di questo Urban SUV Hyundai.

    Su strada ho subito scoperto un’ottima insonorizzazione dell’abitacolo. Anche questo contribuisce ad aumentare quel gradiente di comfort generale del modello, merito anche di sospensioni a punto che però sono un filino rigide in estensione o sul pavé. L’esterno, quindi, rimane fuori con i suoi rumori urbani a esempio, rendendo più godibile la guida, mentre in autostrada, piace la grande silenziosità del motore.

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    Ho notato anche pochi fruscii aerodinamici e quindi l’isolamento dall’esterno è paragonabile a modelli di fascia molto più alta. L’abitacolo, inoltre, è “ricco” di portaoggetti e piccoli scomparti dove riporre quello che vorrete nel corso del viaggio ad esempio.

    Bayon ospita cinque passeggeri comodamente: c’è spazio per salire o scendere dalla vettura agilmente, se parliamo dell’accesso alle sedute posteriori, mentre il tetto in vetro “collabora” a rendere ancora più panoramici i chilometri da percorrere. Ampie superfici vetrate poi, offrono elevata visibilità frontale, mentre l’eccessiva larghezza dei montanti posteriori, non facilita quella sul lato cieco.

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    Il propulsore tre cilindri offre performance di tutto rispetto: la fasatura variabile appetibile e fluida l’erogazione ai bassi regimi con una trattabilità molto buona anche sotto i 1500 giri. La sovralimentazione è quindi tarata per un ingresso morbido con una zona di “presenza” tra 2000 e 4500 giri, nel cui centro sorprende la linearità nell’erogare potenza ma, soprattutto, il suo valore di coppia.

    Anche shiftando tra i 3 Mode di guida, si scopre un evidente “appiattimento” delle prestazioni, specie in accelerazione, se si guida in ECO, mentre in SPORT il tiro rimane costante con una curva di erogazione decisamente più tonica ed incisiva.

    Questo piccolo Mild-Hybrid funziona quindi davvero molto bene, cosa che influisce positivamente sui consumi medi che si fermano tra 18,5 e 19,2 km/litro viaggiando a velocità codice ed utilizzando poco il cambio.

    Molto buona le frenata, con un primo tratto di corsa “robusto” per linearità che poi diventa molto incisivo nella seconda parte delle frenata. Su strada Bayon non soffre troppo di rollio né di eccessivi trasferimenti di carico, segno di un ottimo bilanciamento generale della vettura.

    (Foto LORENZO PALLONI)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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