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    PROVA: HONDA MSX 125, RIBELLE PER NATURA

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     La nuova MSX 125 è la “piccola” pepatissima Mini Street X-treme by Honda: motore 4 tempi da 125 cc, iniezione elettronica PGM-FI, oltre 63 km/litro e la capacità di divertimento senza confini… Agilità e dinamismo ne fanno un oggetto irrinunciabile!

    In tempo di crisi esiste solo una filosofia di pensiero per “battere sul tempo” i cattivi pensieri: dare spazio alla fantasia, perché è proprio la fantasia che invita all’evasione, al sano divertimento, a quell’aspetto un po’ ribelle che siede sornione dentro di noi… Ed in tal senso, la nostra passione per le due ruote, è certo un mix completo per garantire l’aspetto più fun di questa “tendenza passionale”.

    Così ad esempio, ogni giorno legato agli spostamenti su due ruote, può trasformarsi in un giorno un po’ speciale, diverso, perché caos e traffico possono essere affrontati con disinvoltura ed una sana porzione di intraprendenza urbana. Come sempre, anche questa volta, Honda non smentisce la propria capacità di guardare avanti ed oltre i confini delle due ruote e lo fa con questa esuberante MSX 125 (un’azzeccata  ed originale intuizione direi..), cocktail ben riuscito che spazia leggero tra carattere, tendenza, agilità ed un design dimensionale mini ma con contenuti grandi se parliamo dell’intero pacchetto tecnico.

    Tra storia e genialità…

    Nel lontano 1963 Honda sviluppò e realizzò la Monkey, piccola moto dalle piccole ruote ma che, fin dal proprio ingresso sul mercato, rese insonni le notti di molti appassionati del “mini concept”, da cui poi vennero fuori nuovi modelli denominati Dax e Ape. Questa filosofia lillipuziana tutta giapponese, è il massimo dell’anticonformismo su due ruote che certo non ha attratto, solo i giovanissimi teenager ma anche e soprattutto una “folla” di adulti “impallinati” dall’idea dell’extreme-tuning, come ampiamente dimostrato dalle tante aziende che lavorano attorno al Monkey; e basta dare un’occhiata in internet per rendervi conto del “livello maniacale” dei fun made in Japan a riguardo.

    La MSX 125: cosa la rende “grande”…

    La “pit-Honda” nasce da un progetto pensato per l’uso quotidiano e quindi gravoso da un lato ma che sapesse anche divertire il rider: MSX, ovvero Mini Street X-treme: questo è già un “segno” sulla filosofia Honda relativa a questo divertente modello da 125 cc.

    I plus della nuova nata (già dalle concessionarie a 3.100 euro f.c. ed offerta in due colori, nera e bianca) sono il peso ridotto, 101.7 kg con pieno di carburante, la sella bassa, a 765 mm da terra, un’inclinazione cannotto di 25° legata all’interasse di 1200 mm, oltre al propulsore da 124,9 cc che eroga 10 Cv a 7000 giri. Senza dimenticare l’iniezione elettronica PGM-FI ed il cambio a 4 rapporti. Tutto chiaro? Quindi la MSX 125 è una moto vera a tutti gli effetti che va dovunque senza stress e che, davvero, può far tornare il sorriso sotto al casco… E come dimenticarci dei 63,2 km al litro?

    Telaio monotrave per un rapporto peso/potenza ideali…

    Tre le direzioni che i tecnici Honda avevano in testa nello sviluppo della MSX 125: facilità di guida, leggerezza e maneggevolezza assolute oltre ad un rapporto peso/potenza realmente vantaggioso, senza dimenticare l’elemento sicurezza.

    La scelta alla fine, si è orientata verso il telaio monotrave superiore in acciaio a sezione quadra (soluzione che ha permesso facilmente l’alloggiamento dell’impianto PGM-FI), con la trave principale che unisce il cannotto con le piastre di fulcraggio del forcellone; questo per far si di rendere “galleggianti alla vista” tutte le componenti del suo inedito design. Lo studio poi si è spostato sulla corretta calibrazione della flessibilità tra perno forcellone e piastre di attacco del monocilindrico, per rendere la MSX 125 sicura ed agile oltre confortevole.

    Compatta per infilarsi ovunque…

    Interasse compatto da 1200 mm e 25° d’inclinazione cannotto per 81 mm di avancorsa: questa la magica formula dimensionale della MSX 125. E poi i 765 mm da terra la rendono praticissima per tutti anche in funzione dell’incredibile capacità di trasporto viste le dimensioni così ridotte. Quindi sul camper per le vacanze, sul carrello porta moto per non rinunciare alle due ruote, oppure nel Van con la famiglia o ancora nel box per quelle uscite mordi&fuggi e chi più ne ha più ne metta…

    La prima volta Honda…

    Parlando di ciclistica, troviamo una forcella da 31 mm (è la prima volta che Honda impiega una sospensione simile su una cubatura da 125 cc) a steli rovesciati, soluzione che riduce le masse non sospese rispetto alla forcella tradizionale; inoltre, la forcella è inserita in piastre molto generose se parliamo di dimensioni, così come il forcellone scatolato ha forma ad “H” con sezione da 50×25 mm. Sull’elemento oscillante infine, c’è un mono collegato direttamente senza leveraggi.

    Strumentazione completa, come una grande…

    La MSX 125 piace nell’estetica (ben 13 componenti plastici diversi la compongono)  per via del suo aspetto ribelle: come nel caso del proiettore anteriore “combinato”, che impone alla moto un’aria simpaticamente aggressiva; caratteristica peculiare, è la lampada unica HS1 a doppio filamento, anche se, una leggera luce blu, “rinforza” nella personalità l’area laterale dell’elemento stesso.

    Dietro c’è invece un gruppo ottico a led. Molto bella la completa strumentazione LCD, intuitiva e rapida nella lettura e che informa su tutta una serie di info tra cui contagiri, km totale e parziale, indicatore livello carburante, orologio, ecc.

    Coperture e freni a prova di staccata…

    La MSX 125 è equipaggiata con generose coperture Vee Rubber da 12” montati su cerchi da 12070 e 130/70, entrambi con canale da 2,5” e razze ad “Y”; così anche l’impianto frenante contiene elementi che la fanno grande, come il disco anteriore da 220 mm morso da una pinza a due pistoncini ed un singolo posteriore da 190 mm, dotato di pinza a pistoncino singolo.

    Il motore: tradizione si ma anche e soprattutto innovazione tecnica

    Motore facile, motore longevo, motore tecnicamente avanti… Il piccolo monocilindrico Honda (il motore risulta appeso al telaio su 3 punti come nella migliore tendenza pitbike che certo ha preso spunto dal vecchio Monkey) vanta distribuzione OHC con monoalbero a due valvole, è un corsa lunga (54,4×57,9 mm) ed è stato prodotto in quasi un milione di unità, mica roba da poco alla faccia di un’affidabilità davvero diventata un cult Honda…

    Aggiornamenti anti attrito by Honda

    Certo per la MSX 125 è stato “aggiornato” secondo le ultime tendenze tecniche di riduzione degli attriti, come nel caso del cilindro disassato (già collaudato su serie SH 125/150i, PCX, CBR250R e CRF250L) ed il bilanciere a rullo per l’azionamento delle valvole; inoltre, il peso ridotto della moto, ha permesso di ridurre l’inerzia dell’albero motore, al fine di garantire una risposta più dinamica, senza intaccarne la fluidità di guida.

    Cambio a 4 marce, rapporto finale bilanciato ed PGM-FI

    Il cambio a 4 rapporti ha un suo perché: con le quattro marce si ottiene una spinta grintosa, anche per effettuare dei sorpassi oltre che per rendere la guida divertente e piacevole, cosa che, un cambio a 5 marce, non avrebbe offerto con il solo vantaggio di una velocità massima (decisamente inutile per le prestazioni globali della MSX 125) più elevata. Con il ratio finale 15/34 si è trovato il mix perfetto quindi tra spinta e allungo…

    Il plus è certo l’iniezione elettronica PGM-FI, che garantisce massima efficienza della combustione, consumi ridottissimi e buone prestazioni ad ogni regimi operativo. Per questo, il collettore di aspirazione ed il relativo condotto sono divisi in due zone di flusso per buon carattere ai bassi e medi regimi, anche in funzione del particolare airbox da 3 litri, dotato di filtro a pannello in carta. 28,6 mm è il diametro invece del collettore di scarico, con silenziatore multi-sezione da 3 lt. e catalizzatore all’interno del collettore stesso, che ha un passaggio molto basso sotto la moto.

    Come va: agile, scattante, dinamico, divertente!

    Una vera rivoluzione dinamica questo MSX 125: piccola nel vederla, moto quando ci sei seduto sopra, riesce a coinvolgerti per rendere ogni spostamento, una “seduta di puro divertimento”. La posizione di guida è naturale e comoda perché il manubrio è alto (anche se tende leggermente a caricare il davanti), le pedane sono alla giusta altezza e la sella è grande ed ampia, tanto che in due ci si sta alla grande. Le gambe si infilano e scivolano dentro i convogliatori e quindi la posizione globale risulta dinamica e centrata.

    La sella, alla lunga, si rivela un po’ duretta nella seduta ed è forse questo l’unica cosa che non ci è piaciuta mentre per il resto beh, la  MSX 125 è adrenalina purissima! Le sospensioni funzionano molto bene sul pavè cittadino (la forcella è morbida nel primissimo tratto di corsa e poi tende a indurirsi leggermente) ed assorbono in modo completo ogni asperità urbana.

    Sospensioni OK

    La forcella inoltre denota un buon feedback con l’asfalto, si, l’avremmo preferita un pelino più frenata nei primi cm di escursione, anche se, la taratura std certo è stata pensata per un pubblico ampio e variegato se parliamo di massimo bilanciamento tra anteriore e posteriore. Ed a proposito del mono, è davvero ottimo il suo rendimento dinamico, senza rimpiangere la presenza dei leveraggi progressivi quindi; si può tararne il precarico molla ed il suo funzionamento si apprezza sia sul pavè che quando l’asfalto diventa irregolare.

    Veloce in piega, va guidata bilanciando con il corpo…

    La MSX 125 scende in “piega” veloce ed è agilissima nei destra/sinistra rapidissimi, anche se, durante la fase di passaggio, conviene avanzare sulla sella per imprimere carico all’avantreno che tende ad alleggerirsi nella “fase neutra” legata al cambio di direzione. Quindi una moto che coinvolge e che, se “guidata”, diverte tantissimo. Un po’ meno sincere invece  sono le coperture, che però avvisano presto se parliamo del loro limite a lasciare.

    Freni ben dimensionati e progressivi

    La MSX 125 è dotata di un impianto frenante molto a punto: l’anteriore ci è piaciuto moltissimo, perché molto equilibrato e modulabilissimo e questo è un plus per i neofiti, che avranno sempre la frenata in mano; la forza frenante c’è ed è molta ed è ben gestibile dal pilota, specie nel primo tratto di corsa della leva, mai spugnosa ma, al contrario, morbida e progressiva.

    La seconda parte della frenata anteriore poi, è ancor più incisiva se si vuole staccare forte, nei limiti di peso della moto che tende ad alzare il posteriore quando si esercita una pressione molto elevata, risposta ed effetto che certo piacerà ai più smaliziati… Il freno posteriore invece, non eccelle in quanto a modulabiltà ed efficacia (la sintesi è che per far derapare il posteriore – ! – bisogna spingere a fondo il pedale), anche se la moto del test era praticamente nuova ed in fase di assestamento per ciò che riguarda le pasticche freno.

    Motore: buone prestazioni, grintoso se serve…

    Il piccolo motore Honda gira che è un piacere: spinge fin da basso numero di giri, ovviamente in rapporto dei 10 Cv erogati, con sorprendente pulizia e fluidità se parliamo di erogazione. Piace perché risulta “pieno” anche con la III e IV marcia a 4000 giri, così come sale veloce e si fa sentire sopra i 5500 giri. L’iniezione elettronica fa il resto, nel senso che fa diventare la MSX 125 un “gatto urbano” al quale è difficile star dietro, specie quando c’è traffico intenso. La moto si infila ovunque, nei mini-spazi lasciati vuoti dalle auto incolonnate, complice l’erogazione pulita e morbida del monocilindrico Honda, la cui coppia impone un “effetto presenza” godibile un po’ a tutti i regimi.

    E se capita un breve tratto di allungo, beh, la MSX 125 certo non si tira indietro e supera agevolmente i 100 km/h indicati sul display, dato certo non influente per la scelta di acquisto, ma che comunque denota una capacità anche velocistica di rilievo della piccola fun bike giapponese. La spinta migliore in quarta marcia è dopo i 6500 giri e così fino al limitatore, fissato a quota 9500 giri, con utilizzo pieno tra 7000 ed 8500 giri. Ottimo il funzionamento di cambio e frizione: gli innesti sono morbidi e precisi, così come la spinta sulla leva frizione è davvero irrisoria, elemento che contribuisce a rendere piacevole la guida nel caos delle nostre affollate città. Territorio di caccia della nuova, piccola e compatta MSX 125, forza e carattere di un’idea originale e minimalista…

    (Foto Studio ZAC)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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